The Program - Ben Foster e il programma di Armstrong

EMAC

Scalatore
18 Gennaio 2010
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italia
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Bici
Trek Emonda
Premetto che non ho ancora visto il Film, ma tutte le recensioni di appassionati dicono più o meno la stessa cosa. Non sono io che dico o non dico. E' il film che deve essere fruibile dalla massa per fare cassa. Non per raccontare la verità. E' per questo motivo che è normale che in film come questo siano raccontate le cose per come vuole la gente. La gente vuole sentirsi dire le cose di cui è convinta. e la gente è convinta che i corridori siano spianati sul divano da mattina a sera e solo tramite le siringhe riescano ad alzarsi e vincere un tour. Sembra assurdo ma è così. Ovvio che il film racconti questa cosa. Non solo, sembra che la colpa sia solo di Armstrong che è brutto e cattivo e dal secondo classificato in poi siano tutti verginelle.
Io l'ho visto e sinceramente non sono d'accordo con molti commenti. Innanzitutto e' un film e non un documentario e quindi e' normale che sia romanzato per renderlo piu' piacevole ad un vasto pubblico ed io l'ho trovato discreto. Viene raccontata la storia di un uomo megalomane e disposto a tutto per vincere contro una schiera di atleti che all'epoca probabilmente usavano piu' o meno le stesse cose, ma che non avevano alle spalle un clan "perfetto" come il suo. Non mi pare che venga espresso in nessun modo che il ciclismo e' solo doping senza allenamento, viene fatto vedere il cambiamento di un atleta da classiche che a causa della malattia brucia tanta massa muscolare e che con un programma di doping scientifico si trasforma in una macchina da gare a tappe.
 

Luca38

Passista
6 Maggio 2012
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Canyon
la domanda che uno che non pedala e che vede il film solitamente si fa è: quanto è affidabile l'antidoping se uno dopato si vince 7 tour e non lo beccano mai pur controllandolo sempre ?

chiaro è la domanda di uno che non pedala e "che non se ne intende" :-x
 

sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
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2.601
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BMC slr01 TREK Madone
[MENTION=9087]lucas.[/MENTION] il film si chiama The program, e non storia di una grande passione, il ciclismo.
In USA ha fatto sensazione la sua positività contrapposta ai suoi 7 tour, questo ha indotto a fare un film che ricostruisse questa triste vicenda americana, ovviamente con un occhio ai botteghini.

Secondo me ripeto avendo visto anche il docu inchiesta, è abbastanza fedele, la ricostruzione di un personaggio che ha basato al sua vita professionale sull'inganno sul dopingo-o
 

lucas.

Scalatore
17 Aprile 2008
6.133
583
Isola bergamasca (BG)
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Coppi mythical
sono d'accordo in ogni caso con voi ed infatti credo mi piacerà lo stesso come film. Tuttavia non era per niente facile fare un film su Armstrong. Quello su pantani (film tv) fu criticato da parecchi ed infatti non mi piacque per nulla.
Non so, quando lo vedrò esprimerò un mio giudizio . Per ora mi limito a pensare che un film del genere debba per forza mostrare anche la vita privata ed i massacranti allenamenti che faceva. Inoltre dovrebbe anche mostrare le pratiche cui erano dediti gli altri. Cosa che non accadrà mai . Infatti passa un messaggio sbagliato, ovvero armstrong cattivo e gli altri vittime. E quindi ne vien fuori un film solidale( per ovvi motivi) alle logiche della massa e del marketing e non un documentario di nicchia (senz'altro più realistico e completo per gli appassionati ma probabilmente meno interessante e stuzzicante per la massa e maggiormente passibile di querele e quant'altro di simile). Ed ecco il motivo dell'incompletezza del film. Cmq credo che sarà godibile lo stesso.
 

lucas.

