Il ciclismo italiano è da riformare???

1 Giugno 2012
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Trek madone
Stordito da questa bollente serata agostana, i balia di allucinazioni e visioni mistiche, vi pongo un domandone.
Secondo voi il movimento ciclistico italiano è da riorganizzare? Da rivedere e correggere?

Secondo me sì, sia a livello amatoriale, sia a livello giovanile.
Troppe le discussioni sulla partecipazione alle corse amatoriali degli ex professionisti, sull’eccessivo agonismo ed esasperazione nel ciclismo amatoriale. Troppe le difficoltà dei settori giovanili.
Ecco cosa farei.

1) Un’ unica federazione ciclistica. Ciò comporterebbe una omogeneità dei regolamenti e maggiori risorse per l’attività giovanile.
2) Estensione in termini di età della categoria una volta chiamata “dilettanti”. Gli ex professionisti delle granfondo, coloro che dispongono di tanto tempo e passione da dedicare al ciclismo, potrebbero calmare le loro voglie. Correrebbero tra loro pari. Tra atleti che prima di ammirare il paesaggio hanno l’obiettivo della classifica.
3) Possibilità di organizzare gare promiscue tra dilettanti e amatori. Le gare elite eunder23 scarseggiano sempre più. In questo modo si invoglierebbe le società amatoriali ad organizzare corse anche per suddette categorie
4) Possibilità per i giovani amatori “junior sport”/”elite sport” di prendere parte alle gare regionali Juniores ed under23/elite. Questi ragazzi, non più giovanissimi ma nemmeno troppo vecchi per essere costretti a correre tra gli amatori, avrebbero la possibilità di prendere un primo contatto con il mondo agonistico ed eventualmente di approfondire l’interesse.


Che ne dite??? E’ meglio che mi trovi una fidanzata??? :mrgreen:

A voi la parola…………….



ps. Spero che la sezione sia adatta al mio tema
 

matroma92

Passista
19 Giugno 2011
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Canyon Ultimate CF SL; Specialized tarmac comp
Se ne sta parlando molto ultimamente ed io non posso che darti ragione...
Personalmente credo sia giusto fare la "categoria" prima di finire nel mondo amatoriale. Perché se ti trovi una buona squadra ti sapranno curare per tirare fuori il meglio da te e poi perché daranno sempre programmi di lavoro adeguati a caratteristiche ed età (ormai si sente spesso di ragazzi di 16-17 anni che si fanno anche 200 km, cosa deleteria per i loro fisico in via di sviluppo).
Quella poi di tornare al vecchio sistema, quando si poteva fare i dilettanti anche "in tarda età", potrebbe essere anche una buona idea, ma gli "amatori-professionisti" non andrebbero mai a correre con dilettanti ed ex-pro, perché vogliono vincere e lì avrebbero ben poco spazio, salvo alcuni più forti, o più carichi, dipende dai punti di vista :mrgreen:.