guardate, io di "rettifica" dei cerchi conosco solo quella per cerchi in carbonio, e solo per alcuni marchi.
Il perhcè è semplice: un cerchio in carbonio è costoso, e ci si pensa due volte prima di buttarlo; e sopratutto il materiale consente di "aggiunte" con nuove fibre e resina sopra, poi si può spianare di nuovo mantenendo lo stesso spessore delle pareti.
Ad un cerchio in alluminio non si può aggiungere materiale, mi pare ovvio. Ragion per cui nessuno si mette a "rettificare" alcunchè, se non il produttore stesso al momento in cui il cerchio viene fatto in fabbrica.
Anzitutto, vorrei vedere chi ha una fresa specifica che lavori pezzi fino a 620x620mm interi....
Secondo, tra benzina, pagare il tornitore, rimontare la ruota.... vi sota minimo il DOPPIO
Terzo, appena gonfiate la gomma fa
BUUUMMMM!!!!
Se un cerchio è storto in una porzione molto ridotta (diciamo entro i 10cm) e lo sbandamento è notevole, lo si butta. Semplice. I raggi, con tutta la loro buona volontà e tensione, non ce la faranno mai a correggerlo.
Se un cerchio è usurato lo si butta uguale. Lo spessore è già ridotto, che ci mettiamo a ridurlo ancora di più?
Se un cerchio è usurato in maniera MOLTO irregolare lo si butta uguale, per i motivi già esposti sopra.
Per essere precisi, a norme CE i cerchi DOVREBBERO tutti avere un sistema per monitorare lo stato di usura, tipo fresature anulari ('na ciofeca perchè il pattino s'insinua dentro e "scava" anche lì), o "forellini" di data profondità che quando scompaiono ti dicono "ehi, sono dimagrito troppo!" (cerchi DT, ad esempio), o piccolissimi fori fatti dall'interno, che appaiono quando le pareti si sono assottigliate troppo.
La foto di sopra, è un cerchio strausurato, grazie a pattini usati fino a che non n'è venuto fuori l'alluminio del portapattini.
"mi fa un brutto rumore quando freno..." disse il cliente.
Lo invitai a fare una bella rettifica del cervello, e degli occhiali!