Il discorso della schiappa o di quello forte che va forte anche su una bici vecchia, è abusato e dal mio punto di vista un pò becero. Mi sembra di sentire quelli che dicono "Risotto al tartufo e vino bianco? per carità preferisco pizza fredda e coca cola"
Questa frase merita un approfondimento...
L'esperienza che viviamo quotidianamente, l'esperienza che ci dimostrano gli studi dei preparatori, ci dicono che il mezzo conta in minima parte sulla prestazione di un ciclista. I fatti dimostrano che la corsa sfrenata alla riduzione del peso, all'impiego di materiali esotici, alla migliore penetrazione aerodinamica, è fondamentalmente volta ad appagare l'occhio ed il gusto personale, più che a migliorare i tempi. Perché è la parte umana, il livello di preparazione, lo spirito di sacrificio a contare davvero. Il ciclista fa davvero la differenza. La bici lo accompagna.
Nel ciclismo non conta ciò che hai, conta ciò che sei. Non puoi apparire, non puoi nasconderti. Puoi solo essere.
Ora io in tutto questo vedo uno spirito nobile, altro che becero.
Poi il paragone tra risotto al tartufo e pizza fredda qualcuno me lo spiegherà... e mi spiegherà cosa c'entri col ciclismo... Sicuramente più buono il risotto... ma non è che vada molto più forte in salita della pizza fredda...
Ma veniamo all'argomento centrale.... i freni senza fili!
La domanda fondamentale credo resti... PERCHE' realizzarli. E credo che la conseguenza ovvia della risposta a questa domanda sia proprio il motivo per cui non esistono...
Il wireless può aver senso (e infatti è comodissimo) per la connessione internet domestica, elimina i cavi e posso portarmi il pc dove voglio in casa senza dovermi preoccupare di attaccarlo al router. Ok.
Ma in una bici da corsa, dove la prima cosa che si ricerca in sede di progettazione è la massima performance... a cosa servirebbe avere i freni senza fili?
- Performance? No, un freno senza fili non avrebbe nessun plus rispetto a quelli di oggi...
- Praticità? No, la semplicità di esercizio del meccanismo dei freni a pattino rende la manutenzione e la regolazione un gioco da bambini... se si rompe il freno wireless che faccio, lo porto dal meccanico che poi deve mandarlo in assistenza alla casa madre (come se fosse un telefono cellulare), sperando che me lo riparino in garanzia? Nel frattempo io sto senza bici, quando riparare un freno a pattino avrebbe richiesto 5 minuti?
- Aerodinamicità? Ok, il freno wireless posso montarlo dove mi pare, tanto è wireless. Ad esempio il freno dietro subito dopo il movimento centrale. E quindi? Cosa guadagna un amatore in termini pratici?
- Costo? Vabè, qui non entro neanche nel merito...
- Peso? Basti pensare solo al fatto di dover prevedere un alloggiamento per le batterie, più i meccanismi dei servocomandi, più un antenna...
Poi viva la libertà e ognuno la pensi come vuole
Ah meno male, iniziavo a temere di doverla pensare per forza in un certo modo...