Randonnee 600Km

cimebianche

Apprendista Scalatore
15 Marzo 2005
2.337
38
67
Villa Cortese
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Bici
ROSE XLITE - CUBE LITENING HPC
Eccoci qua (ancora vivi! o-o) dopo questa bella avventura : una randonne che unisce, nel percorso, le citta’ di Milano, Genova e Torino.

Come sempre, la certezza di poter partire e’ arrivata all’ultimo momento(visto che la sfiga ha messo in atto solo dei patetici tentativi :specc: ), quindi sveglia alle ore 6 del mattino, quando la mia dolce meta’ va’ a lavorare, mentre io sto andando all’avventura(mi sento un po' egoista :eek: ); ricevo i suoi auguri e sopratutto la raccomandazione di tornare a casa ( questo mi da’ sempre la carica ).
Mentre preparo tutto inizia a scendere un bell’acquazzone, il tempo sembra mantenere quello che aveva promesso : 2 giorni ininterrotti di temporali. Penso alla mia notte sull’Appennino e mi vengono gia’ i brividi : decido di integrare il vestiario della notte con un giubbino in Gore, bisogna scegliere bene cosa portare per non avere peso inutile.
Questa randonnee e’ molto spartana, vecchio stile : non ci sono rifornimenti non ci sono indicazioni lungo il percorso, solo il road book da seguire. Alla fine tutto e ‘ pronto e sono alla partenza, a Castano Primo, insieme alla mia compagna di avventure ciclistiche Manola, suo marito Riccardo, alla sua prima 600 Km e Roberto. Manola si gioca la qualificazione alla Parigi-Brest-Parigi. e dopo le ultime sfortune e’ molto determinata.
Pronti via si parte a gruppetti ma subito lungo la strada si forma un bel gruppone che fila come ad una Gran Fondo. Inizia a piovere, qualche goccia , ma per fortuna la temperatura e’ Estiva e poi non sembra durare molto, difatti poco dopo smette, anche se il cielo rimane pieno di nuvoloni neri alternati a tratti piu’ chiari., tipico dei temporali di questa stagione.
La media e’ alta, troppo alta per questa randonne di 600Km con 4000 metri di dislivello, ma nel gruppo si viaggia bene e decidiamo di tenere la ruota, anche se Manola che e’ un po’ preoccupata per Riccardo, decide di rallentare : ci diamo appuntamento al prossimo controllo.
Io comincio a faticare , ho avuto una settimana molto pesante e ho del sonno arretrato : pessime condizioni per una randonnee di questo tipo, ma non ho scelta : se aspetto che arrivi la forma, non andrei mai in bici.
A 88 Km siamo al controllo di San Salvatore Monferrato, Manola e Riccardo non arrivano, chiamo col cellulare Manola che mi dice che e’ tutto ok e di aspettarla al controllo di Varazze. Io e Roberto ripartiamo, e finalmente le endorfine che il mio fisico sta’ producendo, iniziano a fare effetto e i piccoli disturbi della fatica si attenuano : potenza delle droghe create dalla natura.
Affrontiamo la salita del Passo del Turchino, io rallento l’andatura, non voglio forzare troppo, Roberto l'infaticabile, invece va via con il gruppetto davanti a me. Il tempo e’ buono , a tratti appare il sole ... gia’ immagino il sole del mar Ligure, ed invece quando sbuco dalla galleria del Turchino, il cielo e’ coperto e minaccioso. Raggiungo Roberto che mi aspetta in cima ed insieme ci fiondiamo giu’ dal Turchino , con delle curve un po’ troppo spavalde, ma e’ per via dell’euforia che abbiamo dentro.
Arriviamo al controllo di Varazze sotto un diluvio con 200Km al 30 di media : veramente tanto. Penso che ci tocchera' una salita del Passo del Giovo molto bagnata, ma mi preoccupa di piu’ la discesa sotto una pioggia cosi’ : unica consolazione e’ che non fa per niente freddo.
