Differenza sostanziale tra guarnitura 36-52 e 39-53

Ciclista tascabile

Novellino
27 Dicembre 2014
44
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Tra Schio e Parma
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Bici
Look 566 Origin
Per mulinare il 50-11 in pianura devi essere altro che "davvero forte".
Mulinare il 50-11 in discesa sarebbe possibile oltre una certa pendenza negativa, ma oltre che davvero forte devi essere anche un drago come discesista .... perchè qualche curva la devi pur incontrare .....

Saleut.

Era quello che intendevo, solo che ho visto tanti dire che ci si trova "corti" con solamente il 50 in pianura ;nonzo%
Personalmente monto la compact e 13-29 quindi sfondi una porta aperta :-)
 

Ciclista tascabile

Novellino
27 Dicembre 2014
44
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Tra Schio e Parma
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Bici
Look 566 Origin
Il problema della compact e' che e' troppo corta! :mrgreen:

Nel senso che nei vallonati costringe a passare continuamente dal 34 al 50 e viceversa. La tradizionale invece e' molto piu' versatile per questo tipo di uso perche' col 39 si fa quasi tutto.

Io personalmente da quando sono passato dalla compatta alla tripla ho migliorato tantissimo la comodita' d'uso: alternando fra 39 e 30 riesco a gestire bene tutte le salite, mentre prima col 34 ero sempre in una terra di mezzo che non andava mai bene.

Per assurdo per sfruttare bene la compact nei vallonati bisogna avere più gamba che con il 39...
 

evolux

Apprendista Scalatore
7 Agosto 2013
2.153
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Bici
BIANCHI OLTRE XR1 - Specialized Tarmac SL5 S-Works Team Edition
Secondo me non è questione di stancarsi troppo e fare meno km.
Tutto dipende dalle gambe che hai e dai percorsi che fai.
Quest'anno sono tornato alla 50-34 dopo un breve tentativo con la 52-36. Mi succedeva che con la 52 non sfruttavo mai l'11 (e tante volte neanche il 12). Con la 50 riesco a pedalare in lieve salita anche con il 23 (mio terzultimo pignone) senza dover scalare alla 34, con la 52 avrei dovuto incrociare troppo salendo al 25.
Salite oltre il 10% riesco a farle con il 34-28, ma con il 36 ho avuto difficoltà.
Ora rapporta tutto questo a corone 53-39 e tutto si amplifica.
Ripeto, ti ho solo riportato la mia esperienza che è dovuta esclusivamente al mio livello di gamba .... certo con gambe più forti, tutto questo si supera .... solo tu puoi valutarti.

Saleut.
Concordo alla grande!
 

andre.road

Scalatore
11 Ottobre 2012
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Roma
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Bici
:-)
Forse sarò impopolare ma va bene lo stesso.
Col 53/39 fatichi tanto, qualche volte esplodi:impic:, però alla lunga migliori:asd2:
Ci sono delle granfondo dove il 52-36 l'avrei voluto avere.. quando le salite son tante, dopo un po' di ritmo gara, l'agilità va a farsi benedire....... però sapendo di avere rapporti più duri impari giocoforza ad usare la testa e a gestire le forze in modo efficace.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
14.393
4.379
Genova
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Bici
Colnago 50 Anniversary
Essendo alla ricerca di una guarnitura Ultegra 6800. nelle varie offerte e sempre fuori stoccaggio la 36-52 e quindi dovrei ripiegare sulla compact o sulla 39-53.
Chi le ha provate mi saprebbe dire tra la media compatta e la 39-53 chiamandola pesante che differenza ci passa? :wacko:

