Eccoci qua (ancora vivi! ) dopo questa bella avventura : una randonne che unisce, nel percorso, le citta di Milano, Genova e Torino.
Come sempre, la certezza di poter partire e arrivata allultimo momento(visto che la sfiga ha messo in atto solo dei patetici tentativi ), quindi sveglia alle ore 6 del mattino, quando la mia dolce meta va a lavorare, mentre io sto andando allavventura(mi sento un po' egoista :eek: ); ricevo i suoi auguri e sopratutto la raccomandazione di tornare a casa ( questo mi da sempre la carica ).
Mentre preparo tutto inizia a scendere un bellacquazzone, il tempo sembra mantenere quello che aveva promesso : 2 giorni ininterrotti di temporali. Penso alla mia notte sullAppennino e mi vengono gia i brividi : decido di integrare il vestiario della notte con un giubbino in Gore, bisogna scegliere bene cosa portare per non avere peso inutile.
Questa randonnee e molto spartana, vecchio stile : non ci sono rifornimenti non ci sono indicazioni lungo il percorso, solo il road book da seguire. Alla fine tutto e pronto e sono alla partenza, a Castano Primo, insieme alla mia compagna di avventure ciclistiche Manola, suo marito Riccardo, alla sua prima 600 Km e Roberto. Manola si gioca la qualificazione alla Parigi-Brest-Parigi. e dopo le ultime sfortune e molto determinata.
Pronti via si parte a gruppetti ma subito lungo la strada si forma un bel gruppone che fila come ad una Gran Fondo. Inizia a piovere, qualche goccia , ma per fortuna la temperatura e Estiva e poi non sembra durare molto, difatti poco dopo smette, anche se il cielo rimane pieno di nuvoloni neri alternati a tratti piu chiari., tipico dei temporali di questa stagione.
La media e alta, troppo alta per questa randonne di 600Km con 4000 metri di dislivello, ma nel gruppo si viaggia bene e decidiamo di tenere la ruota, anche se Manola che e un po preoccupata per Riccardo, decide di rallentare : ci diamo appuntamento al prossimo controllo.
Io comincio a faticare , ho avuto una settimana molto pesante e ho del sonno arretrato : pessime condizioni per una randonnee di questo tipo, ma non ho scelta : se aspetto che arrivi la forma, non andrei mai in bici.
A 88 Km siamo al controllo di San Salvatore Monferrato, Manola e Riccardo non arrivano, chiamo col cellulare Manola che mi dice che e tutto ok e di aspettarla al controllo di Varazze. Io e Roberto ripartiamo, e finalmente le endorfine che il mio fisico sta producendo, iniziano a fare effetto e i piccoli disturbi della fatica si attenuano : potenza delle droghe create dalla natura.
Affrontiamo la salita del Passo del Turchino, io rallento landatura, non voglio forzare troppo, Roberto l'infaticabile, invece va via con il gruppetto davanti a me. Il tempo e buono , a tratti appare il sole ... gia immagino il sole del mar Ligure, ed invece quando sbuco dalla galleria del Turchino, il cielo e coperto e minaccioso. Raggiungo Roberto che mi aspetta in cima ed insieme ci fiondiamo giu dal Turchino , con delle curve un po troppo spavalde, ma e per via delleuforia che abbiamo dentro.
Arriviamo al controllo di Varazze sotto un diluvio con 200Km al 30 di media : veramente tanto. Penso che ci tocchera' una salita del Passo del Giovo molto bagnata, ma mi preoccupa di piu la discesa sotto una pioggia cosi : unica consolazione e che non fa per niente freddo.
Aspettiamo Manola, che di li a poco arriva con Riccardo, hanno recuperato bene, ma noto sulla faccia di Manola la sua preoccupazione : Riccardo sembra patire un po, Manola si e fatta gia in quattro per portarlo a Varazze a questa andatura : lo ha tirato e riparato per tutti e 200 i Km.. Io sono invece preoccupato per lei , non vorrei che saltasse la sua qualificazione . Manola, decide cosi la nuova tattica per Riccardo : rallentiamo un po, io e Roberto avanti col nostro passo , Manola e Riccardo dietro, insieme ad un altro gruppetto e appuntamento in cima alle varie salite.
