Mi scuso in anticipo per lo sfogo, ma devo sfogarmi e lo faccio qui, al bar, davanti ad una camomilla per calmarmi.
Inizio con venerdì pomeriggio: 1) ero in bici e trovo una coda di auto ferme ad un incrocio. Prudentemente le sorpasso a sinistra. Una di queste parte lentamente ma deviando la traiettoria verso sinistra (linea di mezzeria) costringendomi a frenare per non finirle addosso o, peggio, contro le auto che provenivano in direzione opposta. Perchè? perché la signorina pur partendo, doveva continuare a scrivere il messaggino sullo smartphone
2) Ieri pomeriggio: giretto in Mtb e passo per il paesino di Appiano. Arrivo ad un incrocio e ho io la precedenza, ma vedo arrivare un'auto dalla strada laterale e nel dubbio rallento e "guardo in faccia" il conducente che inequivocabilmente sta "smanettando" sul cellulare. Infatti quando rialza la testa, si rende conto dello stop, si spaventa e inchioda di brutto.
3) Stamattina in scooter: sono fermo al semaforo -ovviamente rosso- quando vedo nello specchietto arrivare da dietro un'auto. Non ci faccio caso, finchè non sento inchiodare. Automaticamente accelero e mi sposto a destra. Uno scooterista che era dietro l'auto mi affianca e mi dice che il tipo che era alla guida era da un bel po' che zigzagava, al che lo ha sorpassato e ha visto che anche costui smanettava al cellulare. Poi questo ha deciso di rimanergli dietro per non rischiare di finire tamponato (come ho rischiato io).
Tempo addietro ero fermo davanti ad un negozio e sono stato letteralmente "investito" da una ragazzina che camminava con lo sguardo fisso sul cellulare......almeno avesse pestato una deiezione di cane.
Questa concentrazione di episodi mi fa veramente meditare a cosa siamo diventati; Un oggetto utilissimo è in grado di rendere talmente dipendenti da non rendersi neppure conto di ciò che si sta facendo.
Inizio con venerdì pomeriggio: 1) ero in bici e trovo una coda di auto ferme ad un incrocio. Prudentemente le sorpasso a sinistra. Una di queste parte lentamente ma deviando la traiettoria verso sinistra (linea di mezzeria) costringendomi a frenare per non finirle addosso o, peggio, contro le auto che provenivano in direzione opposta. Perchè? perché la signorina pur partendo, doveva continuare a scrivere il messaggino sullo smartphone
2) Ieri pomeriggio: giretto in Mtb e passo per il paesino di Appiano. Arrivo ad un incrocio e ho io la precedenza, ma vedo arrivare un'auto dalla strada laterale e nel dubbio rallento e "guardo in faccia" il conducente che inequivocabilmente sta "smanettando" sul cellulare. Infatti quando rialza la testa, si rende conto dello stop, si spaventa e inchioda di brutto.
3) Stamattina in scooter: sono fermo al semaforo -ovviamente rosso- quando vedo nello specchietto arrivare da dietro un'auto. Non ci faccio caso, finchè non sento inchiodare. Automaticamente accelero e mi sposto a destra. Uno scooterista che era dietro l'auto mi affianca e mi dice che il tipo che era alla guida era da un bel po' che zigzagava, al che lo ha sorpassato e ha visto che anche costui smanettava al cellulare. Poi questo ha deciso di rimanergli dietro per non rischiare di finire tamponato (come ho rischiato io).
Tempo addietro ero fermo davanti ad un negozio e sono stato letteralmente "investito" da una ragazzina che camminava con lo sguardo fisso sul cellulare......almeno avesse pestato una deiezione di cane.
Questa concentrazione di episodi mi fa veramente meditare a cosa siamo diventati; Un oggetto utilissimo è in grado di rendere talmente dipendenti da non rendersi neppure conto di ciò che si sta facendo.