Era già stato "smascherato" con evidenti errori nella traccia gps che nei palazzi di Londra aveva dato i numeri...A proposito di ciclisti che corrono ..( ma sara' vero?)https://www.runnersworld.it/campione-ciclismo-thomas-pidcock-pazzesco-di-corsa-5k-10167
boja... più che altro vorrei dire che se io faccio un test sui 5k non ci penso neanche a ripeterlo dopo qualche giornoA proposito di ciclisti che corrono ..( ma sara' vero?)https://www.runnersworld.it/campione-ciclismo-thomas-pidcock-pazzesco-di-corsa-5k-10167
due cose che non c'entrano nulla una con l'altra però... 2e40 è un buon tempo per uno che non fa il runner, ma è comunque un tempo a mezz'ora dai primi su una maratona di livello.Comunque Olano e Lanfranchi stavano sui 2 e 39/40 in maratona , e il miglior tempo nella maratona di un iron man credo sia sui 2 e 39 anche quello
D'accordissimo ,non so tu , ma io quando correvo ( piano..) mi veniva il voltastomaco a fare piu' di 5 km in pista, max 16 km ..20 giri in un senso e 20 nell'altro preparando una maratona. E , se il fondo ( suolo) lo permetteva ( A Venezia isola non trovi asfalto ma solo tante curve a 90°) andavo piu' veloce , probabilmente perche' mi stufavo meno ,a correre fuori che in pista , ovviamente no su 1000 mt ma su almeno 8/10 kmPer quanto io sia un fautore della corsa a piedi ( o forse proprio per quello) ho qualche dubbio, non tanto sulla eccezionalita' del ragazzo a piedi ( anche 14'30" sarebbe gia' una grandissima prestazione per un non podista ) quanto sulla precisione di distanza e tempo. I tempi si fanno in pista con un cronometro , non con il garmin in strada. In pista , in gara ufficiale sull'ora personalmente non sono mai riuscito a passare i 16 km netti ( mio personale ottenuto in una staffetta 12 x 1 ora a Genova). Con il satellitare si e la differenza non era neanche poca. La strada certificata da misuratori della federazione per gare sui 5000 / 10000 su strada ha invece una sua affidabilita' e per misurare NON si usa il satellitare , ma la rotella.
Leggendo Albanesi si impara molto sulle tecniche di allenamento sulla corsa, ma non va preso per oro colato tutto quanto scrive, in particolare a mio avviso Albanesi ha tre difetti:Già solo che Albanesi sostiene che il test del moribondo (percorrere a piedi almeno 10 km in un ora) è una cosa sensata me lo fa automaticamente considerare non attendibile.
Un granfondista allenato che non ha mai corso lo supererebbe anche, magari però a prezzo di un infortunio, ma che senso ha?!
Leggendo Albanesi si impara molto sulle tecniche di allenamento sulla corsa, ma non va preso per oro colato tutto quanto scrive, in particolare a mio avviso Albanesi ha tre difetti:
-un approccio talebano all'allenamento, che porta a tabelle spacca ossa, il concetto di un atleta con tempi di recupero superiori al normale non gli entra in testa, per lui sotto un certo livello siamo delle m..de
-un modo poco simpatico di esprimere certi concetti. Il punto sul test del moribondo per me è stato positivo nel senso che mi ha stimolato a fare i miei primi 10 km in 1 ora, però se uno non ce la fa diventa piuttosto antipatico essere paragonato a un moribondo
-comunque l'approccio Albanesi non va bene per chi vuole solo fare jogging e stare in salute
Direi anche il 95 %In linea di massima si, approccio "paleolitico" e "troppo distruttivo" per me, personalmente in ottica moderna e livello amatoriale non top (che tra l'altro copre almeno il 90% dei corridori del mondo) il focus è sul preservare gli infortuni e la longevità del corridore, per il restante 10% sanno benissimo come fare/a chi rivolgersi per andare forte senza leggere Albanesi. Imho.
Sono d'accordo. Albanesi incentra tutto sul fatto che bisogna fare le gare e dare il massimo per restare motivati, intendendo che la motivazione deriva dal fatto di esprimere in pieno il proprio potenziale. Questo è vero sul breve periodo ma sul lungo periodo se si dà tutto e ci si infortuna non va bene.In linea di massima si, approccio "paleolitico" e "troppo distruttivo" per me, personalmente in ottica moderna e livello amatoriale non top (che tra l'altro copre almeno il 90% dei corridori del mondo) il focus è sul preservare gli infortuni e la longevità del corridore, per il restante 10% sanno benissimo come fare/a chi rivolgersi per andare forte senza leggere Albanesi. Imho.
Come darti tortoAggiungerei che usa gare di avvicinamento all'impegno per cui ci si prepara come allenamento, e sappiamo tutti che con un pettorale non si capisce più niente e si parte a 3:50.
Pablo
Tipico degli amatoriAggiungerei che usa gare di avvicinamento all'impegno per cui ci si prepara come allenamento, e sappiamo tutti che con un pettorale non si capisce più niente e si parte a 3:50.
Pablo
Sono curioso potresti anche in privato indicarmi come pianifichi allenamenti. magari anche solo le giornate con il tempo che dedichi . Non le specificheIniziato in questi giorni la preparazione per la mezza del castello a Vittuone (MI) il 6 febbraio. Obiettivo sub 90'.
Manterrò la bici/rulli per qualche uscita alla domenica e una rullata infrasettimana per recuperare.
Carina, fatta due volteIniziato in questi giorni la preparazione per la mezza del castello a Vittuone (MI) il 6 febbraio. Obiettivo sub 90'.
Manterrò la bici/rulli per qualche uscita alla domenica e una rullata infrasettimana per recuperare.
Ti rispondo qui, magari qualcuno leggendo può prendere/dare spunti utili a tutti.Sono curioso potresti anche in privato indicarmi come pianifichi allenamenti. magari anche solo le giornate con il tempo che dedichi . Non le specifiche
grazie mille
Sì, la ricordo un filo fresca ma molto ben partecipata, c'erano bei treni per farla in gruppo anche sub 4'.@patrick89 fatta anche io nell'edizione 2020, percorso da PB piatto come una tavola