ci sono giorni in cui i sogni si realizzano.
altri, in cui, invece, rimangono tali.
questi secondi giorni pero' non devono essere considerati come meno importanti, sì meno gioiosi, ma che servono, servono tantissimo, magari per poter un domani ritornare a trasformare il sogno in realtà.
la mia otzy, se guardo esclusivamente il punto di vista "agonistico", non è andata sicuramente bene. ma la gara è solo un contorno del week end. e quest'anno me ne son reso conto.
ed il mio ritiro mi ha dato in dono anche questo. la consapevolezza, forse inconsciamente persa, che, almeno per me, Solden non è una gara. è un insieme di sentimenti, sensazioni, emozioni.
la gioia provata nell'incontrare tanti di voi (scusate, ma a nominarvi tutti rischio seriamente di dimenticare qualcuno, l'età avanza....) è stato un qualcosa che portero' sempre dentro.
la gioia vista negli occhi di chi la finiva è stata anche mia. non invidia o rabbia, ma felicità, vera.
io ci ho provato a finirla, ma la caviglia faceva troppo male. ed arrivato al ristoro del Giovo ho abbandonato.
peccato. davvero. perché credo che il mio obbiettivo (11.30) l'avrei centrato. (se poi penso che alle 14.10 ero al ristoro del Giovo, con 40' persi per la foratura e compagnia bella, ed il Brennero me lo son fatto da solo per la prima oretta....).
vorrà dire che il prossimo anno si tornerà più determinati che mai!!!!
e come già detto, occhio Otztaler, il prossimo anno non ti lascero' scampo