Scalatore
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Coppi mythical
Esprimendo meglio il concetto ritengo che la squalifica di armstrong sia stata una delle forme di ipocrisia più grandi al mondo e di conseguenza se il film segue questo cannovaccio logico , per proprietà transitiva,ipocrita lo è anche il film. Ma forse non si poteva fare diversamente.
 

sepica

Ammiraglia
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sono d'accordo in ogni caso con voi ed infatti credo mi piacerà lo stesso come film. Tuttavia non era per niente facile fare un film su Armstrong. Quello su pantani (film tv) fu criticato da parecchi ed infatti non mi piacque per nulla.
Non so, quando lo vedrò esprimerò un mio giudizio . Per ora mi limito a pensare che un film del genere debba per forza mostrare anche la vita privata ed i massacranti allenamenti che faceva. Inoltre dovrebbe anche mostrare le pratiche cui erano dediti gli altri. Cosa che non accadrà mai . Infatti passa un messaggio sbagliato, ovvero armstrong cattivo e gli altri vittime. E quindi ne vien fuori un film solidale( per ovvi motivi) alle logiche della massa e del marketing e non un documentario di nicchia (senz'altro più realistico e completo per gli appassionati ma probabilmente meno interessante e stuzzicante per la massa e maggiormente passibile di querele e quant'altro di simile). Ed ecco il motivo dell'incompletezza del film. Cmq credo che sarà godibile lo stesso.

lucas, prima di parlare pero cazzarola vediti sto film , e anche il film inchiesta, non so che concetto hai di amstrong, almeo io pensavo fosse uno dei tanti....vedendo il film e il docu, ho capito che era un CATTIVO una macchina dell'inganno .
 

lucas.

Scalatore
17 Aprile 2008
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lucas, prima di parlare pero cazzarola vediti sto film , e anche il film inchiesta, non so che concetto hai di amstrong, almeo io pensavo fosse uno dei tanti....vedendo il film e il docu, ho capito che era un CATTIVO una macchina dell'inganno .

Si , colmerò presto questa lacuna. Cmq penso che Lance fosse un campione. Nel 95 lo deridevo perchè a fronte delle aspettative vinceva solo il Tour Dupont.
Poi mi sono reso conto che era un uomo di ferro. Senz'altro la sua autostima è stata taroccata dal doping, senza il quale probabilmente non si sarebbe sentito così forte. Cmq il discorso è molto più ampio e comprende gli interessi economici, gli sponsor ed i milioni di dollari che giravano intorno a lui. Ripeto, troppo semplice parlare di sistema doping, uomo cattivo etc etc. Probabilmente sopra di lui c'erano molte altre "teste" pensanti.o-o
 

sepica

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Si , colmerò presto questa lacuna. Cmq penso che Lance fosse un campione. Nel 95 lo deridevo perchè a fronte delle aspettative vinceva solo il Tour Dupont.
Poi mi sono reso conto che era un uomo di ferro. Senz'altro la sua autostima è stata taroccata dal doping, senza il quale probabilmente non si sarebbe sentito così forte. Cmq il discorso è molto più ampio e comprende gli interessi economici, gli sponsor ed i milioni di dollari che giravano intorno a lui. Ripeto, troppo semplice parlare di sistema doping, uomo cattivo etc etc. Probabilmente sopra di lui c'erano molte altre "teste" pensanti.o-o

guardati il fim, molto meglio se trovi il docufim, capirai come appunto Amstrong avesse costruito intorno a se tutto un alone di persona rinata dal cancro da persona che ce lha fatta, velandosi oltreutto dietro la sua associazione proprio per passare da persona per bene, ma era tutto una sua "scenografia" per apparire sano pulito e vincente, insmma hai presenti un perfetto americano che agli occhi dei media è un superoe propio scopri invece che persona perfida fosse..o-o
(avea ragione pantani, altra persona che stimo poco ma aveva ragione)o-o
 

msmtrt1

Maglia Gialla
16 Agosto 2013
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pinarello dogma gruppo shimano DA 9070 Di2
guardati il fim, molto meglio se trovi il docufim, capirai come appunto Amstrong avesse costruito intorno a se tutto un alone di persona rinata dal cancro da persona che ce lha fatta, velandosi oltreutto dietro la sua associazione proprio per passare da persona per bene, ma era tutto una sua "scenografia" per apparire sano pulito e vincente, insmma hai presenti un perfetto americano che agli occhi dei media è un superoe propio scopri invece che persona perfida fosse..o-o

(avea ragione pantani, altra persona che stimo poco ma aveva ragione)o-o


Perché, che disse il povero pantani?


