Io non lo posso dimostrare con certezza, ma neanche loro,quindi....
Emac, in generale non funziona così. E' chi fa una richiesta (di garanzia come di danni) a doverne dimostrare la fondatezza, non chi è oggetto di tale richiesta a dimostrare il contrario: si chiama "onere della prova".
Ma il caso di squasluc è uno dei pochissimi in cui questo principio non vale: perchè il Codice del Consumo prevede che le "non conformità" che affiorano nei primi sei mesi si dà per scontato che siano difetti preesistenti, salvo prova contraria. L'onere della prova si rovescia ed è quindi il negoziante (il produttore non esiste dal punto di vista legale nei confronti dell'acquirente) a dover dimostrare che il fodero si è rotto per un impatto.
A maggior ragione a mio parere anzichè infognarsi in polemiche e sputtanamenti sarebbe molto più utile (o meno inutile) mettere in mora il negoziante e vedere l'effetto che fa.
Come neanche lui lo sa ???
Il forumendolo ha scritto, parole sue, che il perito da definito la crepa come "
quasi sicuramente non causata da un danno accidentale come dichiarato (
ma difficile da dimostrare)" (il grassetto è mio). Insomma, anche un "perito di parte" non si è sbilanciato nel dire che
sicuramente il danno è dovuto ad un difetto. Fermo restando comunque quanto detto sopra, cioè che è il negoziante a dover dimostrare che è stato rotto in un impatto...
Recepito il messaggio, mi dava solo fastidio il discorso di stare zitto anche se parte lesa perche' impossibilitato a dimostrare la verita'.
Credo che converrai che tra lo stare zitti ed il dire cose che potrebbero ritorcersi contro ci possano essere situazioni intermedie...