Ecco una sintesi:
FiveStars League è la risposta a diversi problemi posti sul campo in questi anni, primo fra tutti quello di disincentivare gli eccessi agonistici e di proporre una nuova etica sportiva. Massima attenzione sarà posta alla salute dei partecipanti e al tema della sostenibilità ambientale, incentivando comportamenti virtuosi e ad “emissioni zero”.
«Le granfondo – ha detto il ministro Fazio – sono la dimostrazione concreta di una scelta di vita per quanti vogliono immergersi nella natura, socializzare, star bene. Chi vi ha partecipato però, sa bene che queste manifestazioni vivono una presenza “duale”. La maggior parte partecipa per il gusto di esserci, una piccola percentuale la vive come esasperato momento agonistico. Un’esasperazione che ha finito per stravolgere il senso originario di questi momenti. Bisognava fare qualcosa. Appena insediato due anni fa, ho affrontato il problema doping. Ci siamo impegnati ad aumentare i controlli oltre che appoggiare campagne di sensibilizzazione come questa di Five Stars. Ma non solo. Abbiamo creato un percorso di formazione specifico per i Nas nella lotta al doping. Il problema non sono solo gli atleti, ma anche e soprattutto la catena di distribuzione, farmacie e Internet. Stiamo facendo sul serio e siamo determinati, con voi, a riconsegnare agli amatori il vero spirito delle granfondo».
«La bici come stile di vita – ha ricordato il presidente Di Rocco – vuol dire soprattutto rispetto della salute, della sicurezza e dell’ambiente. Sono queste le direttrici sulle quali ci siamo mossi in questi anni e che, grazie alle buone pratiche realizzate dagli organizzatori delle manifestazioni coinvolte, adesso diventano un progetto unitario e coerente. Con questa iniziativa la Federazione vuole cambiare passo anche nel settore amatoriale. Siamo sempre più determinati a realizzare quello che serve per migliorare il nostro sport».
«Il progetto è nato perché la Federazione, organizzatori e semplici società come Petit Velo Asd, un'associazione che da sempre si distingue per l'attenzione ai temi dell'etica sportiva, della salute e della solidarietà – ha detto l’avv. Gianluca Santilli - si sono posti il problema di rendere meno esasperate le granfondo. È nata così la Champion League del ciclismo, in cui, però, più che il risultato, si esalta il rispetto della nuova etica che è poi la riscoperta dello spirito originario delle granfondo. Five Star League è inoltre un format innovativo dal punto di vista della gestione dei diritti e del marketing, con un coordinamento e regolamento comune».
«Il tentativo di questo progetto – ha ricordato il dott. Luigi Simonetto - è quello di rendere più trasparente il ciclismo amatoriale, creando una rete di attenzioni che tutela la saluta degli atleti. Chi ha competenza sui controlli antidoping, ovvero il Ministero, ha assicurato la massima attenzione. Per quanto riguarda la tutela della salute, invece, come Federazione ci siamo impegnati di estendere le attenzioni che già adesso si rivolgono all’attività agonistica».
In chiusura dei lavori, Ivan Piol, in rappresentanza degli organizzatori, ha descritto nei dettagli gli aspetti legati al regolamento unico, commentando: «È un sogno e non mi sembra ancora vero che si sia realizzato».
Per quanto riguarda le pratiche virtuose rispettose dell’ambiente, ha parlato Michil Costa: «Quello che è accaduto sul Falzarego nel 2009 non deve più accadere. Mi entusiasma sapere che una carta gettata sul Falzarego non sarà più gettata nell’anno successivo in nessuna delle Five Stars. Dobbiamo rendere consapevoli i partecipanti che il ciclismo fa bene alla salute ed anche all’ambiente. Impossibile? Non esistono passi impossibili da scalare, ma soltanto passi che richiedono più tempo».