Bolzano - Resia in notturna

pensopositivo

Velocista
28 Giugno 2009
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Bolzano
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Bici
Trek Emonda SL6 (BDC) - Scott Scale 40 (MTB)
Aloha !

Per chi fosse interessato, segnalo che sabato 9 luglio si terrà la locale edizione della BIKE NIGHT, organizzata dalla Witoor di Ferrara.

Partenza a mezzanotte e arrivo a Resia per colazione (compresa nella quota di iscrizione + 3 ristori), dopo 110 km e 1500 metri di dislivello:

o-o

http://witoor.com/bike-night/bike-night-bolzano-resia/

PS: io mi sono iscritto solo per riuscire UNA VOLTA ad uscire prima di [MENTION=16109]Rapasave[/MENTION] :mrgreen::mrgreen:
 

azorat

Pedivella
20 Agosto 2007
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Trento
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Anch'io e l'amico Giampaolo iscritti. L'abbiamo fatta lo scorso anno ed e' stata magnifica!
Prima della partenza in Piazza Walter era arrivato un temporalone che aveva reso difficile la marcia in autostrada mentre mi dirigevo verso BZ. Arrivato e parcheggiato (pioveva ancora); poi la pioggia e' finita ed e' apparso il cielo stellato che ci ha accompagnati per tutta la pedalata notturna.
Bellissimo!
 

pensopositivo

Velocista
28 Giugno 2009
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Trek Emonda SL6 (BDC) - Scott Scale 40 (MTB)
Anch'io e l'amico Giampaolo iscritti. L'abbiamo fatta lo scorso anno ed e' stata magnifica!
Prima della partenza in Piazza Walter era arrivato un temporalone che aveva reso difficile la marcia in autostrada mentre mi dirigevo verso BZ. Arrivato e parcheggiato (pioveva ancora); poi la pioggia e' finita ed e' apparso il cielo stellato che ci ha accompagnati per tutta la pedalata notturna.
Bellissimo!

Bene, bene, così ci rivediamo. o-o

Ti dirò, l' anno scorso c' erano anche un mio collega con la sua signora.
Entrambi NON allenati a sufficienza, sono però arrivati in fondo e nonostante le 10 ore di sofferenza, alla fine la ricordano come una esperienza positiva e quest' anno ripartono... sempre senza allenamento perchè son furbi loro :mrgreen: ... ma questo è un altro discorso.

Per me, invece, sarà un debutto, la notte intera in sella ancora mi manca, ma mi sembrava un' ottima occasione per cominciare. ;-)
 

azorat

Pedivella
20 Agosto 2007
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com'è andata?

nel caso mio e dell'amico Giampaolo e' andata *benissimo*!!!
Splendida la piazza Walter prima della partenza, con tutte le bici ammassate ovunque,chi a mettere il cartellino sul manubrio, chi a controllare un ultima volta i fissaggi delle luci, chi a gonfiare le ruote, chi - semplicemente a farsi una buona birra comodamente seduti in uno dei bar sulla piazza.

A mezzanotte precisa, un tripudio di lucette e si parte. Questa volta scortati dai vigili e con alcuni incroci con vigile a bloccare il traffico mentre attraversiamo veloci (passare con il rosso e *legalmente* - nuova esperienza per me!)

Poi la lunga fila di luci che si snoda sulla ciclabile fino al primo ristoro al bicigrill di Merano. Cibo, bevande e cosi' il gruppo ora si diluisce e si viaggia tutto sommato meglio, senza improvvisi rallentaenti dovuti all'essere troppo intruppati.

Cosi' si prosegue verso il secondo ristoro. C'e' una fettina di luna, ma la notte e' proprio buia. Tante stelle, temperatura buona. Vai cosi'!

