ormai ci ho preso l'abitudine, una volta preso il ritmo questa estate con il lavoro che mi lasciava solo questa giornata della settimana completamente libera, continuo anche ora a buttarmi in bici senza risparmiarmi, essendo in un periodo di ferie diciamo (meritato).
lunedì scorso è toccato di nuovo al Monte Petrano, 160km fantastici, in parte abbastanza duri a causa di freddo/umidità sull'appennino e vento molto forte in collina e pianura.
Una sparata con soste ridotte al minimo in cui non son riuscito a fare foto se non una, durante la scalata, significativa per me
dato che come molti sapranno, è una salita che è stata teatro del giro del 2009 e c'erano parecchie altre scritte a terra ma vedere questa in particolare, soprattutto la prima volta, è stata una gran emozione
oggi invece quando son partito non avevo in mente una destinazione precisa, ed è stata una cosa strana perchè solo agli incroci importanti sceglievo al momento quale sarebbe stato il paesino successivo...ma più andavo avanti e più sentivo che qualcosa di preciso mi guidava: trovare una strada libera da quel dannato traffico per godermi solo la bici e le montagne.
dalle mie parti, esistono stradine di campagna con una asfalto decente e che si immergono in scenari da copertina senza che passi una macchina, ma sono veramente rare e sono comunque brevi percorsi come tutti quelli collinari...nella maggior parte dei casi, i percorsi più belli sono tutti sterrati, scoperti l'anno scorso con la mountain bike.
è così che quando sono arrivato ad Arcevia (AN), dopo una quarantina di km per lo più di fondo (che alla lunga mi annoia) soltanto in quel momento, ho deciso di proseguire per Sassoferrato e valicare il confine con l'Umbria...entrando in una di quelle strade immerse nella foresta, fra il verde degli alberi e l'azzurro del cielo terso di questa mattina di ottobre, in cui puoi finalmente stare in pace con te stesso, i tuoi pensieri e sentire soltanto le ruote silenziose sull'asfalto.
è una strada che avevo scoperto anni fa con la moto e che porta prima a Scheggia, passando in una gola rocciosa indescrivibile e teatro di una strana leggenda...per concludersi poi a Gubbio (PG)...una volta nei pressi di uno di quei minuscoli paesini immersi in tutto questo, mi fermo per riposare i muscoli dopo 70km e passa, mangiarmi un panino e fare due foto...
mi godo i colori autunnali per un pò, riparto e in poco tempo entro nella gola, con due pareti di roccia che sembrano quasi messe a mo' di portale...nel frattempo mi viene in mente una bella destinazione quindi decido di non fermarmi per immortalare la scena, dato che dovevo risparmiare più tempo possibile, ma vi metto comunque 3 foto della prima volta che ci andai in moto
è un posto che merita non poco
intanto mi frullava in testa quella nuova meta...Monte Catria...non ero ancora deciso se farlo o meno dato che cominciavano ad essere le 14, e con le giornate di adesso, non potevo sforare troppo per evitare di arrivare a casa di notte...cosa che mi faceva venire i brividi (anche di freddo, dato che le tasche della maglietta appena partito dalla base erano piene di roba da mangiare e non c'era posto nemmeno per la mantellina)
decido di provare comunque, magari tenendo un ritmo un pelo più alto...arrivo a Cantiano e poi a Chiaserna, venti minuti dopo...il paese alla base del monte...e via, mi butto!
piazzo il 39 e tengo il 26 come rapporto salvagamba...vado su in scioltezza, spesso in piedi sui pedali e mi sento uno stambecco, anche grazie al fatto che sto affinando sempre più la fase di richiamo della pedalata, che non è facile come può sembrare soprattutto nel cercare di trasformare il movimento in gesto meccanico...ma rispetto ai primi tempi in cui non ci badavo minimamente e andavo solo di spinta, è tutto un altro andare.
mi diverto un sacco ma il caldo inizia a farsi sentire come la prima volta che ci andai questa estate, stavolta ci sono folate di aria fresca per fortuna ma più o meno è la stessa cosa...finisco la borraccia quasi senza accorgermene e dopo 7km di salita e 90 km in totale, iniziano i primi segni di cedimento...nonostante il 26 non riesco più a spingere come si deve, il caldo è esagerato dato che non ci sono tratti in ombra...un calvario...e soprattutto: è finita l'acqua!
metto da parte l'orgoglio, guardo l'orologio dato che erano le 15, e in un impeto di ragionevolezza mi fermo e decido di lasciar perdere
mi viene anche in mente di arrivare in cima con le ultime forze e scendere dall'altra parte, a Frontone, e da lì sarebbe stata più corta rispetto al fare lo stesso tragitto dell'andata, ma cambio subito idea pensando ai 5km di breccino in discesa che avrei dovuto affrontare, non mi sento ancora all'altezza di buttarmi su fondi simili e soprattutto c'era il problema della borraccia vuota, che nella fretta non ho riempito completamente prima di salire.
