Io non sono mai caduto... Solo una volta la prima uscita, da fermo, nel mezzo di una salitella; mi ero fermato per riprendere fiato che stavo scoppiando e nel risalire in sella e nell'incastrare il pedale mi è venuto un crampo fortissimo al polpaccio e sono caduto come una pera
Questo per dire che non ho storie di cadute epiche come la tua.
Il mio segreto? Ho paura di tutto!!! Soprattutto di cadere e spaccare la bici e il sottoscritto.
Questo mi porta ad essere estremamente prudente. Quindi evito come la peste qualsiasi tipo di macchia per la strada. Anche una pozzanghera potrebbe essere fatale per via dell'effetto acquaplanning. Ma evito anche qualsiasi altra cosa: rametti, ecc.. Mi fanno paura anche quelle zone con la sabbia.. la sabbia e la terra sono tremende e spesso nelle rotonde, magari ai bordi, si incontrano.
La fondatezza delle mie paure: una delle ultime uscite che ho fatto stavo imboccando una curva a 120° in piena salita, quindi andavo ai 9-10 km/h. L'incrocio era tutto sporco di terriccio e rametti e non c'era modo di evitarlo. Così ho rallentato ancora e ho imboccato la curva quasi da fermo.. Oh, la ruota davanti mi è partita lo stesso! Però andando piano ha avuto il tempo di ritrovare il grip e io di mantenermi in equilibrio.
Riguardo alle discese bisogna stare attenti. Io ho sempre le mani sui freni e quando vedo che supero i 50 km/h comincio a frenare.. Poi come hanno detto i miei colleghi, la bici la devi sentire. Ci sono discese che potresti farle a qualunque velocità perché senti che la bici tiene, ma anche in questo caso, anche se ti senti sicuro, meglio limitare. Del resto non c'è nessun premio in palio
Nella zona in cui abito molte discese sono in centro ai paesi. In quel caso bisogna stare più che attenti perché potrebbero uscire macchine o persone all'improvviso.
Insomma, in qualunque circostanza ti trovi la prudenza non è mai troppa!