Se lasci l'auto in garage e vai in bici trovi in busta paga 20 dollari in più

march

Apprendista Cronoman
28 Gennaio 2005
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Ghezzano (Pisa)
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PIU' PEDALI e più ti ricarichi: lo slogan ha il retrogusto della pubblicità di un telefonino ma in realtà promuove un'iniziativa molto seria, capace di dare una mano all'ambiente, ai cittadini e persino alle tasche sempre insoddisfatte dei datori di lavoro. La formula magica si chiama Bicycle Commuter Act ed entrerà in vigore negli Stati Uniti a gennaio 2009 grazie alla firma di George W. Bush. A partire dall'anno prossimo tutti i lavoratori americani che lasceranno a casa la macchina per andare a lavoro in bicicletta riceveranno un bonus di 20 dollari a fine mese sulla busta paga, totalmente esenti da tasse. I datori di lavoro potranno a loro volta scaricare quei soldi dalla dichiarazione dei redditi e il cerchio perfetto si chiuderà.

Il presidente repubblicano che disse no agli accordi di Kyoto lascerà la Casa Bianca dando il via libera a un provvedimento ambientalista che mette tutti d'accordo. "E' una legge che finalmente riconosce un incentivo a chi si muove in bicicletta, al pari di quanto già viene fatto con chi usa i mezzi pubblici", spiega il presidente della Lega dei ciclisti americani Andy Clarke. Secondo la relazione trimestrale del congresso statunitense, l'intera operazione costerà al governo qualcosa come 10 milioni di dollari in 10 anni.

Il Bicycle Commuter Act è solo una delle tante manovre economiche previste dalle 451 pagine dell'Emergency Economic Stabilization Act of 2008 approvato due settimane fa per far fronte alla crisi, e che prevede lo stanziamento federale di 700 miliardi di dollari. E' insomma quello che gli americani chiamano "pork barrel", vale a dire un provvedimento marginale, generalmente di politica sociale, inserito all'interno di un disegno di legge più ampio e meno popolare.


Per compensare il cattivo impatto che molti provvedimenti economici avranno e già hanno sulla popolazione (perché portatori di tagli ai servizi e licenziamenti), il governo uscente ha pensato di riconoscere un piccolo incentivo a tutti quegli americani che vanno a lavoro senza inquinare. "Non abbiamo deciso noi di far approvare la legge in questo modo, ma adesso che è passata siamo felici: la aspettavamo da 7 anni", conclude Clarke.

Da non sottovalutare poi l'impatto positivo che il provvedimento potrebbe avere su un Paese dove circa una persona su quattro è obesa, anche se convincere gli americani ad andare in bicicletta non sarà impresa facile. Ecco perché la legge non diventerà attiva immediatamente ma solo in estate, dopo sei mesi di prove e campagne informative. E il bonus non varrà solo per chi deve andare a lavoro. I ciclisti per passione potranno infatti beneficiare ugualmente dei 20 dollari in più a patto di dimostrare di fare costante attività in bici o reinvestire i soldi per l'acquisto di una nuova bici o di oggetti legati all'attività ciclistica.

Maureen DeCindis, una giovane "pendolare della bicicletta" che ogni giorno pedala dalla cittadina di Tempe, in Arizona, fino a Phoenix, è felice di sapere che alla fine del mese la Maricopa Association of Governments le accrediterà 20 dollari netti in più sullo stipendio: "In tempi di crisi le persone cercano solo di risparmiare e questa legge le invoglierà a farlo. Io, che amo la bicicletta, posso garantire che pedalare poi fa benissimo, non solo al portafogli ma all'umore".

"Certo, non diventeremo ricchi grazie a pochi spiccioli in più a fine mese - dice Willy Dommen, 49enne californiano che tutti i giorni pedala fino al San Francisco's Financial District - ma per noi amanti delle due ruote si tratta di una conquista importante".
 

ga3ri

Novellino
25 Agosto 2008
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bologna
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Bici
de rosa neoprimato
sarebbe bello se si facesse qualcosa anche nel nostro paese. le cose che dovrebbero cambiare sono a 2 livelli, uno politico-economico l'altro culturale.
Le difficoltà del primo sono che in fondo fa comodo se la gente compra e usa l'auto, anzi non appena il mercato delle auto va un po' male, si parla di recessione.
E poi c'è l'aspetto culturale, se vai a lavoro in bici sei quasi uno sfigato rispetto a chi ostenta il suv o la macchina sportiva. Finchè si pensa così sarà difficile che cambi qualcosa. Bisogna che prima la gente scopra il fascino di muoversi in bici e la stupidità che c'è dietro alle grandi cilindrate usate per fare un paio di chilometri.
E noi non ne siamo indenni: se ci pensiamo, siamo capaci di fare 10mila chilometri l'anno in bici però per tante piccole cose del quotidiano continuiamo a usare l'auto

