Nastro paranipple: solo un peso in più ???

pecosbill76

mulo passista
12 Ottobre 2007
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Prendo spunto da questa discussione
http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=95037

Pare che il nastro paranipple sia più che altro visto come un "effetto collaterale" dei copertoncini. Ecco dunque cerchi senza fori o tappini speciali per EVITARE l'uso del paranipple.

L'anno scorso ho vissuto un'esperienza dove tuttavia ho "rivalutato" l'utilità dei paranipple, non solo per tappare i fori nei cerchi...

Discesa tornando dal colle dell' Agnello: frenatona in fondo all'ultima rampa ( quella dritta e ripida che porta alla seconda curva dopo la dogana ).

Ero con un mio amico: freniamo entrambi per la centesima volta lungo i circa 10 Km di discesa che già ci separano dal colle.
La sua camera d'aria anteriore esplode letteralmente.
Fortunatamente l'esplosione è avvenuta a fine frenata, per cui è riuscito a fermarsi comunque col freno posteriore.

Appena tocco la sua ruota "incidentata", una Fulcrum R3, quasi mi brucio una mano.

Considerazione: la Fulcrum R3 non ha il cerchio forato e quindi il mio amico non aveva un nastro paranipple nella ruota. La camera d'aria, quindi, era a stretto contatto di una superficie metallica molto, molto calda.

Non è molto verosimile che le continue sollecitazioni termiche possano cuocere molto più in fretta una camera d'aria che si posa direttamente sull'alluminio, rispetto ad una che è separata dal cerchio da un materiale termicamente poco conducente come un nastro paranipple ?

Intendo dire che il paranipple delle mie Scirocco si è comportato come si comporta una presina da cucina quando si prende in mano una casseruola senza scottarsi...

Considerazioni ?
 

pecosbill76

mulo passista
12 Ottobre 2007
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Sicuro che la camera non sia scoppiata perche' la frenata l'ha fatta ruotare sul cerchio, strappando la valvola?

Sicuro.

Non l'ho scritto espressamente, ma era forata proprio sul lato che tocca il cerchio...
Proprio per questo motivo ho eleborato la mia teoria del surriscaldamento.

Con quella camera d'aria il mio amico aveva già fatto almeno 3000 Km e nelle ultime uscite molte salite ( perchè l'ho portato con me... :mrgreen: ) e di conseguenza molte discese.

Come se non bastasse frena quasi solo con l'anteriore ( è anche motociclista...)
 
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Val_Ter

Gregario
27 Ottobre 2009
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Allora e' ragionevole pensare che possa essere scoppiata proprio per lo stress termico. Non so fino a che punto il paranipple possa prevenire queste situazioni, dato lo spessore esiguo, tuttavia per isolare isola.
Domanda che ha poco a che fare: ma non e' meglio frenare prima col posteriore e solo in un secondo momento con l'anteriore?
 

Rasega

Gregario
6 Marzo 2008
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Pare che il nastro paranipple sia più che altro visto come un "effetto collaterale" dei copertoncini. Ecco dunque cerchi senza fori o tappini speciali per EVITARE l'uso del paranipple.

L'anno scorso ho vissuto un'esperienza dove tuttavia ho "rivalutato" l'utilità dei paranipple, non solo per tappare i fori nei cerchi...

Discesa tornando dal colle dell' Agnello: frenatona in fondo all'ultima rampa ( quella dritta e ripida che porta alla seconda curva dopo la dogana ).

Ero con un mio amico: freniamo entrambi per la centesima volta lungo i circa 10 Km di discesa che già ci separano dal colle.
La sua camera d'aria anteriore esplode letteralmente.
Fortunatamente l'esplosione è avvenuta a fine frenata, per cui è riuscito a fermarsi comunque col freno posteriore.

Appena tocco la sua ruota "incidentata", una Fulcrum R3, quasi mi brucio una mano.

Considerazione: la Fulcrum R3 non ha il cerchio forato e quindi il mio amico non aveva un nastro paranipple nella ruota. La camera d'aria, quindi, era a stretto contatto di una superficie metallica molto, molto calda.

Non è molto verosimile che le continue sollecitazioni termiche possano cuocere molto più in fretta una camera d'aria che si posa direttamente sull'alluminio, rispetto ad una che è separata dal cerchio da un materiale termicamente poco conducente come un nastro paranipple ?

Intendo dire che il paranipple delle mie Scirocco si è comportato come si comporta una presina da cucina quando si prende in mano una casseruola senza scottarsi...