Chiariamo che stiamo parlando di rapporti e un rapporto è un rapporto da qualunque parte lo si guardi.
Fatta questa premessa la 53/39 ti porta a spingere rapporti più lunghi, più duri. In salite serie, se non hai una gamba sufficientemente allenata e l'ultimo pignone non basta potresti trovarti in difficoltà ad agilizzare; di contro la compact ti permette di avere meno difficoltà, generando rapporti più corti.
Quando ti dicono: «Col 34 vai dappertutto.» Non è proprio così. Vai dappertutto se hai la gamba per andarci. Un principiante fa fatica ovunque e non si salva nemmeno col 32 su certe salite.
Di vantaggio la tradizionale ha che col 39 puoi fare un giro in agilità senza cambiare mai moltiplica. Per esempio se hai un 39x15 puoi andare intorno ai 32 orari a 100 rpm. Da quel punto di vista è più flessibile e in discesa se ti piace pedalare ti diverti, anche se col 50x11 ti diverti lo stesso. Come dicevo, parliamo di rapporti.
 

reds0973

Novellino
27 Maggio 2009
67
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Confermo, anch'io arrivo da un 50x34 e adesso vado di 52x36 11-28 e mi trovo strabene, faccio delle granfondo e qualche garetta in circuito e in entrambe i casi mi trovo bene.
 

albertissimo

Apprendista Cronoman
1 Settembre 2008
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Mestre (Ve)
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Bici
Cannondale S6 Dura Ace
Questa discussione comincia a stuzzicarmi...
Io ho una compact ed un pacco pignoni con il 27 come ultimo rapporto.
Nel periodo invernale dove cerco l'agilità, in effetti il 34 mi risulta un po' stretto.
Anche se (visto il mio peso) nelle salite dolomitiche il 34/27 mi serve tutto.
Però leggendo i vari commenti potrei passare ad un 36/28 ed avere pressoché lo stesso sviluppo metrico.
Quello che mi (e vi) chiedo è se cambierebbe il modo di pedalata. Ovvero, a parità di lunghezza di pedivelle con il 36/28 troverei la stessa agilità (frequenza di pedalata) che attualmente ho con il 34/27. In pratica sono a chiedervi che tipo di differenza troverei.
Per quanto riguarda la corona grande, penso sia stato detto che il 52 può essere utile solo in certe (e a mio giudizio poche) discese dove occorre sviluppare velocità. In gruppo in pianura su strade aperte al traffico, non vedo assolutamente la necessità di avere un 52 al posto del 50.
In gara (ma ne faccio veramente poche) il discorso è un altro. Strade controllate e gruppi aperti sulla sede stradale forse (e dico forse) possono giustificare un aumento di 2 denti sulla corona grande.
Ma quello che mi interessa di più è avere i rapporti giusti nelle lunghe e numerose salite affrontate senza soluzione di continuità nel corso di un'uscita.
 

Ciclista tascabile

Novellino
27 Dicembre 2014
44
1
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Tra Schio e Parma
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Look 566 Origin
Questa discussione comincia a stuzzicarmi...
Io ho una compact ed un pacco pignoni con il 27 come ultimo rapporto.
Nel periodo invernale dove cerco l'agilità, in effetti il 34 mi risulta un po' stretto.
Anche se (visto il mio peso) nelle salite dolomitiche il 34/27 mi serve tutto.
Però leggendo i vari commenti potrei passare ad un 36/28 ed avere pressoché lo stesso sviluppo metrico.
Quello che mi (e vi) chiedo è se cambierebbe il modo di pedalata. Ovvero, a parità di lunghezza di pedivelle con il 36/28 troverei la stessa agilità (frequenza di pedalata) che attualmente ho con il 34/27. In pratica sono a chiedervi che tipo di differenza troverei.
Per quanto riguarda la corona grande, penso sia stato detto che il 52 può essere utile solo in certe (e a mio giudizio poche) discese dove occorre sviluppare velocità. In gruppo in pianura su strade aperte al traffico, non vedo assolutamente la necessità di avere un 52 al posto del 50.
In gara (ma ne faccio veramente poche) il discorso è un altro. Strade controllate e gruppi aperti sulla sede stradale forse (e dico forse) possono giustificare un aumento di 2 denti sulla corona grande.
Ma quello che mi interessa di più è avere i rapporti giusti nelle lunghe e numerose salite affrontate senza soluzione di continuità nel corso di un'uscita.

