Ciao Carlo.
Sei iscritto in Petit Velò e quindi non sei un membro di FSL. Sei uno di noi insomma e come noi ti sei fatto un' idea di quel che potrebbe essere FSL. Forse ne sai un pò di più essendo amico di Santilli ma la sostanza non cambia.
In merito alla discussione e in modo sereno ti ribadisco le mie perplessità che finalmente possiamo mettere allo stesso livello delle tue "sicurezze" che probabilmente derivano dalla "colleganza" al Presidente Santilli ma che sono strettamente personali ed interpretative. Quindi non fondate da certezza. Questo per me è sufficiente, non ho bisogno di ulteriori informazioni sul tuo conto nè tantomeno era necessario se non le volevi fornire.
Mi spiace di doverci confrontare su questo argomento, lo farei più volentieri in bici in quanto "agonista" per elezione, uno di quelli che FSL chiama a causale di tutti i mali del ciclismo amatoriale. Uno di quelli che va in griglia un ora prima per avere un posto un pò più avanti (come Clodovico che è sempre in 1a fila, mitico e "eroico" a Feltre 2010), uno che non si ferma ai ristori perchè ha tutto con sè (forse come Michele), uno che lotta se è 200esimo per arrivare 198esimo (come Marmotta), uno che alla fine va a vedere il suo risultato e si confronta con se stesso magari parametrandolo con quello degli amici di ogni domenica (alcuni che conosce di vista, altri un pò di più, altri di cui consce solo il mome ma sa che arrivano sempre lì con lui). Per il resto sono un cicloamatoreturista, un ragazzone di 43 anni che si diverte a fare sport come te.
Ma alla fine te lo dico: che qualcuno per motivi diciamo "non chiari" e quantomeno "celati" sotto mentite spoglie ci tolga un pò di quella libertà della quale godiamo almeno nell' esercizio della nostra passione e del nostro hobby, beh questo mi sta veramente sul ... .
Ma sono molto seremo, credimi. Essendo italiano, sono abituato a molto peggio.
Sei un mio omologo ed apparteniamo alla stessa categoria di pedalatori. Ho qualche anno in più e arrivo dopo la 200esima posizione ma vinco sempre.
Ritengo che tutti noi abbiamo il diritto di essere incavolati ma che bisogna individuare i veri responsabili di questa situazione.
E' inutile negare che tra di noi ci sia gente che faccia uso di sostanze dopanti anche perchè la prova ci viene fornita dalle sentenze della giustizia sportiva e, purtroppo, anche della giustizia ordinaria.
Non è colpa di FSL se per strada, sui giornali, in TV, nella migliore delle ipotesi, ci danno per dopati.
FSL non ha di mira gli agonisti ma forse "l'eccesso di agonismo" che, a mio parere, va inteso come eccesso indotto.
FSL avrà certamente fatto un'analisi della situazione e probabilmente talune decisioni potrebbero essere scaturite dal fatto che un'alta percentuale di acclarati casi di doping si inquadrano nella categoria degli ex.
Il problema esiste ed oggi, per la prima volta, viene affrontato concretamente. Forse bene, forse male ma aspettiamo a dare un giudizio definitivo. La FSL, intanto, propone tutela della salute ed etica sportiva. Gli obiettivi devono necessariamente essere tra loro correlati. Qualcuno avrà delle scocciature ma se servirà alla causa che ben venga.
Hai ragione sul fatto che siamo italiani e siamo abituati a molto peggio. Tutti buonisti (finti buonisti), tutti giustizialisti (finti giustizialisti).
Non mi sembra, però, che da parte nostra si faccia poi tanto per isolare certi personaggi. Ricordo che qualche anno fa alla Gran Fondo Molisana ai nastri di partenza si schierava un soggetto che qualche mese prima era stato arrestato per spaccio ed altro di sostanze dopanti. Non ho sentito un vergogna ma ha visto solo pacche sulla spalla, strette di mano ed abbracci. Non voglio emarginazione ma nemmeno celebrazione. Dobbiamo riflettere tutti su quello che succede e non offendersi e risentirsi se si parla di doping. Il buonismo e/o garantismo a volte finisce per rappresentare una sorta di protezionismo.
Ecco io credo che siano questi soggetti che hanno tolto a tutti noi la libertà ed il gusto di sentirci ciclisti.