il "randagio" è prima di tutto un solitario, lo dice il termine stesso
poi chiaramente fa piacere pedalare in compagnia, il gruppo che si forma "strada facendo" diventa poi col tempo un gruppo di amici con cui condividere piccole-grandi avventure, ci si conosce ci si confronta ci si ritrova di volta in volta ma c'è sempre quella parte di solitudine che cova all'interno e che fa del randagio, come ormai ci piace definire questi amanti del cicloturismo, il punto di forza. Ci sono delle circostanze durante le randonnèe di un certo rilievo, quelle dal chilometraggio importante, quelle che contemplano giorni e giorni e notti di sella, dove pur essendoci il gruppo ci si trova soli a percorrere km e km, per svariati motivi. Il randonneurs sa trarre dalle proprie esperienze la motivazione e la forza per andare avanti sapendo che i suoi amici non l'hanno dimenticato, semplicemente stanno gestendo le loro di forze al meglio, la strada è lunga e la buona gestione di se stessi è l'arma vincente, sempre , e prima di quanto se l'aspetti li rivedrà lungo la strada , ad un controllo o probabilmente intenti a schiacciare l'ennesimo sonno sotto ad un riparo di fortuna e così lo spirito del gruppo si rafforza . Come dice Jimmy59 : impara prima di tutto da te stesso e poi eventualmente da ciò che vedi fare dagli altri.
Se ti piacciono i lunghi percorsi non esitare,
credo tua abbia ragione, e la cosa bella che l'andare solo in bici non mi è mai dispiaciuto, anzi ho sempre apprezzato l'indipendenza che da il ciclismo; Contrariamente a molti altri sport, messo che io ne abbia voglia, posso praticarlo ogni volta che voglio.
Probabilmente cerco solo una "molla" (ed anche un pò di coraggio, onestamente) che mi porti definitivamente a montare baracche e baracchini sulla BDC e stare fuori più di un giorno.
Nel mio piccolo, forse inconsciamente, sto cercando di prepararmi; Sabato ad esempio ho fatto 116 km, per un totale di 4 ore e mezza che paragonato al vero randagismo è nulla, ma devo andare per gradi (attualmente non credo di poter andare oltri i 150 km senza fare pause).
Tutte cose che senza dubbio sono il modo migliore per cominciare.
Però un tassello importante delle randonnée sono quelle permamenti, da fare da soli o in compagnia,
da pianificare per benino senza contare su ristori o percorsi "frecciati". In autonomia.
Secondo me anche una sola randonnée permanente di kilometraggio limitato* "insegna" moltissimo a livello di esperienza. Più che non rando giganti iper-organizzate. Fare "bene" da soli una 200km insegna più che non una rando da "tour operator".
*fare randonnée è
un modo di andare non solo fare la gara su + kilometri o +dislivello. Una randonnée può essere anche di 70km...
Ecco, questo probabilmente sarebbe un ottimo punto di partenza; Farmi un bel lungo di 200km "ragionando" a tavolino... Considerando quindi quale percorso, quante soste, cercare di darmi un tempo massimo... Una mia randonnèe personale insomma.
Per me essere randonneur è prima di tutto una forma mentis.
Non si guarda a quello che fanno gli altri (qui non ci sono avversari!), ma solo ed esclusivamente a quello che puoi fare tu, con le tue forze e la tua organizzazione, in relazione al percorso ed alle difficoltà che la strada e Madre Natura non tarderanno a metterti di fronte.
Per fortuna Madre Natura non è sempre arcigna e crudele, ma tante volte è anche in grado di mettere sulla strada del randonneur situazioni e momenti indimenticabili. E sono tutti per chi li saprà cogliere facendo passare in secondo piano, magicamente e in un attimo, il sonno, la stanchezza e il fondoschiena che brucia.
Sai cosa? mi piacerebbe entrare nella forma metis per la quale guardo il gruppo, ma in cerca sintonia, spirito di sacrificio, solidarietà; E soprattutto condividare nel modo più sano possibile l'amore che provo per la due
ruote....
Assolutamente d'accordo sullo stato di nirvana che la bici riesce a regalarti quando si fonde con la pura natura (l'anno scorso feci un bel giro da casa mia sino a Bocca della selva, localita montuosa a mio avviso stupenda; 5 ore e mezzo in bici davvero duri, ma che soddisfazione sfrecciare tra i boschi
)
Intanto iscriviti ad un 200 km con un dsl non troppo elevato (ultimamente, purtroppo, si tende un po' ad extremizzare) e cerca di portarlo a termine senza arrivare sconvolto e poi, se ti sei divertito, allunga il tiro e le cose verranno da sole. Benvenuto nel mondo-rando.
Alfredo
Anche questo sarebbe un ottimo inizio
Poi ci sono mille accortezze per affrontare i percorsi più lunghi, e quelle le imparerai strada facendo.
Per avere dei consigli su diversi argomenti "tecnici" puoi naturalmente curiosare nel forum, dove scoprirai che ci sono mille modi diversi per affrontare certe situazioni.
In definitiva, dopo aver letto i pareri di tanti, dovrai sperimentare e scegliere quella che a te sembra la migliore soluzione.
E questo, fa parte del divertimento.
Benvenuto!
Proprio per questo ho aperto il topic, cercare di avvere quante più informazioni possibili... che siano puri dettagli tecnici o esperienze dirette..
Ora che ci penso, chi di voi ha iniziato con le randonnèe, come si è avvicinato a questa disciplina?