Vorreste i freni a disco sulla vostra bdc?

Vorreste ancora i freni a disco sulla vostra bdc?

  • SI

    Voti: 379 43,8%
  • NO

    Voti: 397 45,9%
  • Ci dovrei pensare....

    Voti: 89 10,3%

  • Votanti
    865
Stato
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frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
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Bici
Specialized sworks sl6
Rubo le parole della brembo (ok, parlano di dischi forati per moto, ma il concetto è lo stesso)
Come vedi i fori servono anche allo smaltimento dell'acqua.

Il punto è che nell'istante in cui la pastiglia viene premuta (con una pressione molto elevata) sul disco, il velo d'acqua viene sottoposto a pressioni talmente elevate da raggiungere superficialmente temperature tali da arrivare al cambio di stato, il vapore acqueo così prodotto ventila istantaneamente dai fori, strato per strato il velo d'acqua viene asportato e le pastiglie toccano il disco.

Tutto questo richiede pochi centesimi di secondo, senza che nemmeno intervengano gli effetti della rotazione, dopo di che il film d'acqua presente sulla parte del disco non "coperta" dalla pastiglia, viene raschiato via durante la rotazione e non va mai ad interporsi fra disco e pastiglia.

Concludendo, che la pressione pastiglia/disco sia superiore a quella pattino/cerchio si capisce facilmente se si considera che la potenza frenante è data da forza d'attrito per la velocità relativa fra i materiali d'attrito. Considerando che la velocità lineare del disco è notevolmente inferiore alla velocità lineare del cerchio, risulta evidente che per essere efficace la forza pastiglia/disco dev'essere notevolmente superiore a quella pattino/cerchio.

Ora considerando che la forza frenante è data dalla forza "normale" per il coefficiente di attrito dinamico e considerando che esso è simile fra i due sistemi, risulta che è la forza "normale" ad essere notevolmente diversa. A questo punto, notando che l'area della pastiglia è simile se non inferiore a quella del pattino, si deduce che la pressione pastiglia/disco è notevolmente superiore a quella pattino/cerchio.

considerazioni finali ineccepibili

sento profumo di studi ingegneristici, sbaglio ?
 

parakito

Passista
24 Giugno 2009
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Piovene Rocchette (Vicenza)
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Bici
Scott cr1pro,Cannondale cad3,NSR,Litespeed Archon ,Rewel titanio,Treck fuel,Kona Stinky,Bianchi,ecc
nella mia bici mai circuiti idraulici ne elettronici, la bici è solo meccanica.

Filisofia che non condivido.
Io valuto ,preggi ,difetti, costi ,benefici , ad esempio, per assurdo, se il casco fosse elettronico o idraulico io le metterei a prescindere ,che sia meccanico, idraulico ,elettrico, atomico o meno .
Poi ognuno fa ciò che vuole , anche girare senza freni in città in pieno traffico facendo lo slalom fra le auto come va di moda ultimamente .
Prima la moda , poi la pelle .
Come siamo messi male.
 

Peppe64

Pignone
5 Marzo 2009
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Partendo dalla domanda iniziale:
SI se mi cimentassi in gare dove potrei lottare per un buon piazzamento o se dovessi osare molto in discesa; siccome non ambisco a piazzamenti in GF e sono molto prudente in discesa mi bastano i freni attuali.
 

_Flavio_

Apprendista Cronoman
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Tarmac SL7
Ultimamente sto rileggendo alcuni post di [MENTION=7668]eliflap[/MENTION], con la sua modernissima superlight disc, e di [MENTION=16600]parakito[/MENTION], con le sue esigenze da randoneur...
Entrambi hanno esigenze "particolari" ma trovo che ci sono alcune idee molto valide.

Forse stiamo iniziando a vedere alcune bici che potranno essere lo standard futuro, alcune estremamente votate alla polivalenza altre alla velocità (anche se la velocità pura la vedo più indicata per le crono, pista, circuiti e comunque non al ciclista medio che , con un occhio ai tempi e alle medie, pedala per il gusto di farlo e per scoprire nuovi posti, nuove salite, ecc...)

Penso sempre più ad una BDC con le giuste geometrie, i freni a disco, ruote leggere e copertoncini ciciotti da 28 "ruvidi" al centro e leggerissima tassellatura ai bordi permettono di avere una bici estremamente polivalente che può muoversi "quasi come una bdc" su strada con in aggiunta la possibilità di percorrere tranquillamente qualsiasi altra stradao-o

Una bici che permette di fare anche svariati km per uscita (cosa che la mtb ad esempio non consente quanto la bdc) , che è meno sensibile al manto stradale ed al meteo...