Considerazioni ?

Anche io ho avuto la stessa esperienza con le R3, una volta che mi ero impuntato a voler scendere piano e così ho frenato piu del necessario (mai più!)
Tra l´altro ho avuto meno fortuna e la camera é esplosa nel bel mezzo di una curva...
Per lo meno la velocità era moderata.
Nel mio caso la camera (Maxxis 70g) aveva un taglio di 20cm che passava alla base della valvola, dove finisce la gomma più spessa.
Anche io ho avuto la stessa pensata della camera che a contatto con metallo si scalda prima.
Ripensandoci a posteriori secondo me il problema principale é la valvola stessa, che agisce da ponte termico trasportando il calore nel bel mezzo della gomma.
Secondo me isolare la valvola aiuterebbe, anche senza nastro para-nipples.

Altra considerazione: un nastro in tessuto posso immaginare che presenti un minimo di isolamento termico, uno in plastica molto meno, per non dire nullo.
Ma penso anche che faccia differenza solo se si é giá al limite.

La cosa più importante secondo me resta frenare in modo adeguato, tra l´altro usando i freni singolarmente, sfruttando tutta la potenza frenante del posteriore (senza rischiare di bloccare la ruota destabilizzando la bici) e dando tempo e modo all´anteriore di raffredarsi.
 

pecosbill76

mulo passista
12 Ottobre 2007
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Ripensandoci a posteriori secondo me il problema principale é la valvola stessa, che agisce da ponte termico trasportando il calore nel bel mezzo della gomma.
Secondo me isolare la valvola aiuterebbe, anche senza nastro para-nipples.

Vero, la valvola potrebbe anche fare da ponte temico ma è pur sempre vero che la camera d'aria appoggia sul metallo vivo e rovente !

Altra considerazione: un nastro in tessuto posso immaginare che presenti un minimo di isolamento termico, uno in plastica molto meno, per non dire nullo.

Anche i coprimanici delle casseruole sono fatti in plastica: la plastica E' un isolante termico !
Teniamo presente che la ruota, tra una frenata e l'altra, tende a raffreddarsi ( più o meno, a seconda delle condizioni )

Essendo il nastro paranipple un isolante termico, seppur non perfetto, dovrebbe evitare alla camera d'aria i PICCHI di temperatura raggiunti dal cerchio.

Proprio come una presina: se tocco la casseruola mi brucio, con la presina no.
Se però lasciassi la presina sempre a contatto con la casseruola alla lunga si brucerebbe.

Essendo però la temperatura della ruota variabile, il paranipple dovrebbe "mediare" la temperatura sul copertoncino, evitandone i picchi.

Che dite ?o-o
 

Rasega

Gregario
6 Marzo 2008
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Anche i coprimanici delle casseruole sono fatti in plastica: la plastica E' un isolante termico !

Il concetto di isolante o conduttore (termico) é come quello di caldo o freddo: relativo.
Inoltre lo spessore gioca un ruolo determinante.
Che il nastro paranipple abbia UN effetto isolante é indubbio.
QUANTO sia rilevante é discutibile.
Certo se sei ad un pelo dal limite può fare la differenza, ma devi già essere lì.

Altri spunti di riflessione:
1- Le zone più calde del cerchio sono i fianchi (piste frenanti) e lì il nastro non arriva.
Anche se é vero che le leghe di Al sono ottimi conduttori e la temperatura si uniforma rapidamente.
Tra il copertone ed il nastro ci può essere spazio e la camera appoggia comunque sul metallo.

2- L´altezza del cerchio gioca un suo ruolo, variando la superficie di scambio termico con l´aria e la velocità con cui il cerchio si raffredda.

Saltando di palo in frasca, non dimentichiamo i problemi causati dai paranipples, soprattutto quelli di plastica e NON adesivi.
Che si possono spostare, scoprendo i fori, e i cui bordi possono fare più danni alle camere di quanti non ne prevengano.
Se nastro deve essere, di tessuto ed adesivo.
 

pecosbill76

mulo passista
12 Ottobre 2007
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I
1- Le zone più calde del cerchio sono i fianchi (piste frenanti) e lì il nastro non arriva.


Tutto molto logico quello che scrivi ! o-o

Solo quest'affermazione qui sopra non mi convince...

E' vero che il nastro paranipple non protegge i fianchi, ma lì...c'è il copertoncino...

Sul paranipple delle mie ruote vedo chiaramente i segni lasciati dai cerchietti dei copertoncini: ciò dovrebbe significare che la camera d'aria è completamente "contenuta" tra paranipple e copertoncino, no ?