Aspettiamo Manola, che di li’ a poco arriva con Riccardo, hanno recuperato bene, ma noto sulla faccia di Manola la sua preoccupazione : Riccardo sembra patire un po’, Manola si e’ fatta gia’ in quattro per portarlo a Varazze a questa andatura : lo ha tirato e riparato per tutti e 200 i Km.. Io sono invece preoccupato per lei , non vorrei che saltasse la sua qualificazione . Manola, decide cosi’ la nuova tattica per Riccardo : rallentiamo un po’, io e Roberto avanti col nostro passo , Manola e Riccardo dietro, insieme ad un altro gruppetto e appuntamento in cima alle varie salite.
Iniziamo la salita del Giovo e smette di piovere. Arrivati in cima ci ricompattiamo e via verso il controllo di Bistagno al Km 276, dove arriviamo che si sta’ facendo buio. Manola e Riccardo ci raggiungono e decidiamo, con altri ciclisti, di fare il pieno con un piatto di pasta, in modo da far riposare un po’ Riccardo.
Rifocillati e rinfrescati, ripartiamo per affrontare la nostra magica notte : stradine solitarie che si innerpicano sull’Appenino tra prati e boschi , un cielo molto irrequieto , lampi dietro le montagne e una luna che a tratti si mostra in tutto il suo splendore, il magico fruscio delle ruote sulla strada, qualche misteriore animale notturno che dal bosco ci avverte della sua presenza, i faretti rossi di chi mi precede e i fari bianchi di chi mi segue ... nero tutt’intorno ... continuo a guardare avanti e indietro, a destra e a sinistra , incantato da tutto questo, mentre pedalo senza avvertire la fatica, solo la grande felicita’ di vivere questo momento : un’emozione impagabile.
In discesa fa molto freddo, ma abbiamo anche una gran fortuna : la pioggia ci precede ma non ci tocca.
Arriviamo stavolta tutti insieme al controllo di Villafranca Piemonte al Km 382 che sono gia’ le 4 passate.
Decidiamo una bella sosta , e di continuare tutti insieme, contro il parere di Manola che non vuole farci rallentare , ma insiste nel farci andare avanti io e Roberto, e continuare da sola con Riccardo, ma ormai vedo che anche lei comincia ad essere provata : fino ad ora e’ stata lei che ha tirato e coperto Riccardo : lo ha curato e vezzeggiato come un bambino, adesso ha bisogno lei di un po’ di assistenza. Io e Roberto decidiamo cosi’ di restare con loro fino alla fine.
Affrontiamo cosi’ il viaggio verso il controllo di Superga, con un ritmo molto piu’ tranquillo e con qualche sosta in piu’.
Riccardo e’ molto stanco e arrivati al successivo controllo di Gabiano al Km 492 si fa’ strada in lui la voglia di abbandonare e Manola, rischia di farsi trascinare sulla stessa via. Io e Roberto cerchiamo di spronare un po’ Riccardo e poi dico a Manola che se vuole abbandonare la portiamo al traguardo sulla canna della bici.. Per fortuna e’ solo un momento di sconforto, e quindi ripartiamo mooolto lentamente sulle colline di Brusaschetto, dove il panorama mitiga un po' la fatica che abbiamo addosso, poi via nel Torinese, il Vercellese ed il Novarese.
C’e forte vento contrario, piove a dirotto e a tratti, l’andatura e’ molto bassa : 20 all’ora, Io e Roberto stiamo davanti appaiati , Riccardo e’ vuoto, Manola, da grande mito quale e’ tira fuori i denti e ancora una volta ripara il piu’ possibile Riccardo, incitandolo a resistere.
Arriviamo a 20 Km dall’arrivo e l’euforia inizia a manifestarsi :l’andatura aumenta, la fatica per un attimo scompare : alla vista del cartello Castano Primo tocchiamo i 30 all’ora : Finalmente ARRIVATI!

