Ciclismo e Running

sabby

Passista
3 Febbraio 2005
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Tivoli
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kp-02 daccordi mitico 91 Battaglin 97 caad 8 scapin s8r
il quesito era :esco dalle 05.30 alle 07 in bici o dalle 06 alle 07 a piedi di corsa?
Ha vinto la seconda! da domani si inizia..........e la settimana prox sarà:dal lunedì al giovedì si corre al mattino presto a digiuno dalle 06 alle 07 circa il resto del giovedì e il venerdì riposo il sabato e o la domenica in bici.
Spero che l'oretta di corsa mi permetta di restare allenato al livello cardiaco e che mi permetta di continuare il dimagrimento.MA spero sopratutto che mi dia stimoli per farlo nel mentre visto che onestamente per la bici lo farei ma per la corsa alzarmi prestissimo è un gran sacrificio!
 

Salve

Apprendista Passista
23 Giugno 2012
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Bergamo
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Bianchi Sempre pro
Su running forum ci sono molti iscritti di bdc (compreso sottoscritto)
Io ho notato che dopo un estate dove ho macinato un sacco di kilometri ho messo un po' di forza nelle gambe che è utile per i trail che vorrei fare questo autunno
 

crs78

Apprendista Velocista
21 Settembre 2010
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Bassano del Grappa (VI)
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Caad 10
da quel punto di vista coniugare il ciclismo aiuta: la semplice corsa su asfalto in pianura sviluppa altre doti, invece!

Non ho capito: se in inverno durante la settimana, non riuscendo a fare bici, inserisco 2-3 uscite di corsa in pianura, posso trovare dei giovamenti in bici oppure vado proprio dalla parte opposta, e quindi meglio lasciare stare?
 
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Rosario71

Apprendista Cronoman
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Non ho capito: se in inverno durante la settimana, non riuscendo a fare bici, inserisco 2-3 uscite di corsa in pianura, posso trovare dei giovamenti in bici oppure vado proprio dalla parte opposta, e quindi meglio lasciare stare?

Gli esperti sapranno dirti meglio, ma a mio parere succede questo:
se ti aspetti di mantenere fiato e cuore allenati, va benissimo correre;
se ti aspetti di riuscire - con la corsa- poi a pestare molto più forte sui pedali per qualche secondo/minuto, va ancora bene;
se ti aspetti di trarne giovamenti su salite brevi/medie/lunghe direi di no.

Tra l'altro, sempre a mio parere, se non si vuole perdere troppo in agilità nella pedalata in bici, e con la corsa è facile che accada, potrebbe essere di aiuto tener presente, anche nella corsa, il numero magico 180 (ovvero circa 180 passi al minuto)
La parola agli esperti ...


Questo w.e. sarò a Padova. Sabato mattina sgambatina per i colli euganei in vista della montegrappa cycling.
 
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Ubaldo

Apprendista Scalatore
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Non ho capito: se in inverno durante la settimana, non riuscendo a fare bici, inserisco 2-3 uscite di corsa in pianura, posso trovare dei giovamenti in bici oppure vado proprio dalla parte opposta, e quindi meglio lasciare stare?

Rosario ha detto bene, in linea di massima. Se però hai possibilità di correre su pendenze abbastanza spinte a piedi, hai la possibilità di migliorare anche in salita in bici. Il problema è l'inizio in cui coniughi le due attività: sarà duro e perderai qualcosa in bici.
 

Beppeturbo

Maglia Gialla
22 Agosto 2007
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Trek Emonda SLR 8
Per soggetti dalle ginocchia usurate da un passato da calciatore (modesto), meglio il trail o il running su argine (sterrato)? Scusate la domanda ingenua, ma ho provato a fare 6 km di trail e 6 di running e, forse mentalmente, mi è parso più faticoso (soprattutto per le ginocchia) il running.
Altra domanda da perfetto neofita. Per non affaticare troppo i tendini delle ginocchia, meglio 6-7 km a ritmo discreto o 10 km lenti?