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lucas.

Scalatore
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guardati il fim, molto meglio se trovi il docufim, capirai come appunto Amstrong avesse costruito intorno a se tutto un alone di persona rinata dal cancro da persona che ce lha fatta, velandosi oltreutto dietro la sua associazione proprio per passare da persona per bene, ma era tutto una sua "scenografia" per apparire sano pulito e vincente, insmma hai presenti un perfetto americano che agli occhi dei media è un superoe propio scopri invece che persona perfida fosse..o-o
(avea ragione pantani, altra persona che stimo poco ma aveva ragione)o-o

Ripeto, avete la mania come quando c'era nei confronti di Berlusconi. Premetto delle cose: non sono di estrema destra e non sono americanista (tutt'altro). Però non c'è solo una persona nella questione armstrong. E cmq secondo me era un fenomeno di testa oltre che di fisico. Sembra non conti nulla la testimonianza delle 8 ore di allenamento giornaliere assieme a Bob roll appena rientrato dal Cancro. Pantani non se ne faceva una ragione. Lo stesso Pantani che si piazzava nei primi anormalmente nelle crono del 1998. E lo dico da tifoso di Pantani. Ecco perchè puntare il dito su Armstrong è limitativo e molto ipocrita. Nel piatto di Armstrong ci hanno mangiato milioni di persone per anni ed anni. E' per questo che parlo di superficialità. La differenza tra ullrich ed armstrong ? il primo arrivava a marzo con + 10 kg dopo un inverno a birre e salsicce ad Amburgo. Il secondo a Gennaio si piazzava nei 10 nei duathlon negli USA.
 

sepica

Ammiraglia
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Ripeto, avete la mania come quando c'era nei confronti di Berlusconi. Premetto delle cose: non sono di estrema destra e non sono americanista (tutt'altro). Però non c'è solo una persona nella questione armstrong. E cmq secondo me era un fenomeno di testa oltre che di fisico. Sembra non conti nulla la testimonianza delle 8 ore di allenamento giornaliere assieme a Bob roll appena rientrato dal Cancro. Pantani non se ne faceva una ragione. Lo stesso Pantani che si piazzava nei primi anormalmente nelle crono del 1998. E lo dico da tifoso di Pantani. Ecco perchè puntare il dito su Armstrong è limitativo e molto ipocrita. Nel piatto di Armstrong ci hanno mangiato milioni di persone per anni ed anni. E' per questo che parlo di superficialità. La differenza tra ullrich ed armstrong ? il primo arrivava a marzo con + 10 kg dopo un inverno a birre e salsicce ad Amburgo. Il secondo a Gennaio si piazzava nei 10 nei duathlon negli USA.
Amstrong è adanto oltre al doping, ha creato un sistema una squadra un mondo illecito.
come ti dicevo ha creato la sua associazione solo esclusivamente per apparire pulito e sano e credibile agli occhi degli americani,che per loro natura tendono a creare dei miti delle icone come riferimento questo poi porta sponsorizzazioni fama successo e show..... ti ripeto lui a quanto emerge nei film lo faceva non per un suo appgamento sportivo ma per diventare un seperoe , e dunque milion milioni milioni....
E stava con li oppure Contro di lui, vedi ad esempio Simeoni oppure Miller.
 
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mach1

Passista
4 Marzo 2010
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l'ho visto stasera, in lingua originale. alcuni commenti sparsi:

- partendo dalle cose positive l'attore che fa armstrong è straordinario, l'unico difetto è che fisicamente è troppo ipertrofico rispetto a un ciclista professionista ma per il resto offre una performance superlativa, il modo di parlare, di atteggiarsi, la mimica, si vede che ha studiato molto il personaggio che andava a interpretare. In alcune scene, grazie a inquadrature appositamente studiate, veniva il dubbio che si trattasse del vero lance.