In tutto questo i dischi stanno dando il loro contributo, permettendo di avere frenate sempre ottime indipendentemente dal meteo e dal materiale del cerchio...
Se vengono importati gli standard dalla mtb, quali pp15 e asse passante posteriore avremo tutto quanto ci serve per costruire la "BDC totale"... o-o

Purtroppo, l'italiano medio è anche molto "race oriented" e fermo su moltì tabù, pronto a gonfiare qualsiasi gomma a 10bar, incapace di usare copertoncini da 25, o maggiori, nonostante sia ormai più che certo che entrambe le cose hanno un impatto negativo sulle ns prestazioni...

...ma qualcosa, pian piano, si sta smuovendo in profondità e come diccono dalle mie parti SPERUMA o-o
 

rbc

via col vento
7 Maggio 2014
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28
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samurai
Penso sempre più ad una BDC con le giuste geometrie, i freni a disco, ruote leggere e copertoncini ciciotti da 28 "ruvidi" al centro e leggerissima tassellatura ai bordi permettono di avere una bici estremamente polivalente che può muoversi "quasi come una bdc" su strada con in aggiunta la possibilità di percorrere tranquillamente qualsiasi altra stradao-o

Una bici che permette di fare anche svariati km per uscita (cosa che la mtb ad esempio non consente quanto la bdc) , che è meno sensibile al manto stradale ed al meteo...

In tutto questo i dischi stanno dando il loro contributo, permettendo di avere frenate sempre ottime indipendentemente dal meteo e dal materiale del cerchio...
Se vengono importati gli standard dalla mtb, quali pp15 e asse passante posteriore avremo tutto quanto ci serve per costruire la "BDC totale"... o-o

Se ci fossero queste esigenze l'italiano medio avrebbe già comprato questa bici, che esiste già da anni, sia in alluminio che in carbonio, ed è la bici da ciclocross. Invece queste bici rimangono una nicchia.
Forse l'italiano medio che monta tubolari da 23 e gonfia a 10 bar non è del tutto stupido, ed ha esigenze diverse dalle vostre?
 

_Flavio_

Apprendista Cronoman
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Tarmac SL7
Se ci fossero queste esigenze l'italiano medio avrebbe già comprato questa bici, che esiste già da anni, sia in alluminio che in carbonio, ed è la bici da ciclocross. Invece queste bici rimangono una nicchia.
Forse l'italiano medio che monta tubolari da 23 e gonfia a 10 bar non è del tutto stupido, ed ha esigenze diverse dalle vostre?

Ni...

Negli "stupidi" metto alcune persone : ad esempio quelle che accettano dolori, fastidi per avere una bici "race" mentre su altre geometrie, componenti non avrebbero problemi fisici...
10 bar sono poi un qualcosa di profondamente errato a meno che non fai pista o simili.

Quanto alle bici da ciclocross stanno prendendo piede, e il disco aiuta dato che con i freni classici la potenza era poca...
Inoltre le geometrie spesso non sono ottime quanto quelle di una bdc, o meglio sono pochi i telai da ciclocross che possono vantare geometrie non solo indicate alle gare di cx.

L'italiano medio, che non è solo chi monta tubolari da 23 a 10bar ma molto più chi usa il copertoncino, ultimamente anche da 25, ma il classico ciclista da strada che con un occhio al tempo effettua giri in compagnia o da solo per il gusto di pedalare e visitare nuovi luoghi, scalare nuove salite, ecc.. è spesso "ipnotizzato" da molte publicità/falsi miti e spesso ignora che alcuni particolari meno esasperati darebbero maggior beneficio alle uscite, anche a livello di prestazioni.

Ps : io mi posiziono "nell'italiano medio" e nonostante ho qualche pensiero "nuovo" come quello sopra ho anchio la mia tarmac sworks con alto profilo tubolari per le gare e uscite ma pian piano sto cambiando idea su alcune cose...
Ps2 : faccio solo questa precisazione solo per darti prova che non pedalo bici di legno con ruote di pietra ma che son abbastanza aggiornato o-o
 
Ultima modifica:

bicimix

Ammiraglia
6 Agosto 2009
22.737
2.690
ABRUZZO all’ombra del Blockhaus
www.strava.com
Bici
7 Tour de France consecutivi!
Ni...