So di essere un incompetente rispetto a molti altri in questo forum, vado in bdc da soli due anni, ho sempre girato con la compatta e di pianura ne faccio veramente poca.
Personalmente mi piace molto leggere e aggiornarmi e mi pare che, per quanto non sia una regola generale, la pedalata agile e rapida risulti più efficace di quella potente (si lo so, ho aperto un argomento infinito e controverso, inoltre questo dipende molto dalle abitudini)... detto questo, io oltre ad avere la compact ho modificato il pacco pignoni (lo sgrano al volo 29-27-25-23-21-19-18-17-15-13) per avere possibilità di scelta in salita ovvero arrivare a pedalare, con frequenza degna, al 20% ma anche poter menare col 50.
Concludo per dirti che se vuoi avere sempre il rapporto giusto forse oltre che parlare solo di compact bisogna discutere anche del pacco pignoni e della frequenza ideale di pedalata (quantomai personale, si veda la differenza fra Froome e Contador)... spero di essere stato d'aiuto...

p.s.: io ho trovato quest'app che mi ha molto aiutato a farmi un'idea... https://play.google.com/store/apps/details?id=com.gearcalculator
 

FedeSp

Apprendista Scalatore
26 Ottobre 2013
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22
Arcola (SP)
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Bici
No
Ciao a tutti, scrivo la mia esperienza, vengo da un'anno con un 53-39 e pacco da 11-28, ho cercato di tenerlo ma non ci sn riuscito per vari motivi.

1) in salita se non sei allenato muori (non che con il 34 sia diverso ma ho guadagnato più di 10 pedalate al minuto sulla stessa salita)
2) in pianura se mettevo il 53 lo usavo con i rapporti alti (11 mai usato)
3) sforzo maggiore per cercare di tenere una cadenza alta

Ora sono passato da die mesi al 50-34 è tutta un'altra cosa, in salita sono sempre lento, ma vado meglio molto meglio le gambe girano e non mi pianto come mi è successo in alcune salite.


Inviato da mio iPhone
 

SGT PEPPER

Pedivella
11 Novembre 2014
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mentana
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passoni animus titanium
Ciao a tutti, scrivo la mia esperienza, vengo da un'anno con un 53-39 e pacco da 11-28, ho cercato di tenerlo ma non ci sn riuscito per vari motivi.

1) in salita se non sei allenato muori (non che con il 34 sia diverso ma ho guadagnato più di 10 pedalate al minuto sulla stessa salita)
2) in pianura se mettevo il 53 lo usavo con i rapporti alti (11 mai usato)
3) sforzo maggiore per cercare di tenere una cadenza alta

Ora sono passato da die mesi al 50-34 è tutta un'altra cosa, in salita sono sempre lento, ma vado meglio molto meglio le gambe girano e non mi pianto come mi è successo in alcune salite.


Inviato da mio iPhone
Stessa strada anche io: ora ho50/34 e 13/29...mi sento di andare dappertutto.
 

evolux

Apprendista Scalatore
7 Agosto 2013
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BIANCHI OLTRE XR1 - Specialized Tarmac SL5 S-Works Team Edition
Ragazzi, io ho la compact 50-34 con dietro 11/28, e non credo di cambiare.
2 cose a riguardo di questo thread che interessa comunque anche a me.

Sono stato sabato scorso da Alfiero Dalla Piazza e la maggior parte degli iscritti qua sa benissimo chi è. Mi ha detto che se passassi ad una guarnitura 53/39, a parità di sforzo, guadagno 2 km/h. Me l'ha detto molto convinto e poi ha aggiunto "fidati di me". Da lui ci vanno Rabottini, Formolo, Finetto, la squadra Fantini Nippo, tanti tanti altri. Io non so se lui è rimasto abituato alla corona della "vecchia guardia" ma mi ha detto che suo figlio Michele ha insistito perché provasse anche lui la compact, l'ha provata, e non si è trovato bene in quanto ritiene che la pedalata sia "vuota".

Ho contattato lo stesso giorno un altro meccanico che ha lavorato per Bugno nei Giri D'Italia negli anni '90 e gli ho chiesto se era vero secondo lui. Mi ha risposto che gli faranno la stessa domanda 10 volte al giorno e quindi non si è stupito.