- per quanto riguarda il resto del cast alcuni ruoli sono azzeccati altri meno.
Landis per esempio è ottimo, Contador non c'entra per nulla.
Ferrari è strano, all'inizio del film parla con accento da mafioso e con inflessioni vagamente siciliane, poi la cosa un po' si perde, non so se sia una cosa voluta per instillare a livello subliminale questo tipo di parallelismo nella mente dello spettatore "ferrari = padrino" o se l'attore abbia cominciato parlando con il tipico accento che gli americani sono abituati ad associare agli italiani e poi sia migliorato nel gestire l'accento anglo/italiano nel corso delle riprese.

- a livello di rappresentazione dei personaggi, ci sono diversi compromessi narrativi:
Armstrong, che è il fulcro del film, è mostrato abbastanza a 360°, è una figura complessa nella realtà e lo è anche nel film, anche se certi aspetti non sono sufficientemente calcati ( viene per esempio mostrato che per certe cose è un gran figlio di.... ma non si fa capire quanto veramente sia figlio di.... Per esempio c'è una scena in cui sotto attacco sbraita e urla "denuncerò questo e quello" ma non si fa capire quante persone abbia letteralmente calpestato e distrutto lungo la strada del suo successo ). Ne in realtà si pone troppo l'accento sulle sue qualità da atleta. E' più un chiacchierone borioso disposto a vendere l'anima al diavolo pur di vincere che non uno che pur di vincere passa 8 ore al giorno in sella a una bici.

- Altri ruoli invece sono un po' compressi nelle necessità narrative, percui Landis diventa il ragazzo onesto mosso dall'etica data dalla sua fede a vuotare il sacco, quando in realtà se non fosse mai stato beccato se ne sarebbe stato bello zitto pure lui a coccolarsi la sua maglia gialla.
Ferrari è quasi caricaturale, luciferino, sembra satana che tenta Gesù nel deserto.
Altri personaggi importanti sono completamente ignorati, Tyler Hamilton per esempio non viene nominato in tutto il film e compare di sfuggita giusto in un paio di riprese. Motoman, mai nominato, si vede un inquadratura una di un tizio in motorino. Lemond mai nominato.

- il problema principale del film è che è tutto ma non è niente:
non è un film di sport perchè non si celebra lo sport.
non è un giallo o un poliziesco perchè mancano gli elementi del giallo, non c'è la costruzione del film che porta al momento finale del confronto in cui si smaschera il colpevole.
Semplicemente la caduta di armstrong viene presentata come qualsiasi altro evento della sua vita mostrato nel film senza dargli particolare peso o altro, non è il climax del film, è la fine ma solo perchè cronologicamente è l'ultimo episodio narrato.
Tygart compare in una scena di neanche un minuto e basta. Walsh è si presentato come l'unico in grado di sospettare di Armstrong ( nessun accenno a Kimmage o Lemmond in tutto il film ) però anche lui alla fin della fiera non è la sua nemesi, che lo insegue e lo inchioda come se fosse un film di guardie e ladri, è semplicemente un altro tra i tanti personaggi che orbitano attorno a Lance, giusto un filo più importante.
In sostanza il film è una specie di documentario recitato e piegato alle esigenze cinematografiche dove più o meno tutti gli eventi principali della sua carriera vengono presentati ma senza porre particolare attenzione a nessuno di essi.

- Per esempio c'è la scena dove va a prende Simeoni che più o meno si svolge così: lui è nel gruppo che sta parlando con Landis e gli dice tipo "Simeoni è uno stronzo a parlare male di Ferrari mo glielo vado a dire" poi si vede che accelera e nell'inquadratura successiva è di fianco a Simeoni a minacciarlo. In pratica è una scena che per chi non conosce l'episodio è quasi priva di senso mentre per chi conosce l'episodio è narrata male. Non si sa chi è Simeoni non si coglie la follia, la completezza e l'inutilità di quel gesto, solo giusto un atteggiamento un po' mafioso del texano. E più o meno è così tutto il film.
Tant'è che quando arrivano i titoli di coda un po' si rimane spiazzati perchè pensi "ah finisce così?" Niente morale? niente chiosa? niente confronto tra i personaggi? l'hanno beccato e morta lì?