Nonostante tutto, 7km di ascesa su 11 totali mi soddisfano...tra l'altro la prima volta che lo feci (avevo scaricato la bici dalla macchina a 5km dalla base quindi era un pelo diverso rispetto a oggi) ci rimasi male perchè una volta "in cima" mancano in realtà altri 2km di sterrato per arrivare alla vera e propria cima
....approfitto della sosta per fare un pò di foto... anche qui lo scenario è di quelli che non si dimenticano
anche in discesa è fenomenale, grazie a un bell'asfalto e bellissimi tornanti
arrivo in fondo in pochi minuti e comincio a dirigermi verso casa, mi aspettavano 3 ore buone e belle ricche di salitelle...dopo una sosta al bar per idratarmi come si deve, torno sulla bellissima strada selvaggia e mi fermo per mangiare l'ultima focaccia...piano piano mi tornano le energie anche grazie al fatto che molti tratti li faccio più in agilità di quel che serve...arrivo sulla bellissima strada fra Sassoferrato e Arcevia bello carico di energie e mi divoro i saliscendi, in piedi sui pedali per lo più e spesso con il 52...poi visto che ci avevo messo meno del previsto e avevo ancora un'altra ora di luce, decido di fare una variazione del percorso lasciando perdere la pianura per divertirmi un altro pò sulle mie strade di collina preferite, per evitare il grosso del traffico e darmi anche il colpo di grazia
torno a casa alle 19 circa, veramente stracotto (ma senza dolori particolari) e soddisfatto al 100% per la bellissima avventura in solitaria improvvisata...guardo il contakm e...recordddd
ringrazio in anticipo chi ha avuto voglia di leggere tutto, spero magari di aver alleggerito con le foto dei paesaggi e soprattutto aver fatto venir voglia a qualcuno di venire a scoprire queste zone, ciaoooo
lunedì scorso è toccato di nuovo al Monte Petrano, 160km fantastici, in parte abbastanza duri a causa di freddo/umidità sull'appennino e vento molto forte in collina e pianura.
Una sparata con soste ridotte al minimo in cui non son riuscito a fare foto se non una, durante la scalata, significativa per me
dato che come molti sapranno, è una salita che è stata teatro del giro del 2009 e c'erano parecchie altre scritte a terra ma vedere questa in particolare, soprattutto la prima volta, è stata una gran emozione
oggi invece quando son partito non avevo in mente una destinazione precisa, ed è stata una cosa strana perchè solo agli incroci importanti sceglievo al momento quale sarebbe stato il paesino successivo...ma più andavo avanti e più sentivo che qualcosa di preciso mi guidava: trovare una strada libera da quel dannato traffico per godermi solo la bici e le montagne.
dalle mie parti, esistono stradine di campagna con una asfalto decente e che si immergono in scenari da copertina senza che passi una macchina, ma sono veramente rare e sono comunque brevi percorsi come tutti quelli collinari...nella maggior parte dei casi, i percorsi più belli sono tutti sterrati, scoperti l'anno scorso con la mountain bike.
è così che quando sono arrivato ad Arcevia (AN), dopo una quarantina di km per lo più di fondo (che alla lunga mi annoia) soltanto in quel momento, ho deciso di proseguire per Sassoferrato e valicare il confine con l'Umbria...entrando in una di quelle strade immerse nella foresta, fra il verde degli alberi e l'azzurro del cielo terso di questa mattina di ottobre, in cui puoi finalmente stare in pace con te stesso, i tuoi pensieri e sentire soltanto le ruote silenziose sull'asfalto.
