Hersh Matrix 011 by Giampi0308. La storia...

Lo so, tre bici cambiate in meno di un anno, sono volubile...
Ma questa volta non è il solito cambio di telaio, trovato usato, o la solita offertona dell'amico sivende, c'è dietro una vicenda un po' particolare, che vorrei raccontarVi.


La strana storia del Giampi e dell'Hersh Matrix 011 inizia in una mattinata, ancora calda, dello scorso mese di settembre, in un bar del centro di Savona.
Mi trovo lì con Emiliano, (vorarlberg qui sul Forum) collega e caro amico, nonché “capo” del team del quale indegnamente faccio parte. Il discorso, iniziato su questioni lavorative, scivola sulla bici e sui programmi del team. Mentre sono ancora da correre le ultime gare del 2010 vorarlberg è già “settato” sui programmi del 2011, e mi dice che ha dei contatti per ottenere la sponsorizzazione di un produttore di bici e di telai. Mi fa anche un nome: Hersh.
Hersh? Ricordo vagamente alcune pagine pubblicitarie sulle riviste di settore... Mah. Sarà il solito verniciatore di telai cinesi, penso tra me. Ma approvo comunque l'iniziativa, per un piccolo team di provincia avere una partnership con un costruttore è comunque una bella occasione di crescita e promozione.

Siamo a fine ottobre 2010. Stesso bar, stessa compagnia. Vorarlberg mi dice che la partnership con Hersh è praticamente cosa fatta. Mi parla anche un po' dei telai che realizzano, e scopro che Hersh è tutt'altro che un importatore di prodotti dal Far East. I telai sono in carbonio fasciato e li realizza in Italia un terzista noto e stimato come Sarto. Mi parla anche un po' di Raffaele, il titolare, giovane, molto cortese e disponibile, ed oltretutto buon ciclista...
Siamo a inizio dicembre. Uscita domenicale con alcuni del team. Fa un freddo boia anche se siamo a Bergeggi.
Vorarlberg ha il Bolide nuovo, una Hersh Speed montata con il (per lui) “solito” SR e una coppia di Reynolds in carbonio a profilo basso da urlo. A lungo resto alla sua ruota, e squadro quel telaio. Sembra proprio ben fatto e ben rifinito... Sosta per un caffè, e si parla un po', anche con gli altri della compagnia. Molti son interessati. I prezzi praticati al team sono convenienti e v'è la possibilità di richiedere personalizzazioni sia di misure sia di verniciatura senza costi aggiuntivi.
Abbiamo misure antropometriche simili, dunque riesco ad “estorcergli” un breve test.
La sensazione che mi dà quel telaio è di una rigidità paragonabile a quella del mio Scott Addict, e di una grande maneggevolezza. Niente male...

Siamo sotto Natale, festa di inizio stagione del Team. Facciamo la conoscenza di Raffaele, il “sig. Hersh”.
E' lombardo, è giovane e rampante, è un venditore che deve piazzare il suo prodotto. Conoscendomi, tra me penso: “ci sono tutti i presupposti perché mi stia sulle p@lle già dal primo incontro”. Ma non è così. Raffaele fa sì il brillante, parla tantissimo, tanto da far venir il mal di testa... Ma non ha un approccio da commerciante. Parla da appassionato che conosce e descrive il prodotti, parla da ciclista a ciclisti.
Non denigra la concorrenza, dice “noi abbiam fatto queste scelte, altri fan diversamente...” senza criticare o imporre un'idea.
Parla degli aspetti tecnici, ci invita a conoscere l'azienda, magari andando in sede, ed ad approfondire su Sarto Antonio, colui che realizza i telai. Ci spiega che utilizza il carbonio T1000 (ancora una rarità nel settore ciclo) e che col fasciato si possono ottenere personalizzazioni anche molto radicali.
Mi piace quel ragazzo e mi piacciono i telai, soprattutto il Matrix che ci ha portato a vedere...

Ok, decido di dare il mio contributo. Una mail a Raffaele per dirgli che metto in vendita l'Addict e prenderò uno dei loro telai. Passa neanche mezz'ora e Raffaele mi telefona, e mi dà la sua disponibilità a darmi una mano per vendere il mio usato. Che servizio!

E' il 22 dicembre, e mi ritrovo a Finale Ligure, davanti ad un caffè (avete notato quanto l'elemento “caffè” sia ricorrente in questa storia?) con Vorarlberg e Mr. Hersh, ed il mio Scott dentro una sacca. Raffaele lo prende in consegna per venderlo, nel frattempo l'ordine del Matrix è cosa fatta.