Mi ha riferito che la credenza che sia meglio un 53/39 è perché anni fa si aveva dietro un pignone che partiva dal 13 in su, mentre adesso quasi tutte le compact partono con l'11, quindi si equivalgono.

Ma anzi, c'è di più, mi ha detto che il 53 "flette" di più rispetto al un 50, e se non sapete cosa significa "flette" Google o la funzione "cerca" di BDC Forum può essere utile.

Addirittura mi ha detto che c'è chi fa dei calcoli sul fatto che la corona più grande del 53 è più vicina al pacco pignoni come distanza...insomma, alla fine il "discrimine" è sempre lo stesso: si cercano modi per andare meglio (più veloce) e possibilmente fare meno fatica, ma alla fine bisogna sempre spingere. Se hai un 50 davanti userai un rapporto più piccolo dietro rispetto a quello che useresti con il 53. La fatica non cambia.

Oggi quasi tutte le bici che escono montano la compact, ci sarà un motivo e non è certo la moda.

Per il fatto che Fabian Cancellara, Nibali e gli altri big usano ancora il 53 penso che sia per il fatto che comunque hanno sotto un altro motore in termini di watt, poi che sia dato dal doping e/o da un motore elettrico o da quant altro questo non mi è dato saperlo.

Io mi tengo la compact sulla Intenso Ultegra 11V perché voglio essere avvantaggiato nelle salite, visto che ho intenzione di farne.
 

albertissimo

Apprendista Cronoman
1 Settembre 2008
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Mestre (Ve)
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Cannondale S6 Dura Ace
So di essere un incompetente rispetto a molti altri in questo forum, vado in bdc da soli due anni, ho sempre girato con la compatta e di pianura ne faccio veramente poca.
Personalmente mi piace molto leggere e aggiornarmi e mi pare che, per quanto non sia una regola generale, la pedalata agile e rapida risulti più efficace di quella potente (si lo so, ho aperto un argomento infinito e controverso, inoltre questo dipende molto dalle abitudini)... detto questo, io oltre ad avere la compact ho modificato il pacco pignoni (lo sgrano al volo 29-27-25-23-21-19-18-17-15-13) per avere possibilità di scelta in salita ovvero arrivare a pedalare, con frequenza degna, al 20% ma anche poter menare col 50.
Concludo per dirti che se vuoi avere sempre il rapporto giusto forse oltre che parlare solo di compact bisogna discutere anche del pacco pignoni e della frequenza ideale di pedalata (quantomai personale, si veda la differenza fra Froome e Contador)... spero di essere stato d'aiuto...

p.s.: io ho trovato quest'app che mi ha molto aiutato a farmi un'idea... [url]https://play.google.com/store/apps/details?id=com.gearcalculator[/URL]

Ti ringrazio della risposta, ma la mia era una questione limitata all' ULTIMO pignone.
Data la tua "limitata" esperienza di ciclista dovuta ai soli 2 anni di pratica di questo bellissimo sport non so se tu abbia affrontato lunghi ed impegnativi giri dolomitici con numerosi passi in successione. E se poi hai avuto l'occasione di passare 3 giorni di seguito a pedalare in alta quota. Ed ancora meno conosco il tuo peso. E ti assicuro (ma lo saprai bene anche tu) che in salita è una componente determinante. Nel mio precedente intervento stavo parlando del rapporto più lungo perché messo il 34/27, venga giù il mondo arrivo in cima anche al passo San Pellegrino lato Cencenighe dopo aver percorso 190 km (per fare un esempio). Soffrendo ma arrivando in cima che ero in grado di riconoscere parenti ed articolari frasi di senso compiuto.
Quindi assolutamente corretta ed intelligente la tua riflessione sulla scala pignoni ma intendevo focalizzare la mia richiesta sulle differenze tra un 34/27 ed un 36/28.
Non so se giri impegnativi di pedemontana e/o media montagna dai 200/300 km con 2.000/3.000 m di dislivello non so se mi richiedono di stare "umile" con una compact oppure fare un piccolo upgrade verso il 36/28.
Poi la regola assoluta che ognuno si conosce e sa se preferisce agilità (si fa presto a dirlo meno a farlo) o forza.
Percorro circa 12.000 km all'anno ma la struttura non è certo da ciclista (176 cm per quasi 80Kg) ma da ex calciatore di fascia (giocavo come te) e nel periodo invernale vado in palestra a rinforzare la parte alta.
Mi interessava capire cosa poteva cambiare nella pedalata al di la del mero dato numerico dello sviluppo metrico.
 

