Adoro questo periodo: con l'aria più fresca e il sole più basso, che dona una luce particolare. Ma purtroppo le giornate sono più corte, quindi ho dovuto rifare i calcoli riguardo ai tempi di percorrenza di questo giro (http://www.meranobike.it/htmlit/bdc_33.htm), che avrei voluto fare in piena estata partendo alle 16.00 da casa mia.
Sono ca. 100 km e 1200 m di dislivello, quindi impossibile farlo in settembre partendo alla stessa ora. Decido quindi di prendere un pomeriggio libero. Alle 13.50 sono in sella e parto in direzione Merano (che noia, quando si percorre spesso la stessa strada, ma tant'é...). Inizio la Val Passiria la cui strada statale non mi è mai piaciuta particolarmente. Più sotto, accanto al torrente Passirio c'è una ciclabile sterrata in buone condizioni, ma me la ricordavo con molti ostacoli (ponti, incroci, deviazioni assurde etc. etc). Decido quindi di rimanere sulla strada statale. In questo periodo ci sono un sacco di turisti tedeschi in Alto Adige, che sommati al traffico locale, rendono fastidioso pedalare.
Poi finalmente arrivo a San Leonardo di Passiria dove alla rotonda c'è il cartello "Passo Rombo". I ricordi della mia Ötztaler di due anni fa si fanno intensi: "Qui stavo ancora bene, ma qualche kilometro più avanti mi aspettava la Crisi (con la "C" maiuscola)".
Ma io non devo dirigermi verso il Rombo, ma parallelamente sulla strada che porta a Belpiano/Plata.
Ed ecco che ci sono gli "ingredienti" che mi gasano, anche quando la condizione fisica non è ottimale:
- la mancanza di traffico,
- una salita impegnativa con tante curve
- l'aria frizzantina e profumata di muschio dei boschi.
Infatti salgo bene, senza neanche accorgermi che sto pedalando in un tratto al 12%. Ogni tanto tra gli alberi e molto più in basso, vedo la strada del Rombo e della Ötztaler e penso:"ecco in quel punto già vedevo i sorci verdi"...invece adesso sono qui e me la sto godendo!
Poi una volta raggiunto Pianlargo, c'é la deviazione per Cresta. Però decido di proseguire fino a Plata. Poi, giro la bici e torno a Pianlargo per continuare la salita per Cresta. Prati verdissimi, l'odore di fieno, i campanacci della mucche mi danno una sensazione di benessere e la fatica si trasforma in piacere, a differenza di qualche mese fa, quando quasi sempre era solo sofferenza.
La descrizione di Meranobike.it è come sempre precisa e trovo subito il collegamento alla stradina che dovrebbe portarmi a San Martino e chiudere l'anello. Il sole è scomparso dietro i monti e i 12° del mio computer mi convincono a indossare la mantellina.
Arrivo a san Martino e vedo che sono in leggero anticipo sulla tabella di marcia. Quindi decido di salire a Morra (http://www.meranobike.it/htmlit/bdc_29.htm) , una minuscola frazioncina di San Martino, raggiungibile con una salita di 2 km e 200 m di dislivello.
Poi ridiscendo in valle e mi avvio verso Merano, ma stavolta non ho voglia di strada statale e opto per la ciclabile della Val Passiria. Questa decisione ha contribuito a rendere questa gita ancora più emozionante! Praticamente tutta in terra battuta molto liscia e ben tenuta, con minuscoli sassolini che non influiscono minimamente sulla scorrevolezza (infatti tengo agevolmete i 33-34 Km/h) e che non schizzano neppure rischiando di rovinare il telaio. Mi sembra di essere un ciclista degli anni '40! C'è pochissima gente: qualche jogger, qualcuno con il cane, qualche MTBikers, nessuno con la bici da corsa.
Beh ci sono io! Penso di averci messo molto meno tempo rispetto se avessi percorso la strada statale che è molto più tortuosa; questa invece è praticamente dritta. tra l'altro i ponticelli sono solo 2 e gli incroci molto meno di quel che pensavo. Raggiungo Merano e poi Settequerce, cercando di non farmi guastare dalla noiosissima ciclabile, le sensazioni speciali che ho vissuto.
