Impresa, incoscienza e misticismo. Lago di Quaira

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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3.023
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Settequerce (Bolzano)
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Bici
Scapin Dyapason
L'hanno scorso ci ero stato in moto, e dopo averla parcheggiata alla fine dell'asfalto ho percorso a piedi gli ultimi 3,50 km e 350m di dislivello di sterrato fino alla lago/diga di Quaira in Val d'Ultimo (Alto Adige) e mi sono detto: Qui ci devo arrivare in bici!
Pensavo di farcela in un pomeriggio, abitando a ca 55 km dalla meta. Sono partito da casa alle 15.00 di venerdí 29 agosto, con 18 km di pianura in fondovalle, con afa (31°) e vento contrario (ettepareva), poi è iniziata la salita della Val d'Ultimo, che è subito ostica e fastidiosamente trafficata, poi per fortuna spiana un po'. Dopo S. Valburga è iniziato il tratto ciclisticamente inedito per me: 14,5 km e 1100m di dislivello, di cui gli ultimi 3,5 sterrati e brutti, con pietrisco anche grosso. Erano ormai le 18.00 quando dovevo ancora affrontare questo ultimo pezzo sterrato. Il buon senso avrebbe dovuto convincermi a rientrare, dato che ero partito troppo tardi e che avevo detto che alle 19.00 sarei stato a casa. Ma non potevo rinuciare proprio ora: chissà quando sarei ritornato. Sopra di me vedevo l'imponente diga di cemento. Quindi avanti. Ho dovuto mettere il piede a terra più di una volta e anche spingere a tratti, o a causa del fondo o per la pendenza. Alle 18.30: eccolo finalmente! Il lago QUAIRA a quota 2250 m.
Ci sono solo 12° e io sono cotto come un copertone, ma felice. C'è un'atmosfera surreale, non c'è presenza umana, nè vegetazione, solo roccia e silenzio...e freddo. Purtroppo non c'è campo per telefonare a casa e dire che per le 19.00 sarà difficile che io ci sia. Due barrette energetiche, niente foto al lago perché la batteria della digitale si è scaricata dopo la foto della salita. Va bè la scaricherò da internet. Ormai sono le 18.45 e quindi è meglio rientrare, anche se faccio fatica a lasciare questo luogo e questa atmosfera "magica". Arriverò a casa alle 20.15 con il buio e le squadre di soccorso che ancora mi cercano.
Esperienza B E L L I S S I M A ...... e irresponsabile.





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Mima62

Apprendista Passista
6 Agosto 2007
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Trieste
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Bici
Bianchi 1885 e Infinito
L'hanno scorso ci ero stato in moto, e dopo averla parcheggiata alla fine dell'asfalto ho percorso a piedi gli ultimi 3,50 km e 350m di dislivello di sterrato fino alla lago/diga di Quaira in Val d'Ultimo (Alto Adige) e mi sono detto: Qui ci devo arrivare in bici!
Pensavo di farcela in un pomeriggio, abitando a ca 55 km dalla meta. Sono partito da casa alle 15.00 di venerdí 29 agosto, con 18 km di pianura in fondovalle, con afa (31°) e vento contrario (ettepareva), poi è iniziata la salita della Val d'Ultimo, che è subito ostica e fastidiosamente trafficata, poi per fortuna spiana un po'. Dopo S. Valburga è iniziato il tratto ciclisticamente inedito per me: 14,5 km e 1100m di dislivello, di cui gli ultimi 3,5 sterrati e brutti, con pietrisco anche grosso. Erano ormai le 18.00 quando dovevo ancora affrontare questo ultimo pezzo sterrato. Il buon senso avrebbe dovuto convincermi a rientrare, dato che ero partito troppo tardi e che
avevo detto che alle 19.00 sarei stato a casa. Ma non potevo rinuciare proprio ora: chissà quando sarei ritornato. Sopra di me vedevo l'imponente diga di cemento. Quindi avanti. Ho dovuto mettere il piede a terra più di una volta e anche spingere a tratti, o a causa del fondo o per la pendenza. Alle 18.30: eccolo finalmente! Il lago QUAIRA a quota 2250 m.
Ci sono solo 12° e io sono cotto come un copertone, ma felice. C'è un'atmosfera surreale
, non c'è presenza umana, nè vegetazione, solo roccia e silenzio...e freddo. Purtroppo
non c'è campo per telefonare a casa e dire che per le 19.00 sarà difficile che io ci sia. Due barrette energetiche, niente foto al lago perché la batteria della digitale si è scaricata dopo la foto della salita. Va bè la scaricherò da internet. Ormai sono le 18.45 e quindi è meglio rientrare, anche se faccio fatica a lasciare questo luogo e questa atmosfera "magica". Arriverò a casa alle 20.15 con il buio e le squadre di soccorso che ancora mi cercano.
Esperienza B E L L I S S I M A ...... e irresponsabile.






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Complimenti per l'impresa, paesaggio mozzafiato, è quasi quasi da viverci in qualche baita, fuori da tutti e da tutto il casino che ci circonda!!!
Ogni tanto ci vuole anche qualche esperienza irresponsabile; personalmente a me mette angoscia sapere di dovere essere a casa ad una certa ora, ma lo faccio volentieri perchè so che c'è qualcuno che mi aspetta e che se ritardo si impensierisce!!!:cry


Saluti Mima
 

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Moderatoren
20 Agosto 2008
14.754
3.023
62
Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
Complimenti per l'impresa, paesaggio mozzafiato, è quasi quasi da viverci in qualche baita, fuori da tutti e da tutto il casino che ci circonda!!!
Ogni tanto ci vuole anche qualche esperienza irresponsabile; personalmente a me mette angoscia sapere di dovere essere a casa ad una certa ora, ma lo faccio volentieri perchè so che c'è qualcuno che mi aspetta e che se ritardo si impensierisce!!!:cry


Saluti Mima

Eh, già! il telefonino avrebbe "alleggerito" l'attesa, se ci fosse stata copertura. Ma dove serve veramente non c'è quasi mai. Però la consapevolezza di fare qualcosa "fuori dal comune" da un'ebrezza unica