Grazie o-o
 

Ubaldo

Apprendista Scalatore
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prima di tutto, meglio abituarsi progressivamente. Che intendi per usura alle ginocchia? se sono i menischi, direi che meno sconnesso è, meglio è. Ma il punto è un altro: le ginocchia soffrono molto sei si fa un passo lungo e si appoggia il piede quando la gamba è molto estesa (con conseguente appoggio di tallone): stile traumatico e dannoso. Tutto sta a ridurre la lunghezza in avanti del passo, atterrare a ginocchio leggermente flesso e sul mesopiede, con una frequenza dei passi alta (180 passi circa al minuto). In questa maniera se c'è un problema di consumo delle cartilagini del ginocchio lo minimizzi. Anche i menischi hanno meno problemi con questo stile.
Per ottenere tali risultati aiuta usare una scarpa sottile e con un drop (dislivello tra avampiede e tallone) non troppo alto, direi da 8 mm in giù. Contrariamente a quel che si pensi, una scarpa morbida, togliendo sensibilità, può aggravare il rischio di danni articolari.
 

Beppeturbo

Maglia Gialla
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prima di tutto, meglio abituarsi progressivamente. Che intendi per usura alle ginocchia? se sono i menischi, direi che meno sconnesso è, meglio è. Ma il punto è un altro: le ginocchia soffrono molto sei si fa un passo lungo e si appoggia il piede quando la gamba è molto estesa (con conseguente appoggio di tallone): stile traumatico e dannoso. Tutto sta a ridurre la lunghezza in avanti del passo, atterrare a ginocchio leggermente flesso e sul mesopiede, con una frequenza dei passi alta (180 passi circa al minuto). In questa maniera se c'è un problema di consumo delle cartilagini del ginocchio lo minimizzi. Anche i menischi hanno meno problemi con questo stile.
Per ottenere tali risultati aiuta usare una scarpa sottile e con un drop (dislivello tra avampiede e tallone) non troppo alto, direi da 8 mm in giù. Contrariamente a quel che si pensi, una scarpa morbida, togliendo sensibilità, può aggravare il rischio di danni articolari.


Sì sì, non intendo fare "il passo più lungo della gamba", anche per evitare i rischi che hai ben descritto :mrgreen:.
Le ginocchia hanno sicuramente le cartilagini usurate e quella sinistra un paio di anni fa mi ha fatto penare per una tendinite alla zampa d'oca.
Cerco di far mio il consiglio sulla frequenza del passo, anche se non sono dotato di contapassi. Per la scarpa...troppo tardi temo, ho preso da poco le Nimbus 16
Grazie mille intanto
 

Rosario71

Apprendista Cronoman
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una qualsiasi
Ah fai la GF?
Non intossicarti troppo i muscoli sulle "bastarde" asperità euganee. o-o

beh si ... già che c'ero e volevo fare la cima grappa, mi sono iscritto alla gf. Tra l'altro, avrei rischiato di rimanere comunque "intrappolato" in mezzo alla gara visto che sarei dovuto essere li :mrgreen:


Per soggetti dalle ginocchia usurate da un passato da calciatore (modesto), meglio il trail o il running su argine (sterrato)? Scusate la domanda ingenua, ma ho provato a fare 6 km di trail e 6 di running e, forse mentalmente, mi è parso più faticoso (soprattutto per le ginocchia) il running.
Altra domanda da perfetto neofita. Per non affaticare troppo i tendini delle ginocchia, meglio 6-7 km a ritmo discreto o 10 km lenti?