E’ stata una bellissima avventura : un bravo a Riccardo che ha saputo tener duro , una grandissima Manola che ha fatto una corsa per due e si e’ straguadagnata la qualificazione per Parigi. Un bravo a Roberto come sempre silenzioso e infaticabile e quanto a me anche se non ho centrato l’obbiettivo di chiudere entro 30 ore, sono stracontento di come l’ho affrontata, ma soprattutto NON SCORDERO’ MAI LE EMOZIONI VISSUTE CON I MIEI AMICI : MANOLA, RICCARDO, ROBERTO e a tutti gli altri ragazzi che ho incontrato sulla via, tutti quanti accomunati da una grande passione per queste avventure.


:ola:

P.S:
complimenti a viaggiatore per la sua randonnee!
 

max63t

Pedivella
14 Aprile 2005
475
53
Torino
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Bici
Bianchi
Ciao Cime, complimenti innanzitutto per il resoconto ma sopratutto per l'impresa !!
Ho provato a cercare il percorso su internet ma non ho trovato un dettaglio, per caso siete passati sulla strada "panoramica" che unisce Pino Torinese a Superga ?
 

cimebianche

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Ciao Cime, complimenti innanzitutto per il resoconto ma sopratutto per l'impresa !!
Ho provato a cercare il percorso su internet ma non ho trovato un dettaglio, per caso siete passati sulla strada "panoramica" che unisce Pino Torinese a Superga ?
Esatto! E con gran sorpresa abbiamo scoperto che era completamente chiusa al traffico : e ' stato veramente bello avere la strada libera.

fantastico report che mette molta voglia di tentare. Quanti partecipanti c'erano?
Eravamo circa 250.


Voglia di tentare mai, ma il racconto è splendido! Avvincente davvero! Che fisico, tutti quanti... Da invidia!!! :-x:-x:-x
Taci tu che in quanto ad imprese da "fuori di testa" sei in cima alla lista! :mrgreen:
 

cimebianche

Apprendista Scalatore
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Mi ripeto fino alla nausea; ammirazione e rispetto...
Chissà se un giorno andrò fuori di testa e proverò anch'io a cimentarmi in un impresa del genere!

Provaci e scoprirai che non sei fuori di testa, ma solo un'amante delle avventure a 2 ruote.

Attento pero' che se ti piace son dolori : le passioni bruciano dentro ... ma cosi' e' la vita!
 

SHADENO

Cronoman
21 Gennaio 2007
703
4
57
robecchetto con induno (mi)
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Eccoci qua (ancora vivi! o-o) dopo questa bella avventura : una randonne che unisce, nel percorso, le citta’ di Milano, Genova e Torino.

