Beh... a questo punto incollo qui il testo del post che ho messo su "giri, salite e imprese" in "emozioni e imprese"... perchè per me quella di ieri l' altro è stata una giornata molto importante e emozionante... L' HO FATTA TUTTA!!!!!
Torno a scrivere su questo thread, che mi spiace vedere inattivo, non perchè pensi di compiere imprese più di altri, ci mancherebbe, probabilmente ho solo più voglia di raccontare!
Sono in ferie, e come di consuetudine... stamani sveglia presto, alle 9.40 scarico la bici dall' auto a Fornaci di Barga (LU); l' idea è quella di provare a salire per la quarta volta il san Pellegrino in Alpe, una tra le salite più dure d' Italia con i suoi 1255 metri di dislivello e gli ultimi km tutti al 18-20 %...
e magari continuare il mio personale trend positivo, visto che ogni volta mi sono fermato meno su quelle rampe... poco più di un mese fa come testimoniato anche su questo forum, in un giro bello e per la prima volta in compagnia (ottima!) mi fermai due volte per rifiatare.
Fino a Chiozza vado su relativamente bene, ormai conosco a memoria quel tratto... belle rampe all' 8-10%, antipasto impegnativo del muro che arriverà dopo. Mi fermo in paese per un break e riparto... 8- 10 all' ora col 34/19 alternato al 21.
Ed eccoci... arrivo al cartello che avvisa 18%, in cima a quella rampa non ci sono mai arrivato... giunge all' improvviso dopo un falsopiano, sembra messa lì apposta a spezzare le gambe e il fiato di chi ha l' ardire di affrontarla.
25 inserito dietro, il computerino segna una velocità sempre più bassa: 8-7... si attesta sui 6 orari, le gambe sembrano di gesso, non ce la faccio... 5,1 orari, sto per fermarmi, cuore in gola, piove sudore sula bici... SPIANA!!!!! (Si fa per dire).
Mi dico "Se sono passato qui ci devo provare a farla tutta, l' altra volta mi fermai all' ultimo terribile tornante, non devo cedere!"
Ma ci sono altre rampe, il sudore piove sempre più, si infila negli occhi nonostante la fascia "NON DEVO CEDERE!" e all' improvviso è sparito l' Eddy che diceva che in affanno lui si ferma, che scherzando aggiungeva che lui non è un samurai giapponese!
E giù imprecazioni per farmi coraggio e perchè mi vengono, la testa non so manco più dove l' ho, salgo meccanicamente... altri tre muri assurdi in quei tre chilometri tremendi e ogni volta gambe di gesso, ogni volta 5 all' ora.... vado su.
E quando, testa bassa, imprecazioni che escono da sole, sento da un balconcino una voce in accento emiliano "E' dura eh?" capisco di essere in cima!!!
Rido come un ebete, rispondo a voce alta "L' ho fatta tutta, caspio (non ho detto proprio così), l' ho fatta tutta!!!!"
Poi chiacchere con un ex ciclista che mi ha superato in macchina (in prima, lì anche le macchine vanno in prima) e che resta esterreffatto nell' avermi visto salire il San Pellegrino con le scarpe da tennis, un bel pranzo al ristorante da Pacetto e un' escursione al meraviglioso lago di Vagli con ritorno da Gramolazzo e quindi un' altra bella salita (vedi racconto di Ferragosto, era una visita rimasta in sospeso).
Lo so che tantissimi tra voi hanno fatto quella stessa salita o altre più dure senza fermarsi, ma io non avrei mai creduto seriamente, nemmeno stamattina, che ce l' avrei fatta.. e ci credo ancora a stento "L' HO FATTA TUTTA, CA... SPIO! L' HO FATTA TUTTA!"