Grazie o-o

prima di tutto, meglio abituarsi progressivamente. Che intendi per usura alle ginocchia? se sono i menischi, direi che meno sconnesso è, meglio è. Ma il punto è un altro: le ginocchia soffrono molto sei si fa un passo lungo e si appoggia il piede quando la gamba è molto estesa (con conseguente appoggio di tallone): stile traumatico e dannoso. Tutto sta a ridurre la lunghezza in avanti del passo, atterrare a ginocchio leggermente flesso e sul mesopiede, con una frequenza dei passi alta (180 passi circa al minuto). In questa maniera se c'è un problema di consumo delle cartilagini del ginocchio lo minimizzi. Anche i menischi hanno meno problemi con questo stile.
Per ottenere tali risultati aiuta usare una scarpa sottile e con un drop (dislivello tra avampiede e tallone) non troppo alto, direi da 8 mm in giù. Contrariamente a quel che si pensi, una scarpa morbida, togliendo sensibilità, può aggravare il rischio di danni articolari.

Sì sì, non intendo fare "il passo più lungo della gamba", anche per evitare i rischi che hai ben descritto :mrgreen:.
Le ginocchia hanno sicuramente le cartilagini usurate e quella sinistra un paio di anni fa mi ha fatto penare per una tendinite alla zampa d'oca.
Cerco di far mio il consiglio sulla frequenza del passo, anche se non sono dotato di contapassi. Per la scarpa...troppo tardi temo, ho preso da poco le Nimbus 16
Grazie mille intanto

Ha detto tutto Ubaldo.
Da parte mia posso suggerirti come soluzione alternativa al contapassi, se hai un cell che lo permette, di scaricare una app di un metronomo. Lo setti al numero di battute che ti è più agevole (indicativamente intorno ai 180 anche se all'inizio potresti fare un po fatica a tenerle) e vai.
Noioso e un po alienante se hai quei battini tra le orecchie per molto tempo, ma utile almeno per la parte iniziale per capire il ritmo da tenere.
Per quanto riguarda l'appoggio di avampiede, anche li, per poter iniziare a capire la differenza tra appoggio di tallone e appoggio di avanpiede e prendere dimestichezza, potresti provare a fare qualche esercizio di skip sul posto (che si fa appoggiando l'avampiede), poi sbilanci il corpo un po in avanti e parti, curando l'appoggio di avampiede. Passi corti eh ...
 

Beppeturbo

Maglia Gialla
22 Agosto 2007
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Bici
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beh si ... già che c'ero e volevo fare la cima grappa, mi sono iscritto alla gf. Tra l'altro, avrei rischiato di rimanere comunque "intrappolato" in mezzo alla gara visto che sarei dovuto essere li :mrgreen:








Ha detto tutto Ubaldo.
Da parte mia posso suggerirti come soluzione alternativa al contapassi, se hai un cell che lo permette, di scaricare una app di un metronomo. Lo setti al numero di battute che ti è più agevole (indicativamente intorno ai 180 anche se all'inizio potresti fare un po fatica a tenerle) e vai.
Noioso e un po alienante se hai quei battini tra le orecchie per molto tempo, ma utile almeno per la parte iniziale per capire il ritmo da tenere.
Per quanto riguarda l'appoggio di avampiede, anche li, per poter iniziare a capire la differenza tra appoggio di tallone e appoggio di avanpiede e prendere dimestichezza, potresti provare a fare qualche esercizio di skip sul posto (che si fa appoggiando l'avampiede), poi sbilanci il corpo un po in avanti e parti, curando l'appoggio di avampiede. Passi corti eh ...

grazie Rosario anche a te. Cercherò sicuramente di far tesoro della vostra esperienza. Vi chiedo, (sono cocciuto) sono più stressanti per articolazioni un po' fragili 10 km lenti o 6-7 più allegri?
 

Andrea_Web

Maglia Iridata
11 Agosto 2006
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grazie Rosario anche a te. Cercherò sicuramente di far tesoro della vostra esperienza. Vi chiedo, (sono cocciuto) sono più stressanti per articolazioni un po' fragili 10 km lenti o 6-7 più allegri?

Per esperienza personale vedo che quando vado più piano tende a farmi male la zona della bandelletta, quando vado più forte mi fanno male le gambe...come tutti! :mrgreen:
Non che ci sia tanta differenza in termini cronometrici tra il mio andare forte e piano, sono sull'ordine dei 30" in più o in meno.
Parlo di corsa in pianura.
 
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