Ripetute con una gamba

ridley

Gregario
24 Febbraio 2006
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L'altro giorno, ho incontrato un ragazzo che faceva delle ripetute in salita (5/6% di pendenza) con una gamba.

Dieci pedalate con la gamba sinistra, e dieci con la gamba destra e cosi via per qualche minuto.

Parlandone un pò in giro, tutti sono del mio stesso parere: serve praticamente a nulla.

E' solo un parere nostro, o qualcuno di voi pratica questo tipo di allenamento?
 

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via col vento
16 Aprile 2004
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Bici
Focus Izalco Sram Red
Domanda: sulla base di che supposizione ritieni che sia inutile?

Tieni conto che con una sola gamba alla volta, sei costretto a richiamare la gamba verso l'alto oltre che spingere verso il basso (nn hai l'altra gamba che scende facendoti risalire dal punto morto inferiore).

le Powercranks sono state sviluppate proprio per rendere queste "ripetute" ad una gamba un lavoro che si può fare durante tutta l'uscita, anzi per pedalare con queste pedivelle indipendenti l'una dall'altra è proprio necessario sviluppare quelle caratteristiche di pedalata fluida e soprattutto completa anche nella fase di richiamo della pedivella.
 
Parlandone un pò in giro, tutti sono del mio stesso parere: serve praticamente a nulla.

Questo, in genere, perchè se qualcuno fa qualcosa di diverso da quello che facciamo noi sbaglia.
Per non dire peggio.
Purtroppo questa è la verità, poi bisognerebbe vedere chi giudica quanto ne sa.
Non mi riferisco a te in particolare, non fraintendermi.

Esempio: c'era nell'isola di mompracem un amico che quando andava più forte dei triatleti e non riuscivano a stargli a ruota, asserivano che si dopasse; senza pensare che magari si allenava meglio di loro.
Faceva anche le sfr con una gamba sola.
 

danpao

Gregario
14 Gennaio 2005
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è una metodologia di allenamento che avevo letto nel libro di Carmichael, la chiama OneLegged Intervals (serie su una gamba), la consiglia al fine di ottenere una pedalata più sciolta ed efficiente.

L'esercizio di esempio era composto da due serie da tre ripetute da 30 a 60 secondi per ciascuna gamba, alternando le gambe.

Recupero da 5 a 7 minuti tra ogni serie.

Comunque sia consigliava di farlo ad una intensità moderata (ad esempio su un rullo).

Penso che in salita si faccia uno sforzo sbilanciando troppo il corpo, ottenendo più guai che benefici
 
?

...

Guest
L'altro giorno, ho incontrato un ragazzo che faceva delle ripetute in salita (5/6% di pendenza) con una gamba.

Dieci pedalate con la gamba sinistra, e dieci con la gamba destra e cosi via per qualche minuto.

Parlandone un pò in giro, tutti sono del mio stesso parere: serve praticamente a nulla.

E' solo un parere nostro, o qualcuno di voi pratica questo tipo di allenamento?
io le faccio, in modo diverso ma le faccio. e i benefici si vedono.
 

ridley

Gregario
24 Febbraio 2006
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Il non servire praticamente a nulla era legato al discorso delle 10 pedalate, mi sembrano un numero esiguo.

Sul discorso del lavoro in se invece mi piacerebbe discuterne e capire come eseguire questo esercizio (percentuale della salita, rapporto da usare, pedalate/secondi per gamba, tipo di recupero etc.).
 

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via col vento
16 Aprile 2004
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Focus Izalco Sram Red
questo lavoro per certi versi ha la stessa funzione della rotopressa, una spinbike dove le pedivelle non sono contrapposte ma affiancate (ovvero i piedi salgono e scendono entrambi assieme).
Leggi che cosa scrive Fulvio Pugliese di Born to Run sull'argomento:

Roto Press Tension di Fulvio Pugliese Roto Press Tension, strumento innovativo e in fase d’evoluzione. Quali sono le indicazioni che abbiamo tratto in questo primo periodo d’utilizzo?
1) Quasi da subito, dopo pochi allenamenti, si nota un aumentato gioco di caviglia nella normale utilizzazione della bike su strada. Si sente quasi l’"esigenza" di aumentare l’altezza della sella di 2,3 fino a 5 mm. Cosa significa questo in termini pratici? Significa una miglior azione coxofemorale, la stessa coppia di spinta nel passaggio a 180° (pedale in basso) ma un miglior passaggio e dunque maggior coppia sui 0° (punto morto superiore, pedale in alto), proprio per l’altezza di sella aumentata.
2) La pedalata, dopo 3 settimane di uso, diviene rotonda e più efficace sui 360° della spinta.Il tutto si traduce in un minor affaticamento muscolare a parità di “potenza” espressa, oltre ad un notevole risparmio energetico.
3) Lo sviluppo della muscolatura diviene più armonico, infatti, si nota dopo 1 mese circa di allenamento un rafforzamento di quei distretti muscolare che solitamente si usano poco in bike. In particolarmodo dei muscoli flessori (tibiale, bicipite femorale, semimembranoso, semitendinoso e ileopsoas). L’ileopsoas in particolare è il muscolo che permette un notevole miglioramento del passaggio nel punto morto superiore ( a 0° ) e che viene usato e quindi sviluppato nella pedalata, solo in salita a bassa velocità di rotazione (35/45 rpm), nello stesso modo degli altri muscoli flessori.
4) Notevole poi il miglioramento e l’apprendimento neuromuscolare nella rotondità di pedalata, anche se in questo caso i tempi di apprendimento sono molto graduali e si allungano!( Questo però si perde anche molto facilmente).