Poi si arriva a Prato allo Stelvio (terzo ristoro - mai mangiato cosi' tanto e frequentemente andando in bici). Riprendiamo la strada seguendo due altri pedalatori che ci avevano fatto strada nel tratto precedente e che vanno alla velocita' (per me) "giusta".
Da Glorenza inizia l'unica vera salita verso Resia, salita che lo scorso anno mi aveva creato crampi. Stavolta su - senza sforzare troppo - e niente crampi. Comincia ad intuirsi che tra un po' e' l'alba. E su ... e su e su. I primi rumori nel bosco: uccelletti che si risvegliano, altri animaletti - uno che attraversa la ciclabile velocemente.
La diga, e gli ultimi Km. E' l'alba, si spengono le luci. Si arriva all'arco di trionfo (il mio?) proprio davanti al campanile nell'acqua.
Una caffettiera che l'organizzazione ha predisposto funziona cosi' cosi' e quindi il caffe' e' merce rara che arriva dall'altra caffettiera che lavora a tempo pieno (e fa un caffe' a malapena bevibile, ma almeno e' caldo).
Perche' al Resia fa sempre se non freddo - fresco, anzi: molto fresco.
Ci si veste un po' di piu', si tira fuori un berretto, si chiacchiera con gli altri partecipanti. Trovo un amico che ho incontrato altre volte. Sentiamo di idee di scendere sul lato Austriaco, poi OtzTal, e rientro dal Rombo. Sentiamo di ipotesi di Austria -> Innsbuck -> Brennero.
L'idea e' bella, ma io devo essere a TN per pranzo. (e chissa' se ce la farei, ma caso mai c'e' sempre un bel treno per il rientro. Sara' per la prossima volta).

Dopo un po' il freddo comincia a penetrare anche la giacca e decidiamo che e' ora di scendere. Facciamo la statale (e sono quasi convinto che si potrebbe fare tutta, tornanti compresi, senza toccare i freni. Ma non ho mai il coraggio per testare questa mia teoria).
Da Malles facile rientro in ciclabile e via. La mia idea era di rientrare in treno sulla ME-BZ, ma l'amico Giampaolo mi dice che a queste velocita' saremo a BZ per le 11:00 e quindi perche' non proseguire? Buona idea.
In effetti, con Giampaolo davanti ed io dietro, siamo a piazza Vittoria e alla macchina gia' alle 10:30, ampiamente in tempo per essere a casa in tempo per pranzo.

(pranzo in un ristorante e ho avuto un momento in cui penso la mia testa abbia dondolato causa addormentamento brevissimo, ma intenso).

Bellissima notturna. Piacevole tutto.
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
nel caso mio e dell'amico Giampaolo e' andata *benissimo*!!!
Splendida la piazza Walter prima della partenza, con tutte le bici ammassate ovunque,chi a mettere il cartellino sul manubrio, chi a controllare un ultima volta i fissaggi delle luci, chi a gonfiare le ruote, chi - semplicemente a farsi una buona birra comodamente seduti in uno dei bar sulla piazza.

.

Mi hai fatto venire voglia di provare
 

pensopositivo

Velocista
28 Giugno 2009
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Bici
Trek Emonda SL6 (BDC) - Scott Scale 40 (MTB)
com'è andata?

OPS !
Scusa Klaus, hai ragione, con tutti 'sti social poi alla fine si trascura il caro vecchio Forum.... :cry

Per quanto mi riguarda è stata una bella esperienza, positiva.
La mia più grande incognita era il sonno, ma sotto quel punto di vista invece è andata benissimo, mai nessuna incertezza.

Ma veniamo alla cronaca della nottata...

Bella la partenza in piazza Walter, proprio sotto il duomo illuminato.
168 partenti. Pensavo di più, ma è appena la seconda edizione e il percorso è forse un po' troppo impegnativo per il grande pubblico (a Ferrara il mese scorso erano in 1450 a veder sorgere il sole dal mare, ma i 100 km erano in pianura).
Comunque l' organizzazione è volenterosa, c'è un gran bel clima.

Percorriamo tutta via Druso scortati dai vigili urbani e ad un tratto vengo raggiunto dal mio collega che aveva partecipato anche l' anno scorso: alla fine ha deciso e si è iscritto all' ultimissimo momento... ovviamente senza alcun allenamento.
Decidiamo di fare il viaggio insieme, almeno fi quanto possibile, visto che oltre ad essere poco allenato ha anche una mountain bike, che su una distanza così lunga non è proprio il mezzo più adatto.
Dopo via Druso le moto ci scortano fino a Ponte Adige e lì comincia la vera notturna.

