Ieri ho doppiato i 20.000km con la Madone 9.
Traccio quindi un piccolo resoconto della mia esperienza fino ad oggi.
Lho comprata ad Ottobre 2015, ho altre due biciclette, una Boone da cx ed una Procaliber mtb, ma nella stragrande maggioranza dei casi esco con la Madone. Fino ad oggi ci ho fatto 2 Novecolli, 1 Maratona Dolomiti, 2 Campagnolo Roma, 1 Strade Bianche più quasi tutte le GF del Campionato Laziale Pedalatium del 2016 e del 2017.
Come molti di voi già sanno il montaggio è completato da un gruppo Di2 9070 con SRM e da
ruote Easton EC90 Aero da 55 per tubolare (
Continental Competition da 25 e da 28).
In generale non posso parlare che bene di tutto linsieme, il 9070 non credo abbia bisogno di mie celebrazioni, con questo esemplare non ho avuto alcuna noia, con uno precedente ho avuto un episodio di batteria guasta, uso esclusivamente gruppi Di2 dal 2010.
Le ruote secondo me sono molto sottovalutate, poco diffuse in Europa, ma meritevoli di considerazione, le mie hanno ben più di 20.000km perché le avevo già sulla precedente Madone 7S. Ho cambiato i cuscinetti ad Aprile, dopo Siena, perché il fango di quella giornata da tregenda era entrato ovunque e lanteriore grattava un pochino. Le piste frenanti cominciano ad essere segnate ma il funzionamento è tuttora impeccabile. I pattini Corima rossi hanno gli stessi km della biciletta e sono ancora abbondanti, sono un poco cotti quindi frenano relativamente poco ma a me piace così, freno molto poco.
Non starò a sperticarmi sulle qualità del telaio, penso che per me sia più che ottimo, come molto probabilmente lo sarebbero molti altri telai in commercio, di questa e di altre marche. Io non so niente di geometrie, reattività, rilanci, rigidezze eccetera, ma penso che questo telaio sia notevole in tutti questi aspetti, mi piace moltissimo a guardarlo e questo è lessenziale, non mi ha stancato in quasi due anni e questo è sorprendente, ancora oggi tutte le altre bicilette che vedo in giro mi sembrano antiche, con tutti quei cavi davanti al manubrio, con funi metalliche sparse ovunque, con freni che sembrano estranei al resto, così staccati dal telaio, insomma per me la M9 è ancora molto avanti, poi i gusti sono gusti e non biasimo quelli a cui non piace.
Io mi ci trovo benissimo ed ho sempre voglia di uscirci. Penso basti.
Mi pare invece utile sottolineare qualche rognetta, poca roba, dettagli, li trovate nel seguito in ordine casuale.
Ho avuto molteplici rotture dellattacco dedicato Bontrager per i
Garmin, quello che va davanti alla piega. E largamente sottodimensionato e dura pochissimo, soprattutto per chi viaggia in discesa, con le strade che sembrano campi minati la rottura è assicurata, per chi va a spasso il problema non si pone.
Trek USA mi ha anche mandato un corriere a prendere le macerie di tutti quelli che si sono rotti per esaminarli, mi fu detto che ne avrebbero realizzata una versione più robusta ma, ad oggi, non ne so nulla.
Sulla prima serie (2015) la zona dove stringe il nottolino di bloccaggio del reggisella è verniciata nel colore del telaio. Stringendo il nottolino con le due viti questo schiaccia la vernice rovinandola, brutto a vedersi su un telaio di questo livello. Dal modello 2016 la zona è lasciata in nero-carbonio e non succede più.
Veniamo ai controversi freni, bellissimi, ma complessi, per me sufficienti come potenza frenante ma tutto sommato poco pratici. La regolazione è poco intuitiva ed ostica per utenti non particolarmente portati, facilmente le mollette interne si stirano con il risultato di un ritorno moscio, per carità non difficile da risistemare, ma sarebbe meglio non accadesse, un freno
Shimano non accuserebbe mai una rogna del genere. Con cerchi di nuova generazione, quindi larghi, la registrazione è complessa perché proprio al limite, quindi con poca possibilità di manovra. In giro vedo spesso freni, soprattutto il posteriore, regolati completamente sbandati da un lato per farli funzionare.
Mai avuto rumori, ora da qualche uscita ho un tlack-tlack rompiballe, smontato tutto in zona guarnitura e mc, pulito ingrassato rimontato, tutto uguale, evidentemente il rumore proviene da altrove, solita storia con questi rumori.
Non mi pare di aver registrato altri problemi in questi primi 20.000km.
Sottolineo che esco con qualsiasi meteo, non si contano le volte che ho beccato la pioggia, sono uscito anche sottozero ed un paio di volte con neve. Non ho particolare cura della biciletta, anzi sono piuttosto trascurato.
Anche la qualità della vernice mi pare soddisfacente le poche volte che viene lavata conserva tuttora la sua originale brillantezza. La mia è rosso-team ma penso che sia lo stesso per le altre tinte, almeno quelle lucide.
Uso cuscinetti mc Ceramicspeed coated, spesa folle, loro li vendono sostenendo che fanno risparmiare watt. A me questo non interessa, i miei Watt sono talmente pochi che la cosa è ininfluente, devo invece dire che dopo 20.000km sono assolutamente come nuovi, anche il sinistro, croce di tanti Trekkisti.
A livello di informazione: lSRM della serie 9000 mi da batteria da cambiare, devo quindi spedirlo a Lucca, su altri in passato ho sostituito le batterie da me, ma questo è relativamente nuovo e preferisco non aprirlo io, per ora. Per la cronaca la batteria ha avuto una durata di 830 ore circa.
Il mio bilancio è molto positivo, poche rotture di balle e molta soddisfazione nellusarla.
Non ho in previsione di cambiare questa biciletta, non saprei quale prendere che mi appaghi altrettanto, se Trek deciderà di farla per dischi la cambierò, altrimenti me la tengo.
Vedremo cosa proporranno nella prossima estate, saranno passati tre anni dal lancio e dovrebbero rinnovarla.