Esperienze, racconti, aneddoti & C.

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
22.736
22.864
98
dove capita
Visita sito
In questo topic mi piacerebbe leggere alcuni racconti, esperienze (magari personali), passi di libri, citazioni che vi hanno colpito o avete vissuto riguardo il doping.
Non deve necessariamente essere il racconto dell'amico che in una settimana da paracarro si trasforma in missile o delle carriere al bivio della scelta tra siringa o niente, ma magari anche pensieri a riguardo, cose che avete letto, magari in un articolo o in un romanzo. Qualunque cosa possa dare un quadro del doping oggi, di come sia parte cmq del nostro mondo, come lo sia diventato o lo sia sempre stato.
Qualunque cosa possa far capire insomma. o-o
 

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
22.736
22.864
98
dove capita
Visita sito
Comincio io.
Posto un brano di un libro. Un libro che tutto sommato parla d'altro, anche se il ciclismo è onnipresente nelle opere di Alfred Jarry.
In questo brano si parla di una corsa immaginaria, surreale, fantastica, ma che possiede già (il racconto è del 1902!!!) molti elementi che fanno discutere ancora oggi.
Lo so, è molto lungo, e per non incorrere in problemi di copyright l'ho tradotto io dal francese invece di utilizzare la versione italiana. Fa schifo come traduzione, lo so, però la metto lo stesso per i più pigri o per chi non vuole comprarsi il libro.
Chiaro che è caldamente consigliato l'acquisto di quest ultimo nella traduzione italiana:

A. Jarry, Il supermaschio, SE edizioni,1999
10839.jpg



Lo posto a pezzi perchè intero non lo piglia.E se proprio vi fa schifo mi risparmio di metterlo tutto.:-)