Quindi non toccherebbe MAI direttamente il cerchio...;nonzo%
 

Rasega

Gregario
6 Marzo 2008
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pecosbill76

mulo passista
12 Ottobre 2007
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Settimia, la mula elettronica
Sull´argomento, che dopo la mia esperienza 3 anni fa mi sta abbastanza a cuore, ho trovato due interessant link:

http://velonews.competitor.com/2010...faq-avoiding-that-frightening-blow-out_103005http://velonews.competitor.com/2010...faq-avoiding-that-frightening-blow-out_103005

http://www.sheldonbrown.com/brandt/blowouts.htmlhttp://www.sheldonbrown.com/brandt/blowouts.html

Una domanda @PecosBill:

Mi sai dire che pneumatici e camere usava il tuo socio quando é avvenuto il fattaccio?


Credo i tuoi link siano interessanti, ma ora non ho tempo di leggerli.

Ti va di riassumere le cose essenziali ?

Il mio socio aveva copertoncini Vittoria Diamante ( bianchi, orrendi... :cry: ) e camera in butile nero ( non lattice e non ricordo la marca )
Freni Centaur Skeleton con pattini originali Campagnolo.
Cerchi Fulcrum R3, come detto.
 

sacks

Pignone
10 Febbraio 2008
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Bianchi via Nirone 7
Beh, io appena comprato la bici da corsa ho subito provato la tenuta al calure dell'impianto frenante. In una lunga e pendente discesa (circa 700 m di dislivello con rettilinei e punte del 15%) ho provato ripetutamente a prender velocità anche pedalando e a frenare energicamente solamente con l'anteriore. Due frenate da circa 70 km/h a circa 10, più altre in fondo alla discesa. Alla fine il freno anteriore surriscaldato fischiava ad un volume fastidiosissimo e il cerchio era rovente, intoccabile. L'insieme freni/copertone/camera d'aria ha tenuto lo stress. Non so quanto sono andato vicino al limite ma adesso sono tranquillo su un utilizzo in casi più estremi (es Stelvio con borse da turismo), basta frenare con entrambi i freni. Così per curiosità, ho ruote campagnolo Khamsin, freni Mirage con pattini originali, copertoncini Pro3 race e camere d'aria...non so. Penso continental ma non ci giurerei. Di sicuro non quelle leggere o in lattice (pagate 4 euro). P.s. Anch'io freno principalmente con l'anteriore
 

pecosbill76

mulo passista
12 Ottobre 2007
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Beh, io appena comprato la bici da corsa ho subito provato la tenuta al calure dell'impianto frenante. In una lunga e pendente discesa (circa 700 m di dislivello con rettilinei e punte del 15%) ho provato ripetutamente a prender velocità anche pedalando e a frenare energicamente solamente con l'anteriore. Due frenate da circa 70 km/h a circa 10, più altre in fondo alla discesa. Alla fine il freno anteriore surriscaldato fischiava ad un volume fastidiosissimo e il cerchio era rovente, intoccabile. L'insieme freni/copertone/camera d'aria ha tenuto lo stress. Non so quanto sono andato vicino al limite ma adesso sono tranquillo su un utilizzo in casi più estremi (es Stelvio con borse da turismo), basta frenare con entrambi i freni. Così per curiosità, ho ruote campagnolo Khamsin, freni Mirage con pattini originali, copertoncini Pro3 race e camere d'aria...non so. Penso continental ma non ci giurerei. Di sicuro non quelle leggere o in lattice (pagate 4 euro). P.s. Anch'io freno principalmente con l'anteriore

Attenzione: credo che la tua prova, seppur veritiera, non possa dimostrare nulla.

Ti spiego perchè: una singola discesa non è in grado di causare tanti danni quanti ne servono per danneggiare la camera d'aria nuova.

Ma se nell'arco, diciamo di un paio di mesi, si fanno 7 - 8 discese da OLTRE 1000 m di dislivello ( altrochè 700m...), la camera d'aria è sottoposta a più cicli di riscaldamento.

Il riscaldamento dovrebbe essere una delle principali cause di invecchiamento "precoce" della gomma.
Un ciclo di molti riscaldamenti potrebbe, secondo me, aver causato il danno.

Se bastasse un solo surriscaldamento come quello che hai descritto, finirei per terra tutte le volte che vado a pedalare in montagna...o-o
 

Rasega

Gregario
6 Marzo 2008
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Attenzione: credo che la tua prova, seppur veritiera, non possa dimostrare nulla.