Iniziamo la salita del Giovo e smette di piovere. Arrivati in cima ci ricompattiamo e via verso il controllo di Bistagno al Km 276, dove arriviamo che si sta facendo buio. Manola e Riccardo ci raggiungono e decidiamo, con altri ciclisti, di fare il pieno con un piatto di pasta, in modo da far riposare un po Riccardo.
Rifocillati e rinfrescati, ripartiamo per affrontare la nostra magica notte : stradine solitarie che si innerpicano sullAppenino tra prati e boschi , un cielo molto irrequieto , lampi dietro le montagne e una luna che a tratti si mostra in tutto il suo splendore, il magico fruscio delle ruote sulla strada, qualche misteriore animale notturno che dal bosco ci avverte della sua presenza, i faretti rossi di chi mi precede e i fari bianchi di chi mi segue ... nero tuttintorno ... continuo a guardare avanti e indietro, a destra e a sinistra , incantato da tutto questo, mentre pedalo senza avvertire la fatica, solo la grande felicita di vivere questo momento : unemozione impagabile.
In discesa fa molto freddo, ma abbiamo anche una gran fortuna : la pioggia ci precede ma non ci tocca.
Arriviamo stavolta tutti insieme al controllo di Villafranca Piemonte al Km 382 che sono gia le 4 passate.
Decidiamo una bella sosta , e di continuare tutti insieme, contro il parere di Manola che non vuole farci rallentare , ma insiste nel farci andare avanti io e Roberto, e continuare da sola con Riccardo, ma ormai vedo che anche lei comincia ad essere provata : fino ad ora e stata lei che ha tirato e coperto Riccardo : lo ha curato e vezzeggiato come un bambino, adesso ha bisogno lei di un po di assistenza. Io e Roberto decidiamo cosi di restare con loro fino alla fine.
Affrontiamo cosi il viaggio verso il controllo di Superga, con un ritmo molto piu tranquillo e con qualche sosta in piu.
Riccardo e molto stanco e arrivati al successivo controllo di Gabiano al Km 492 si fa strada in lui la voglia di abbandonare e Manola, rischia di farsi trascinare sulla stessa via. Io e Roberto cerchiamo di spronare un po Riccardo e poi dico a Manola che se vuole abbandonare la portiamo al traguardo sulla canna della bici.. Per fortuna e solo un momento di sconforto, e quindi ripartiamo mooolto lentamente sulle colline di Brusaschetto, dove il panorama mitiga un po' la fatica che abbiamo addosso, poi via nel Torinese, il Vercellese ed il Novarese.
Ce forte vento contrario, piove a dirotto e a tratti, landatura e molto bassa : 20 allora, Io e Roberto stiamo davanti appaiati , Riccardo e vuoto, Manola, da grande mito quale e tira fuori i denti e ancora una volta ripara il piu possibile Riccardo, incitandolo a resistere.
Arriviamo a 20 Km dallarrivo e leuforia inizia a manifestarsi :landatura aumenta, la fatica per un attimo scompare : alla vista del cartello Castano Primo tocchiamo i 30 allora : Finalmente ARRIVATI!
E stata una bellissima avventura : un bravo a Riccardo che ha saputo tener duro , una grandissima Manola che ha fatto una corsa per due e si e straguadagnata la qualificazione per Parigi. Un bravo a Roberto come sempre silenzioso e infaticabile e quanto a me anche se non ho centrato lobbiettivo di chiudere entro 30 ore, sono stracontento di come lho affrontata, ma soprattutto NON SCORDERO MAI LE EMOZIONI VISSUTE CON I MIEI AMICI : MANOLA, RICCARDO, ROBERTO e a tutti gli altri ragazzi che ho incontrato sulla via, tutti quanti accomunati da una grande passione per queste avventure.