Capitolo I : La maniglia all’asta

(…)
E’un fatto osservato spesso, che gli esseri più deboli siano quelli che si occupano di più, nell’immaginazione, delle performance fisiche.
Solo, il dottore, con sangue freddo, obbiettò:
-ma la ripetizione di un atto vitale porta alla morte dei tessuti, o alla loro intossicazione, che chiamiamo fatica.
-la ripetizione porta l’abitudine e l’abi…lità, rispose con la stessa gravità Marcueil.
-Hurrah ! l’allenamento, disse Arthur Gough.
-Il mitridatismo, disse il chimico.
-L’esercizio disse il generale.
Ed Henriette Cyne scherzò : Presentaat-arm!! uno, due, tre!.
-E’ perfetto, signorina, concluse Marcueil, se voi volete continuare a contare fino all’esaurimento della serie infinita dei numeri.
-O, per farla breve, delle forze umane-, disse con il suo accento bleso Mrs. Arabella Gough.
-le forze umane non hanno limiti , signora, affermò tranquillamente André Marcueil.
Nessuno sorrise più, malgrado questa nuova occasione che ci offriva l’oratore : la sicurezza nell’esporre un tale teorema lasciava prevedere che Marcueil volesse arrivare a qualcosa.
Ma a cosa ? Tutto, nella sua esteriorità, faceva presagire che fosse meno capace di tutti gli altri di lanciarsi nella pericolosa strada degli esempi personali.
Ma l’attesa fu delusa : restò là, come se avesse chiuso la questione perentoriamente grazie ad una verità universale.
Fu ancora il dottore, che, seccato, ruppe il silenzio :
-Voi volete dire che vi sono degli organi che lavorano e si riposano quasi simultaneamente e danno l’illusione di non fermarsi mai ?...
-Il cuore, per restare nel sentimentale, disse William Elson
…fino alla morte?, terminò Bathybius.
ciò’ basta a rappresentare un lavoro infinito, notò Marcueil : il numero delle diastole e delle sistole di una vita umana o di un solo giorno superano tutte le cifre immaginabili.
-ma il cuore é un sistema di muscoli molto semplice corresse il dottore.
-I miei motori si fermano quando non hanno più benzina disse Arthur Gough.
-Si potrebbe immaginare, azzardò il chimico, un alimento per il motore umano che ritardi infinitamente, facendo recuperare quando serve, la fatica muscolare e nervosa. Ho creato da poco qualcosa del genere….
-Ancora, disse il dottore, il vostro Perpetual-Motion-Food ! Ne parlate sempre e non si vede mai. Credo che dovreste darne al nostro amico…
-Cosa ? chiese Marcueil. Voi dimenticate, mio caro, che tra gli altri handicap, ho anche quello di non comprendere l’inglese.
-Il cibo-delmovimento-perpetuo tradusse il chimico.
-E’ un nome allettante, disse Bathybius. Cosa ne pensate Marcueil ?
-sapete bene che non prendo mai medicine…anche se il mio migliore amico é medico, si premurò di aggiungere con un leggero inchino verso il dottore.
-é una chimica poco necessaria, credo, continuò Marcueil, rivolgendosi a Wiliam Elson. Dei gruppi di muscoli e di nervi complessi godono di un riposo assoluto, mi sembra, mentre i loro simmetrici lavorano. Si ignora che ciascuna gamba di un ciclista si riposa e beneficia anche di un massaggio automatico, più lenitivo di qualunque pomata , mentre l’altra é in funzione…
però’ ! e dove avete imparato queste cose ? disse Bathybius, non andate mica in bici voi ?
-Gli esercizi fisici non mi si confanno, caro amico, non sono abbastanza atletico, disse Marcueil.
-Andiamo.. ; un partito-preso, mormorò ancora il dottore : non sapere niente del fisico e del morale…ma perché ? E’ vero che é mingherlino.
-voi potete giudicare gli effetti del Perpetual-Motion-Food senza dover annoiarvi ad ingollarlo, restando semplicemente spettatore di performance fisiche, disse a Marcueil William Elson. Dopo domani avrà luogo la partenza di una corsa, nella quale una squadra di ciclisti ne sarà alimentata esclusivamente. Se non vi dispiacerà potrete farmi l’onore di assistere all’arrivo…
-contro chi corre questa squadra ? disse Marcueil.
-contro un treno, disse Arthur Gough. E scommetto che la mia locomotiva raggiungerà velocità che fin’ora non ci si è nemmeno sognati.
-Ah… ? E sarà lunga ? domandò Marcueil.
-Diecimila Miglia, disse Arthur Gough
-16093 kilometri e 200 metri spiegò William Elson.
-dei tali numeri non vogliono dire più niente, constatò Henriette.
-più grande della distanza da Parigi al mare del Giappone, precisò Arthu Gough. Siccome la distanza di 10.000 miglia non é precisa da Parigi a Vladivostok, faremo ritorno a due terzi della strada, tra Irkoutsk e Strysenk.
-In effetti, disse Marcueil, così vedremo l’arrivo a Parigi, che é meglio. Dopo quante ore ?
-Prevediamo 5 giorni di percorso rispose Arthur Gough
-E’ molto tempo, rispose Marcueil.
Il chimico e l’ingegnere repressero un’alzata di spalle a questa osservazione che rivelava tutta l’incompetenza del loro interlocutore.
Marcueil riprese ;
-voglio dire che sarebbe più interessante seguire la corsa che attendere l’arrivo.
-noi portiamo due vagoni letto, disse William Elson. A vostra disposizione. Non abbiamo altri passeggeri, oltre ai meccanici, salvo mia figlia, io stesso e Gough.
-Mia moglie non parte, disse questo, è troppo nervosa.
Non so se pure io sono nervoso, disse Marcueil ; ma sono sicuro d’avere sempre il mal di mare viaggiando in treno, e paura degli incidenti. In mancanza della mia sedentaria persona, che i miei auguri vi accompagnino.
-ma verrete almeno all’arrivo ? insistette Elson
-Almeno all’arrivo proverò, acconsentì Marcueil, scandendo le sue parole in modo bizzarro.
cos’’é il vostro Motion Food ? domandò Bathybius al chimico.
-voi sapete bene che non posso dirlo…se non che é base di stricnina ed alcool, rispose Elson .
-la stricnina, ad alte dosi, é un tonico, si sa ; ma l’alcool ? per alimentare dei corridori ? voi vi fate beffe di me, non mi bevo le vostre teorie, esclamò il dottore.
 

pie_tr0

Apprendista Scalatore
29 Settembre 2004
2.642
24
Visita sito
Bici
la mia
La memorabile intervista radiofonica fatta dall’indimenticabile Mario Ferretti (nel 1952) a Fausto Coppi.
"Fausto, tutti i corridori portano una borraccetta nella tasca posteriore dei calzoncini. Se vi domandano cosa contiene, come rispondete?"
"Caffè, solo caffè."
"Oppure?"
"Peptocola, ricostituente."
" … e invece cosa contiene la borraccetta segreta?"
"La bomba."
"Ti dispiace spiegare agli ascoltatori cosa è una bomba?"
"La bomba dovrebbe essere un paio di gambe di ricambio....
E’ composta da ingredienti segreti, i principali dei quali sono la simpamina e la fiducia che funzioni."
"Tu la prendi, Fausto Coppi?"
"Naturalmente."
"Tutti i corridori prendono la bomba?"
"Sì, tutti, e a quelli che dicono di non prenderne è bene non avvicinarsi con fiammiferi accesi."
"Quando prendi la bomba?"
"Quando serve."
" … e quando serve?"
"Quasi sempre."
 