- il tema doping è presentato un po' alla carlona. Ci sono queste fiale magiche che se le prendi vai come un treno e basta senza bisogno di allenarsi come muli o altro. Nessuno si allena in questo film, tranne Lance per 30 secondi su una cyclette semplicemente per mostrare che Ferrari gli sta prendendo le misure su quanto e come doparlo. E loro sono i cattivi che le prendono. sul resto del gruppo che si bombavano pure loro come cavalli solo vaghi accenni. Anzi il resto del gruppo quasi non esiste in tutto il film.

- la regia è molto scolastica. Lineare nella narrazione e lineare nelle riprese. Ci sono alcune belle inquadrature, alcune belle scene di ciclismo anche se in fin dei conti di ciclismo si vede forse il minimo indispensabile per raccontare questa storia, anzi sotto questo aspetto molti rimarranno delusi. Come prodotto in se sembra quasi una di quelle fiction prodotte per la tv più che un film pensato per il cinema.

- il problema principale è che metterci dentro tutta la carriera di lance in due ore scarse volendo toccare ogni singolo episodio ( e lasciandone anche fuori molti ) e venendo fuori anche con un buon film è impossibile. O si scarta gran parte ci si focalizza su alcuni episodi importanti e si costruisce il film intorno.

considerazioni finali.
- Se vi ha appassionato la vicenda dategli un occhiata. Non imparerete assolutamente nulla di nuovo ma sarà comunque un film che si lascia vedere.
Guardatelo per la recitazione dell'attore che fa Lance, possibilmente in lingua originale, perchè per quello merita.
Per il resto francamente è un film mediocre che non consiglierei di vedere a nessuno che non abbia idea di chi sia Armstrong e che non sia a conoscenza di questa vicenda.
Diciamo che l'idea complessiva che da è quella di essere un film da piccolo budget pensato per un piccolo pubblico. Ma come detto di nuovo si fa fatica a capire quale pubblico. Lo spettatore che non sa nulla della storia rimarrà confuso. Chi invece conosce la storia rimarrà deluso.
l'impressione finale è che da una storia come quella di Armstrong, vista anche la fama mondiale del personaggio, si sarebbe potuto tirare fuori qualcosa di più coinvolgente e interessante, se questa storia fosse stata raccontata da un regista tipo Oliver Stone probabilmente ne sarebbe venuto fuori qualcosa di realmente degno di nota.

una nota divertente alla quale i produttori del film nemmeno han fatto caso in pratica han dato del bombato a Contador.
Si vede infatti il ritorno di Armstrong alle corse nel 2009, dove lui decide di gareggiare e si ribomba come ha sempre fatto ma perde e arriva terzo dietro contador che però è un ciclista che è ancora in attività. Ora se in un film è fatto chiaro che tutti si bombano e il 7 volte campione del tour gareggia da bombato e le prende da Contador a quel punto tirare le somme porta a una sola risposta, ribadisco penso sia uno scivolone al quale non hanno nemmeno pensato ma fa ridere.

ho visto anche The armstrong Lie tempo fa e se uno dovesse essere costretto a scegliere tra i due suggerisco senz'altro il documentario.
 
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mach1

Passista
4 Marzo 2010
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Forse non è stato ancora postato, a partire dall'8 luglio HBO trasmetterà il "mockumentary" "Tour de pharmacy".

https://www.youtube.com/watch?v=iaAo8GfGn8I

la cosa incredibile è che a giudicare dal trailer il livello di comicità proposto è anni luce al disotto della famosa Coppa Cobram che è stata girata 40 anni fa e a giudicare dai nomi coinvolti invece il budget dev'essere anni luce al disopra.
mi sta anche benissimo che prendano per il culo il ciclismo, per quanto mi riguarda nulla è sacro, ma che almeno facciano ridere.
 

servarel

Passista
20 Gennaio 2009
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la leggenda narra che esista, ma, come per il mio
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con RUOTE in numero di...mah...DUE?
ero incuriosito, per fortuna non ho speso 10 euro al cinema...

senza tanti giri di parole, cinematograficamente fa cagare, potrebbe vincere i razzies award, girato interpretato e raccontato male, non è ne divertente come intrattenimento ne interessante per conoscere il ciclismo o il doping, cacchio che brutto film.