Un po' di sorpassi e controsorpassi all' inizio, poi ognuno trova il proprio passo e i vari gruppetti procedono tranquilli fino a Sinigo, dove è fissato il primo ristoro.
Il mio socio si ferma per un caffè mentre io tiro dritto.

All' ingresso a Merano trovo un gruppetto di ciclisti un po' in difficoltà con la segnaletica e mi metto alla testa del gruppo per guidarli lungo il percorso di attraversamento della città, che in effetti, di notte (ma nemmeno di giorno), non è proprio agevolissimo.

In piazza San Vigilio il primo contrattempo della nottata.
Terminato il tratto che corre lungo la piazza, percorso su strada, io che sono davanti rientro piano piano sulla destra dove ricomincia la ciclabile.
Conosco bene il posto, ci passo molto spesso per lavoro e so che non devo tagliare subito ma devo aspettare che finisca il marciapiede, bassissimo, che preso di taglio mi farebbe scivolare la ruota e cadere.
Purtroppo, però, sul momento, in quel brevissimo lasso di tempo in cui riconosco che quello che sembra una riga bianca è in realtà un pericolosissimo bordino alto un centimetro, non mi viene in mente di segnalare ad alta voce questa cosa. :cry
Nel frattempo la prendo larga, aspetto che finisca il marciapiede ed entro in ciclabile. Sento che chi mi è immediatamente dietro fa lo stesso, ok... e poi un gran botto !! :wacko:
Mi fermo, giro e torno indietro.
C'è un ciclista a terra. :cry
Ha visto girare noi 2 ed ha tagliato, la ruota ha preso per lungo il marciapiede ed è scivolata.
AZZ !!!
Rimane a terra un minuto buono, cosa che mi preoccupa tantissimo considerando che l' amico [MENTION=16109]Rapasave[/MENTION] in una caduta dalla dinamica simile c'ha lasciato un femore (!!), poi fortunatamente piano piano si rialza.

Ha anche tirato una testata al paraurti di un' auto parcheggiata, ma il casco ha fatto il suo lavoro.
E' dolorante alla schiena, ma sta sostanzialmente bene e piano piano si rimette in sella.

Mentre lui lentamente riparte circondato dai suoi compagni di squadra, io mi aggrego ad un gruppetto che arriva lanciato e passa oltre.

Sono l' ultimo, ma stavolta anche da dietro qualche voce sui pericoli del percorso cittadino la do e in un attimo siamo a Lagundo dove comincia la salita che ci porterà ad attaccare il "piccolo Stelvio", il primo vero strappetto della nottata.

Con i miei 600 km stagionali e 80 ancora da fare, me la prendo comoda e salgo tranquillo, che è ancora lunga.
In salita mi superano in 7-8, ma appena arrivato a Tel non vedo più nessuno, né davanti né dietro.
Poco male, anzi sono contento di stare un po' da solo con i miei pensieri.

Dopo una mezzoretta vengo superato da un trio (2 uomini e una donna) che viaggia piuttosto bene e mi ci aggrego, in modo da fare un po' di velocità.
Arrivo così al secondo ristoro.
Sono in tabella di marcia (48 km alle 2.15) e me la prendo con comodo, tanto non mi corre dietro nessuno.
Dopo circa 20 minuti, mentre sto per ripartire, arriva il gruppetto che avevo lasciato a Merano e vado a sincerarmi delle condizioni del... caduto. :-)
Ha un po' male, non riesce a spingere ed è preoccupato per la salita che verrà più avanti, ma se è arrivato fin qui non è niente di serio, e questo è l 'importante.

Lo saluto, risalgo in sella, parto e mi sento chiamare.... è il mio collega.
Arrivato da un po', è pronto per ripartire e allora si va insieme.
Qui cominciano i primi problemini, per entrambi.

Io comincio a soffrire un po' il freddo: previsioni alla mano, avevo calcolato che smanicato, manicotti e sottocasco fossero sufficienti (in via del tutto eccezionale stavolta non ho zaino), ma non avevo considerato gli impianti di irrigazioni aperti in piena notte e la relativa umidità nell' aria.