Nelle prime GF dell'anno già si vedono i nostri con i telai Hersh già arrivati. Il mio mi viene consegnato il giorno prima della GF Laigueglia. Ed è in occasione della gara che Raffaele mi porta personalmente il restante materiale per il montaggio, che gli avevo richiesto.


Azz... Quanta vernice che c'è su sto telaio! Prima considerazione che mi viene mentre inizio il montaggio con un bel Record 10V trovato usato. Il telaio è ben rifinito e dà una bella sensazione di solidità. Il peso è quello promesso, siamo poco sopra il kg per una taglia 55 pronta da montare.
La mia disponibilità di tempo è limitata a qualche serata, e la mia pignoleria al limite del fastidioso è cosa ben conosciuta... Passa una settimana prima che il mezzo sia finito e possa metterci il sedere sopra.
In allegato il risultato, davvero apprezzabile. Sono contento del telaio, e di me stesso...

Il primo test su strada sarà di quelli impegnativi. Prova del percorso della GF Gepìn Olmo di Celle Ligure. Tanta salita, stradacce sporche, tratti con neve a bordo strada.
Sul Santa Giulia il 39x25 (ed i due chiletti che ho ancora da smaltire, come tutti gli inizi di stagione) mi costringono a viaggiare a tratti in piedi sui pedali. Il telaio è un trave... Rigidissimo e reattivo, come pochi altri. In discesa ne apprezzo la guidabilità e la solidità dell'avantreno (dote che proprio non aveva l'Addict...). Sembra più piccolo e più leggero di quello che è, da tanto è reattivo, ma in discesa è stabile è guidabile. Mi ha ricordato molto il mio vecchio Tarmac, il “coso bianco” con cui mi trovavo alla grande e che ebbi la sciagurata idea di vendere dopo solo una stagione. Ma la sensazione è di una rigidità superiore, soprattutto al retrotreno. Il carro del Matrix è visivamente corto e “solido” con un monostay di una certa imponenza.
Certo, non è una poltrona, le asperità del terreno si fanno sentire sulla schena. E le ruote ad alto profilo in questo non aiutano...
Ho ordinato il corpetto Campy per le Easton basso profilo in carbonella, che probabilmente userò nelle GF più dure e nelle uscite lunghe, per "addomesticare" un pò il carattere racing di questo telaio.


Alla fine quella che per me doveva essere solo una scelta legata all'immagine del team (visto che le mie doti atletiche non mi consentono certo di contribuire con dei risultati...) si sta rivelando un buon acquisto.
Vedremo andando avanti con la stagione come si comporterà, anche in gara, l'aggeggio...
Intanto tutti i nostri che già lo hanno sono soddisfattissimi ed io che non son mai stato nazionalista più di tanto (nel settore bici, intendo...) sono contento, una volta tanto, di pedalare su di un prodotto costruito in Italia.

ruffo71 ha scritto:

Che bella storia! Vai di Matrix

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Ciao Ruffo!
Ti ricordi quando la mattina del Laigueglia guardavo il tuo telaio (uguale come colori) per vedere come sarebbe venuto?
Solo che quello con te sopra va un pò più forte...

Visto che l'abbiamo citato nella storia: lo Speed personalizzatissimo del buon vorarlberg, foto fatta proprio quel giorno, davanti al bar.

Sto pensando ad un Rehab... Devo uscire dal tunnel della Caffeina!

orsoarcubo ha scritto:

Bel telaio,aggressivo,solido alla vista e soprattutto senza inutili fronzoli (leggi isp,geometrie "spaziali" e cavi interni).
Se poi come dici lo trovi stabile in discesa oltre che leggero direi che hai fatto 13,sono rari i telai in carbonio leggeri che diano una sensazione di controllo pieno dell'avantreno.
Sulla rigidità a vedere la logica di costruzione in ogni modo ho pochi dubbi,il telaio dovrebbe essere fatto di carta per non essere rigido!
Mi piace anche la parte posteriore bella massiccia,non amo i mini pendenti tipo Cannondale o Cervelò,magari sono anche funzionali ma proprio non mi piacciono in un telaio con i "tuboni".
Bel mezzo,ottimo anche il montaggio anche se a vedere quella del tuo presidente una voglina di SR Revolution mi verrebbe....

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Anch'io non amo i fronzoli, ed infatti non ho richesto nè il reggi integrato nè il MC BB30, che hanno invece voluto alcuni dei miei compagni di team.
Su richesta si può avere anche la predisposizione per il DI2, il telaio in quel caso arriva senza guide per i cavi cambio e con i fori per far passare i cablaggi nell'obliquo.
Per un upgrade del gruppo, vedremo, per ora mi interessava metterla su, così ho preso quello lì. Arriva dalla (seconda) bici di un amico che è passato all'11v, è poco sfruttato, e l'ho avuto a prezzo di realizzo...