Vacanze 2012 Val Badia o Val di Fassa consigli

23 Luglio 2009
219
3
Roma
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Bici
Cannondale Synapse - Ultegra 6700- DT Swiss R1700
ottimo! ma a parte la mtb...chiedevo consigli su percorsi ad anello per bdc

Mi permetto di darti qualche consiglio perché sono tanti anni che vado in Badia d'estate con la bdc.

Avendo due settimane immagino che farai più uscite, con varietà di lunghezza e durezza. Io ti segnalo qualche itinerario senza l'uso della macchina, quindi considerando di partire e tornare da Badia.

Sgambate poco impegnative e defaticamento:

l'unica possibilità in bdc è la statale della Val Badia di mattina presto che puoi fare scendendo fino a Piccolino e poi risalendo fino a Corvara, spingendoti magari lungo i tornanti del passo Gardena che è la salita più regolare dei dintorni. Così facendo puoi sfruttare l'unico tratto di falsopiano di tutta la valle.

Giro di media difficoltà:

Il classicissimo giro del Sella non può mancare nel "carrello" di un cacciatore di passi dolomitici!
Devi decidere solo il senso di percorrenza, avendo 2 sett potresti farli tutti e due.
Come impegno si equivalgono, sono tutte salite pedalabili a parte qualche drittone impegnativo che trovi su Sella, in entrambi i versanti, come bellezza non so scegliere. In senso orario fai tutto il Pordoi da Arabba e lo stupendo tratto finale del Sella da Canazei che ti porta a pedalare sotto le Torri del Sella ma viene mortificato il Gardena; in senso antiorario fai tutto il Gardena da Corvara che io ritengo uno dei più bei passi come paesaggio ma il Sella da Plan non lo puoi paragonare all'altro versante. Insomma, fatteli tutti e due!
Una variante del giro del Sella in senso orario è quella di proseguire in discesa dopo Arabba, superi Pieve di Livinallongo e vai verso Digonera.
Da qui sempre in discesa ti immetti sulla strada per il Passo Fedaia. Obbligatorio passare per i Serrai di Sottoguda! Salendo verso il passo incontri le pendenze forse più impegnative di tutte le Dolomiti e alla fine sei ripagato dallo spettacolo strapitoso del ghiacciaio della Marmolada e dalla mole appuntita del Gran Vernel. Proseguendo in discesa per il versante trentino arrivi a Canazei dove riprendi la strada per il Passo Sella.
Così facendo, rispetto al giro del Sella classico, non fai il Pordoi .

Giro impegnativo:

Parti da Badia, a La Villa svolti a sx per San Cassiano, Armentarola, Passo Valparola, Falzarego a dx per Cernadoi, Colle Santa Lucia, Passo Giau rientro da Pocol e dall'altro versante del Falzarego. In questo giro ti fai Valparola, impegnativo, con inizio nervoso, tratto di falsopiano in corrispondenza dell'Armentarola, tratto a tornanti nel bosco e ultimi 4 km duri, fuori dal bosco quindi esposti al sole o al vento a seconda del meteo; salita bellissima che attraversa luoghi magici.
Il Giau meriterebbe un capitolo a sè; salita dura ma non impossibile, solitamente il versante in questione è meno trafficato dell'altro (con i gitanti da Cortina); per me il massimo che si può avere sulle Dolomiti, da non mancare assolutamente.
Una volta arrivato a Pocol se hai voglia di pedalare ancora un bel po' puoi scendere fino a Cortina, andare verso il Passo Tre Croci, Misurina e rampa finale verso il Rifugio Auronzo e le Tre Cime di Lavaredo. Ritorno per la stessa strada fino a Pocol poi ti ricongiungi al tratto finale del Falzarego che trovi scendendo dal Giau. Così il giro diventa MOLTO impegnativo ma memorabile. (Se fai il Giau anche a ritorno e il Falzarego da Cernadoi per rientrare in Badia entri nella leggenda!)

Giro molto impegnativo:

Da Badia vai in discesa verso Piccolino, bivio per San Martino in Badia col suo Castello, salita verso il Passo delle Erbe. Qui ti godi il versante nord del Sass de Putia, un piccolo Cervino, poi scendi in Val di Funes.
Qui trovi una strada solitamente deserta, superi prima il bivio per Luson e Bressanone, poi quello per Valcroce e sempre Bressanone.
All'inizio hai la vista delle Odle poi la strada traversa boschi e pascoli senza paesi né case. Arrivato a San Pietro in Funes continui la discesa verso la statale del Brennero ma ATTENZIONE, dopo circa 7 km da San Pietro subito dopo una segheria sulla sinistra prendi per Gudon!
Qui arrivi in breve al paesello poi prosegui in salita con circa 5 km al 10%. In discesa arrivi all'ameno paesino di Lajon e infine in Val Gardena. Da qui ti fai tutta la salita fino al Passo omonimo e ridiscendi in Badia.
Giro che io trovo bellissimo, non frequentato e che ti permette di vedere luoghi che non tutti conoscono perché un po' fuori dai circuiti più battuti.