mescal

Bioesorcista
7 Settembre 2008
18.952
657
47
Garage - Officina
Visita sito
Bici
quelle che non usa Peggio
La memorabile intervista radiofonica fatta dall’indimenticabile Mario Ferretti (nel 1952) a Fausto Coppi.
"Fausto, tutti i corridori portano una borraccetta nella tasca posteriore dei calzoncini. Se vi domandano cosa contiene, come rispondete?"
"Caffè, solo caffè."
"Oppure?"
"Peptocola, ricostituente."
" … e invece cosa contiene la borraccetta segreta?"
"La bomba."
"Ti dispiace spiegare agli ascoltatori cosa è una bomba?"
"La bomba dovrebbe essere un paio di gambe di ricambio....
E’ composta da ingredienti segreti, i principali dei quali sono la simpamina e la fiducia che funzioni."
"Tu la prendi, Fausto Coppi?"
"Naturalmente."
"Tutti i corridori prendono la bomba?"
"Sì, tutti, e a quelli che dicono di non prenderne è bene non avvicinarsi con fiammiferi accesi."
"Quando prendi la bomba?"
"Quando serve."
" … e quando serve?"
"Quasi sempre."
che bell'intervista o-o
in confronto a quella di Riccò....
 

gabrio

Apprendista Velocista
25 Febbraio 2007
1.334
8
49
Firenze
Visita sito
Bici
Fondriest Domino Plus - FM006 - Allumino muletto
La memorabile intervista radiofonica fatta dall’indimenticabile Mario Ferretti (nel 1952) a Fausto Coppi.
"Fausto, tutti i corridori portano una borraccetta nella tasca posteriore dei calzoncini. Se vi domandano cosa contiene, come rispondete?"
"Caffè, solo caffè."
"Oppure?"
"Peptocola, ricostituente."
" … e invece cosa contiene la borraccetta segreta?"
"La bomba."
"Ti dispiace spiegare agli ascoltatori cosa è una bomba?"
"La bomba dovrebbe essere un paio di gambe di ricambio....
E’ composta da ingredienti segreti, i principali dei quali sono la simpamina e la fiducia che funzioni."
"Tu la prendi, Fausto Coppi?"
"Naturalmente."
"Tutti i corridori prendono la bomba?"
"Sì, tutti, e a quelli che dicono di non prenderne è bene non avvicinarsi con fiammiferi accesi."
"Quando prendi la bomba?"
"Quando serve."
" … e quando serve?"
"Quasi sempre."


la vidi alla televisione tempo fa in una trasmissione tipo "la storia siamo noi"....
Almeno a quei tempi la si prendeve e lo si diceva, chiaro semplice e lampante, per andare così forte non c'è altra soluzione...o-o
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
14.754
3.023
62
Settequerce (Bolzano)
Visita sito
Bici
Scapin Dyapason
Una quindicina di anni fa, dopo una gara di mountain bike regionale, il vincitore si intratteneva al banco del bar con amci e conoscenti, tra cui io. Uno gli chiede:
"Ma come diavolo fai ad andare cosí forte"?? In realtà non è che andasse poi fortissimo, più che altro era la concorrenza che era a livello molto inferiore. Poi, lui comunque era un tipo allenato 365 gg all'anno (corsa in montagna, sci da fondo etc etc).
Risposta (ovviamente scherzosa):"Mah, sai. il giorno della gara mi alzo alle 6.00 e mi faccio uno zabaione di 10 uova. Inoltre ci metto 1 cucchiaio di peperoncino, 3 aspirine, 3 AULIN, e altre pasticche di cui non posso dire il nome. E bevo tutto in un fiato."
Un tizio che era a fianco di noi, ma che nessuno conosceva pareva molto e seriamente interessato. Quando ci siamo salutati, avvicina il nostro amico vincitore e gli chiede:" Mi potresti dire, per favore, che pasticche erano? E se il pepeorncino è necessario visto che non lo sopporto?
Sai, la settimana prossima ho il campionato sociale e vorrei ben figurare"
Incredibile......ma, vero purtroppo!
 
