Ha qualche utilità un pm per giri ultra lunghi con più o meno dislivello?...nel caso oltre i watt che altro parametro ha senso guardare?
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[emoji106] [emoji106] [emoji106]NO!
tanto sull'ultima salita (vedi rombo all'oeztzy)non si entra manco in z3
io mi regolo di piu' a sensazioni per non strafare sulla prima salita..e un occhio al cardio.
A volte "inseguire" i watt che non vengono sulla prima salita perche' ci siamo imposti totwatt a tavolino e' deleterio...meglio sensazioni cardio e occhio a come si muove il gruppo...se c'e' da stringere i denti per tenere un gruppo che riteniamo buono perche no?
sab
Quindi posso anche vendere i bepro [emoji16] [emoji16] [emoji16] [emoji16]
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Quindi posso anche vendere i bepro [emoji16] [emoji16] [emoji16] [emoji16]
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beh, tra il serio e il faceto, io ricordo che ti dissi proprio qualcosa tipo "o li usi per allenarti in modo strutturato oppure non ti servono a nulla, come un soprammobile"
Secondo me, per come ti ho capito, per come mi pare capire tu sei solito pedalare, un pm per te è come una mosca fastidiosa mentre pedali.
Se ti ho capito bene, tempo un anno e il pm lo smonti, a te piace fare il giro enorme, godere del panorama, godere del piacere di pedalare, godere della sosta a mangiare, godere magari di una pedalata in compagnia, godere dell'impresa, ... ma non mi pare che ti procuri piacere l'allenamento strutturato di per se, come invece è per molti che scrivono qui dentro.
E se ho capito bene ... per te il pm è un oggetto non solo inutile ma addirittura in parte fastidioso
il panorama
ha senso se ti prefiggi degli obbiettivi, tipo fare la salita x a y watt, oppure per vedere la deriva cardiaca, ovvero se il cuore è alto ma i watt che eroghi sono bassi (oltre un fisiologico calo che si ha su lunghe e lunghissime distanze) allora è il caso di limitare i danni. Ma prima che te ne accorgi guardando il garmin...ti arrivano segnali prima dalle gambe
Penso che non si riferisse alla gara, ma all'allenamento.NO!
tanto sull'ultima salita (vedi rombo all'oeztzy)non si entra manco in z3
io mi regolo di piu' a sensazioni per non strafare sulla prima salita..e un occhio al cardio.
A volte "inseguire" i watt che non vengono sulla prima salita perche' ci siamo imposti totwatt a tavolino e' deleterio...meglio sensazioni cardio e occhio a come si muove il gruppo...se c'e' da stringere i denti per tenere un gruppo che riteniamo buono perche no?
sab
Se invece accade l'opposto? ossia che il cuore sia basso (intendo qualche bpm sotto al solito) ed i watt invece sono gli stessi? Quale conclusione si trae?
Penso che non si riferisse alla gara, ma all'allenamento.
O magari ho capito male io
rispondendo poi alla tua domanda sulla deriva cardiaca ,se i batti non salgono sulla prima salita ,a parita' di watt espressi e'quasi sempre sinonimo di poca brillantezza.
solitamente quando sei un po' affaticato il cuore fatica a salire. Non è la condizione ideale per allenarsi, ma non è che sia sbagliato farlo in assoluto...dipende, da quello che si intende fare, dal livello di affaticamento, da quello che si ha in programma nei giorni a seguire
volevo chiedere una cosa: noto che la potenza precipita in piano (ho stages).
volevo chiedere se questa è una particolarità più accentuata di stages oppure anche gli altri powermeter (tipo spider o pedali) tendono ad abbassare di molto la potenza una volta in piano.
è una curiosità perchè trovo differenze abbastanza curiose se provo la mia cp 20 se all'interno ci sono parti di piano.
venerdì fino a 18 minuti viaggiavo ad x watts (pendenza media 6.5%) poi un km e mezzo di piano (forse lievissima discesa) mi ha abbassato di 8 watt medi la potenza (pure cercando di spingere a tutta). in due minuti...
può esssere una questione di abitudine a non sviluppare watt in piano? è il power meter stages? lo fanno tutti?
effettivamente mi pare che Saverio non corre.
Comunque applicando il mio concetto,ed esperienza,anche ai giri lunghi in allenamento penso che prima di tutto sia da guardare:
1)sensazioni
2) cuore
3) power meter
rispondendo poi alla tua domanda sulla deriva cardiaca ,se i batti non salgono sulla prima salita ,a parita' di watt espressi e'quasi sempre sinonimo di poca brillantezza.
in un ipotetica salita lunga finale ,come puo' essere il rombo alla oetzy o lo stelvio alla vecchia santini,io mi gestisco meglio sapendo che non devo superare tot battiti (nel mio caso 160) piuttosto che inseguire dei watt ...poi magari mi ritrovo in z3 bassa ma questo non ha importanza visto che piu di quello non posso dare...e comunque ragazzi dopo tot ore di bici e dislivello il calo dei watt ,anche se andiamo "piano" sulle prime salite e' inevitabile e normale che ci sia.
