Ser Pecora .. io volevo farti i miei complimenti per i vari reportage nelel varie aziende...
dalla tua risposta e' evidente che non hai capito nulla
Grazie
Detto questo è in effetti un po' spiazzante il fatto che DeRosa proponga proprio come top di gamma un telaio con questo tipo di costruzione e conseguentemente non made in italì. Vista la sensibilità dell'amatore medio riguardo questi aspetti forse è una mossa un po' "azzardata".
Soprattutto in virtù del fatto che, spendendo meno, si può avere un telaio fatto a mano in Italia come il Neo Pro.
Ciao, complimenti per il servizio ottimo veramente, solo un paio di domande.... ma di telai IDOL ne hai visti? Hai visto la costruzione? Ti hanno spiegato la storia del triplo monoscocca? Grazie in anticipo!!!
Quoto 100% è una questione di costi industriali e di esperienza, nonchè di numeri, immaginate mizuno o mitsubishi quanto carbonio lavorano e da quanto tempo. per la manodopera credo che il giappone abbia il più alto costo al mondo, ma anche la più alta professionalità.Grazie, però, proprio per precisione, ricordo che il King3 in taglie standard è fatto in Giappone non a Taiwan e che De Rosa è un telaista italiano.
Aspettando gli eventuali chiarimenti dei De Rosa posso solo ipotizzare che la loro scelta sia dovuta al fatto che la tecnologia monoscocca sia più conveniente farla fare a chi la sa fare.
D'altronde una volta fatto il progetto occorre fare lo stampo, cosa che non rientra nelle competenze del telaista "classico", ma dell'industria (uno stampo è una conchiglia di acciaio da più di 200kg che va fusa e poi pure pressata a dovere). Ergo, le grandi industrie specializzate nel campo (che evidentemente non stanno in Italia) possono ammortizzare meglio i costi di questi stampi e la fabbricazione dei telai. Considerato anche che il progetto di un telaio, coi tempi del mercato odierno, non è un investimento di lunga durata, in quanto i ritocchi ed i piccoli cambiamenti sono ormai "stagionali" o quasi, non credo si possa pensare che una media impresa possa ammortizzare i costi di nuovi stampi ogni tot mesi senza il supporto dei giganti industriali del settore.
Detto questo è in effetti un po' spiazzante il fatto che DeRosa proponga proprio come top di gamma un telaio con questo tipo di costruzione e conseguentemente non made in italì. Vista la sensibilità dell'amatore medio riguardo questi aspetti forse è una mossa un po' "azzardata".
Soprattutto in virtù del fatto che, spendendo meno, si può avere un telaio fatto a mano in Italia come il Neo Pro.
a questo punto dimosttratemi chi fa bici 100% made in italY.
Intendo produrre carbonio, fare stampi impregnare i tessuti, costruire il tubo, assemblarlo etc. etc. credo forse solo Time al mondo e a che prezzi.
quindi nessuno avrà mai un telaio 100% made in italy. adesso abbiamo Wr compositi e legend, ma non so se producono tutto in casa.
quindi questa fissa del 100% made in...... non può esistere credo per nessun prodotto nell'era della globalizzazione.
anche chi fa telai in titanio acquista tubazioni da aziende specializzate estere. ( De rosa credo reynolds) comunque il fatto di affidarsi ad un costruttore italiano è importante per l'esperienza nella progettazione e nell'artigianalità degli assemblaggi/saldature.
w De Rosa
guarda che stiamo dicendo la stessa cosa, c'è solo qualcino in questa discussione che storce il naso se i tubi de rosa sono fatti da mizuno (e non da un qualunque cinese).Mi sembra un discorso senza senso... se io mi faccio fare una scultura con un marmo del sud america da un artista italiano in italia, la scultura è italiana indipendentemente dalla provenienza del marmo.
Per le biciclette posso utilizzare tubazioni di qualunque parte del mondo, ma se il prodotto viene concepito, realizzato e rifinito in italia è italiano.
Lasciamo perdere certe esagerazioni fine a se stesse.
Aspettando gli eventuali chiarimenti dei De Rosa posso solo ipotizzare che la loro scelta sia dovuta al fatto che la tecnologia monoscocca sia più conveniente farla fare a chi la sa fare.
Detto questo è in effetti un po' spiazzante il fatto che DeRosa proponga proprio come top di gamma un telaio con questo tipo di costruzione e conseguentemente non made in italì. Vista la sensibilità dell'amatore medio riguardo questi aspetti forse è una mossa un po' "azzardata".
Soprattutto in virtù del fatto che, spendendo meno, si può avere un telaio fatto a mano in Italia come il Neo Pro.
Quoto 100% è una questione di costi industriali e di esperienza, nonchè di numeri, immaginate mizuno o mitsubishi quanto carbonio lavorano e da quanto tempo. per la manodopera credo che il giappone abbia il più alto costo al mondo, ma anche la più alta professionalità.
nella mia azienda scusate ma per serietà e professionalità preferirei manodopera giapponese a quella italiana. meditate
a questo punto dimosttratemi chi fa bici 100% made in italY.
Intendo produrre carbonio, fare stampi impregnare i tessuti, costruire il tubo, assemblarlo etc. etc. credo forse solo Time al mondo e a che prezzi.
quindi nessuno avrà mai un telaio 100% made in italy. adesso abbiamo Wr compositi e legend, ma non so se producono tutto in casa.
quindi questa fissa del 100% made in...... non può esistere credo per nessun prodotto nell'era della globalizzazione.
anche chi fa telai in titanio acquista tubazioni da aziende specializzate estere. ( De rosa credo reynolds) comunque il fatto di affidarsi ad un costruttore italiano è importante per l'esperienza nella progettazione e nell'artigianalità degli assemblaggi/saldature.
w De Rosa