automobilisti Vs ciclisti (ancora)

Vi sentite meno sicuri ogni volta che uscite in bici rispetto al passato?

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FrankMar

Gregario
2 Ottobre 2017
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BDC: Bianchi Infinito CV Disc 2018 MTB: Scott Scale 900.
Perchè durante la guida abbiamo dei punti morti nella visuale, una volta insegnavano a voltarsi a scuola guida, ma comunque capita più spesso di quanto tu possa immaginare.
Abbiamo anche un punto cieco nel nostro occhio in corrispondenza dell'uscita del nervo ottico dalla retina e si può fare il test che allego per verificarlo: è veramente sorprendente.
il test parte dai 12 secondi in poi del filmato.
 

Bradipotamodimontallina

Apprendista Passista
21 Giugno 2018
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Abbiamo anche un punto cieco nel nostro occhio in corrispondenza dell'uscita del nervo ottico dalla retina e si può fare il test che allego per verificarlo: è veramente sorprendente.
il test parte dai 12 secondi in poi del filmato.

Ma è cosa risaputa,cioè a me l'avevano insegnato sia a biologia alle superiori sia,come ha scritto la persona di prima in autoscuola,e parlo di più di 20 anni fa.
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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mia
Abbiamo anche un punto cieco nel nostro occhio in corrispondenza dell'uscita del nervo ottico dalla retina e si può fare il test che allego per verificarlo: è veramente sorprendente.
il test parte dai 12 secondi in poi del filmato.
Non sono riuscito ad afferrare cosa dovrei vedere o non in quel test ;nonzo%
 

CLICK17

Passista
21 Settembre 2008
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Abbiamo anche un punto cieco nel nostro occhio in corrispondenza dell'uscita del nervo ottico dalla retina e si può fare il test che allego per verificarlo: è veramente sorprendente.
il test parte dai 12 secondi in poi del filmato.

Un'arbitro di calcio aveva già spiegato questo alcuni anni fa , dicendo che per valutare la situazione bisognerebbe stare ad un certo numero di metri dall'azione , anzi troppo vicino a volte è peggio appunto per questo motivo. Ma hanno introdotto il var , ma a volte quando sono troppo sicuri di se , non usano questo strumento.
Cosa centra questo mio intervento sul calcio che parliamo di ciclismo e sicurezza stradale. Perché a volte si guarda appena e , tutto libero , si passa e nell'angolo d'ombra c'era il ciclista. Si possono usare le più grandi tecnologie mai inventate , specchietti retrovisori , indicatori di direzione , ma sono come il var per molti arbitri , non serve perché hanno visto tutto.
Molte volte sento dire da automobilisti che hanno preso multe perché non si sono fermati allo stop perché non c'era niente. Ma allora mettevano un semplice dare la precedenza. Avranno messo uno stop , per costringere a fermarsi e per potere vedere se arriva qualcuno.
 
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FrankMar

Gregario
2 Ottobre 2017
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BDC: Bianchi Infinito CV Disc 2018 MTB: Scott Scale 900.
Non sono riuscito ad afferrare cosa dovrei vedere o non in quel test ;nonzo%
Fissando con l'occhio destro la croce a sinistra e contemporaneamente coprendo l'occhio sinistro, bisogna spostarsi con la testa in avanti o indietro finchè il punto a destra "scompare". Ovviamente se non fissi la croce ma sposti l'occhio a destra, altrimenti lo vedrai nuovamente.
Il problema nasce dalla distanza dei due segni che non deve essere troppo elevata o troppo ridotta, altrimenti lo spostamento della testa diventa troppo elevato affinchè si noti l'effetto voluto. Diciamo che a tutto schermo i segni sono troppo distanti, meglio tenerli a circa 15 cm, variando la dimensione della finestra di Yuotube.
ciao.
 
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Novellino
3 Giugno 2017
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da rottamare
Devo ammettere che più guido l'auto e più mi stanno antipatici i ciclisti in alcuni loro modi di fare. Ed io ho già scritto qualche tempo che guido solo da qualche mese. Mi sembra addirittura che i più rispettosi e collaborativi sulla strada siano i motociclisti e non ho mai guidato una moto in vita mia. Purtroppo quella dell'essere i più deboli sulla strada viene usata a volte come una scusa per fare un po' come ci pare, senza rispettare gli altri utenti della strada e per fare del facile vittimismo con il senno di poi. Penso a quando un ciclista si butta in mezzo alla strada dietro un auto ferma allo stop, a quando un ciclista sta in mezzo ad una stradina di montagna senza far cenno di accorgersi di chi gli sta dietro né tanto meno di mettersi sulla destra per favorire una possibilità di sorpasso, a quando i ciclisti tagliano le curve in gruppo nell'altro senso tanto che mi sorprendo che qualcuno non mi sia rimasto appiccicato sul parabrezza, a quando a quando a quando.