Alle 19.00 sono a casa, con un sorriso stampato in faccia e la soddisfazione alle stelle!!
Totale 105 km e 1380 m dislivello (incluso l'aggiunta di Morra).
BELLO BELLO BELLO!!!
Sono ca. 100 km e 1200 m di dislivello, quindi impossibile farlo in settembre partendo alla stessa ora. Decido quindi di prendere un pomeriggio libero. Alle 13.50 sono in sella e parto in direzione Merano (che noia, quando si percorre spesso la stessa strada, ma tant'é...). Inizio la Val Passiria la cui strada statale non mi è mai piaciuta particolarmente. Più sotto, accanto al torrente Passirio c'è una ciclabile sterrata in buone condizioni, ma me la ricordavo con molti ostacoli (ponti, incroci, deviazioni assurde etc. etc). Decido quindi di rimanere sulla strada statale. In questo periodo ci sono un sacco di turisti tedeschi in Alto Adige, che sommati al traffico locale, rendono fastidioso pedalare.
Poi finalmente arrivo a San Leonardo di Passiria dove alla rotonda c'è il cartello "Passo Rombo". I ricordi della mia Ötztaler di due anni fa si fanno intensi: "Qui stavo ancora bene, ma qualche kilometro più avanti mi aspettava la Crisi (con la "C" maiuscola)".
Ma io non devo dirigermi verso il Rombo, ma parallelamente sulla strada che porta a Belpiano/Plata.
Ed ecco che ci sono gli "ingredienti" che mi gasano, anche quando la condizione fisica non è ottimale:
- la mancanza di traffico,
- una salita impegnativa con tante curve
- l'aria frizzantina e profumata di muschio dei boschi.
Infatti salgo bene, senza neanche accorgermi che sto pedalando in un tratto al 12%. Ogni tanto tra gli alberi e molto più in basso, vedo la strada del Rombo e della Ötztaler e penso:"ecco in quel punto già vedevo i sorci verdi"...invece adesso sono qui e me la sto godendo!
Poi una volta raggiunto Pianlargo, c'é la deviazione per Cresta. Però decido di proseguire fino a Plata. Poi, giro la bici e torno a Pianlargo per continuare la salita per Cresta. Prati verdissimi, l'odore di fieno, i campanacci della mucche mi danno una sensazione di benessere e la fatica si trasforma in piacere, a differenza di qualche mese fa, quando quasi sempre era solo sofferenza.
La descrizione di Meranobike.it è come sempre precisa e trovo subito il collegamento alla stradina che dovrebbe portarmi a San Martino e chiudere l'anello. Il sole è scomparso dietro i monti e i 12° del mio computer mi convincono a indossare la mantellina.
Arrivo a san Martino e vedo che sono in leggero anticipo sulla tabella di marcia. Quindi decido di salire a Morra (http://www.meranobike.it/htmlit/bdc_29.htm) , una minuscola frazioncina di San Martino, raggiungibile con una salita di 2 km e 200 m di dislivello.
Poi ridiscendo in valle e mi avvio verso Merano, ma stavolta non ho voglia di strada statale e opto per la ciclabile della Val Passiria. Questa decisione ha contribuito a rendere questa gita ancora più emozionante! Praticamente tutta in terra battuta molto liscia e ben tenuta, con minuscoli sassolini che non influiscono minimamente sulla scorrevolezza (infatti tengo agevolmete i 33-34 Km/h) e che non schizzano neppure rischiando di rovinare il telaio. Mi sembra di essere un ciclista degli anni '40! C'è pochissima gente: qualche jogger, qualcuno con il cane, qualche MTBikers, nessuno con la bici da corsa.
Beh ci sono io! Penso di averci messo molto meno tempo rispetto se avessi percorso la strada statale che è molto più tortuosa; questa invece è praticamente dritta. tra l'altro i ponticelli sono solo 2 e gli incroci molto meno di quel che pensavo. Raggiungo Merano e poi Settequerce, cercando di non farmi guastare dalla noiosissima ciclabile, le sensazioni speciali che ho vissuto.
Alle 19.00 sono a casa, con un sorriso stampato in faccia e la soddisfazione alle stelle!!
Totale 105 km e 1380 m dislivello (incluso l'aggiunta di Morra).
BELLO BELLO BELLO!!!
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