P.S:
complimenti a viaggiatore per la sua randonnee!
Come sempre, la certezza di poter partire e arrivata allultimo momento(visto che la sfiga ha messo in atto solo dei patetici tentativi ), quindi sveglia alle ore 6 del mattino, quando la mia dolce meta va a lavorare, mentre io sto andando allavventura(mi sento un po' egoista :eek: ); ricevo i suoi auguri e sopratutto la raccomandazione di tornare a casa ( questo mi da sempre la carica ).
Mentre preparo tutto inizia a scendere un bellacquazzone, il tempo sembra mantenere quello che aveva promesso : 2 giorni ininterrotti di temporali. Penso alla mia notte sullAppennino e mi vengono gia i brividi : decido di integrare il vestiario della notte con un giubbino in Gore, bisogna scegliere bene cosa portare per non avere peso inutile.
Questa randonnee e molto spartana, vecchio stile : non ci sono rifornimenti non ci sono indicazioni lungo il percorso, solo il road book da seguire. Alla fine tutto e pronto e sono alla partenza, a Castano Primo, insieme alla mia compagna di avventure ciclistiche Manola, suo marito Riccardo, alla sua prima 600 Km e Roberto. Manola si gioca la qualificazione alla Parigi-Brest-Parigi. e dopo le ultime sfortune e molto determinata.
Pronti via si parte a gruppetti ma subito lungo la strada si forma un bel gruppone che fila come ad una Gran Fondo. Inizia a piovere, qualche goccia , ma per fortuna la temperatura e Estiva e poi non sembra durare molto, difatti poco dopo smette, anche se il cielo rimane pieno di nuvoloni neri alternati a tratti piu chiari., tipico dei temporali di questa stagione.
La media e alta, troppo alta per questa randonne di 600Km con 4000 metri di dislivello, ma nel gruppo si viaggia bene e decidiamo di tenere la ruota, anche se Manola che e un po preoccupata per Riccardo, decide di rallentare : ci diamo appuntamento al prossimo controllo.
Io comincio a faticare , ho avuto una settimana molto pesante e ho del sonno arretrato : pessime condizioni per una randonnee di questo tipo, ma non ho scelta : se aspetto che arrivi la forma, non andrei mai in bici.
A 88 Km siamo al controllo di San Salvatore Monferrato, Manola e Riccardo non arrivano, chiamo col cellulare Manola che mi dice che e tutto ok e di aspettarla al controllo di Varazze. Io e Roberto ripartiamo, e finalmente le endorfine che il mio fisico sta producendo, iniziano a fare effetto e i piccoli disturbi della fatica si attenuano : potenza delle droghe create dalla natura.
Affrontiamo la salita del Passo del Turchino, io rallento landatura, non voglio forzare troppo, Roberto l'infaticabile, invece va via con il gruppetto davanti a me. Il tempo e buono , a tratti appare il sole ... gia immagino il sole del mar Ligure, ed invece quando sbuco dalla galleria del Turchino, il cielo e coperto e minaccioso. Raggiungo Roberto che mi aspetta in cima ed insieme ci fiondiamo giu dal Turchino , con delle curve un po troppo spavalde, ma e per via delleuforia che abbiamo dentro.
Arriviamo al controllo di Varazze sotto un diluvio con 200Km al 30 di media : veramente tanto. Penso che ci tocchera' una salita del Passo del Giovo molto bagnata, ma mi preoccupa di piu la discesa sotto una pioggia cosi : unica consolazione e che non fa per niente freddo.
Aspettiamo Manola, che di li a poco arriva con Riccardo, hanno recuperato bene, ma noto sulla faccia di Manola la sua preoccupazione : Riccardo sembra patire un po, Manola si e fatta gia in quattro per portarlo a Varazze a questa andatura : lo ha tirato e riparato per tutti e 200 i Km.. Io sono invece preoccupato per lei , non vorrei che saltasse la sua qualificazione . Manola, decide cosi la nuova tattica per Riccardo : rallentiamo un po, io e Roberto avanti col nostro passo , Manola e Riccardo dietro, insieme ad un altro gruppetto e appuntamento in cima alle varie salite.