...................................
http://nardland.miniville.fr/
 

lupo solitario

Ammiraglia
3 Febbraio 2008
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Bici
Quelle che testo.
sarebbe bello se si facesse qualcosa anche nel nostro paese. le cose che dovrebbero cambiare sono a 2 livelli, uno politico-economico l'altro culturale.
Le difficoltà del primo sono che in fondo fa comodo se la gente compra e usa l'auto, anzi non appena il mercato delle auto va un po' male, si parla di recessione.
E poi c'è l'aspetto culturale, se vai a lavoro in bici sei quasi uno sfigato rispetto a chi ostenta il suv o la macchina sportiva. Finchè si pensa così sarà difficile che cambi qualcosa. Bisogna che prima la gente scopra il fascino di muoversi in bici e la stupidità che c'è dietro alle grandi cilindrate usate per fare un paio di chilometri.

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in particolare : "E poi c'è l'aspetto culturale, se vai a lavoro in bici sei quasi uno sfigato rispetto a chi ostenta il suv o la macchina sportiva"
 

mich74

Apprendista Velocista
19 Febbraio 2005
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Arco di Trento
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Bici
bici
io ho fatto un anno a farmi tutti i giorni circa 40 km tra andata e ritorno, risparmiavo sulla macchina, arrivato in ufficio felice e contento....i miei colleghi me ne dicevano di tutti i colori ma loro alle 8 erano già stressati colpa del traffico, mancanza di parcheggi etc...io portavo la mia bici in ufficio.....
 

brules

Pedivella
20 Luglio 2007
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Trento/Verona
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Non credo sia un problema di sentirsi sfigati quanto proprio un modo di pensare "bloccato". Non si riesce a vedere l'alternativa alla macchina, non ci si pensa. E neanche gli incentivi economici servono a molto (tutti a piangere per la crisi ma poi....)

Io ho un'amico che alla mattina per fare 6km impiega 45 minuti con l'autobus. Ovviamente altri 45 alla sera. Gli ho detto che con la bicicletta impiegherebbe 20 minuti andando pianissimo. Mi ha risposto "La bici? Ma no, fa freddo, piove, le macchine ti investono,...."
 

cacaito

Apprendista Scalatore
22 Novembre 2006
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Pisa
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PIU' PEDALI e più ti ricarichi: lo slogan ha il retrogusto della pubblicità di un telefonino ma in realtà promuove un'iniziativa molto seria, capace di dare una mano all'ambiente, ai cittadini e persino alle tasche sempre insoddisfatte dei datori di lavoro. La formula magica si chiama Bicycle Commuter Act ed entrerà in vigore negli Stati Uniti a gennaio 2009 grazie alla firma di George W. Bush. A partire dall'anno prossimo tutti i lavoratori americani che lasceranno a casa la macchina per andare a lavoro in bicicletta riceveranno un bonus di 20 dollari a fine mese sulla busta paga, totalmente esenti da tasse. I datori di lavoro potranno a loro volta scaricare quei soldi dalla dichiarazione dei redditi e il cerchio perfetto si chiuderà.

Bella idea, anche se l'incentivo è simbolico; magari pensando anche al risparmio per il carburante il vantaggio economico diventa più interessante.
Già ora in un anno faccio:
- 12000km fra auto e moto
- 11000km fra bdc e bici da città

Comunque dalle nostre parti dovrebbero sistemare un po' le piste ciclabili ; avevo letto qualcosa riguardo ad un sistema di piste ciclabili intorno a Pisa, ne sai niente?;nonzo%

PS La cosa migliore sarebbe non dover andare a lavorare:mrgreen:
 

lupo solitario

Ammiraglia
3 Febbraio 2008
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Bici
Quelle che testo.
Bisogna cambiare la testa della gente....invece di pubblicizzare la solita e noiosa auto(in fondo sono sempre e solo auto e cioè ferro zincato, mentre la mia bici è in carbonio),quella che ti costringe a lunghe ed interminabili file,mandiamo spot per le bici, parliamo delle gare di ciclismo al telegiornale, rendiamo i ciclisti prof uguali ai calciatori o ai piloti di f1 ( che non sono dei sportivi ma dei piloti), usiamo le belle donne per pubblicizzare le bici, facciamo la rottamazione e gli incentivi fiscali per le bici, come per le auto, i frigoriferi, facciamo i grossi concessionari monomarche per le bici ( con assistenza e vendita), facciamo le strade solo per le bici e arrestiamo i motociclisti o algi automobilisti che le invadono, spieghiamo ai bambini che chi gira in città con la bici non è uno sfigato, ma uno furbo che vuole bene a se e agli altri....spieghiamo alla gente che l'auto uccide e la bici fa bene alla salute.......facciamolo..... subito..... facciamolo.....w la bicio-o
 