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Novellino
27 Dicembre 2014
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Ti ringrazio della risposta, ma la mia era una questione limitata all' ULTIMO pignone.
Data la tua "limitata" esperienza di ciclista dovuta ai soli 2 anni di pratica di questo bellissimo sport non so se tu abbia affrontato lunghi ed impegnativi giri dolomitici con numerosi passi in successione. E se poi hai avuto l'occasione di passare 3 giorni di seguito a pedalare in alta quota. Ed ancora meno conosco il tuo peso. E ti assicuro (ma lo saprai bene anche tu) che in salita è una componente determinante. Nel mio precedente intervento stavo parlando del rapporto più lungo perché messo il 34/27, venga giù il mondo arrivo in cima anche al passo San Pellegrino lato Cencenighe dopo aver percorso 190 km (per fare un esempio). Soffrendo ma arrivando in cima che ero in grado di riconoscere parenti ed articolari frasi di senso compiuto.
Quindi assolutamente corretta ed intelligente la tua riflessione sulla scala pignoni ma intendevo focalizzare la mia richiesta sulle differenze tra un 34/27 ed un 36/28.
Non so se giri impegnativi di pedemontana e/o media montagna dai 200/300 km con 2.000/3.000 m di dislivello non so se mi richiedono di stare "umile" con una compact oppure fare un piccolo upgrade verso il 36/28.
Poi la regola assoluta che ognuno si conosce e sa se preferisce agilità (si fa presto a dirlo meno a farlo) o forza.
Percorro circa 12.000 km all'anno ma la struttura non è certo da ciclista (176 cm per quasi 80Kg) ma da ex calciatore di fascia (giocavo come te) e nel periodo invernale vado in palestra a rinforzare la parte alta.
Mi interessava capire cosa poteva cambiare nella pedalata al di la del mero dato numerico dello sviluppo metrico.

Sono uno che gioca molto sui calcoli per andare in bici... per farmi un'idea di come dover affrontare una salita uso un'equazione semplice a tre variabili: Sviluppo x rmp = velocità (e le varie ricavate)
mettendo dentro qualche valore puoi ricavare sia la velocità guadagnata a parità di pedalate sia il numero di pedalate per mantenere una determinata velocità e farti un'idea di come, il cambio di corona, faccia variare il tuo stare in bici... poi ovvio, l'ideale sarebbe provare...
 

albertissimo

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1 Settembre 2008
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So di essere un incompetente rispetto a molti altri in questo forum, vado in bdc da soli due anni, ho sempre girato con la compatta e di pianura ne faccio veramente poca.
Personalmente mi piace molto leggere e aggiornarmi e mi pare che, per quanto non sia una regola generale, la pedalata agile e rapida risulti più efficace di quella potente (si lo so, ho aperto un argomento infinito e controverso, inoltre questo dipende molto dalle abitudini)... detto questo, io oltre ad avere la compact ho modificato il pacco pignoni (lo sgrano al volo 29-27-25-23-21-19-18-17-15-13) per avere possibilità di scelta in salita ovvero arrivare a pedalare, con frequenza degna, al 20% ma anche poter menare col 50.
Concludo per dirti che se vuoi avere sempre il rapporto giusto forse oltre che parlare solo di compact bisogna discutere anche del pacco pignoni e della frequenza ideale di pedalata (quantomai personale, si veda la differenza fra Froome e Contador)... spero di essere stato d'aiuto...

p.s.: io ho trovato quest'app che mi ha molto aiutato a farmi un'idea... [url]https://play.google.com/store/apps/details?id=com.gearcalculator[/URL]

Sono uno che gioca molto sui calcoli per andare in bici... per farmi un'idea di come dover affrontare una salita uso un'equazione semplice a tre variabili: Sviluppo x rmp = velocità (e le varie ricavate)
mettendo dentro qualche valore puoi ricavare sia la velocità guadagnata a parità di pedalate sia il numero di pedalate per mantenere una determinata velocità e farti un'idea di come, il cambio di corona, faccia variare il tuo stare in bici... poi ovvio, l'ideale sarebbe provare...