Piccolo suggerimento anche per la MTB, non puoi mancare di arrivare fino all'altopiano di Fanes con laghetti e Rifugio, praticamente il Luogo Perfetto! Ti puoi far raggiungere dalla famiglia perché credo che ci sia un servizio navetta che fa in fuoristrada il proprietario del Rifugio Fanes se sei loro ospite.

Se vuoi qualche altra info basta chiedere!
 

Beppeturbo

Maglia Gialla
22 Agosto 2007
10.581
45
Padova
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Bici
Trek Emonda SLR 8
Ho trascorso estati sia in Val di Fassa che in Val Badia. Negli ultimi anni il traffico in Val di Fassa è diventato insopportabile. La Val Badia ha una vallata ampia, i prati che magari non hai in Val di Fassa, magari anche un po' di cruccaggine in più che a me non guasta (anzi...).
Logisticamente e strategicamente ti consiglierei di cercare una buona sistemazione a La Villa Alta o a S. Leonardo (dove passo 20 giorni all'anno da 15 anni :-x)
 

changeneedles

Gregario
18 Febbraio 2009
522
20
Lombardia
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Bici
BMC
Mi permetto di darti qualche consiglio perché sono tanti anni che vado in Badia d'estate con la bdc.

Avendo due settimane immagino che farai più uscite, con varietà di lunghezza e durezza. Io ti segnalo qualche itinerario senza l'uso della macchina, quindi considerando di partire e tornare da Badia.

Sgambate poco impegnative e defaticamento:

l'unica possibilità in bdc è la statale della Val Badia di mattina presto che puoi fare scendendo fino a Piccolino e poi risalendo fino a Corvara, spingendoti magari lungo i tornanti del passo Gardena che è la salita più regolare dei dintorni. Così facendo puoi sfruttare l'unico tratto di falsopiano di tutta la valle.

Giro di media difficoltà:

Il classicissimo giro del Sella non può mancare nel "carrello" di un cacciatore di passi dolomitici!
Devi decidere solo il senso di percorrenza, avendo 2 sett potresti farli tutti e due.
Come impegno si equivalgono, sono tutte salite pedalabili a parte qualche drittone impegnativo che trovi su Sella, in entrambi i versanti, come bellezza non so scegliere. In senso orario fai tutto il Pordoi da Arabba e lo stupendo tratto finale del Sella da Canazei che ti porta a pedalare sotto le Torri del Sella ma viene mortificato il Gardena; in senso antiorario fai tutto il Gardena da Corvara che io ritengo uno dei più bei passi come paesaggio ma il Sella da Plan non lo puoi paragonare all'altro versante. Insomma, fatteli tutti e due!
Una variante del giro del Sella in senso orario è quella di proseguire in discesa dopo Arabba, superi Pieve di Livinallongo e vai verso Digonera.
Da qui sempre in discesa ti immetti sulla strada per il Passo Fedaia. Obbligatorio passare per i Serrai di Sottoguda! Salendo verso il passo incontri le pendenze forse più impegnative di tutte le Dolomiti e alla fine sei ripagato dallo spettacolo strapitoso del ghiacciaio della Marmolada e dalla mole appuntita del Gran Vernel. Proseguendo in discesa per il versante trentino arrivi a Canazei dove riprendi la strada per il Passo Sella.
Così facendo, rispetto al giro del Sella classico, non fai il Pordoi .

Giro impegnativo:

Parti da Badia, a La Villa svolti a sx per San Cassiano, Armentarola, Passo Valparola, Falzarego a dx per Cernadoi, Colle Santa Lucia, Passo Giau rientro da Pocol e dall'altro versante del Falzarego. In questo giro ti fai Valparola, impegnativo, con inizio nervoso, tratto di falsopiano in corrispondenza dell'Armentarola, tratto a tornanti nel bosco e ultimi 4 km duri, fuori dal bosco quindi esposti al sole o al vento a seconda del meteo; salita bellissima che attraversa luoghi magici.
Il Giau meriterebbe un capitolo a sè; salita dura ma non impossibile, solitamente il versante in questione è meno trafficato dell'altro (con i gitanti da Cortina); per me il massimo che si può avere sulle Dolomiti, da non mancare assolutamente.
Una volta arrivato a Pocol se hai voglia di pedalare ancora un bel po' puoi scendere fino a Cortina, andare verso il Passo Tre Croci, Misurina e rampa finale verso il Rifugio Auronzo e le Tre Cime di Lavaredo. Ritorno per la stessa strada fino a Pocol poi ti ricongiungi al tratto finale del Falzarego che trovi scendendo dal Giau. Così il giro diventa MOLTO impegnativo ma memorabile. (Se fai il Giau anche a ritorno e il Falzarego da Cernadoi per rientrare in Badia entri nella leggenda!)

