Venerdì mattina ho ritirato il mio nuovo gioiello.
Mi piace da matti, anche se - come si dice - "ogni scarafone è bello
'a mamma sua".
Qui ci sono le foto:
http://tinyurl.com/3ctdmb
Venerdì pomeriggio giro di prova su percorso misto
Sabato mattina Bormio - Passo Umbrail (il mio compagno di avventura non ha voluto salire fin sullo Stelvio)
Domenica Sellaronda Bike day
Impressioni:
La prima è stata di sorpresa. La bici è molto più bella dal vivo che
non in foto. Le tubazioni hanno un diametro più generoso di quanto mi
aspettassi, tanto che potrebbe sembrare una bici in alluminio.
Belle le forme sciancrate dei forcellini posteriori. Le scritte VAN
NICHOLAS - almeno ai miei occhi - risaltano formando un contrasto
gradevole con la tinta naturale del titanio.
Il titanio è lucido e spazzolato, per me bellissimo.
La guida:
Non sono tanto esperto e/o tecnico, quindi accontentatevi....
Dopo poche pedalate la prima sensazione è stata quella del comfort
estremo. Quanto questa sensazione sia da attribuire al telaio, alla
forcella, alle ruote o alla pressione di esercizio dei pneumatici non
lo saprei dire.
Quello che posso dire è che, proprio per testare la cosa, ho gonfiato
i pneumatici (Schwalbe Stelvio) alla "solita" pressione.
Nella pedalata fuori sella e nelle accelerazioni la sensazione è
sempre morbida e progressiva, il mezzo ti accompagna e asseconda come
una puledra docile che si è ormai abituata al tuo modo di cavalcarla.
In discesa il lavoro delle ruote Fulcrum 3 è davvero ottimo e la bici
schizza via prendendo velocità, mantenendo però le sue doti da berlina
gran turismo. Nelle discese del Sellaronda la sensazione era davvero
bellissima, tanto che ad ogni tornante mi dispiaceva mettere mano ai
freni ....
In pianura, raggiunta la velocità di crociera, la bici va via liscia
come l'olio, assecondando il terreno e ammortizzando bene le piccole
asperità dell'asfalto. L'idea che mi sono fatto è che la forcella -
piuttosto generosa sia nelle dimensioni che nel peso (500 g) -
contribuisca in modo notevole a dare al mezzo questa connotazione
"touring"
In salita non ho trovato grandi differenze rispetto alla bici
precedente (in alluminio). Solo quest'ultima era più nervosa nei fuori
sella. Per il resto, come sapete bene tutti voi, se non c'è il motore
non c'è bici che conta...
Ho solo un rimpianto.. quello di non essermi tenuto la mia vecchia
sella. Quella montata sulla nuova bici (una SLR XP) sarà si leggera,
ma non è proprio il massimo in quanto a comfort... spero di riuscire
ad abituarmi presto..
saluti
Mi piace da matti, anche se - come si dice - "ogni scarafone è bello
'a mamma sua".
Qui ci sono le foto:
http://tinyurl.com/3ctdmb
Venerdì pomeriggio giro di prova su percorso misto
Sabato mattina Bormio - Passo Umbrail (il mio compagno di avventura non ha voluto salire fin sullo Stelvio)
Domenica Sellaronda Bike day
Impressioni:
La prima è stata di sorpresa. La bici è molto più bella dal vivo che
non in foto. Le tubazioni hanno un diametro più generoso di quanto mi
aspettassi, tanto che potrebbe sembrare una bici in alluminio.
Belle le forme sciancrate dei forcellini posteriori. Le scritte VAN
NICHOLAS - almeno ai miei occhi - risaltano formando un contrasto
gradevole con la tinta naturale del titanio.
Il titanio è lucido e spazzolato, per me bellissimo.
La guida:
Non sono tanto esperto e/o tecnico, quindi accontentatevi....
Dopo poche pedalate la prima sensazione è stata quella del comfort
estremo. Quanto questa sensazione sia da attribuire al telaio, alla
forcella, alle ruote o alla pressione di esercizio dei pneumatici non
lo saprei dire.
Quello che posso dire è che, proprio per testare la cosa, ho gonfiato
i pneumatici (Schwalbe Stelvio) alla "solita" pressione.
Nella pedalata fuori sella e nelle accelerazioni la sensazione è
sempre morbida e progressiva, il mezzo ti accompagna e asseconda come
una puledra docile che si è ormai abituata al tuo modo di cavalcarla.
In discesa il lavoro delle ruote Fulcrum 3 è davvero ottimo e la bici
schizza via prendendo velocità, mantenendo però le sue doti da berlina
gran turismo. Nelle discese del Sellaronda la sensazione era davvero
bellissima, tanto che ad ogni tornante mi dispiaceva mettere mano ai
freni ....
In pianura, raggiunta la velocità di crociera, la bici va via liscia
come l'olio, assecondando il terreno e ammortizzando bene le piccole
asperità dell'asfalto. L'idea che mi sono fatto è che la forcella -
piuttosto generosa sia nelle dimensioni che nel peso (500 g) -
contribuisca in modo notevole a dare al mezzo questa connotazione
"touring"
In salita non ho trovato grandi differenze rispetto alla bici
precedente (in alluminio). Solo quest'ultima era più nervosa nei fuori
sella. Per il resto, come sapete bene tutti voi, se non c'è il motore
non c'è bici che conta...
Ho solo un rimpianto.. quello di non essermi tenuto la mia vecchia
sella. Quella montata sulla nuova bici (una SLR XP) sarà si leggera,
ma non è proprio il massimo in quanto a comfort... spero di riuscire
ad abituarmi presto..
saluti