Ti spiego perchè: una singola discesa non è in grado di causare tanti danni quanti ne servono per danneggiare la camera d'aria nuova.

Ma se nell'arco, diciamo di un paio di mesi, si fanno 7 - 8 discese da OLTRE 1000 m di dislivello ( altrochè 700m...), la camera d'aria è sottoposta a più cicli di riscaldamento.

Il riscaldamento dovrebbe essere una delle principali cause di invecchiamento "precoce" della gomma.
Un ciclo di molti riscaldamenti potrebbe, secondo me, aver causato il danno.

Se bastasse un solo surriscaldamento come quello che hai descritto, finirei per terra tutte le volte che vado a pedalare in montagna...o-o

A me francamente la prova sembra interessante.

Nei link che ho pubblicato (e che SICURAMENTE leggerai appena troverai tempo) é indicato che in molti casi la reale causa dell´esplosione é l´aumento di pressione dovuto all´aumento di temperatura che induce la camera a stallonare il copertone.
Copertone che poi ritorna sul cerchio appena la pressione viene a mancare.
Non ci sono evidenze di un invecchiamento delle camere in butile.
Magari é cosí, ma ancora da dimostrare.
Quelle che invechiano sono le camere in lattice, sono stati riportati casi di camere che si sbriciolavano.
Anche i paranipple in materiale termoplastico soffre a lungo andare in quanto ad alte temperature si ammorbidisce e cede sotto la pressione della camera riempiendo i fori dei raggi e alla fine forandosi.
 

pantera

Passista
5 Marzo 2009
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io ho visto personalmente persone a cui sono scoppiate le camere ed erano tutte in discesa,in questo caso pero visto chè c'è stato lo scoppio credo che la pressione eccessiva col surriscaldamento del cerchio le abbia fatte scoppiare,alla fine l'unica solizione e frenare atratti per non far suriscaldare troppo il freno,anche perchè ho notato che quando è troppo caldo perde aderenza a me una volta si stava persino bruciando
 

sacks

Pignone
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Attenzione: credo che la tua prova, seppur veritiera, non possa dimostrare nulla.

Ti spiego perchè: una singola discesa non è in grado di causare tanti danni quanti ne servono per danneggiare la camera d'aria nuova.

Ma se nell'arco, diciamo di un paio di mesi, si fanno 7 - 8 discese da OLTRE 1000 m di dislivello ( altrochè 700m...), la camera d'aria è sottoposta a più cicli di riscaldamento.

Il riscaldamento dovrebbe essere una delle principali cause di invecchiamento "precoce" della gomma.
Un ciclo di molti riscaldamenti potrebbe, secondo me, aver causato il danno.

Se bastasse un solo surriscaldamento come quello che hai descritto, finirei per terra tutte le volte che vado a pedalare in montagna...o-o
Mah, si, hai ragione anche te. Probabilmente invecchiano prima surriscaldandole più volte. Però non posso mica fare il kamikaze sempre io! :mrgreen::mrgreen::mrgreen:
Sinceramente non so quanti hanni ha la camera d'aria davanti. Dovrebbe essere di settembre 2008 e la prova l'ho fatta lo scorso ottobre.
Penso infine che l'aumento di pressione non sia la causa principale delle esplosioni, o almeno se questo dovesse succedere, si danneggia anche il copertoncino. A pressioni superiori ai 12-14 bar sicuro perchè anche il più scarso danno 8 bar come limite di utilizzo in sicurezza
 

zazaz

Apprendista Cronoman
18 Giugno 2009
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Dato che, purtroppo, poco tempo fa mi è esplosa la camera posteriore in discesa (con caduta a 35 orari) adesso ho il terrore che possa ricapitare.
Guarda caso mi è scoppiata su un paio di ruote Fulcrum Red Wind che, non avendo i fori dei nipples, sono logicamente sprovviste di nastro. Camera in butile e copertone praticamente nuovi (3-500 km), discesa ripida con svariati tornanti fatta molto velocemente con frenate brevi, potenti e decise.
Nessun danno visibile al copertone, nessun corpo estraneo, solo uno squarcio da 30 cm sulla camera, neanche vicinissimo alla valvola (5-6 cm), sul lato "interno", quello che in teoria, appoggia sul cerchio.
Non nego che anche a me è passato per la testa che la mancanza del paranipples esponga la camera a maggiori e più repentini sbalzi termici. E non nego che sto pensando di montarne uno. Chissà se serve davvero a qualcosa in questo senso...