Negli "stupidi" metto alcune persone : ad esempio quelle che accettano dolori, fastidi per avere una bici "race" mentre su altre geometrie, componenti non avrebbero problemi fisici...
10 bar sono poi un qualcosa di profondamente errato a meno che non fai pista o simili.

Quanto alle bici da ciclocross stanno prendendo piede, e il disco aiuta dato che con i freni classici la potenza era poca...
Inoltre le geometrie spesso non sono ottime quanto quelle di una bdc, o meglio sono pochi i telai da ciclocross che possono vantare geometrie non solo indicate alle gare di cx.

L'italiano medio, che non è solo chi monta tubolari da 23 a 10bar ma molto più chi usa il copertoncino, ultimamente anche da 25, ma il classico ciclista da strada che con un occhio al tempo effettua giri in compagnia o da solo per il gusto di pedalare e visitare nuovi luoghi, scalare nuove salite, ecc.. è spesso "ipnotizzato" da molte publicità/falsi miti e spesso ignora che alcuni particolari meno esasperati darebbero maggior beneficio alle uscite, anche a livello di prestazioni.

Ps : io mi metto nell'italiano medio e nonostante ho qualche pensiero "nuovo" come quello sopra ho anchio la mia tarmac sworks con alto profilo tubolari per le gare e uscite ma pian piano sto cambiando idea su alcune cose...
Ps2 : faccio solo questa precisazione solo per darti prova che non pedalo bici di legno con ruote di pietra ma che son abbastanza aggiornato o-o


Ci sono indubbiamente alcune convinzioni , errate , che l'amatore italiano ha...ad esempio una di queste potrebbe essere il comprare bdc con tubi di sterzo ultra slim per poi metterci 3/4 cm di spessore, ecc ecc!
I dischi potrebbero essere il futuro della bdc, uso il condizionale perché nel passato abbiamo visto diverse innovazioni poi scomparse o relegate al mercato di nicchia, io dico anche che il futuro spesso diventa motivo di ansie quindi meglio guardare al presente e per rimanere in tema c'è già una importante evoluzione del freno tradizionale cioè da mono pivot a dual pivot che garantisce una frenata più pronta e modulabile !!!!
 

carlo70

Apprendista Passista
13 Aprile 2007
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Marche
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Klein Quantum - YS FM145 disc
Io sono molto meno idealista e forse più pratico. Al di là dei discorsi sull'utilizzo più o meno race della bici, sulla contaminazione dell'ideale purezza della bici da strada con accessori provenienti dalla mtb, etc., io ritengo che il freno a disco nella bdc abbia rappresentato una vera rivoluzione, molto più utile delle 11v. Parlo con cognizione di causa, visto che uso due bici da strada di cui una dotata di freno a disco idraulico, e il confronto sulla sicurezza di marcia devo dire non essere nemmeno proponibile. Sono certo che se l'UCI autorizzasse l'uso dei dischi anche in ambito professionistico, molte persone cambierebbero idea, anche perché vedere delle novità diffondersi porta inevitabilmente ad essere curiosi. Le prime volte che durante i miei giri incontravo altri ciclisti la maggior parte dei commenti era: "ma dove vai co' 'sti freni", "ma come c'hai pensato". Ora, anche dalle stesse persone, mi sento dire: "ma quanto ti è costato tutto?". Diciamo che da una stroncatura "senza se e senza ma" iniziale, si è passati ad una curiosità che denota un certo atteggiamento più possibilista...
 
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_Flavio_

Apprendista Cronoman
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Ci sono indubbiamente alcune convinzioni , errate , che l'amatore italiano ha...ad esempio una di queste potrebbe essere il comprare bdc con tubi di sterzo ultra slim per poi metterci 3/4 cm di spessore, ecc ecc!
I dischi potrebbero essere il futuro della bdc, uso il condizionale perché nel passato abbiamo visto diverse innovazioni poi scomparse o relegate al mercato di nicchia, io dico anche che il futuro spesso diventa motivo di ansie quindi meglio guardare al presente e per rimanere in tema c'è già una importante evoluzione del freno tradizionale cioè da mono pivot a dual pivot che garantisce una frenata più pronta e modulabile !!!!

Si credo che saranno il futuro della bdc, questo è inutile negarlo...magari ci metteranno del tempo ma prima o poi...

Il dual pivot garantisce maggior rigidità dell'impianto e da qui la possibilità di applicare maggior forza ma comunque richiede telai dedicati, se non erro, e non arriverà mai alla modulabilità e potenza del disco.