Marco io eliminerei il cuore, visto che non uso la fascia da 3 anni ormai
Alla Santini, diverso da Solden, il pm sull'ultima salita mi ha sempre aiutato, inutile correre dietro i primi 5/10 km, e poi saltare, invece sai che, potrai salire a circa 265/270 w, e alla fine li raccogli uno ad uno quelli che perchè sono ancora abbastanza brillanti, pensano di poter tenere. Negli ultimi 3 km puoi guadagnare anche 5', come perderli
A Solden, dopo S. Leonardo, l'obbiettivo è 1 solo, strapparsi fin lassù con le ultime energie
può esssere una questione di abitudine a non sviluppare watt in piano? è il power meter stages? lo fanno tutti?
Ma lui è ciccione[emoji14] [emoji14] [emoji14] [emoji14]Ah beh
Non preoccuparti non è il tuo PM, o una cosa diversa per altri PM.
E' la semplice interazione tra sistema (fisica) e fisiologia, visto che il movimento viene generato dall'essere umano (e non da una macchina).
Nel primo caso (sistema) ciò che cambia è l'INERZIA da dover vincere e la TIPOLOGIA di forze in gioco. In una salita all'8% per un soggetto di 70Kg+8 kg mezzo e accessori, le resistenze da vincere esprimendo ~300W, C.d.A. 0.32 (per rimanere su un ordine di grandezza medio) sono la somma data da da queste componenti:
Loss dt: 9.05 (watts) [3.0 %]
F drag: 3.60 (N), 15.38 (watts) [5.1 %]
F rolling: 3.81 (N), 16.30 (watts) [5.4 %]
F gravity: 61.00 (N), 260.87 (watts) [86.5 %]
Risultato
vel = 15.4 (km/h) @ 301 watt
Lo stesso soggetto incontra queste componenti da "vincere" in pianura (0% pendenza), sempre esprimendo 300W, C.d.A. 0.32
Loss dt: 9.00 (watts) [3.0 %]
F drag: 23.06 (N), 249.73 (watts) [83.2 %]
F rolling: 3.82 (N), 41.42 (watts) [13.8 %]
F gravity: 0.00 (N), 0.00 (watts) [0.0 %]
vel = 39 (km/h) @ 300 watt
Semplificando nel sistema "fisico"
A) per ottenere una similare forza resistente che da prevalentemente gravitazionale diviene resistenza in un fluido (aria) l'atleta deve raggiungere, a parità di potenza, velocità tanto maggiori in funzione inversa rispetto alle pendenze salita che permettono una medesima gestione di output potenza;
ma B) la resistenza gravitazionale ha un incremento lineare con l'incremento di velocità, la resistenza nell'aria è funzione esponenziale
ma qui ci si ferma solo all'insufficiente e superficiale parte "fisica".
La componente fisiologica in relazione/interazione a quanto sopra suggerisce andamenti e caratteristiche tipiche quali:
C) a parità di output nel sistema "salita", viste le velocità decisamente sempre inferiori (e tanto più basse tanto maggiore è la resistenza/pendenza da vincere), si tende, per inerzia, ad un rallentamento della velocità angolare di spinta sui pedali con una maggiore accentuazione dei punti morti e conseguente reclutamento muscolare più orientato su un reclutamento massimale ossidativo + anche fibre miste e glicolitiche (> forza ma < endurance); la coppia torcente vede una andamento sinusoidale con una maggiore accentuazione dei valori di picco.
D) a parità di output nel sistema "pianura", tanto più elevate sono le velocità (e quindi anche la resistenza da vincere che incrementa in modo esponenziale) tanto più ci si avvicina ad una azione di pedalata SIMILE a quella in pianura.
La coppia torcente vede una andamento sinusoidale con una MINORE accentuazione dei valori di picco ma un angolo di spinta più ampio rispetto al sistema precedente
Prerequisito necessario una grande predisposizione aerobica e un efficace adattamento ad ENTRAMBE i "sistemi" di resistenza da dover "vincere". Non è infatti casuale che atleti non puramente scalatori né puramente cronomen tendano e riescano a gestire con una similare cadenza (e in corrispondenza di uno sforzo massimale quindi anche relativo output potenza) entrambe queste situazioni. E quindi ad avere anche SIMILARI coppie torcenti indipendentemente dal sistema "salita" o "pianura".
Viceversa atleti più predisposti anche muscolarmente (vd reclutamento muscolare) per un "sistema" piuttosto che per l'altro hanno un inevitabile maggior agio in una situazione rispetto all'altra.