è una strada che avevo scoperto anni fa con la moto e che porta prima a Scheggia, passando in una gola rocciosa indescrivibile e teatro di una strana leggenda...per concludersi poi a Gubbio (PG)...una volta nei pressi di uno di quei minuscoli paesini immersi in tutto questo, mi fermo per riposare i muscoli dopo 70km e passa, mangiarmi un panino e fare due foto...
mi godo i colori autunnali per un pò, riparto e in poco tempo entro nella gola, con due pareti di roccia che sembrano quasi messe a mo' di portale...nel frattempo mi viene in mente una bella destinazione quindi decido di non fermarmi per immortalare la scena, dato che dovevo risparmiare più tempo possibile, ma vi metto comunque 3 foto della prima volta che ci andai in moto
è un posto che merita non poco
intanto mi frullava in testa quella nuova meta...Monte Catria...non ero ancora deciso se farlo o meno dato che cominciavano ad essere le 14, e con le giornate di adesso, non potevo sforare troppo per evitare di arrivare a casa di notte...cosa che mi faceva venire i brividi (anche di freddo, dato che le tasche della maglietta appena partito dalla base erano piene di roba da mangiare e non c'era posto nemmeno per la mantellina)
decido di provare comunque, magari tenendo un ritmo un pelo più alto...arrivo a Cantiano e poi a Chiaserna, venti minuti dopo...il paese alla base del monte...e via, mi butto!
piazzo il 39 e tengo il 26 come rapporto salvagamba...vado su in scioltezza, spesso in piedi sui pedali e mi sento uno stambecco, anche grazie al fatto che sto affinando sempre più la fase di richiamo della pedalata, che non è facile come può sembrare soprattutto nel cercare di trasformare il movimento in gesto meccanico...ma rispetto ai primi tempi in cui non ci badavo minimamente e andavo solo di spinta, è tutto un altro andare.
mi diverto un sacco ma il caldo inizia a farsi sentire come la prima volta che ci andai questa estate, stavolta ci sono folate di aria fresca per fortuna ma più o meno è la stessa cosa...finisco la borraccia quasi senza accorgermene e dopo 7km di salita e 90 km in totale, iniziano i primi segni di cedimento...nonostante il 26 non riesco più a spingere come si deve, il caldo è esagerato dato che non ci sono tratti in ombra...un calvario...e soprattutto: è finita l'acqua!
metto da parte l'orgoglio, guardo l'orologio dato che erano le 15, e in un impeto di ragionevolezza mi fermo e decido di lasciar perdere
mi viene anche in mente di arrivare in cima con le ultime forze e scendere dall'altra parte, a Frontone, e da lì sarebbe stata più corta rispetto al fare lo stesso tragitto dell'andata, ma cambio subito idea pensando ai 5km di breccino in discesa che avrei dovuto affrontare, non mi sento ancora all'altezza di buttarmi su fondi simili e soprattutto c'era il problema della borraccia vuota, che nella fretta non ho riempito completamente prima di salire.
Nonostante tutto, 7km di ascesa su 11 totali mi soddisfano...tra l'altro la prima volta che lo feci (avevo scaricato la bici dalla macchina a 5km dalla base quindi era un pelo diverso rispetto a oggi) ci rimasi male perchè una volta "in cima" mancano in realtà altri 2km di sterrato per arrivare alla vera e propria cima
....approfitto della sosta per fare un pò di foto... anche qui lo scenario è di quelli che non si dimenticano
anche in discesa è fenomenale, grazie a un bell'asfalto e bellissimi tornanti
arrivo in fondo in pochi minuti e comincio a dirigermi verso casa, mi aspettavano 3 ore buone e belle ricche di salitelle...dopo una sosta al bar per idratarmi come si deve, torno sulla bellissima strada selvaggia e mi fermo per mangiare l'ultima focaccia...piano piano mi tornano le energie anche grazie al fatto che molti tratti li faccio più in agilità di quel che serve...arrivo sulla bellissima strada fra Sassoferrato e Arcevia bello carico di energie e mi divoro i saliscendi, in piedi sui pedali per lo più e spesso con il 52...poi visto che ci avevo messo meno del previsto e avevo ancora un'altra ora di luce, decido di fare una variazione del percorso lasciando perdere la pianura per divertirmi un altro pò sulle mie strade di collina preferite, per evitare il grosso del traffico e darmi anche il colpo di grazia
torno a casa alle 19 circa, veramente stracotto (ma senza dolori particolari) e soddisfatto al 100% per la bellissima avventura in solitaria improvvisata...guardo il contakm e...recordddd
ringrazio in anticipo chi ha avuto voglia di leggere tutto, spero magari di aver alleggerito con le foto dei paesaggi e soprattutto aver fatto venir voglia a qualcuno di venire a scoprire queste zone, ciaoooo