Hanno semplicemente cavalcato l'onda del clamore e buttato fuori un film alla svelta, uno specchietto per le allodole sperando di vendere un prodotto solo per la pubblicità, ma senza il contenuto
 

ian

Apprendista Scalatore
2 Dicembre 2011
2.522
282
Torino
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Legnano
- partendo dalle cose positive l'attore che fa armstrong è straordinario, l'unico difetto è che fisicamente è troppo ipertrofico rispetto a un ciclista professionista ma per il resto offre una performance superlativa, il modo di parlare, di atteggiarsi, la mimica, si vede che ha studiato molto il personaggio che andava a interpretare. In alcune scene, grazie a inquadrature appositamente studiate, veniva il dubbio che si trattasse del vero lance.

Concordo a pieno, è probabilmente l'aspetto migliore del film, il fatto che abbiano scelto un attore che coglie i punti fondamentali del personaggio, senza essere però una macchietta

- per quanto riguarda il resto del cast alcuni ruoli sono azzeccati altri meno.
Landis per esempio è ottimo, Contador non c'entra per nulla.
Ferrari è strano, all'inizio del film parla con accento da mafioso e con inflessioni vagamente siciliane, poi la cosa un po' si perde, non so se sia una cosa voluta per instillare a livello subliminale questo tipo di parallelismo nella mente dello spettatore "ferrari = padrino" o se l'attore abbia cominciato parlando con il tipico accento che gli americani sono abituati ad associare agli italiani e poi sia migliorato nel gestire l'accento anglo/italiano nel corso delle riprese.
Landis nì, non so se corrisponda all'originale, però è ben calato nella storia che hanno raccontato.
Contador pessimo, tra l'altro potevano anche non metterlo, visto il peso che ha nella narrazione, e usare solo immagini di repertorio.
Ferrari nella versione italiana è doppiato che sembra un personaggio alla Kevin Spacey; credo si volesse in qualche modo creare un riferimento piuttosto immediato al fatto che si tratta di personaggio losco e ambiguo.


- a livello di rappresentazione dei personaggi, ci sono diversi compromessi narrativi:
Armstrong, che è il fulcro del film, è mostrato abbastanza a 360°, è una figura complessa nella realtà e lo è anche nel film, anche se certi aspetti non sono sufficientemente calcati ( viene per esempio mostrato che per certe cose è un gran figlio di.... ma non si fa capire quanto veramente sia figlio di.... Per esempio c'è una scena in cui sotto attacco sbraita e urla "denuncerò questo e quello" ma non si fa capire quante persone abbia letteralmente calpestato e distrutto lungo la strada del suo successo ). Ne in realtà si pone troppo l'accento sulle sue qualità da atleta. E' più un chiacchierone borioso disposto a vendere l'anima al diavolo pur di vincere che non uno che pur di vincere passa 8 ore al giorno in sella a una bici.
Diciamo che 2 ore scarse di film non consentono di fare tanto meglio, certo rispetto ad alcuni sceneggiati su ciclisti, che sembravano fumettoni, questo non mi pare un aspetto debolissimo.
Poi penso che questo tratteggiare Lance a poche dimensioni dipenda anche dal fatto che si narra la storia dal punto di vista dei libri di Walsh, e questo riguarda poi anche altri aspetti, completamente bypassati.

- Altri ruoli invece sono un po' compressi nelle necessità narrative, percui Landis diventa il ragazzo onesto mosso dall'etica data dalla sua fede a vuotare il sacco, quando in realtà se non fosse mai stato beccato se ne sarebbe stato bello zitto pure lui a coccolarsi la sua maglia gialla.
Ferrari è quasi caricaturale, luciferino, sembra satana che tenta Gesù nel deserto.
Altri personaggi importanti sono completamente ignorati, Tyler Hamilton per esempio non viene nominato in tutto il film e compare di sfuggita giusto in un paio di riprese. Motoman, mai nominato, si vede un inquadratura una di un tizio in motorino. Lemond mai nominato.
Appunto Landis è un personaggio che secondo me nella realtà è ultra complesso, alla fine viene fuori come uno sfigatello. Su Ferrari sono d'accordo, penso che però lì la cosa fosse volontaria.

E poi sì, tanti personaggi ignorati, perché manca il tempo, e perché non intersecano la narrazione di Armstrong cui si è ispirato il film, come detto sopra.