Iniziamo la salita del Giovo e smette di piovere. Arrivati in cima ci ricompattiamo e via verso il controllo di Bistagno al Km 276, dove arriviamo che si sta facendo buio. Manola e Riccardo ci raggiungono e decidiamo, con altri ciclisti, di fare il pieno con un piatto di pasta, in modo da far riposare un po Riccardo.
Rifocillati e rinfrescati, ripartiamo per affrontare la nostra magica notte : stradine solitarie che si innerpicano sullAppenino tra prati e boschi , un cielo molto irrequieto , lampi dietro le montagne e una luna che a tratti si mostra in tutto il suo splendore, il magico fruscio delle ruote sulla strada, qualche misteriore animale notturno che dal bosco ci avverte della sua presenza, i faretti rossi di chi mi precede e i fari bianchi di chi mi segue ... nero tuttintorno ... continuo a guardare avanti e indietro, a destra e a sinistra , incantato da tutto questo, mentre pedalo senza avvertire la fatica, solo la grande felicita di vivere questo momento : unemozione impagabile.
In discesa fa molto freddo, ma abbiamo anche una gran fortuna : la pioggia ci precede ma non ci tocca.
Arriviamo stavolta tutti insieme al controllo di Villafranca Piemonte al Km 382 che sono gia le 4 passate.
Decidiamo una bella sosta , e di continuare tutti insieme, contro il parere di Manola che non vuole farci rallentare , ma insiste nel farci andare avanti io e Roberto, e continuare da sola con Riccardo, ma ormai vedo che anche lei comincia ad essere provata : fino ad ora e stata lei che ha tirato e coperto Riccardo : lo ha curato e vezzeggiato come un bambino, adesso ha bisogno lei di un po di assistenza. Io e Roberto decidiamo cosi di restare con loro fino alla fine.
Affrontiamo cosi il viaggio verso il controllo di Superga, con un ritmo molto piu tranquillo e con qualche sosta in piu.
Riccardo e molto stanco e arrivati al successivo controllo di Gabiano al Km 492 si fa strada in lui la voglia di abbandonare e Manola, rischia di farsi trascinare sulla stessa via. Io e Roberto cerchiamo di spronare un po Riccardo e poi dico a Manola che se vuole abbandonare la portiamo al traguardo sulla canna della bici.. Per fortuna e solo un momento di sconforto, e quindi ripartiamo mooolto lentamente sulle colline di Brusaschetto, dove il panorama mitiga un po' la fatica che abbiamo addosso, poi via nel Torinese, il Vercellese ed il Novarese.
Ce forte vento contrario, piove a dirotto e a tratti, landatura e molto bassa : 20 allora, Io e Roberto stiamo davanti appaiati , Riccardo e vuoto, Manola, da grande mito quale e tira fuori i denti e ancora una volta ripara il piu possibile Riccardo, incitandolo a resistere.
Arriviamo a 20 Km dallarrivo e leuforia inizia a manifestarsi :landatura aumenta, la fatica per un attimo scompare : alla vista del cartello Castano Primo tocchiamo i 30 allora : Finalmente ARRIVATI!
E stata una bellissima avventura : un bravo a Riccardo che ha saputo tener duro , una grandissima Manola che ha fatto una corsa per due e si e straguadagnata la qualificazione per Parigi. Un bravo a Roberto come sempre silenzioso e infaticabile e quanto a me anche se non ho centrato lobbiettivo di chiudere entro 30 ore, sono stracontento di come lho affrontata, ma soprattutto NON SCORDERO MAI LE EMOZIONI VISSUTE CON I MIEI AMICI : MANOLA, RICCARDO, ROBERTO e a tutti gli altri ragazzi che ho incontrato sulla via, tutti quanti accomunati da una grande passione per queste avventure.
P.S:
complimenti a viaggiatore per la sua randonnee!