Esistono due modi per usare il liquido frenafiletti:
1) Applicarlo sulla filettatura della vite e LASCIARLO ASCIUGARE (è quello che accade sulle viti dei pezzi di ricambio, già ricoperte da una patina solida bluastra). In questo caso la patina solida contribuisce ad aumentare l'attrito di scorrimento fra i filetti della vite e quelli della madrevite e quindi è un buon sistema antisvitamento;
2) Applicare il frenafiletti e subito dopo avvitare la vite senza lasciarlo asciugare. In questo caso il frenafiletti andrà letteralmente a saldare la vite nella madrevite e l'antisvitamento diventa molto più forte. Questa modalità di applicazione va usata solo nel caso di viti di sezione sufficientemente grande e sottoposte a notevoli vibrazioni (come nel caso di motori). Infatti, se la vite è troppo piccola, si rischia di sottoporla ad eccessiva torsione in fase di svitamento (poichè il gambo è incollato tenacemente) e la testa rischia di saltare, oppure può risultare impossibile svitarla.
Sulle viti della bicicletta secondo me non bisogna mai usare la modalità 2, sia perchè le viti sono piccole sia perchè non ci sono vibrazioni eccessive come nel caso di macchine a motore.
Esperienza personale:
quando ho montato il disco posteriore a 6 viti, ho applicato frenafiletti liquido e stretto subito dopo le viti a occhio. Ieri mi arriva la dinamometrica, allora mi viene la malsana idea di controllare se tali viti fossero strette correttamente. Provo ad avvitare con la chiave impostata a 6 Nm e la vite gira. MI FIDO della dinamometrica (MAI FIDARSI!!!) e a un certo punto salta la testa della vite. Quello che è accaduto è che il gambo era rimasto saldato nel mozzo e la vite si è spezzata per torsione. Ora giro con 5 viti anziché 6.
Quindi per concludere, sulla viteria della bicicletta mai applicare il frenafiletti liquido ma aspettare che si asciughi.
1) Applicarlo sulla filettatura della vite e LASCIARLO ASCIUGARE (è quello che accade sulle viti dei pezzi di ricambio, già ricoperte da una patina solida bluastra). In questo caso la patina solida contribuisce ad aumentare l'attrito di scorrimento fra i filetti della vite e quelli della madrevite e quindi è un buon sistema antisvitamento;
2) Applicare il frenafiletti e subito dopo avvitare la vite senza lasciarlo asciugare. In questo caso il frenafiletti andrà letteralmente a saldare la vite nella madrevite e l'antisvitamento diventa molto più forte. Questa modalità di applicazione va usata solo nel caso di viti di sezione sufficientemente grande e sottoposte a notevoli vibrazioni (come nel caso di motori). Infatti, se la vite è troppo piccola, si rischia di sottoporla ad eccessiva torsione in fase di svitamento (poichè il gambo è incollato tenacemente) e la testa rischia di saltare, oppure può risultare impossibile svitarla.
Sulle viti della bicicletta secondo me non bisogna mai usare la modalità 2, sia perchè le viti sono piccole sia perchè non ci sono vibrazioni eccessive come nel caso di macchine a motore.
Esperienza personale:
quando ho montato il disco posteriore a 6 viti, ho applicato frenafiletti liquido e stretto subito dopo le viti a occhio. Ieri mi arriva la dinamometrica, allora mi viene la malsana idea di controllare se tali viti fossero strette correttamente. Provo ad avvitare con la chiave impostata a 6 Nm e la vite gira. MI FIDO della dinamometrica (MAI FIDARSI!!!) e a un certo punto salta la testa della vite. Quello che è accaduto è che il gambo era rimasto saldato nel mozzo e la vite si è spezzata per torsione. Ora giro con 5 viti anziché 6.
Quindi per concludere, sulla viteria della bicicletta mai applicare il frenafiletti liquido ma aspettare che si asciughi.