Detto che non è la potenza di cui abbiamo bisogno in bdc, quella è più che buona anche con gli attuali monopivot, quello che serve è modulabilità e frenata buona anche se "non c'è il sole"
Aggiungo anche una frenata migliore con il carbonio nonostante le ultime fullcarbon non siano male e lo dico da possessore di Racing Speed 35 ;-)
Io sono molto meno idealista e forse più pratico. Al di là dei discorsi sull'utilizzo più o meno race della bici, sulla contaminazione dell'ideale purezza della bici da strada con accessori provenienti dalla mtb, etc., io ritengo che il freno a disco nella bdc abbia rappresentato una vera rivoluzione, molto più utile delle 11v. Parlo con cognizione di causa, visto che uso due bici da strada di cui una dotata di freno a disco idraulico, e il confronto sulla sicurezza di marcia devo dire non essere nemmeno proponibile. Sono certo che se l'UCI autorizzasse l'uso dei dischi anche in ambito professionistico, molte persone cambierebbero idea, anche perché vedere delle novità diffondersi porta inevitabilmente ad essere curiosi. Le prime volte che durante i miei giri incontravo altri ciclisti la maggior parte dei commenti era: "ma dove vai co' 'sti freni", "ma come c'hai pensato". Ora, anche dalle stesse persone, mi sento dire: "ma quanto ti è costato tutto?". Diciamo che da una stroncatura "senza se e senza ma" iniziale, si è passati ad una curiosità che denota un certo atteggiamento più possibilista...

Concordo su tutto...

Aver due bici, una con i dischi e una no è una cosa che proverò a breve, giusto in tempo per testare questi dischi nella stagione umida o-o
Il confronto sarà anche "alla pari" dato che entrambe le bici sono di livello medio alto e montate con un occhio anche al peso oltre che all'affidabilità.
L'ammiraglia, per il momento, è la Tarmac Sworks con Racing Speed 35 e son proprio curioso di vedere se la nuova con i dischi non ribalta la situazione...
 

bicimix

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Io sono molto meno idealista e forse più pratico. Al di là dei discorsi sull'utilizzo più o meno race della bici, sulla contaminazione dell'ideale purezza della bici da strada con accessori provenienti dalla mtb, etc., io ritengo che il freno a disco nella bdc abbia rappresentato una vera rivoluzione, molto più utile delle 11v. Parlo con cognizione di causa, visto che uso due bici da strada di cui una dotata di freno a disco idraulico, e il confronto sulla sicurezza di marcia devo dire non essere nemmeno proponibile. Sono certo che se l'UCI autorizzasse l'uso dei dischi anche in ambito professionistico, molte persone cambierebbero idea, anche perché vedere delle novità diffondersi porta inevitabilmente ad essere curiosi. Le prime volte che durante i miei giri incontravo altri ciclisti la maggior parte dei commenti era: "ma dove vai co' 'sti freni", "ma come c'hai pensato". Ora, anche dalle stesse persone, mi sento dire: "ma quanto ti è costato tutto?". Diciamo che da una stroncatura "senza se e senza ma" iniziale, si è passati ad una curiosità che denota un certo atteggiamento più possibilista...


Si certo...se i freni a disco verranno usati dai prof...tutti a correre a cambiare le bdc...è da quel momento in poi senza i dischi non potrai più praticare questo sport..
 

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Ammiraglia
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Si credo che saranno il futuro della bdc, questo è inutile negarlo...magari ci metteranno del tempo ma prima o poi...

Il dual pivot garantisce maggior rigidità dell'impianto e da qui la possibilità di applicare maggior forza ma comunque richiede telai dedicati, se non erro, e non arriverà mai alla modulabilità e potenza del disco.

Detto che non è la potenza di cui abbiamo bisogno in bdc, quella è più che buona anche con gli attuali monopivot, quello che serve è modulabilità e frenata buona anche se "non c'è il sole"
Aggiungo anche una frenata migliore con il carbonio nonostante le ultime fullcarbon non siano male e lo dico da possessore di Racing Speed 35 ;-)


Per i dual pivot occorrono ovviamente telai dedicati ma non stravolti come è necessario per un impianto a disco , quindi già nel presente c'è un impianto frenante più evoluto che al momento è presente su pochissimi telai, chi li ha provati ne è rimasto favorevolmente impressionato , quindi figuriamoci i dischi nati ad hoc per le bdc che tempo di maturazione avranno !
 
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