Come sempre, la certezza di poter partire e’ arrivata all’ultimo momento(visto che la sfiga ha messo in atto solo dei patetici tentativi :specc: ), quindi sveglia alle ore 6 del mattino, quando la mia dolce meta’ va’ a lavorare, mentre io sto andando all’avventura(mi sento un po' egoista :eek: ); ricevo i suoi auguri e sopratutto la raccomandazione di tornare a casa ( questo mi da’ sempre la carica ).
Mentre preparo tutto inizia a scendere un bell’acquazzone, il tempo sembra mantenere quello che aveva promesso : 2 giorni ininterrotti di temporali. Penso alla mia notte sull’Appennino e mi vengono gia’ i brividi : decido di integrare il vestiario della notte con un giubbino in Gore, bisogna scegliere bene cosa portare per non avere peso inutile.
Questa randonnee e’ molto spartana, vecchio stile : non ci sono rifornimenti non ci sono indicazioni lungo il percorso, solo il road book da seguire. Alla fine tutto e ‘ pronto e sono alla partenza, a Castano Primo, insieme alla mia compagna di avventure ciclistiche Manola, suo marito Riccardo, alla sua prima 600 Km e Roberto. Manola si gioca la qualificazione alla Parigi-Brest-Parigi. e dopo le ultime sfortune e’ molto determinata.
Pronti via si parte a gruppetti ma subito lungo la strada si forma un bel gruppone che fila come ad una Gran Fondo. Inizia a piovere, qualche goccia , ma per fortuna la temperatura e’ Estiva e poi non sembra durare molto, difatti poco dopo smette, anche se il cielo rimane pieno di nuvoloni neri alternati a tratti piu’ chiari., tipico dei temporali di questa stagione.
La media e’ alta, troppo alta per questa randonne di 600Km con 4000 metri di dislivello, ma nel gruppo si viaggia bene e decidiamo di tenere la ruota, anche se Manola che e’ un po’ preoccupata per Riccardo, decide di rallentare : ci diamo appuntamento al prossimo controllo.
Io comincio a faticare , ho avuto una settimana molto pesante e ho del sonno arretrato : pessime condizioni per una randonnee di questo tipo, ma non ho scelta : se aspetto che arrivi la forma, non andrei mai in bici.
A 88 Km siamo al controllo di San Salvatore Monferrato, Manola e Riccardo non arrivano, chiamo col cellulare Manola che mi dice che e’ tutto ok e di aspettarla al controllo di Varazze. Io e Roberto ripartiamo, e finalmente le endorfine che il mio fisico sta’ producendo, iniziano a fare effetto e i piccoli disturbi della fatica si attenuano : potenza delle droghe create dalla natura.
Affrontiamo la salita del Passo del Turchino, io rallento l’andatura, non voglio forzare troppo, Roberto l'infaticabile, invece va via con il gruppetto davanti a me. Il tempo e’ buono , a tratti appare il sole ... gia’ immagino il sole del mar Ligure, ed invece quando sbuco dalla galleria del Turchino, il cielo e’ coperto e minaccioso. Raggiungo Roberto che mi aspetta in cima ed insieme ci fiondiamo giu’ dal Turchino , con delle curve un po’ troppo spavalde, ma e’ per via dell’euforia che abbiamo dentro.
Arriviamo al controllo di Varazze sotto un diluvio con 200Km al 30 di media : veramente tanto. Penso che ci tocchera' una salita del Passo del Giovo molto bagnata, ma mi preoccupa di piu’ la discesa sotto una pioggia cosi’ : unica consolazione e’ che non fa per niente freddo.
Aspettiamo Manola, che di li’ a poco arriva con Riccardo, hanno recuperato bene, ma noto sulla faccia di Manola la sua preoccupazione : Riccardo sembra patire un po’, Manola si e’ fatta gia’ in quattro per portarlo a Varazze a questa andatura : lo ha tirato e riparato per tutti e 200 i Km.. Io sono invece preoccupato per lei , non vorrei che saltasse la sua qualificazione . Manola, decide cosi’ la nuova tattica per Riccardo : rallentiamo un po’, io e Roberto avanti col nostro passo , Manola e Riccardo dietro, insieme ad un altro gruppetto e appuntamento in cima alle varie salite.
Iniziamo la salita del Giovo e smette di piovere. Arrivati in cima ci ricompattiamo e via verso il controllo di Bistagno al Km 276, dove arriviamo che si sta’ facendo buio. Manola e Riccardo ci raggiungono e decidiamo, con altri ciclisti, di fare il pieno con un piatto di pasta, in modo da far riposare un po’ Riccardo.
Rifocillati e rinfrescati, ripartiamo per affrontare la nostra magica notte : stradine solitarie che si innerpicano sull’Appenino tra prati e boschi , un cielo molto irrequieto , lampi dietro le montagne e una luna che a tratti si mostra in tutto il suo splendore, il magico fruscio delle ruote sulla strada, qualche misteriore animale notturno che dal bosco ci avverte della sua presenza, i faretti rossi di chi mi precede e i fari bianchi di chi mi segue ... nero tutt’intorno ... continuo a guardare avanti e indietro, a destra e a sinistra , incantato da tutto questo, mentre pedalo senza avvertire la fatica, solo la grande felicita’ di vivere questo momento : un’emozione impagabile.
In discesa fa molto freddo, ma abbiamo anche una gran fortuna : la pioggia ci precede ma non ci tocca.
Arriviamo stavolta tutti insieme al controllo di Villafranca Piemonte al Km 382 che sono gia’ le 4 passate.
Decidiamo una bella sosta , e di continuare tutti insieme, contro il parere di Manola che non vuole farci rallentare , ma insiste nel farci andare avanti io e Roberto, e continuare da sola con Riccardo, ma ormai vedo che anche lei comincia ad essere provata : fino ad ora e’ stata lei che ha tirato e coperto Riccardo : lo ha curato e vezzeggiato come un bambino, adesso ha bisogno lei di un po’ di assistenza. Io e Roberto decidiamo cosi’ di restare con loro fino alla fine.
Affrontiamo cosi’ il viaggio verso il controllo di Superga, con un ritmo molto piu’ tranquillo e con qualche sosta in piu’.
Riccardo e’ molto stanco e arrivati al successivo controllo di Gabiano al Km 492 si fa’ strada in lui la voglia di abbandonare e Manola, rischia di farsi trascinare sulla stessa via. Io e Roberto cerchiamo di spronare un po’ Riccardo e poi dico a Manola che se vuole abbandonare la portiamo al traguardo sulla canna della bici.. Per fortuna e’ solo un momento di sconforto, e quindi ripartiamo mooolto lentamente sulle colline di Brusaschetto, dove il panorama mitiga un po' la fatica che abbiamo addosso, poi via nel Torinese, il Vercellese ed il Novarese.
C’e forte vento contrario, piove a dirotto e a tratti, l’andatura e’ molto bassa : 20 all’ora, Io e Roberto stiamo davanti appaiati , Riccardo e’ vuoto, Manola, da grande mito quale e’ tira fuori i denti e ancora una volta ripara il piu’ possibile Riccardo, incitandolo a resistere.
Arriviamo a 20 Km dall’arrivo e l’euforia inizia a manifestarsi :l’andatura aumenta, la fatica per un attimo scompare : alla vista del cartello Castano Primo tocchiamo i 30 all’ora : Finalmente ARRIVATI!