Lui è ben coperto, ma comincia ad essere stanco.

Insomma, arriviamo nel tratto sterrato con 2 spiriti completamente opposti: lui contento di poter tirare il fiato in discesa, affronta le salite bestemmiando; io contento di potermi scaldare in salita, affronto le discese congelando. Andiamo anche a 2 ritmi diversi perché in salita si pianta lui e in discesa rimango dietro io che con la BDC sullo sterrato sono svantaggiato rispetto alla sua MTB.

Nel lungo tratto verso Prato allo Stelvio io continuo ad avere freddo ma per lui è anche più dura: sulla distanza la mancanza di allenamento la sente, c'è poco da fare.

Mi adeguo alla sua velocità, chiacchieriamo un po' così passa meglio e alle 4.43 arriviamo al 3° rifornimento, proprio nel paese ai piedi dello Stelvio.
E' stanco, vuole mangiare e riposare un po' prima del duro tratto finale.
Io invece sto bene per cui decido di fermarmi pochissimo, voglio portarmi avanti nel caso il sonno diventasse un problema.

Qui per me comincia il momento più bello di tutto il percorso.
E' arrivato il giorno, qualche raggio comincia a scaldare l' aria, finalmente, e guardandomi intorno ormai si vede bene.
Mi ritrovo da solo e mi piace.
Passo vicino alle case immaginandomi i loro abitanti ancora addormentati, poi supero il campeggio di Glorenza dove tutto ancora tace, immaginandomi che fra un paio d'ore sarà tutto un fermento di gente che si prepara per la nuova giornata ... insomma un momento quasi poetico.
E le gambe girano, nonostante sia in salita, nonostante le 5 ore già pedalate, girano che è un piacere.

Cominciano le rampe finali, fa "caldo" e mi fermo un attimo sulla destra per tornare in assetto estivo.
Sopraggiungono un paio di giovani in MTB e uno dei due, vedendomi fermo mi fa "Siamo arrivati ???"
"Come arrivati ? Mancano 15 km !"
"Veramente ? Nooooo, non dirmi così, noooo" e prosegue.
Finisco di mettere via la roba nella sacca sottosella, riparto e lo affianco.
"Come va? "
"Eh, è durissima... ma veramente manca così tanto ???"
"Eh, sì. Anzi, scusa se te l'ho detto così, ma pensavo scherzassi. Altrimenti te l' avrei detto con più tatto"
"Ma... tutto così ?? "Sì, mancano 400 metri di dislivello e sono tutti così: rampone e spiana, rampone e spiana..."
"Ah, ok, concentriamoci. Concentriamoci !!" (parla a sè stesso)
Li lascio e riprendo a salire al mio ritmo.

Poco più avanti raggiungo una donna.
Appena la affianco anche lei mi chiede se ci sono ancora rampe. Alla mia risposta affermativa, non sembra molto contenta. Capisco che è un po' in difficoltà e decido di restare nei paraggi, per una sorta di muto supporto psicologico.
A volte sono un po' più avanti, a volte sono un po' più indietro perchè mi fermo per non farmi bagnare dalle girandole (lei c'ha la giacca e se ne frega) ma saliamo insieme, tanto abbiamo più o meno lo stesso passo.
Arriviamo sul rampone che passa attraverso dei ruderi e, improvvisamente, a metà rampa si ferma: crampi.
Mi fermo per aiutarla e lì, colpo di scena, mentre l' aiuto a stirare la gamba arriva la.... CARAMMBATA !!! :-)
"Ma... ci conosciamo ?", mi chiede.
"Non saprei.. io sono di Bolzano"
"Anch'io."
"E come ti chiami?"
"Paola"
"Ma sì ! Sei la compagna di Vincenzo !! Ci siamo conosciuti al Sellaronda di 2 anni fa. Fra casco ed occhiali scuri non ti avevo riconosciuta. "

Lasciamo Raffaella Carrà :mrgreen: risaliamo in bici e, percorsi gli ultimi km, alle 7.12 finalmente tagliamo il traguardo, posto proprio di fianco al campanile sommerso.

