Mi sono iscritto anch'io a questa GF, ma non conosco il Mortirolo, se non di fama, è una salita molto dura?
mmmmm.... Scusate se mi dilungo un pochino.
Il Gavia [da Ponte di Legno] ammazza in tre punti: il primo è prima del bivio per Pezzo (prima di Sant'Apollonia) con un drittone largo che inganna l'occhio ma comincia a segarti le gambe. Il secondo è dopo la barriera della chiuura invernale, quando strada entra nel bosco e si restringe parecchio: qui la pendenza è del 16-18% per un km circa, e dopo un po da un filo di tregua per poi ammazzarti nuovamente; poi fuori dal bosco prosegue pedalabile. I tornanti (non molti) sono ampi e quindi se li prendi larghi riprendi fiato. Salendo il fiato viene via via mancando più per l'altitudine che per la salita. Questo fino alla galleria. Dopo la galleria c'è la terza mazzata: sono 4 tornanti che segano le gambe, perché dopo 13km di salita affrontare quelli è piuttosto duro, ma a terra ci sono i cippi che ti dicono quanti km mancano, e sono numeri piacevoli 3, 2, 1. Gli ultimi 6-700metri è un falsopiano.
Non ti spaventare, troppo. L'importante è affrontarla con il proprio ritmo, senza strafare all'inizio.
Mortirolo [da Monno, nel caso si faccia il doppio Mortirolo come l'anno scorso]: è una bella salita, che merita rispetto, ma non impossibile, c'è un piccolo tratto a inizio salita, subito fuori da Monno che tira un pochino, poi prosegue regolare fino all'ultimo pezzo, dove una serie bellissima di tornanti si succede a poche decine di metri l'uno dall'altro, quasi come se fossero su un plastico in miniatura. Li arranca bene, ma non è impossibile.
Mortirolo [da Mazzo], quello classico, leggendario di Pantani. Ha due problemi secondo me: è immerso costantemente nel bosco; non da mai tregua, mai. Non c'è un pezzo dove spiana, se la pendenza scende sotto il 10 per pochi metri, poi impenna al 18, i tornanti sono stretti, strettissimi. Se li prendi stretti potresti impiantarti. Quindi vai sull'esterno. I tornanti sono numerati quindi quando parti te ne mancano 33. Ad ognuno si soffre e si arranca, fino a quello per me indimenticabile: il n° 6. Forse il più difficile perché quasi in vetta. Dopo quello la strada concede respiro e il panorama si apre.
Per entrambi arrivare in cima è emozionante. Da brividi e lacrime agli occhi. Anche se si freddo glaciale, quando vedi il passo ti viene la pelle d'oca!
E quando sei al passo del Mortirolo, la salita non è finita!!!! La strada spiana per un centinaio di metri, poi se vai verso l'Aprica devi salire ancora 200 metri con saliscendi che ammazzano quel poco che è rimasto del ciclista!
Santa Cristina: poverino, un grande passo troppo trascurato perché troppo vicino al Mortirolo. E' degno di assoluto rispetto, stesse pendenze del Mortirolo, stessa struttura senza mai tregua: l'unica cosa è che è lungo la metà, sono 700m di dislivello, ma anche qui le pendenze non mollano 12-14%.
Alla GF dello scorso anno sotto la pioggia ho sofferto molto sul SantaCristina (non che il doppio mortirolo sia stata una passeggiata! :-)), più che sul Mortirolo. Sembrava non finire mai!
Ci sono tornato 15gg dopo e mi ha fatto meno paura, ma non avevo il Mortirolo nelle gambe.
Concludo dicendo che io sono uno di quelli scarsi, ma non ho vergogna a dire che sul Santa cristina ho messo il 30/30!! (ho la tripla davanti, proprio perché sono scarso), mentre sul Mortirolo mi sono fermato al 30/27. Credo comunque che il 34/26 o 34/28 sia necessario.
A presto!