Ultima modifica:

Clodovico

Mago di Otz
30 Ottobre 2006
14.555
647
Milano Milano
Visita sito
Bici
Feathery Princess & Dark Mistress
che bell'intervista o-o
in confronto a quella di Riccò....

la vidi alla televisione tempo fa in una trasmissione tipo "la storia siamo noi"....
Almeno a quei tempi la si prendeve e lo si diceva, chiaro semplice e lampante, per andare così forte non c'è altra soluzione...o-o

A me sembra che qui si voglia come spesso si fa' cercare nel passato un mondo migliore di quello in cui si vive oggi. Al di la della forma la sostanza e' che si "facevano" di anfetamine e Simpson e' morto in gara per questo. Non credo che ci sia nulla di nostalgicamente bello in tutto cio', solo la prova che le scorciatoie si sono cercate allora e si cercano oggi, insieme alle scuse per giustificarle. Sono cambiate le scuse, ma scuse erano e rimangono.

P.S.: Scusate se involontariamente ho "violato" lo spirito del thread. Se e' cosi' cancellate pure l'intervento.
 

New

via col vento
16 Aprile 2004
22.327
296
49
Castelnuovo d.G.
www.ciclomaniastore.com
Bici
Focus Izalco Sram Red
leggevo qualche tempo fa qualche pezzo di "Massacro alla catena".
Più si legge, e più si ha la sensazione di immergersi in un mondo irreale, fatto di persone che in tutta normalità considerano il loro lavoro e anche l'utilizzo di pratiche scorrette come normalissimi strumenti di lavoro. tutto il gioco per poter passare agli esami delle urine, magari rilasciando delle urine "pulite" contenute all'interno di un preservativo, o con altri sistemi (vi tralascio i particolari) sembra una prassi comune, uno dei compiti di un ciclista professionista. è un'agghiacciante testimonianza del "normale" e di quanto si entri in una logica completamente diversa da quella che abbiamo noi.
 

pie_tr0

Apprendista Scalatore
29 Settembre 2004
2.642
24
Visita sito
Bici
la mia
In questo topic mi piacerebbe leggere alcuni racconti, esperienze (magari personali), passi di libri, citazioni che vi hanno colpito o avete vissuto riguardo il doping.
Non deve necessariamente essere il racconto dell'amico che in una settimana da paracarro si trasforma in missile o delle carriere al bivio della scelta tra siringa o niente, ma magari anche pensieri a riguardo, cose che avete letto, magari in un articolo o in un romanzo. Qualunque cosa possa dare un quadro del doping oggi, di come sia parte cmq del nostro mondo, come lo sia diventato o lo sia sempre stato.
Qualunque cosa possa far capire insomma. o-o


da quello che capisco il mio post e' in tema
 
Ultima modifica:

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
22.736
22.864
98
dove capita
Visita sito
"Gli atleti di tutto il mondo hanno assorbito il modello americano del sé e del corpo, forse per via dell'influenza della psicologia sportiva americana (che "produce risultati"). Gli atleti parlano apertamente di se stessi come di macchine di una varietà biologica che richiede certi tipi di nutrimento in determinate quantità a specifiche ore del giorno, e che viene "azionata" in vari modi dai sorveglianti così da arrivare ad una prestazione di ottimo livello.
Si può immaginare come faranno l'amore questi atleti: un'attività vigorosa, seguita dallo scoppio dell'orgasmo, spiegato come una forma di premio per il meccanismo fisico, seguito da un breve periodo di rilassamento, durante il quale il supervisore fantasma conferma che la prestazione è stata all'altezza degli standard.
"

J.M. Coetzee, Diario di un anno difficile, Einaudi, p. 133
 

magister

Pignone
22 Febbraio 2007
268
4
55
Roma
www.ermagister.blogspot.com
Bici
Ciocc Drifter, Jamis Renegade, Scott Cross
Ho letto di recente una raccolta di reportage dello scrittore Marcello Venturi sull'Unità per il Giro d'Italia del '55 : oltre ai corridori, compaiono due personaggi simbolo, Gigantino, il ragazzino impertinente simbolo dell'estro della fuga e dell'impresa di tappa, e il signor Bomba
(Marcello Venturi "Sulle strade del Giro", edizione De Ferrari, 12,50 Euro) -

non ho trovato il testo integrale, per cui vi ripropongo la citazione che ne ha fatto qualche anno fa Coen in un articolo su Rep.

" vero protagonista delle corse, anche "se nessuno è riuscito a vederlo. Eppure era presente, filava via insieme a tutti i giganti, dai gregari ai capitani; senza commettere imparzialità per gli uni o per gli altri".

Il Signor Bomba, per i campioni "ha inventato addirittura un procedimento particolare: la droga, contenuta in uno speciale involucro molliccio, viene attaccata al palato dei corridori. La parete sensibilissima del palato assorbe il liquido e lo immette immediatamente nel sangue (...)

