Questo mio thread non vuole essere "malaugurante" nè "insegnare nulla a nessuno". Anzi, molti di voi si conoscono e sanno bene come e quanto allenarsi. Però ho visto tanti "neofiti" con molto entusiasmo, forse troppo!
Il loro entusiasmo è tale che il loro tempo libero è SOLO per la bici, ma non tanto come attività ricreativa, ma proprio come una dipendenza: tabelle d'allenamento, alimentazione specifica, SFR, ripetute. E nervosismo in caso di maltempo che impedisce l'uscita giornaliera. Non c'è nulla di male, ma il rischio di "burn out" (nausea) è in agguato.
Ho scritto questo perchè nell'arco di un mese ho incontrato due ciclisti, che qualche anno fa erano dei neofiti molto promettenti. Quindi allenamenti intensivi, tentativi di record su ogni salita, alimentazione specifica e granfondo ogni domenica (o quasi). In qualche caso anche le cure di un preparatore atletico. Insomma la loro vita, oltre il lavoro, era il ciclismo, trascurando altri aspetti di vita sociale.
Bene, entrambi hanno smesso di andare in bici, ma proprio del tutto, anzi hanno addirittura venduto le loro preziose bici da corsa e l'attrezzatura. Hanno detto BASTA, perchè sottoposti a troppo stress, e una sorta di avversione che è comparsa improvvisamente, che annullava la voglia di uscire!
Ho domandato:"Come mai? Beh, la bici potevi tenerla, no? Un giretto ogni tanto..."
Risposta: No, no! O si va come si deve o meglio lasciar perdere del tutto"! Sono rimasto perplesso e penso che entrambi non abbiano in realtà mai colto veramente ciò che la bici trasmette.
E a leggere alcuni interventi, temo che ce ne siano anche qui sul forum...
Il loro entusiasmo è tale che il loro tempo libero è SOLO per la bici, ma non tanto come attività ricreativa, ma proprio come una dipendenza: tabelle d'allenamento, alimentazione specifica, SFR, ripetute. E nervosismo in caso di maltempo che impedisce l'uscita giornaliera. Non c'è nulla di male, ma il rischio di "burn out" (nausea) è in agguato.
Ho scritto questo perchè nell'arco di un mese ho incontrato due ciclisti, che qualche anno fa erano dei neofiti molto promettenti. Quindi allenamenti intensivi, tentativi di record su ogni salita, alimentazione specifica e granfondo ogni domenica (o quasi). In qualche caso anche le cure di un preparatore atletico. Insomma la loro vita, oltre il lavoro, era il ciclismo, trascurando altri aspetti di vita sociale.
Bene, entrambi hanno smesso di andare in bici, ma proprio del tutto, anzi hanno addirittura venduto le loro preziose bici da corsa e l'attrezzatura. Hanno detto BASTA, perchè sottoposti a troppo stress, e una sorta di avversione che è comparsa improvvisamente, che annullava la voglia di uscire!
Ho domandato:"Come mai? Beh, la bici potevi tenerla, no? Un giretto ogni tanto..."
Risposta: No, no! O si va come si deve o meglio lasciar perdere del tutto"! Sono rimasto perplesso e penso che entrambi non abbiano in realtà mai colto veramente ciò che la bici trasmette.
E a leggere alcuni interventi, temo che ce ne siano anche qui sul forum...