- il problema principale del film è che è tutto ma non è niente:
non è un film di sport perchè non si celebra lo sport.
non è un giallo o un poliziesco perchè mancano gli elementi del giallo, non c'è la costruzione del film che porta al momento finale del confronto in cui si smaschera il colpevole.
Semplicemente la caduta di armstrong viene presentata come qualsiasi altro evento della sua vita mostrato nel film senza dargli particolare peso o altro, non è il climax del film, è la fine ma solo perchè cronologicamente è l'ultimo episodio narrato.
Tygart compare in una scena di neanche un minuto e basta. Walsh è si presentato come l'unico in grado di sospettare di Armstrong ( nessun accenno a Kimmage o Lemmond in tutto il film ) però anche lui alla fin della fiera non è la sua nemesi, che lo insegue e lo inchioda come se fosse un film di guardie e ladri, è semplicemente un altro tra i tanti personaggi che orbitano attorno a Lance, giusto un filo più importante.
In sostanza il film è una specie di documentario recitato e piegato alle esigenze cinematografiche dove più o meno tutti gli eventi principali della sua carriera vengono presentati ma senza porre particolare attenzione a nessuno di essi.
Concordo a pieno, è il difetto principale del film, che pure è ben realizzato. Per fare un giallo avrebbero dovuto tratteggiare meglio la psicologia dei personaggi, magari inventando anche un po', per fare un bel lavoro dal punto di vista dell'appassionato avrebbero dovuto essere meno superficiali. Invece sono stati a metà strada, parlano di VO2 max ed ematocrito senza spiegare bene di che si tratta, poi però si perdono in altre cavolate che comunque fanno storcere il naso all'appassionato.


- Per esempio c'è la scena dove va a prende Simeoni che più o meno si svolge così: lui è nel gruppo che sta parlando con Landis e gli dice tipo "Simeoni è uno stronzo a parlare male di Ferrari mo glielo vado a dire" poi si vede che accelera e nell'inquadratura successiva è di fianco a Simeoni a minacciarlo. In pratica è una scena che per chi non conosce l'episodio è quasi priva di senso mentre per chi conosce l'episodio è narrata male. Non si sa chi è Simeoni non si coglie la follia, la completezza e l'inutilità di quel gesto, solo giusto un atteggiamento un po' mafioso del texano. E più o meno è così tutto il film.
Tant'è che quando arrivano i titoli di coda un po' si rimane spiazzati perchè pensi "ah finisce così?" Niente morale? niente chiosa? niente confronto tra i personaggi? l'hanno beccato e morta lì?
Esatto, la scena di Simeoni sembra proprio di plastica, anche perché al non appassionato di ciclismo dice pochissimo (ok, lo ha preso, sono comunque nel corso di una gara, no?).



- il tema doping è presentato un po' alla carlona. Ci sono queste fiale magiche che se le prendi vai come un treno e basta senza bisogno di allenarsi come muli o altro. Nessuno si allena in questo film, tranne Lance per 30 secondi su una cyclette semplicemente per mostrare che Ferrari gli sta prendendo le misure su quanto e come doparlo. E loro sono i cattivi che le prendono. sul resto del gruppo che si bombavano pure loro come cavalli solo vaghi accenni. Anzi il resto del gruppo quasi non esiste in tutto il film.

- la regia è molto scolastica. Lineare nella narrazione e lineare nelle riprese. Ci sono alcune belle inquadrature, alcune belle scene di ciclismo anche se in fin dei conti di ciclismo si vede forse il minimo indispensabile per raccontare questa storia, anzi sotto questo aspetto molti rimarranno delusi. Come prodotto in se sembra quasi una di quelle fiction prodotte per la tv più che un film pensato per il cinema.

- il problema principale è che metterci dentro tutta la carriera di lance in due ore scarse volendo toccare ogni singolo episodio ( e lasciandone anche fuori molti ) e venendo fuori anche con un buon film è impossibile. O si scarta gran parte ci si focalizza su alcuni episodi importanti e si costruisce il film intorno.
Sul tema del doping è un po' inevitabile essere superficiali, a meno di non costruire una solida consapevolezza nello spettatore.