Certo rimango in fondo sempre una ciclista, perché quando guido su un percorso nuovo mi chiedo se sia fattibile in bici e se i panorami valgano la fatica/gioia di una pedalata. Eppure adesso quando sono al volante e incontro gli altri ciclisti mi chiedo pure se quel determinato tratto lo farei con tanta baldanza da non avere nessuno spazio di frenata e di fuga in caso di emergenza, se mi fregherei di quelli che mi stanno dietro pur avendo spazio sufficiente per entrambi, se pedalerei come se non ci fosse un domani... e se e se e se.

Sembra che basti poco, eppure su qualsiasi mezzo si sia, c'è sempre chi crede di avere più diritti di altri e noi non facciamo eccezione. My 2 cents.
 
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Xeneize
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Devo ammettere che più guido l'auto e più mi stanno antipatici i ciclisti in alcuni loro modi di fare. Ed io ho già scritto qualche tempo che guido solo da qualche mese. Mi sembra addirittura che i più rispettosi e collaborativi sulla strada siano i motociclisti e non ho mai guidato una moto in vita mia.

Che siano più rispettosi è tutto da dimostrare. Potrei portarti infiniti esempi di moto/scooter che hanno commesso infrazioni sia nei miei confronti (in tutte le occasioni, sia che guidassi, andassi a piedi o fossi in bici), che verso altre persone.

Purtroppo quella dell'essere i più deboli sulla strada viene usata a volte come una scusa per fare un po' come ci pare, senza rispettare gli altri utenti della strada e per fare del facile vittimismo con il senno di poi.

Essere più deboli rispetto ad una macchina o una moto non è una semplice opinione ma un dato di fatto, come il pedone è il più debole di tutti. Anche dei pedoni si potrebbe parlare, ma sorvoliamo.

Penso a quando un ciclista si butta in mezzo alla strada dietro un auto ferma allo stop, a quando un ciclista sta in mezzo ad una stradina di montagna senza far cenno di accorgersi di chi gli sta dietro né tanto meno di mettersi sulla destra per favorire una possibilità di sorpasso, a quando i ciclisti tagliano le curve in gruppo nell'altro senso tanto che mi sorprendo che qualcuno non mi sia rimasto appiccicato sul parabrezza, a quando a quando a quando.

Ognuno ha le sue colpe e risponde in proprio. Non è che se uno è cretino per la proprietà transitiva sono cretino anch'io perché vado in bici.

Eppure adesso quando sono al volante e incontro gli altri ciclisti mi chiedo pure se quel determinato tratto lo farei con tanta baldanza da non avere nessuno spazio di frenata e di fuga in caso di emergenza, se mi fregherei di quelli che mi stanno dietro pur avendo spazio sufficiente per entrambi, se pedalerei come se non ci fosse un domani... e se e se e se.

Si va come si sa. L'ho già scritto in altre discussioni: andare in gruppo (penso ti riferisca a questo) non è facile e bisogna imparare e chi dà un'impronta sportiva al ciclismo andare in gruppo e andare forte fa parte dl suo bagaglio tecnico.
Con la pratica e l'attenzione ci si riesce.
C'è a chi non interessa ed esce da solo e va piano.
Il rischio, però, è sempre dietro l'angolo, come ad un mio amico che (molto tranquillo) si è fatto un sacco di ospedale perché una macchina non l'ha visto e l'ha preso in pieno, mentre procedeva nella stessa direzione.
 
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Bettina

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1 Luglio 2009
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Devo ammettere che più guido l'auto e più mi stanno antipatici i ciclisti in alcuni loro modi di fare. Ed io ho già scritto qualche tempo che guido solo da qualche mese. Mi sembra addirittura che i più rispettosi e collaborativi sulla strada siano i motociclisti e non ho mai guidato una moto in vita mia. Purtroppo quella dell'essere i più deboli sulla strada viene usata a volte come una scusa per fare un po' come ci pare, senza rispettare gli altri utenti della strada e per fare del facile vittimismo con il senno di poi. Penso a quando un ciclista si butta in mezzo alla strada dietro un auto ferma allo stop, a quando un ciclista sta in mezzo ad una stradina di montagna senza far cenno di accorgersi di chi gli sta dietro né tanto meno di mettersi sulla destra per favorire una possibilità di sorpasso, a quando i ciclisti tagliano le curve in gruppo nell'altro senso tanto che mi sorprendo che qualcuno non mi sia rimasto appiccicato sul parabrezza, a quando a quando a quando.