".....sicuro, per la lunga esperienza, che stanotte li terrà in suo potere fino alle ore piccole, senza concedere loro un attimo di sosta, costringendoli a bere bottiglie e bottiglie di acqua minerale ghiacciata, nel vano tentativo di placare la sete. Perché, sotto l'abito elegante e severo del 'Signor Bombà batte il cuore di un sadico: li aiuta tutti, campioni e gregari; poi li tortura, tutti, e li lascia bruciati".
 

Spartano

Apprendista Velocista
19 Aprile 2007
1.689
116
Prato
Visita sito
Bici
Daccordi blè, Tommasini rossa, Olmo bordò, mtb bigia
Ho letto di recente una raccolta di reportage dello scrittore Marcello Venturi sull'Unità per il Giro d'Italia del '55 : oltre ai corridori, compaiono due personaggi simbolo, Gigantino, il ragazzino impertinente simbolo dell'estro della fuga e dell'impresa di tappa, e il signor Bomba
(Marcello Venturi "Sulle strade del Giro", edizione De Ferrari, 12,50 Euro) -

non ho trovato il testo integrale, per cui vi ripropongo la citazione che ne ha fatto qualche anno fa Coen in un articolo su Rep.

" vero protagonista delle corse, anche "se nessuno è riuscito a vederlo. Eppure era presente, filava via insieme a tutti i giganti, dai gregari ai capitani; senza commettere imparzialità per gli uni o per gli altri".

Il Signor Bomba, per i campioni "ha inventato addirittura un procedimento particolare: la droga, contenuta in uno speciale involucro molliccio, viene attaccata al palato dei corridori. La parete sensibilissima del palato assorbe il liquido e lo immette immediatamente nel sangue (...)

".....sicuro, per la lunga esperienza, che stanotte li terrà in suo potere fino alle ore piccole, senza concedere loro un attimo di sosta, costringendoli a bere bottiglie e bottiglie di acqua minerale ghiacciata, nel vano tentativo di placare la sete. Perché, sotto l'abito elegante e severo del 'Signor Bombà batte il cuore di un sadico: li aiuta tutti, campioni e gregari; poi li tortura, tutti, e li lascia bruciati".

O.t. scusate per il fuoriprogramma, ma abbiamo nella comunità il famoso giornalista? Saluti, Fabrizio.
 

Spartano

Apprendista Velocista
19 Aprile 2007
1.689
116
Prato
Visita sito
Bici
Daccordi blè, Tommasini rossa, Olmo bordò, mtb bigia
OT no, è un nick che mi porto da un blog di ciclisti romani, come vaticanista valgo poco :mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Pur'io come vaticanista valgo poco, avevo solo fatto un collegamento con un articolo di qualche anno addietro in cui Magister percorreva un tratto di tappa del Tour in bici, scusate tutti non vado più ot. Saluti, Fabrizio.
 

golden boy

Apprendista Scalatore
25 Maggio 2008
2.066
58
50
montichiari-magasa
Visita sito
Bici
75% de fer! e 25% de plastica!
ricordo una quindicina d'anni fa al trofeo guizzi (ora citta' di brescia)che si corre in notturna....ero la con un'amico corridore infortunato e eravamo dal suo direttore sportivo per fare 2 chiacchiere,beh c'era via la fuga e un corridore a bagnomaria ad una trentina di secondi.arriva trafelato il DS di questo corridore a chiedere al DS del mio amico se ci fosse o meno l'antidoping (la corsa era di martedi').....lui risponde di non sapere e aggiunge:"cosa te ne frega ...ormai mancano pochi km......cosa potresti dargli....non rientra piu"questo sgrana gli occhi e replica :"chi??? anfetamina liquida e piega le pedivelle!" questa frase mi e' rimasta impressa:cry:
 

Riki80

Apprendista Scalatore
4 Luglio 2006
2.000
8
43
Verona
www.fotomiglio.com
Bici
Atala,BMC,Colnago,Princycles,Zullo
"il doping non vince mai!!!........... ma ti tira la volata"

Frase detta da un ciclista nelle fasi di riscaldamento prima di una gara (a cui ho partecipato), inutile dire sentendo queste parole mi è venuta una certa tristezza.
 

Zamba

Pedivella
9 Giugno 2008
345
25
Piacenza
Visita sito
Bici
BMC ProMachine SLC01
spero di non andare OT: avete visto il film "le triplettes de belleville"?
Si tratta di un film d'animazione francese di qualche anno fa, muto, dolcissimo, romantico.
Tocca l'argomento doping forse marginalmente ma con un senso di ineluttabilità che lascia un certo sconcerto