Aggiungo la mia ultima esperienza per divulgarla a tutti in modo da porre in guardia chi si dovesse imbattere in questo lurido elemento. Ho messo in vendita qualche settimana fa' un gruppo usato, un Dura-ace 7700.Bene, dopo qualche giorno vedo su ebay che il gruppo e' stato acquistato da un certo Sampath residente a Varese e c'e' ,a gentile richiesta, anche il cognome,tutto limpido tutto chiaro solo che non risponde per due giorni di fila dopo aver acquistato. Dopo vari messaggi, mi risponde dicendo di essere stato ricoverato in Ospedale per un problema personale e mi fornisce telefono cellulare a cui tramite sms,ma ho gia' mangiato la foglia,mi chiede di inviargli tutti i dati affinche' lui possa effettuare il pagamento o meglio la ricarica post-Pay. Gli faccio notare che non ho una post-pay ma un altro tipo di carta prepagata al momento inutilizzabile (l'ho bloccata per cautela on line nell'immediatezza di quanto vi sto' raccontando), e che preferisco il vaglia postale.Gli invio quindi i miei dati.Aspetto un paio di giorni e gli telefono.....Sparito!! dalla prima telefonata alla 20', segreteria telefonica fissa. Ha detto di acquistare per rivendere nello Sri Lanka e mi ha chiesto anche se avessi altro da vendergli. Gentilissimo,garbato ma stronzo perche' pensava di ricevere il numero di post pay per poi aprirla d'incanto e lo fanno,riescono ad individuare con loro software il security code ed il gioco e' fatto,mi e' successo in passato e per questo ho lasciato la postpay, solo che questa volta gli e' andata male. L'unico rischio che ho rilevato dal web nel dare l'iban della propria carta oltre ai dati personali e' solo la possibile attivazione di finanziamenti con il R.I.D. ma di solito, la banca interessata chiede conferma al titolare quindi non dovrebbero esserci problemi. Ah... il tizio,se qualcuno di Varese volesse controllare, abita in viale Belfort non Belforte ma Belfort n.202.Fatemi sapere e occhio.