Innanzitutto devo ringraziare Michael ( @ElMic) per aver segnalato questo percorso.
Da qualche anno ero "incuriosito" da Stulles (Stuls in tedesco), un paesino che si trova in Val Passiria, tra San Leonardo e Moso, ma molto più in alto rispetto alla strada Prov.le del passo Rombo. Studio la cartina e vedo che peró l'unica via di accesso parte da Moso, arriva a Stulles, da cui si diramano altre stradine che raggiungo i masi sparsi, e tutto finisce lì.
Vabbè, per me non è mai stato un problema scendere da dove sono salito, quindi ho messo Stulles "in cantiere". Fino a qualche giorno fa, quando Michael ha parlato della possibilità di raggiungere Stulles dalla strada che porta al Passo Giovo. La curiosità è diventata incontrollabile e ieri pomeriggio ho deciso di andare in esplorazione. Alle 14.35 parto da casa, e mi butto subito sulla bellissima, ma per me ormai noiosissima ciclabile in direzione Merano. Poco vento, ma a favore e riesco a tenere con relativa facilità i 35km/h. Supero tutti e ciclisti che raggiungo, e non mi supera nessuno...almeno fino a Postal: li vengo sorpassato a tripla velocitá da un "cronoman". Se non fosse che NON indossava una divisa BMC (i pro sono obbligati a farlo anche in allenamento, o almeno "sarebbero") avrei detto che era Manuel Quinziato. Chiunque fosse, andava veramente fortissimo.
Imbocco la Val Passiria e, stupidamente, proseguo sulla statale, invece di prendere la ciclabile. Fa caldo (32° quando il sole sbuca dalle nubi) e mi impongo di bere. A San Leonardo mi fermo per una sosta tecnica (pipì) e nonostante fossi semi-nascosto da un albero, sento un claxon. "il solito idiota" ho pensato, invece erano i Carabinieri: non sarebbe la prima volta che uno si becca una denuncia per aver orinato all'aperto. Faccio finta di nulla; loro accelerano e se ne vanno.
Michael consigliava di raggiungere la fatidica stradina, salendo fino a Veltina per stradine secondarie, e da Veltina scendere fino al tornante da cui si stacca la stradina per Stulles. Però il giro che ho in mente è già piuttosto impegnativo e decido di salire direttamento per il Passo Giovo. Presso il 5° tornante destorso, dove c'é il chiosco-Imbiss...eccola: la stradina con indicazione "Schlattach". Mi butto dentro e subito una bella cascata, che forma un laghetto contornato da fiori si sambuco.
Proseguo per un tratto in leggera salita e qualche discesa. Poi però, la strada si inerpica, ricordandomi l'asprezza del territorio. 8-10-14%...si fanno sentire
.
Però, come spesso mi capita, sulle strade sconosciute la curiosità di scoprire che c'é più avanti, mi distrae dalla fatica. La stradina sale tra prati in notevole pendenza, dove i contadini stanno tagliando il fieno a mano (troppo ripido per una falciatrice). I loro masi sono tutti ristrutturati e ornati da fiori, solo che si trovano in posti che ti viene da pensare come diavolo facciano a vivere cosí isolati . Raggiungo il punto più alto di questo tratto, 1380 m, e si apre uno scorcio fantastico sulla sottostante Val Passiria. Girando lo sguardo invece si vede l'imbocco della Val di Plan (Pfelders). Sono euforico.
Stulles è di fronte a me, a ca. 500 m in linea d'aria, ma la strada mi porterà solo dopo avermi fatto scendere (poco) in una gola, dove c'è un cascata imponente, e risalire dall'altra.
Eccomi a Stulles: è più grande di quel che pensavo, e ci sono pure 3-4 alberghi. Mi vien da pensare:"io vengo qui per la prima volta in 53 anni, e ci sono turisti tedeschi che qui sono quasi di casa".
