Spettacolo! Mi complimento anche per come la hai montata, tutto perfetto tranne l'attacco Fsa os99, secondo me troppo "commerciale" rispetto al resto dei componenti.
Che misura è ? Se posso, il prezzo del solo telaio?
Complimenti ancora, magari qualche riga su come ti trovi sarebbe davvero gradita.
Ti invito alla discussione in merito al RE....magari ci trovi pure qualosa in più
[url]http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=114687[/URL]
Riporto, copiandolo, quanto ho scritto qualche giorno fà...
I primi mille....
..chilometri con IL RE.
Dopo i primi mille chilometri con Il RE, posso dire di avere fatto una scelta di cui sono pienamente soddisfatto.
Ho avuto per 5 anni un Passoni Ray Carbon venduto per acquistare la Legend e ho tuttora una De Rosa EOS trovata usata ad una cifra ridicola.
Confesso che ero molto incerto se acquistare IL RE perchè con la Passoni mi trovavo benissimo e spesso continuava ad essere la preferita sebbene nel frattempo, incuriosito dalle performace del carbonio, l'avevo affiancata con una DOGMA.
Onestamente non pensavo si potesse realizzare un telaio in titanio cosi reattivo. Nulla a che vedere con la seppure ottima Passoni e men che meno con la De Rosa.
In salita, anche spingendo rapporti da 40 pedalate al minuto, il movimento centrale è fermo e rigido, trasmettendo alla ruota tutta la spinta impressa dalle mie gambe. In questo è molto simile alla Dogma.
IL RE coniuga le doti di rigidezza di un buon telaio in carbonio con la scorrevolezza tipica del titanio anche d'annata.
Onestamente, con le tre bici in titanio usate le rugosità della strada vengono assorbite in modo leggermente differente. Le prestazioni in generale cambiano poco e direi sono troppo dipendenti da variabili come la qualità dei copertoncini e/o dei tubolari usati per poter esprimere un giudizio sulla resa dei tre telai. Sicuramente, IL RE è il più corsaiolo dei tre proprio per il suo carattere intrinseco. Quando ci sei sopra viene sempre voglia di spingere.
Il De Rosa porta ad una guida più rilassata proprio per la sua risposta meno immediata alla spinta.
IL RE spicca anche in discesa veloce. La guida è sempre neutra, anche con vento laterale a raffica si riesce ad avere un controllo della guida senza reazioni improvvise anche utilizzando
ruote ad alto profilo.
Scenda in piega con naturalezza, specialmente nei tornanti, dopo la prima impostazione,magari con ancora i freni in azione, si riesce a chiudere a centro curva spostando sia il corpo verso il basso (tipo moto) sia buttando giù la bici di forza rimanendo più dritto con il corpo, mollando i freni appena si può allargare in sicurezza. In questi frangenti, il telaio in titanio emerge rispetto al DOGMA perchè le strade non sono dei biliardi, anzi, e la capacità do assorbire le asperità consente di mentenere un controllo maggiore anche in caso di strada sconnessa.
Il cervello deve essere sempre collegato ovviamente, però un mezzo che rimane più attaccato a terra trasmette più feeling rispetto ad una bici molto rigida ma che saltella continuamente e porta ad irridirsi sulla sella.
Se la Dogma è effettivamente una bestiolina da corsa, IL RE non è da meno come reattività, ma a fronte di un peso leggermente più alto, è sensibilmente più comodo sulle lunghe distanze specialmente se ad utilizzarlo è un ciclista come il sottoscritto, leggermente sovrappeso, allenato quanto basta per una gran fondo lunga ma senza alcuna velleità di classifica.
Dopo mille chilometri, penso di poter affermare di essere soddisfatto per avere scelto un mezzo adatto a fare lo scatto con i compagni d'uscita del fine settimana ma anche comodo se i chilometri diventano a tre cifre.
Ciao