Tempo di fare una breve colazione offerta dall' organizzazione, attendere il mio collega che anche quest' anno è sopravvissuto (7.27) ad un' impresa superiore al suo stato di allenamento, salutare Paola che riparte per ridiscendere verso Bolzano in bici (grandissima !!!) e alle 8.00 sono sul pullman dell' organizzazione che mi riporterà a Bolzano.
Nella fila di fianco c'è anche il "caduto di Merano". :smile:
Nonostante le botte ed i dolori alla fine ce l' ha fatta, bravissimo anche lui !
L' autobus più silenzioso nella storia mondiale delle gite: l' unico che non dormiva era l' autista. :mrgreen:
 
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pensopositivo

Velocista
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La diga, e gli ultimi Km. E' l'alba, si spengono le luci. Si arriva all'arco di trionfo (il mio?) proprio davanti al campanile nell'acqua.

Ah, ecco perchè non ci siamo trovati !!
In piazza Walther non ti ho visto, ma non mi sono preoccupato perchè contavo di incontrarti per strada....
Invece sei sempre stato parecchio più avanti (io l' alba l'ho vista a Prato Stelvio).
Ormai vai troppo forte per me, prof !! :mrgreen:
 

pensopositivo

Velocista
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Trek Emonda SL6 (BDC) - Scott Scale 40 (MTB)
Bravo Andrea, bel racconto!!
Ho visto nel video che partecipavano ciclisti di ogni genere, tra cui donne in city-bike con cestino anteriore, e uno con una fat bike:wacko:

Sì, c'era un po' di tutto, anche una reclinata.
Con la fat erano in 2, fra cui un ragazzo peruviano (come il mio collega).
Come andava !!
Quando arrivava da dietro, nel buio, con il suo faro a 400000 lum :mrgreen: ed il rumore della gomma, sembrava stesse sopraggiungendo 'na moto !!
Una gamba pazzesca. :asd2:
 
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mabon12

Apprendista Cronoman
7 Aprile 2008
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www.marcobonatti.it
Bici
Non sono mai abbastanza!
OPS !

Ma veniamo alla cronaca della nottata...

Molto carino il racconto, scritto bene e coinvolgente!
Posso pubblicarlo sul mio sito nell'area "ciclo"? Così, per aggiungere la testimonianza di un ciclismo diverso da quello che pratico io abitualmente (pochi km e sempre a tutta o quasi :mrgreen:)
Se hai anche una foto ancora meglio!
 

temporaneo

Novellino
21 Maggio 2016
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merida scultura 907
Bel racconto [MENTION=16667]pensopositivo[/MENTION], avrei voluto farla però l'ho proprio vista all'ultimo qui sul forum e avevo altri programmi.
Per il prossimo anno mi sa che la metto in calendario degli eventi da non perdere!
 

pensopositivo

Velocista
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Molto carino il racconto, scritto bene e coinvolgente!
Posso pubblicarlo sul mio sito nell'area "ciclo"? Così, per aggiungere la testimonianza di un ciclismo diverso da quello che pratico io abitualmente (pochi km e sempre a tutta o quasi :mrgreen:)

Facci, facci, :mrgreen: mi fa piacere.

Se hai anche una foto ancora meglio!

Poche, ma qualcuna l' ho fatta.
E' che non mi sei "social", altrimenti le avresti già viste su Facebook... :-)

https://www.dropbox.com/s/l02onok2fq8w2dg/2016-07-09 23.46.10.jpg?dl=0

https://www.dropbox.com/s/vw2jjoex61pjt7p/2016-07-10 04.52.34.jpg?dl=0

https://www.dropbox.com/s/5lv1ht7nb7wccym/2016-07-10 07.31.04.jpg?dl=0
 

leonisa

Apprendista Cronoman
27 Febbraio 2013
2.817
183
altoadige
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HongFu HF-FM088, Limit Edition
Oggi ho incrociato tantissimi ciclisti che scendevano dalla val Venosta, tra le 07.30 e le 08.30 ca., molti con luci e tutti vestiti troppo per essere appena partiti. C'era un'altra notturna?