Inizio la discesa verso Moso e mi "ricordo" che sto pedalando da ca. 3 ore e non ho mangiato nulla. Male!!!... le cotte prese avrebbero dovuto insegnarmi a non commettere certi errori!! A Moso cerco un locale "giusto" per mangiare lo strudel. Ce ne sono diversi, ma la mia Scapin, quasi inconsapevolmente, mi fa entrare in paese fino all'ultimo locale. Caffè-Pizzeria Lanthaler, c'è scritto. Leggo il menú esposto ed é indicato "strudel fatto in casa"...vabbé lo scrivono praticamente tutti. Comunque...proviamo. Mi servono un strudelone "davvero" fatto in casa con molti pinoli (raritá al giorno d'oggi), fragole e una montagna di panna fresca. Emulando il mago Silvan, lo faccio sparire in pochissimo tempo.
Beh, uno dei migliori strudel che abbia mai mangiato!!
Pago e proseguo per Plata (Platt) e, porca miseria, mi tocca scendere fino a fondo valle, per poi risalire. Vabbè, lo strudel mi ha "carburato" e pedalo ancora bene. da Plata proseguo e mi innesto a questo giro che avevo già descritto: [URL="http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=166049&highlight=cresta+san+martino"][URL]http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=166049&highlight=cresta+san+martino[/URL][/URL].
Sono a San Martino in Passiria alle 19.15 e mi devo dare una mossa.
La ciclabile della Val Passiria, che ripeto, stupidamente, non avevo preso all'andata, è sterrata. Ma uno sterrato che all'Eroica farebbero la firma per averlo. Liscio, senza buche, solo sassolini ininfluenti e assolutamente non rischiosi per le foratura. È, ovviamente, prevalentemente in discesa (anche se lieve - ca. 1%) e viaggio costantemente intorno ai 35-38km/h, senza traffico e solo qualche bici e qualche jogger, considerata l'ora. Una LIBIDINE!!
Alle 20.35 sono a casa, felice come tutte le volte che termino "bene" un giro e soprattutto scopro posti nuovi.
Alla fine: 124km e 1730 m/dilsivello
Da qualche anno ero "incuriosito" da Stulles (Stuls in tedesco), un paesino che si trova in Val Passiria, tra San Leonardo e Moso, ma molto più in alto rispetto alla strada Prov.le del passo Rombo. Studio la cartina e vedo che peró l'unica via di accesso parte da Moso, arriva a Stulles, da cui si diramano altre stradine che raggiungo i masi sparsi, e tutto finisce lì.
Vabbè, per me non è mai stato un problema scendere da dove sono salito, quindi ho messo Stulles "in cantiere". Fino a qualche giorno fa, quando Michael ha parlato della possibilità di raggiungere Stulles dalla strada che porta al Passo Giovo. La curiosità è diventata incontrollabile e ieri pomeriggio ho deciso di andare in esplorazione. Alle 14.35 parto da casa, e mi butto subito sulla bellissima, ma per me ormai noiosissima ciclabile in direzione Merano. Poco vento, ma a favore e riesco a tenere con relativa facilità i 35km/h. Supero tutti e ciclisti che raggiungo, e non mi supera nessuno...almeno fino a Postal: li vengo sorpassato a tripla velocitá da un "cronoman". Se non fosse che NON indossava una divisa BMC (i pro sono obbligati a farlo anche in allenamento, o almeno "sarebbero") avrei detto che era Manuel Quinziato. Chiunque fosse, andava veramente fortissimo.
Imbocco la Val Passiria e, stupidamente, proseguo sulla statale, invece di prendere la ciclabile. Fa caldo (32° quando il sole sbuca dalle nubi) e mi impongo di bere. A San Leonardo mi fermo per una sosta tecnica (pipì) e nonostante fossi semi-nascosto da un albero, sento un claxon. "il solito idiota" ho pensato, invece erano i Carabinieri: non sarebbe la prima volta che uno si becca una denuncia per aver orinato all'aperto. Faccio finta di nulla; loro accelerano e se ne vanno.
