Randonne 400 km

gabrybe

Apprendista Cronoman
25 Marzo 2006
2.953
266
"provincia degli uomini di mondo!"
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Bici
cletta
ciao Gigigigigig.....
anche io ero pronto ad iniziare la mia carriera di randonneur ciclistico. Sono iscritto alla FC 4 colli ma non tocco la bici da gennaio causa problemi alla schiena, quindi il progetto è saltato.
Essendo la stessa "carriera" ciclistica a rischio, il progetto di "ripiego" (chiamalo ripiego....) che mi piacerebbe seguire è quello degli ultratrail, perciò ti avverto che potrebbe darsi che ti faccia una testa così di domande su Cro-Magnon e Ultra-Trail du Mont Blanc!! :mrgreen:

Ciao! Mi dispiace, la FC 4 colli era una bella scorpacciata di salite over-2000 (oltre che di km!) - io quest'anno farò il lungo della FC che per me è già abbastanza, sempre che riesca a recuperare dal cromagnon, che come già detto è la fase che mi preoccupa di più!

Ti consiglio cmq di fare una visita per il trail running perchè cmq le sollecitazioni alla schiena sono come ben saprai molto maggiori che in bici (specie se vuoi "correre").

La mia esperienza:
Vado da sempre in montagna, con dislivelli anche importanti ma solo dall'anno scorso ho incrementato i km, per inseguire questo sogno di arrivare al fondo del cromagnon! Ben lieto (per quel poco che sto apprendendo) di risponderti!

Per la prossima settimana, ho in programma un ultimo lungo "di rifinitura" di poco più di 60km e 2500m dislivello intorno alla Bisalta (la montagna di noi cuneesi). Poi, bici per vedere il passaggio del giro sull'Agnello o Izoard


PS: confermo che anche Marco Olmo (mio conterraneo) e con lui i migliori specialisti (gente sotto le 15 ore al cromagnon) sui sentieri in salita non corre, o almeno, non sopra una certa pendenza . In piano e in discesa, ovviamente, sono dei missili!
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
9.926
16
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Carmagnola (TO)
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Ciao! Mi dispiace, la FC 4 colli era una bella scorpacciata di salite over-2000 (oltre che di km!) - io quest'anno farò il lungo della FC che per me è già abbastanza, sempre che riesca a recuperare dal cromagnon, che come già detto è la fase che mi preoccupa di più!

Ti consiglio cmq di fare una visita per il trail running perchè cmq le sollecitazioni alla schiena sono come ben saprai molto maggiori che in bici (specie se vuoi "correre").

La mia esperienza:
Vado da sempre in montagna, con dislivelli anche importanti ma solo dall'anno scorso ho incrementato i km, per inseguire questo sogno di arrivare al fondo del cromagnon! Ben lieto (per quel poco che sto apprendendo) di risponderti!

Per la prossima settimana, ho in programma un ultimo lungo "di rifinitura" di poco più di 60km e 2500m dislivello intorno alla Bisalta (la montagna di noi cuneesi). Poi, bici per vedere il passaggio del giro sull'Agnello o Izoard


PS: confermo che anche Marco Olmo (mio conterraneo) e con lui i migliori specialisti (gente sotto le 15 ore al cromagnon) sui sentieri in salita non corre, o almeno, non sopra una certa pendenza . In piano e in discesa, ovviamente, sono dei missili!

Ti va di aprire una discussione nella sezione "Altri sport" e metterci tutta la tua scienza? Tua e di tutti gli altri che conoscono le ultramaratone & affini? Leggerei con molto piacere!!!
 

dru

Passista
ciao Gigigigigig.....
anche io ero pronto ad iniziare la mia carriera di randonneur ciclistico. Sono iscritto alla FC 4 colli ma non tocco la bici da gennaio causa problemi alla schiena, quindi il progetto è saltato.
Essendo la stessa "carriera" ciclistica a rischio, il progetto di "ripiego" (chiamalo ripiego....) che mi piacerebbe seguire è quello degli ultratrail, perciò ti avverto che potrebbe darsi che ti faccia una testa così di domande su Cro-Magnon e Ultra-Trail du Mont Blanc!! :mrgreen:

l'ho fatto nel 2003 in mtb in 2 gg da solo e in completa autonomia... bellissimo.
 

