Il tuo secondo punto lo quoterei all'infinito
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La promozione della Valle Stura sarà nulla, le riprese televisive riguarderanno soltanto la breve discesa dal Colle della Lombarda e degli ultimi 3 chilometri salendo al Santuario.
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Inoltre mi sembra pure difficile da gestire come logistica:
- nel 1999 la strada fu chiusa fin dalle prime ore del mattine, come consuetudine, e si creò una magnifica processione di gente, in molti si fermavano via via salendo. Con questa soluzione invece tutti dovranno arrivare in cima (unica consolazione ci sarà un grande pubblico);
- il comune di Vinadio e/o l'ex comunità montana si potrebbero accollare dei costi non indifferenti per lo sgombero neve e la messa in sicurezza delle valanghe soltanto per consentire ai tifosi di arrivare all'arrivo senza alcuna promozione;
- il villaggio presente all'arrivo dove lo posizionano? a Vinadio non ci sarà nessuno, quindi lo fermano a Isola... la carovana scende dal santuario e si incrocia con le auto al seguito della corsa che avranno la deviazione dal Larche/Maddalena;
Per valorizzare realmente il bellissimo territorio cuneese si doveva studiare una tappa Pinerolo>Sant'Anna di Vinadio con il Morti/Fauniera e si poteva ricavare un piano B, come ad esempio: Pilone del Moro/Madonna del Colletto/Sant'Anna di Vinadio, indubbiamente meno suggestivo dei Morti interessante considerando l'attuazione in condizioni meteorologiche avverse. Il piano B non lo avranno nemmeno con la tappa del giorno precedente, alla fine il collegamento tra l'Italia e la Francia è garantito soltanto tramite Agnello / Maddalena (ciclisticamente non fattibile) / Lombarda.
Pare evidente che le amministrazioni comunali e l'ATL, legate all'assenza di sponsor privati non credono nell'utilizzare il Giro d'Italia come mezzo di promozione turistica. Questa miopia la trovo assurda, mi rendo conto che le amministrazioni comunali non hanno un euro, però le potenzialità turistiche delle vallate cuneesi
dovrebbero sfruttare il ciclismo come mezzo promozionale. Dico ciclismo perché oltre al Giro si dovrebbe guardare al Tour ed il Criterium du Dauphinè che si svolgono in periodi con condizioni atmosferiche migliori. Non c'è nessun altro evento, sportivo o non sportivo, in grado di fornire una promozione del territorio come il ciclcimo.
Risoul è un esempio concreto: hanno portato prima il Tour de l'Avenir, poi hanno fatto le prove generali con il Criterium Du Dauphinè ed infine hanno ottenuto l'arrivo di tappa del Tour, adesso avranno pure il Giro.
Complimenti a loro. Un percorso simile potrebbe puntare Limone Piemonte, ma qui bisognerebbe cambiare la mentalità di troppe persone.
Almeno la Valle Varaita sarà interessata dal passaggio dei corridori concrete ripercussioni sul territorio.
La cosa più irritante è leggere i commenti degli amministratori: sono tutti soddisfatti, magari girando nell'Expo si sono fatti contagiare e non hanno visto il percorso della tappa di Sant'Anna rilasciando le consuete frasi di circostanza
http://www.targatocn.it/2015/10/05/...a-per-il-passaggio-del-giro-ditalia-2016.htmlhttp://www.targatocn.it
Per quanto riguarda il punto 1, la risposta è semplice ASO ed RCS agiscono indipendentemente, ognuno cura i propri interessi, se Cuneo volesse il Grand Depart o tappe decisive le potrebbe ottenere, basta semplicemente aprire il portafoglio...
Per valorizzare il territorio ci sarebbe anche il Trofeo dell Scalatore, breve corsa a tappe della RCS che non si disputa più dagli inizi del 2000. In una delle ultime edizioni disputarono una tappa con arrivo al Santuario di Sant'Anna di Vinadio. Fu una prova simile a quanto solitamente fa l'Aso. Ipoteticamente la dovrebbero utilizzare per valorizzare tutto il territorio Alpino Italiano, ma qui è utopia pura.