Caspita!!!! :-x
Non me ne intendo molto di calcoli di questo tipo ma capisco il senso del tuo intervento. Ma credo che oltre un certo limite saltano tutti i calcoli fatti a tavolino....spingi quello che hai. Punto e basta! :mrgreen:
Il mio dubbio è che con il 36 cambia un fattore del braccio di leva (termini assolutamente impropri ma se c'è qualche ingegnere meccanico potrà intervenire in mio soccorso spiegando meglio il concetto).
In pratica la leva primaria (anche qui il termine non è corretto) rappresentata dalla lunghezza della pedivella rimane fissa.
Quella che varia è la distanza tra il punto di applicazione della forza (fulcro del pedale) e la catena. Che nel caso del 36 è leggermente minore rispetto a quella del 34. Ecco, non so se questa variazione incida in maniera significativa.
Certo, la soluzione migliore è provare, ma visto che quando cambio un pezzo della bici (nel caso specifico corone/cassetta/catena) mi partono un sacco di soldi (non ho vizi e quindi investo molto sui componenti) mi dispiacerebbe fare una scelta non adatta alle mie esigenze.
Facendo un rapido calcolo dovrei investire circa 360 Euro.
 

giannifrullo

Pignone
21 Luglio 2014
276
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Ragazzi, io ho la compact 50-34 con dietro 11/28, e non credo di cambiare.
2 cose a riguardo di questo thread che interessa comunque anche a me.

Sono stato sabato scorso da Alfiero Dalla Piazza e la maggior parte degli iscritti qua sa benissimo chi è. Mi ha detto che se passassi ad una guarnitura 53/39, a parità di sforzo, guadagno 2 km/h. Me l'ha detto molto convinto e poi ha aggiunto "fidati di me". Da lui ci vanno Rabottini, Formolo, Finetto, la squadra Fantini Nippo, tanti tanti altri. Io non so se lui è rimasto abituato alla corona della "vecchia guardia" ma mi ha detto che suo figlio Michele ha insistito perché provasse anche lui la compact, l'ha provata, e non si è trovato bene in quanto ritiene che la pedalata sia "vuota".

Ho contattato lo stesso giorno un altro meccanico che ha lavorato per Bugno nei Giri D'Italia negli anni '90 e gli ho chiesto se era vero secondo lui. Mi ha risposto che gli faranno la stessa domanda 10 volte al giorno e quindi non si è stupito.

Mi ha riferito che la credenza che sia meglio un 53/39 è perché anni fa si aveva dietro un pignone che partiva dal 13 in su, mentre adesso quasi tutte le compact partono con l'11, quindi si equivalgono.

Ma anzi, c'è di più, mi ha detto che il 53 "flette" di più rispetto al un 50, e se non sapete cosa significa "flette" Google o la funzione "cerca" di BDC Forum può essere utile.

Addirittura mi ha detto che c'è chi fa dei calcoli sul fatto che la corona più grande del 53 è più vicina al pacco pignoni come distanza...insomma, alla fine il "discrimine" è sempre lo stesso: si cercano modi per andare meglio (più veloce) e possibilmente fare meno fatica, ma alla fine bisogna sempre spingere. Se hai un 50 davanti userai un rapporto più piccolo dietro rispetto a quello che useresti con il 53. La fatica non cambia.

Oggi quasi tutte le bici che escono montano la compact, ci sarà un motivo e non è certo la moda.

Per il fatto che Fabian Cancellara, Nibali e gli altri big usano ancora il 53 penso che sia per il fatto che comunque hanno sotto un altro motore in termini di watt, poi che sia dato dal doping e/o da un motore elettrico o da quant altro questo non mi è dato saperlo.

Io mi tengo la compact sulla Intenso Ultegra 11V perché voglio essere avvantaggiato nelle salite, visto che ho intenzione di farne.