In conclusione la roto press permette in circa 2 mesi di allenamento di ottenere un notevole miglioramento della pedalata, uno sviluppo armonico della muscolatura, oltretutto rafforzando moltissimo la muscolatura lombare ed addominale (non rendendo necessario l’allenamento specifico di questi distretti muscolari, altrimenti indispensabile nel periodo invernale/generico).
Il tutto si traduce nel prosieguo della stagione (prevedendo però sempre almeno 1 richiamo settimanale) in una maggior forza muscolare, ottenendo più coppia e quindi maggior potenza, oppure minor affaticamento muscolare e risparmio energetico alla stessa potenze espressa.
Una pedala “forte, potente” ma nello stesso momento anche notevolmente più “agile” proprio per il miglioramento neuromuscolare ottenuto.
In ogni modo gli studi continuano: la possibilità di utilizzare il rapporto fisso sulla roto press permette la pedalata “contraria”, la quale “obbliga” i distretti muscolari a lavorare con diversi angoli e quindi “rafforzando” fibre diverse in modo particolare. Nel prossimo futuro gli aggiornamenti su questo particolare sistema di allenamento disponibile già da ora e da utilizzare nella preparazione invernale per ottenere nuovi miglioramenti nel prossimo anno! Ognuno potrà avere il particolare attrezzo rivolgendosi ad un centro Born to Run specializzato, ottenendo nello stesso tempo la particolare tabella di preparazione!
 

giumbi#babio

Velocista
15 Novembre 2004
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SIENA
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Ho letto nel libro di LA che anche lui consigliava un siòile esercizio, ma in pianura o sui rulli.
Personalmente, ANCHE questo supplizio non ho voglia di affrontarlo, la fatica che faccio con 2 gambe è più che sufficiente.
 

olrac1

Pignone
11 Settembre 2006
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Lovere (BG)
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L'altro giorno, ho incontrato un ragazzo che faceva delle ripetute in salita (5/6% di pendenza) con una gamba.

Dieci pedalate con la gamba sinistra, e dieci con la gamba destra e cosi via per qualche minuto.

Parlandone un pò in giro, tutti sono del mio stesso parere: serve praticamente a nulla.

E' solo un parere nostro, o qualcuno di voi pratica questo tipo di allenamento?

E chi è Rocky Balboa??:asd:
 

rossifumi

Maglia Iridata
9 Novembre 2005
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Triangolo Lariano
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Cannondale SuperSix EVO
Anche io l'ho fatto queto esercizio esclusivamente sui rulli ed è servito per migliorare la rotondità della pedalata.

Penso che farlo in salita sia controproducente perchè si rischano tendiniti e probabilmente si lavora tutti storti.
 

Om@xO

Gregario
31 Gennaio 2007
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www.naturalperformanceproject.it
Il roto press tension è un tipo di allenamento che mi piacerebbe provare, l'ho proposto al centro dove mi alleno e non è da escludere che dalla prossima stagione non si riesca provarlo! Qualcuno di voi ha mai sperimentato degli allenamenti con questa spin-bike modificata?
 

Rag. Addict

Apprendista Cronoman
19 Giugno 2006
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Milàn
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Bici
bi emme scì
Il roto press tension è un tipo di allenamento che mi piacerebbe provare, l'ho proposto al centro dove mi alleno e non è da escludere che dalla prossima stagione non si riesca provarlo! Qualcuno di voi ha mai sperimentato degli allenamenti con questa spin-bike modificata?

non mi ricordo chi ma c'è un topic di un esperienza diretta, cerca! :-)
 

Willy Coyote

Pignone
4 Ottobre 2005
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Un conto è pedalare con una gamba mentre l'altra è saldamente in appogio sul pedale opposto che sta fermo in posizione bassa, e tutt'altro è pedalare in SFR con l'altra gamba che penzola cercando di allontanarsi dal pedale.
Secondo me' si rischia di compromettere la muscolatura della schiena che deve opporsi da sola al carico asimmetrico della pedalata con una gamba.
Sì a Powercranks e Rotopressa, no a pedalata con una gamba e pedivelle normali.
 

Virenk

Maglia Iridata
19 Novembre 2005
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bmc slr01+EPS+SRM+Bora WTO
Anche io l'ho fatto queto esercizio esclusivamente sui rulli ed è servito per migliorare la rotondità della pedalata.

Penso che farlo in salita sia controproducente perchè si rischano tendiniti e probabilmente si lavora tutti storti.

Anche io ogni tanto lo eseguo sui rulli per variare un po' l'allenamento, in salita sinceramente non ci ho mai provato.
 

bi-ke

Pedivella
13 Febbraio 2006
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Penso che serva parecchio, perche' con una gamba e molta esperienza si puo' andare quasi come con due. Lo prova Macchi che ho visto ad una gran fondo affrontare i falsopiani di inizio granfondo a velocita' folli.