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cacaito

Apprendista Scalatore
22 Novembre 2006
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Come detto sopra, l'industria dell'auto è troppo importante per l'economia dei paesi e difficilmente saranno presi provvedimenti per ridurne il mercato; se chiude la FIAT in Italia rimaniamo senza neanche i soldi per la bici.
Lo stesso penso che valga anche per i trasporti su gomma; se si incentivasse il trasporto di merci con treni e navi molti "camionisti" rimarrebbero senza lavoro.
insomma, la vedo dura.
 

mariagrazia

Novellino
11 Agosto 2008
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castagnole p.te
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E chi come me ha l' ufficio in casa, che deve fare...io andrei volentieri in bici a lavoro, ma mio marito (il capo) non mi paga neanche lo stipendio, figurarsi se mi metterebbe 20 dollari in piu' in busta!!!!! Se lo proponessi ai miei operai, a parte le risate, piuttosto si automulterebbero.
 

mariagrazia

Novellino
11 Agosto 2008
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castagnole p.te
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come detto sopra, l'industria dell'auto è troppo importante per l'economia dei paesi e difficilmente saranno presi provvedimenti per ridurne il mercato; se chiude la fiat in italia rimaniamo senza neanche i soldi per la bici.
Lo stesso penso che valga anche per i trasporti su gomma; se si incentivasse il trasporto di merci con treni e navi molti "camionisti" rimarrebbero senza lavoro.
Insomma, la vedo dura.
per non parlare di chi come me lavora per tutto cio' che gira intorno alla fiat e autotrasporti......faremmo la fame, pero' il pianeta va a rotoli.............
 

maglianera

Pignone
13 Giugno 2006
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segreta
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Bici
cinelli,cube,giannimotta
ci voleva la crisi mondiale per far si che Bush ne facesse una giusta...

da noi dovrebbe cambiare TOTALMENTE la mentalità delle persone, al momento il ciclista ed il pedone sono solo oggetti che si muovono pericolosamente e intralciano il cammino di ciminiere con le ruote.
Poi, come sempre da noi si pensa che promuovendo una cosa si danneggia una categoria (è il paese delle lobby per eccellenza), se supponiamo un provvedimento simile farà diminuire il lavoro alla Fiat o ai distributori si riconvertiranno in qualcosa di utile per i ciclisti, questo è il progresso e l'economia deve cambiare sulle basi del progresso non averne paura. Stesso discorso vale per le energie alternative e le regole europee che l'Italia vuol rimandare sull'inquinamento.. AH per fortuna è vietato parlare di politica sul forum perchè al solo pensiero :bleah:
 

cacaito

Apprendista Scalatore
22 Novembre 2006
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per non parlare di chi come me lavora per tutto cio' che gira intorno alla fiat e autotrasporti......faremmo la fame, pero' il pianeta va a rotoli.............

Il fatto è che staimo diventando troppi su questa povera Terra; consumiamo troppe risorse e produciamo troppi rifiuti e chi ci governa non sembra in grado di affrontare il problema.
penso che dovremo iniziare velocemente a cambiare le nostre abitudini perchè finora abbiamo consumato più di quello che potevamo (come con le pensioni, che ora mi toccherà lavorare fino a 95 anni:mrgreen:).
La vita nei campi inizia a diventare una alternativa attraente:mrgreen:
 

lupo solitario

Ammiraglia
3 Febbraio 2008
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Bici
Quelle che testo.
Come detto sopra, l'industria dell'auto è troppo importante per l'economia dei paesi e difficilmente saranno presi provvedimenti per ridurne il mercato; se chiude la FIAT in Italia rimaniamo senza neanche i soldi per la bici.
Lo stesso penso che valga anche per i trasporti su gomma; se si incentivasse il trasporto di merci con treni e navi molti "camionisti" rimarrebbero senza lavoro.
insomma, la vedo dura.

Vorrà dire che le industrie di auto inizieranno a convertirsi e le attuali ditte che fanno le bici, una volta che il mercato della bici diventerà importante, assumeranno molti operai con il coseguente indotto . Insomma bisogna pur darla una svolta senza ricatti e senza paure. Il mondo ha bisogno di un cambiamento in ogni settore. Le auto per esempio potrebbero essere prodotte con energia alternativa.
 
G

gianky

Guest
già pronto a prendere i 20 dollarazzi:mrgreen:

vado a lavorare in ufficio (circa 5 km) e devo dirvi che ho notato, quest'anno che "siamo aumentati" molto in primavera, diminuiti come solito durante l'estate e rimarremo 4 gatti d'inverno soprattutto quando piove o c'è la nebbia.
ma si è in costante aumento numerico (ovvio è una mia sensazione, ma spero di averci preso)