SHADENO

Cronoman
21 Gennaio 2007
703
4
57
robecchetto con induno (mi)
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Bici
Tarmac s-works
Fretta direi di no... anzi :mrgreen: Credo inizieremo come a reggio.. piano piano e poi quando si forma un gruppetto "simpa" lo teniamo sino a che le diverse esigenze ci divideranno, a Reggio ci siamo "spappolati" a Peschiera e da Gardone riviera siamo rimasti in due.

Tu sei solitario so sei con qualcuno?
per ora solo. (ora vado a nanna che domani alle 05:00 mi devo alzare. cisi sente.......buona notte)
 

cimebianche

Apprendista Scalatore
15 Marzo 2005
2.337
38
67
Villa Cortese
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Bici
ROSE XLITE - CUBE LITENING HPC
Sabato parte la 600 di Castano, io e Tex (di MdD forum) saremo alla partenza alle 10.10... chi di voi che ci troviamo ??o-o
Io dovrei esserci, con due o tre amici.
Uso sempre il condizionale perche' sono sempr ein forse fino all'ultimo, causa la solita montagna di impegni.

Speriamo che le previsioni non diano quello che promettono.
Ciao!
o-o
 

viaggiatore

Pedivella
8 Giugno 2005
480
0
Brescia
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Affacciarsi al mondo delle Rando, quelle vere, sapevo sarebbe iniziato con questa 600, i brevetti precedenti possono definirsi di "rodaggio" ma non possono essere paragonati, solo la 300 km di Berardenga contiene parti di quelle emozioni, i panorami, le difficoltà, gli incontri degli altri randonneurs.
La settimana precedente è carica di lavoro e di malanni, venerdì sono veramente in forse, tosse, vie respiratorie infiammate, naso che cola, malessre diffuso e ... pessimismo, non si parte per una cosa così impegnativa in cattive condizioni. Preparo tutto lo stesso, avrei deciso all' indomanimattina.. cosa che ho fatto decidendo di partire.
Al ritiro delle carte di viaggio scopriamo che io e Tex partiamo insieme a Lorenzo già conosciuto a Berardenga e decidiamo di fare "gruppo", sappiamo di avere tutti e tre convinzione e determinazione sufficente per questo obbiettivo !!
Riconosciamo altri visi noti delle rando tra cui Manu compagna di squadra di Marco e Fabio. Partiamo e nel piazzale della partenza si rompe il primo elastico di Tex.. abbiamo imparato che gli accessori vanno collaudati bene prima della partenza, risolviamo e partiamo, si rompe nuovamente e al negozio collocato appositamente dall' organizzazione come controllo poco dopo il via, Tex acquista due cinghie serie per fissare con sicurezza il tutto, si continua...
Le prime battute sembrano facili, strade pianeggianti, pochi acquazzoni e vento a volte a favore, la media è buona e questo inganna, da l' illusione che tutto possa essere così senza farci capire che avremmo trovato difficoltà sempre crescenti.
Al km 88, primo controllo e siamo a pochi minuti dai primi, continuiamo a dirci che non è una GF ma continuamo a tenere ritmo con vari compagni che troviamo di volta in volta. Per la prima volta proviamo una rando vera, una RANDO senza percorso segnalato, solo il roadbook e una cartina molto minimale, ci si deve abituare a riconoscere gli incroci spesso nascosti o con indicazioni fraintendibili tra s.s., s.p., località, riferimenti... una caccia al tesoro e si perde il ritmo, si cerca concentrazione per capire le indicazioni, si scambiano pareri.. tutto questo ti fa perdere la continuità della pedalata, ti fa rimanere nel limbo fino al riferimento successivo che ti conferma che sei sulla strada giusta.. sai che devi farne 600, allungare non sembra proprio il caso...
Arrivati alla base del Turchino facciamo una bella pausa BAR con birrettine, coche, panini, brioches, stiamo andando benissimo e siamo convintissimi. Poco dopo la partenza la catena di Tex si incastra nel pedale e ci fermiamo a risolvere il problema, la tiratona per riprendere il gruppo è stato il primo errore, non serve dannarsi per rincorrere i megagruppi che si creano, non è il tour de france e rischi solo di affaticarti e di compromettere l' intera rando.. buona scuola per il futuro! Tiro e rientriamo ma quella tirata in salita controvento mi infiamma il ginocchio ds.. La discesa del Turchino è spettacolare per le pieghe e io e Tex seminiamo bici e auto senza difficoltà sino a Voltri, il Mare, ci stiamo avvicinando ai 200 km ma l' emozione di vedere il Mare... impagabile.