Certo rimango in fondo sempre una ciclista, perché quando guido su un percorso nuovo mi chiedo se sia fattibile in bici e se i panorami valgano la fatica/gioia di una pedalata. Eppure adesso quando sono al volante e incontro gli altri ciclisti mi chiedo pure se quel determinato tratto lo farei con tanta baldanza da non avere nessuno spazio di frenata e di fuga in caso di emergenza, se mi fregherei di quelli che mi stanno dietro pur avendo spazio sufficiente per entrambi, se pedalerei come se non ci fosse un domani... e se e se e se.

Sembra che basti poco, eppure su qualsiasi mezzo si sia, c'è sempre chi crede di avere più diritti di altri e noi non facciamo eccezione. My 2 cents.

La stragrande maggioranza dei morti e feriti sulle nostre strade sono causati da chi guida una macchina. Poi in numero decisamente minore da chi guida camion, pulman ed altri mezzi a motore. Infine ci sono ciclisti e pedoni che possono causare qualche rallentamento locale con perdita davvero esigua di tempo, e sporadicamente degli incidenti.
Il vero problema delle nostre strade sono gli automobilisti e su questo è inutile discutere.
 
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jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
gli imbecilli guidano auto, camion, moto, biciclette e vanno anche a piedi
ma solo gli imbecilli che guidano un'auto (o un camion o, più raramente, una moto) ammazzano persone
che ci sia un problema di imbecillità diffusa non c'è dubbio ma prima risolviamo i tanti morti ammazzati e i tantissimi feriti
e per farlo bisogna iniziare da chi può uccidere altri
 

paolone8

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Casati laser chorus
gli imbecilli guidano auto, camion, moto, biciclette e vanno anche a piedi
ma solo gli imbecilli che guidano un'auto (o un camion o, più raramente, una moto) ammazzano persone
che ci sia un problema di imbecillità diffusa non c'è dubbio ma prima risolviamo i tanti morti ammazzati e i tantissimi feriti
e per farlo bisogna iniziare da chi può uccidere altri
una piccola puntualizzazione: nemmeno ciclisti e pedoni sono esentati dall'ammazzare, non molto tempo fa un ciclista ha investito un ottantenne sulle strisce; morto. Mi ricordo anche di un pedone che fe fece cadere un ciclista con conseguenze tragiche. La prima parte del tuo intervento è secondo me il vero punto fermo di tutta questa discussione.
 

jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
una piccola puntualizzazione: nemmeno ciclisti e pedoni sono esentati dall'ammazzare, non molto tempo fa un ciclista ha investito un ottantenne sulle strisce; morto. Mi ricordo anche di un pedone che fe fece cadere un ciclista con conseguenze tragiche. La prima parte del tuo intervento è secondo me il vero punto fermo di tutta questa discussione.
dai fai il bravo ... non c'è dubbio che capitino eventi strani causati anche da pedoni e ciclisti ma ad oggi l'italia ha il triste primato percui la metà delle vittime di incidenti stradali non era in auto
dove sia il problema maggiore è evidente
 
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Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Questa discussione è l'ultima di diverse discussioni sull'argomento. Siamo arrivati alla 157ª pagina, significa che l'argomento è molto sentito e la convivenza fra le due categorie difficile. Che gli imbecilli abbondino fra tutte le parti (pedoni, motociclisti, camionisti, tassisti e automobilisti) non si discute. Penso anche che alcuni che scrivano qui e che facciano le anime candide predichino bene ma razzolino male, per dire che la colpa non sta sempre da una parte.
In tante pagine però non ho letto che un automobilista sia morto perché investito da un ciclista.
 

Ciclocancello

Scalatore
16 Gennaio 2018
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3.097
Milano
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Olmo Veloce Zerotre 10V
Che un ciclista causi la morte di un automobilista credo sia abbastanza improbabile.

Sicuramente sarebbe ora che si prendessero davvero provvedimenti, per altro già previsti, verso tutti quegli automobilisti che guidano in maniera infame (visto che costituiscono un pericolo oggettivamente maggiore).

Però non è corretto pretendere il rispetto delle regole senza essere disposti a fare altrettanto.

E di gente che porta la bici in maniera pericolosa ce n'è parecchia.





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