E’ stata una bellissima avventura : un bravo a Riccardo che ha saputo tener duro , una grandissima Manola che ha fatto una corsa per due e si e’ straguadagnata la qualificazione per Parigi. Un bravo a Roberto come sempre silenzioso e infaticabile e quanto a me anche se non ho centrato l’obbiettivo di chiudere entro 30 ore, sono stracontento di come l’ho affrontata, ma soprattutto NON SCORDERO’ MAI LE EMOZIONI VISSUTE CON I MIEI AMICI : MANOLA, RICCARDO, ROBERTO e a tutti gli altri ragazzi che ho incontrato sulla via, tutti quanti accomunati da una grande passione per queste avventure.


:ola:

P.S:
complimenti a viaggiatore per la sua randonnee!
ciao cimebianche, mi spiace non averti conosciuto di persona. io ero con luca carchen e alla partenza mi sono fatto dire da lui dov'eri . non mi sono presentato perche pensavo che in 600km avrei avuto la fortuna di scambiare quattro parole visto che eravamo partiti con lo stesso gruppo. però ci siamo sciolti subito (io credevo che il gruppo rimaneva compatto per molto) e non ho avuto la possibilità di conoscerti. complimenti per il racconto e se ci sei alla 500 di nerviano ci presenteremo in quell'occasione.
 

cimebianche

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ciao cimebianche, mi spiace non averti conosciuto di persona. io ero con luca carchen e alla partenza mi sono fatto dire da lui dov'eri . non mi sono presentato perche pensavo che in 600km avrei avuto la fortuna di scambiare quattro parole visto che eravamo partiti con lo stesso gruppo. però ci siamo sciolti subito (io credevo che il gruppo rimaneva compatto per molto) e non ho avuto la possibilità di conoscerti. complimenti per il racconto e se ci sei alla 500 di nerviano ci presenteremo in quell'occasione.