Dopo il timbro di Varazze ripartiamo ma Lorenzo è sparito, lo sapevamo avanti ma non così tanto e iniziamo a risalire per rientrare in Piemonte, le salite sono dure e con pendenze anche a due cifre e i km iniziano a farsi sentire, piove a tratti anche intensamente e sapere di dover passare tutti gli appennini liguri ci consiglia calma. Ad un certo punto ritroviamo Lorenzo fermo ad un bar, credeva fossimo avanti noi ma eravamo dietro..l' istinto gli ha detto di fermarsi. Riprendiamo e Tex buca, pietra aguzza che taglia il copertone, perdiamo tempo per tutti i controlli del caso e ripartiamo poco dopo il gruppo di Manu, Tex tira per recuperarlo ma poi bucano loro... mai correre dietro alle rando, quando impareremo ?? !!! Arriviamo a Bistagno KM 276 che è già buio per il maltempo, luci e catarinfrangenti e.. cosa più importante, il ristorante dove mangiamo un' ottima pasta e un buon caffè doppio, previsione per il prossimo check point ore 03.00.
Ripartamo alle 22.00 c.a. ed forse questa la parte più suggestiva di questa Rando, i boschi e le salite verso Alba nella notte, con i fulmini a sinistra la luna a far capolino nelle aperture della nebbia a volte fittissima, un bosco strgato, nero e denso di profumi e versi di animali notturni a caccia delle loro prede, è un lungo tratto interrotto solo dal controllo segreto improvvisato e diretto da Fermo Rigamonti in persona....
Salite, discese, senza soluzione di continuità, panorami notturni che cambiano in continuazione e le emozioni che crescono, stiamo per avvicinarci a Villafranca e all' inizio della strada che riporterà a Castano.
Arriviamo al Bar di Villafranca alle 03.00 in punto ancora ben svegli ma decidiamo che è meglio fare un "microsonno", 20 minuti di sonnellino giusto per togliere la sensazione di stanchezza e così facciamo, facciamo anche il pieno di birra e di panini, non si può immaginare quanto si mangi durante una Rando !!!
Si crea un nuovo gruppetto e noi tre iniziamo ad alternarci al' unico che tira degli altri ma senza patemi, meglio anche solo uno in più a tirare piuttosto che nessuno. La via è quella per la Basilica di Superga. inizia l' alba, la si vede in lontananza e si sa che ci sarà una bella salita da Pino T.se. L' arrivo sotto la Basilica è emozionante per il bosco e per il panorama sulla Basilica stessa e ora inizia la strada del ritorno.
Le energie iniziano ad essere poche e il mio ginocchio peggiora, anche il soprassella dopo 439 km inizia a dire la sua e le spalle e le braccia non hanno più un posto comodo sul manubrio, è come se oltre un certo limite tutto si smontasse, cedesse di schianto, inizia un torpore doloroso diffuso su tutto il corpo, sono passate 21 ore dalla partenza e ci sono ancora strappi molto impegnativi da affrontare, come faremo? In realtà questo "torpore" è la soluzione del corpo alla stanchezza, ai dolori, se riesci a farlo alleato non ti impedirà di finire la tua impresa, senti questo adattamento doloroso ovunque ma sai che ti sta solo suggerendo che posizione tenere, che cadenza dare, senza che sia tu a comandare. Anche Lorenzo inizia ad avere problemi al ginocchio ma continuiamo convinti.
Ultimo timbro, Gabiano, km 496, iniziano altre rampe insidiose anche al 12%, sbagliamo strada e allunghiamo di 4/7 km.. la stanchezza si fa sentire a tutti i livelli e si vuole tirare i remi in barca, che differenza fa finire in 27 ore o 28 ?? NESSUNA !!!! Un' altra pausa per alimentarci visto che le scorte erano al lumicino e Tex inizia a star male, nausea e nessuna forza, Lorenzo zoppica sulla bici, mi affianco ad entrambi tentando di proteggereli dal vento fortissimo contro, gli alberi piegati, gli scrosci d' acqua, ma tutti stringono i denti e siamo all' arrivo !!!! Ed è indescrivibile lo sguardo che abbiamo, non sono sorrisi, è consapevolezza di cosa vuol dire affrontare 600 km con tutte quelle variabili, con tutti i possibili imprevisti, con la notte... la rando è così, non importa dove devi arrivare o in quanto tempo, la cosa più straordinaria e carica di emozioni, di sensazioni, di gioia, di dolore, di forza, di pianto, è quella tra la partenza e l' arrivo, è il viaggio. E inizia già a mancarmi.....