Quindi come dici te con 34/50 pure sul pianeggiante si tira forte avendo 11 al posteriore ;nonzo%
 

evolux

Apprendista Scalatore
7 Agosto 2013
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Quindi come dici te con 34/50 pure sul pianeggiante si tira forte avendo 11 al posteriore ;nonzo%



Come dico io, come dicono i meccanici, come è normale che sia dopotutto.
La concezione del 53 è "vecchia" proprio per il fatto che fino ad anni fa si partiva dal 12 o dal 13 dietro.
 

Ciclista tascabile

Novellino
27 Dicembre 2014
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Caspita!!!! :-x
Non me ne intendo molto di calcoli di questo tipo ma capisco il senso del tuo intervento. Ma credo che oltre un certo limite saltano tutti i calcoli fatti a tavolino....spingi quello che hai. Punto e basta! :mrgreen:
Il mio dubbio è che con il 36 cambia un fattore del braccio di leva (termini assolutamente impropri ma se c'è qualche ingegnere meccanico potrà intervenire in mio soccorso spiegando meglio il concetto).
In pratica la leva primaria (anche qui il termine non è corretto) rappresentata dalla lunghezza della pedivella rimane fissa.
Quella che varia è la distanza tra il punto di applicazione della forza (fulcro del pedale) e la catena. Che nel caso del 36 è leggermente minore rispetto a quella del 34. Ecco, non so se questa variazione incida in maniera significativa.
Certo, la soluzione migliore è provare, ma visto che quando cambio un pezzo della bici (nel caso specifico corone/cassetta/catena) mi partono un sacco di soldi (non ho vizi e quindi investo molto sui componenti) mi dispiacerebbe fare una scelta non adatta alle mie esigenze.
Facendo un rapido calcolo dovrei investire circa 360 Euro.

Ma i miei calcoli li faccio in rapporto alla VAM che riesco a sviluppare, così da sapere all'incirca la velocità media che posso tenere e con quale rapporto ottenerla, alle mie rpm ideali... ma lasciamo perdere :mrgreen:
Comunque, se ho capito bene: il 36 risulterebbe essere una leva migliore rispetto al 34, quindi l'aumento di sviluppo metrico sarebbe "contrastato" dal miglioramento della meccanica? Funzionerebbe quasi da amplificatore, aggiungendo pochi watt avresti uno sviluppo sensibilmente superiore? Se quello che ho appena scritto ha un senso... vado a ordinare il 36-52 :mrgreen:
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Nel periodo invernale dove cerco l'agilità, in effetti il 34 mi risulta un po' stretto.
Anche se (visto il mio peso) nelle salite dolomitiche il 34/27 mi serve tutto.

Uno usa i rapporti in base alla zona in cui sta. Non ha senso, a mio parere, montare una compact in piena pianura padana, dove al massimo hai un cavalcavia al 7%. Anche su salite non lunghissime al 10% con un 39x25 se sei predisposto per la salita te la cavi. Non pedalerai agile come con un 34x25 o 27, ma le porti a casa senza distruggerti i tendini.
Diverso è il discorso delle Alpi, con salite lunghe e difficili, dove anche il più insignificante degli strappi parte da un'8% e dove la maggior parte di noi non è abituata.
Nella zona di Genova e provincia, ci sono pochissime salite che giustifichino una compact. Con un 39x27 le fai senza penare troppo. Pertanto, finché le forze mi sorreggeranno continuerò ad usare la tradizionale. Anche se devo ammettere che in certe occasioni, quando sono particolarmente stanco un 27 mi farebbe comodo.

Quindi come dici te con 34/50 pure sul pianeggiante si tira forte avendo 11 al posteriore ;nonzo%

Alla fine si parla sempre di rapporti. 4:2 fa 2, come 8:4 o 16:8 o 64:32. Cambi la grandezza delle moltipliche e dei pignoni, ma il rapporto non cambia.
Il 50x11 se lo vuoi tirare bene, ad almeno 95 rpm sono quasi 50 orari. E se riesci a tirare i 50 per un bel pezzo non dipende certo dai rapporti, ma dalle gambe.