Anche a me spiace non averti conosciuto di persona. Rimandiamo tutto alla 500 (se, per me, va tutto bene); magari ci sentiamo prima cosi' ci accordiamo meglio. Ho perso di vista anche Luca, che ha fatto la 400 di Cassano insieme a me e a Roberto.
Io ero troppo concentrato sui miei 3 amici.

Come ho scritto prima, mi sono staccato dal gruppo a Varazze, e con Manola, Riccardo e Roberto, abbiamo proseguito con la nostra andatura.
A te' come e' andata?
Ciao!
 

cimebianche

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Ciao Cime,io mi sono fermato alla 200 di Nerviano,ti faccio i miei complimenti,so che un giorno faro' anche io le mega distanze,quando sarà il momento ti chiedero' mille consigli.

Saro' ben contento di poterti dare mille risposte. Tieni presente che non sono un professionista e quello che ti posso dire sara' solo cio' che ho provato pedalando sulla strada.
o-o
 

cimebianche

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Bello leggere le similitudini tra i due racconti della stessa 600, le simili emozioni, io avevo postato il mio racconto della 600 questa mattina sul topic rando 400 per non aprire un' altro topic...ecco il link..http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=45284&page=8

Bravissimo Cime !!o-o

Ho letto il bellissimo racconto della tua randonnee e anch'io sono rimasto impressionato nel vedere che siamo stati entrambi colpiti dalle stesse emozioni, perfino nei particolari.
Ma forse e' proprio questo il fascino delle randonnee : provocano queste emozioni in tutti quelli che le affrontano e non vedi l'ora di riprovarle, anche se non hai ancora smaltito del tutto la fatica che hai fatto.
Si prova un gran senso di liberta' : tu, la tua bici, la tua strada e i tuoi amici ... cosa vuoi di piu'.
o-oo-oo-o
 

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Anche a me spiace non averti conosciuto di persona. Rimandiamo tutto alla 500 (se, per me, va tutto bene); magari ci sentiamo prima cosi' ci accordiamo meglio. Ho perso di vista anche Luca, che ha fatto la 400 di Cassano insieme a me e a Roberto.
Io ero troppo concentrato sui miei 3 amici.

Come ho scritto prima, mi sono staccato dal gruppo a Varazze, e con Manola, Riccardo e Roberto, abbiamo proseguito con la nostra andatura.
A te' come e' andata?
Ciao!
a me è andato tutto bene. dal turchino siamo rimasti praticamente sempre soli io e luca. a villafranca siamo arrivati alle 02:00 e siamo ripartiti alle 04:50. l'arrivo a castano alle 13:20 (sai abbiamo raggiunto un gruppo dove c'era il collega della sardegna proprio a turbigo e magari c'eri dentro anche tu) è stata un'esperienza fantastica e posso dire che c'ero anch'io. voglio dire a chi legge questo messaggio che non serve fare i 200,300,400km serve la convinzione di volerlo fare. lo dice uno che non aveva mai fatto una randonee e tanto meno granfondo,uno che non era mai andato oltre i 165km (2007) e quindi non avevo mai fatto più di 6 ore di bici. le gambe basta alimentarle ma se non c'è la convinzione di farlo........puoi avere anche 20 gambe ma non riuscirai mai.
 

max63t

Pedivella
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Esatto! E con gran sorpresa abbiamo scoperto che era completamente chiusa al traffico : e ' stato veramente bello avere la strada libera.

Allora puo' essere che, verso le 12 ci siamo incrociati su questa strada, io arrivavo da Superga sfuggendo all'acquazzone che era appena iniziato proprio alla Basilica. Forse eri in un quartetto con una maglia blu scura e pantaloncini neri ? (Se ho visto bene...)

Ciao