La realizzazione l'ho trovata discretamente buona e senz'altro superiore appunto alle fiction tv sui ciclisti, proprio per questo l'occasione mi è sembrata un po' buttata via.


considerazioni finali.
- Se vi ha appassionato la vicenda dategli un occhiata. Non imparerete assolutamente nulla di nuovo ma sarà comunque un film che si lascia vedere.
Guardatelo per la recitazione dell'attore che fa Lance, possibilmente in lingua originale, perchè per quello merita.
Per il resto francamente è un film mediocre che non consiglierei di vedere a nessuno che non abbia idea di chi sia Armstrong e che non sia a conoscenza di questa vicenda.
Diciamo che l'idea complessiva che da è quella di essere un film da piccolo budget pensato per un piccolo pubblico. Ma come detto di nuovo si fa fatica a capire quale pubblico. Lo spettatore che non sa nulla della storia rimarrà confuso. Chi invece conosce la storia rimarrà deluso.
l'impressione finale è che da una storia come quella di Armstrong, vista anche la fama mondiale del personaggio, si sarebbe potuto tirare fuori qualcosa di più coinvolgente e interessante, se questa storia fosse stata raccontata da un regista tipo Oliver Stone probabilmente ne sarebbe venuto fuori qualcosa di realmente degno di nota.

una nota divertente alla quale i produttori del film nemmeno han fatto caso in pratica han dato del bombato a Contador.
Si vede infatti il ritorno di Armstrong alle corse nel 2009, dove lui decide di gareggiare e si ribomba come ha sempre fatto ma perde e arriva terzo dietro contador che però è un ciclista che è ancora in attività. Ora se in un film è fatto chiaro che tutti si bombano e il 7 volte campione del tour gareggia da bombato e le prende da Contador a quel punto tirare le somme porta a una sola risposta, ribadisco penso sia uno scivolone al quale non hanno nemmeno pensato ma fa ridere.

ho visto anche The armstrong Lie tempo fa e se uno dovesse essere costretto a scegliere tra i due suggerisco senz'altro il documentario.

Forse per raccontare così tanto ci andrebbe una mini serie tv, magari liberamente ispirata a .... con personaggi inventati e un po' di episodi da ciclismo di quegli anni. Credo potrebbe essere bella e si farebbe guardare anche da un non appassionato.
Altrimenti è dura far digerire a chi non conosce il ciclismo una storia in cui ci sono concetti (quali il doping) che costituiscono presupposto e fulcro della narrazione e devono quindi costituire un pre requisito che difficilmente può essere passato anche in pillole in appena 2 ore di film.
 

posse

Maglia Iridata
14 Ottobre 2008
12.598
381
tra bologna e la montagna
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Bici
Cervelo R3
visto ieri in italiano. mi ritrovo nei vostri commenti, alla fine è un film ben fatto ma per non addetti ai lavori, chi conosce bene la storia rimane un po' con l'amaro in bocca.

attenzione estetica ai particolari massima ma poca narrazione di particolari "veri", chi sa la storia collega le cose, chi non la conosce vede una serie di cose un po' slegate tra loro

unica vera caduta di stile contador, impresentabile

dispiace che non ci sia nemmeno un fotogramma di pantani, ci stava rappresentare un suo pericoloso avversario, che si dice abbia fatto "escludere" ( e da li partirebbe un'altra storia da raccontare)
 

ian

Apprendista Scalatore
2 Dicembre 2011
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Torino
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Bici
Legnano
Pantani non c'è perché nella storia che Walsh ha raccontato di Armstrong non c'è praticamente quel Tour, mentre c'è l'accento su altri episodi che coinvolgono direttamente Walsh (la conoscenza tra i 2 al Tour del 93, l'incredulità del primo Tour, la denuncia relativa a Ferrari, il 6° Tour, ad alta tensione perché di poco successivo alle rivelazioni di l.a. confidential). Non so se è scritto esplicitamente, ma a me è parso chiaro che la sceneggiatura del film sia un estratto della bibliografia di Walsh.

Non è infatti casuale a mio avviso che l'accenno al personaggio di Motoman sia completamente marginale, perché preso invece dal libro di Hamilton