Michael consigliava di raggiungere la fatidica stradina, salendo fino a Veltina per stradine secondarie, e da Veltina scendere fino al tornante da cui si stacca la stradina per Stulles. Però il giro che ho in mente è già piuttosto impegnativo e decido di salire direttamento per il Passo Giovo. Presso il 5° tornante destorso, dove c'é il chiosco-Imbiss...eccola: la stradina con indicazione "Schlattach". Mi butto dentro e subito una bella cascata, che forma un laghetto contornato da fiori si sambuco.
Proseguo per un tratto in leggera salita e qualche discesa. Poi però, la strada si inerpica, ricordandomi l'asprezza del territorio. 8-10-14%...si fanno sentire
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Però, come spesso mi capita, sulle strade sconosciute la curiosità di scoprire che c'é più avanti, mi distrae dalla fatica. La stradina sale tra prati in notevole pendenza, dove i contadini stanno tagliando il fieno a mano (troppo ripido per una falciatrice). I loro masi sono tutti ristrutturati e ornati da fiori, solo che si trovano in posti che ti viene da pensare come diavolo facciano a vivere cosí isolati . Raggiungo il punto più alto di questo tratto, 1380 m, e si apre uno scorcio fantastico sulla sottostante Val Passiria. Girando lo sguardo invece si vede l'imbocco della Val di Plan (Pfelders). Sono euforico.
Stulles è di fronte a me, a ca. 500 m in linea d'aria, ma la strada mi porterà solo dopo avermi fatto scendere (poco) in una gola, dove c'è un cascata imponente, e risalire dall'altra.
Eccomi a Stulles: è più grande di quel che pensavo, e ci sono pure 3-4 alberghi. Mi vien da pensare:"io vengo qui per la prima volta in 53 anni, e ci sono turisti tedeschi che qui sono quasi di casa".
Inizio la discesa verso Moso e mi "ricordo" che sto pedalando da ca. 3 ore e non ho mangiato nulla. Male!!!... le cotte prese avrebbero dovuto insegnarmi a non commettere certi errori!! A Moso cerco un locale "giusto" per mangiare lo strudel. Ce ne sono diversi, ma la mia Scapin, quasi inconsapevolmente, mi fa entrare in paese fino all'ultimo locale. Caffè-Pizzeria Lanthaler, c'è scritto. Leggo il menú esposto ed é indicato "strudel fatto in casa"...vabbé lo scrivono praticamente tutti. Comunque...proviamo. Mi servono un strudelone "davvero" fatto in casa con molti pinoli (raritá al giorno d'oggi), fragole e una montagna di panna fresca. Emulando il mago Silvan, lo faccio sparire in pochissimo tempo.
Beh, uno dei migliori strudel che abbia mai mangiato!!
Pago e proseguo per Plata (Platt) e, porca miseria, mi tocca scendere fino a fondo valle, per poi risalire. Vabbè, lo strudel mi ha "carburato" e pedalo ancora bene. da Plata proseguo e mi innesto a questo giro che avevo già descritto: [URL="http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=166049&highlight=cresta+san+martino"][URL]http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=166049&highlight=cresta+san+martino[/URL][/URL].
Sono a San Martino in Passiria alle 19.15 e mi devo dare una mossa.
La ciclabile della Val Passiria, che ripeto, stupidamente, non avevo preso all'andata, è sterrata. Ma uno sterrato che all'Eroica farebbero la firma per averlo. Liscio, senza buche, solo sassolini ininfluenti e assolutamente non rischiosi per le foratura. È, ovviamente, prevalentemente in discesa (anche se lieve - ca. 1%) e viaggio costantemente intorno ai 35-38km/h, senza traffico e solo qualche bici e qualche jogger, considerata l'ora. Una LIBIDINE!!
Alle 20.35 sono a casa, felice come tutte le volte che termino "bene" un giro e soprattutto scopro posti nuovi.
Alla fine: 124km e 1730 m/dilsivello
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