Dopati! ... E' iniziata la caccia alle streghe :rosik:
Però potrebbero non essere andati per la pioggia, chi per la distanza, chi perchè non vuole aderire a FSL perchè gli sta sui cosidetti, chi doveva andare dalla suocera con la moglie, chi preferiva la Vernaccia, chi aveva mal di pancia, chi non gli è suonata la sveglia, chi l' hanno beccato col tasso alcolemico alto e non ha più la patente, chi è partito per una crociera, chi è rimasto bloccato sullo Stelvio per la neve, chi ha avuto la moglie che ha partorito, chi gli veniva meglio restare a letto ...
Questo metodo non risolve nulla: il professionista DEVE correre perchè è pagato e se sta a casa perde il contratto, l' amatore se ne sbatte altamente dei prelievi perchè ha mille scuse per non andare e nessuno, ripeto nessuno può addebitargli nulla (caso diverso se fosse beccato con un controllo antidoping a sorpresa).
Ieri parlavo con un caro amico ciclista che di professione si occupa di cause di medicina sportiva e mi raccontava di una sentenza vinta da una ciclista professionista che accusata di doping avendo valori di testosterone oltre la norma fu assolta adducendo come motivazione alla sua positività al test il fatto che l' assunzione avveniva in forma "orale" (spero nessuno si scandalizzi) perchè amante di tale pratica sessuale e perchè ne faceva largo uso. Tale tesi difensiva potrebbe indurre ilarità ma l' amico mi faceva notare come condita con argomentazioni scientifiche e posta alla giuria nel contesto di un' indagine medico scientifica formò un giusto impedimento alla condanna della ragazza. Essa fu assolta.
Figuriamoci quindi se si può addebitare ad uno sportivo l' etichetta di "scorretto" per il solo fatto che non si presenta ad un esame ematico prescritto da un Consorzio di organizzatori di granfondo amatoriali. Come diceva il grande Totò: "... ma mi faccia il piacere!! ... "