Giro molto impegnativo:

Da Badia vai in discesa verso Piccolino, bivio per San Martino in Badia col suo Castello, salita verso il Passo delle Erbe. Qui ti godi il versante nord del Sass de Putia, un piccolo Cervino, poi scendi in Val di Funes.
Qui trovi una strada solitamente deserta, superi prima il bivio per Luson e Bressanone, poi quello per Valcroce e sempre Bressanone.
All'inizio hai la vista delle Odle poi la strada traversa boschi e pascoli senza paesi né case. Arrivato a San Pietro in Funes continui la discesa verso la statale del Brennero ma ATTENZIONE, dopo circa 7 km da San Pietro subito dopo una segheria sulla sinistra prendi per Gudon!
Qui arrivi in breve al paesello poi prosegui in salita con circa 5 km al 10%. In discesa arrivi all'ameno paesino di Lajon e infine in Val Gardena. Da qui ti fai tutta la salita fino al Passo omonimo e ridiscendi in Badia.
Giro che io trovo bellissimo, non frequentato e che ti permette di vedere luoghi che non tutti conoscono perché un po' fuori dai circuiti più battuti.

Piccolo suggerimento anche per la MTB, non puoi mancare di arrivare fino all'altopiano di Fanes con laghetti e Rifugio, praticamente il Luogo Perfetto! Ti puoi far raggiungere dalla famiglia perché credo che ci sia un servizio navetta che fa in fuoristrada il proprietario del Rifugio Fanes se sei loro ospite.

Se vuoi qualche altra info basta chiedere!

ciao, scusa se ti rispondo solo ora ma proprio non mi ero accorto del tuo post...ti ringrazio per i consigli...questa sera inizio a studiarmi gli itinerari sulla mappa..anche se mancano 4 mesi alla partenza!!! :-)
 

ChiaraT

Novellino
26 Giugno 2017
2
0
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Bici
corsa
Ciao a tutti! io e il mio ragazzo andremo in val Badia con le nostre BDC e avrei bisogno di consigli su possibili itinerari con relativo dislivello!!!
Grazie mille :)
 
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sartormassimo

Apprendista Velocista
27 Aprile 2013
1.364
2.099
TREVISO
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Bici
bella è bella...
Ciao,
se non lo indichi vuol dire che la lunghezza e la difficoltà del percorso non è un problema quindi le scelte di itinerari aumentano molto. considera che come minimo se vuoi fare un giro ad anello sono almeno 1600m di dislivello (giro dei 4 passi). Da qui puoi solo aggiungere :mrgreen:.
in ogni caso un giro che a me piace molto è fare il campolongo da Corvara, scendere ad Arabba e proseguire verso Caprile e salire al Falzarego-ValParola.
Quando vedi la vetta toglie il fiato!!!
circa 70km per max 2000m d+
ciao.
 

ChiaraT

Novellino
26 Giugno 2017
2
0
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corsa
Grazie mille x il consiglio, l'idea era di alternare giri più "facili" a difficoltà più impegnative (anche dai 3.000 mt in su) dato che abbiamo abbastanza fondo :)
 

fabiom80

Novellino
29 Settembre 2015
90
2
Tegoleto - Arezzo
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Bici
Specialized Tarmac comp 2016
Mi permetto di darti qualche consiglio perché sono tanti anni che vado in Badia d'estate con la bdc.

Avendo due settimane immagino che farai più uscite, con varietà di lunghezza e durezza. Io ti segnalo qualche itinerario senza l'uso della macchina, quindi considerando di partire e tornare da Badia.

Sgambate poco impegnative e defaticamento:

l'unica possibilità in bdc è la statale della Val Badia di mattina presto che puoi fare scendendo fino a Piccolino e poi risalendo fino a Corvara, spingendoti magari lungo i tornanti del passo Gardena che è la salita più regolare dei dintorni. Così facendo puoi sfruttare l'unico tratto di falsopiano di tutta la valle.

Giro di media difficoltà:

Il classicissimo giro del Sella non può mancare nel "carrello" di un cacciatore di passi dolomitici!
Devi decidere solo il senso di percorrenza, avendo 2 sett potresti farli tutti e due.
Come impegno si equivalgono, sono tutte salite pedalabili a parte qualche drittone impegnativo che trovi su Sella, in entrambi i versanti, come bellezza non so scegliere. In senso orario fai tutto il Pordoi da Arabba e lo stupendo tratto finale del Sella da Canazei che ti porta a pedalare sotto le Torri del Sella ma viene mortificato il Gardena; in senso antiorario fai tutto il Gardena da Corvara che io ritengo uno dei più bei passi come paesaggio ma il Sella da Plan non lo puoi paragonare all'altro versante. Insomma, fatteli tutti e due!
Una variante del giro del Sella in senso orario è quella di proseguire in discesa dopo Arabba, superi Pieve di Livinallongo e vai verso Digonera.
Da qui sempre in discesa ti immetti sulla strada per il Passo Fedaia. Obbligatorio passare per i Serrai di Sottoguda! Salendo verso il passo incontri le pendenze forse più impegnative di tutte le Dolomiti e alla fine sei ripagato dallo spettacolo strapitoso del ghiacciaio della Marmolada e dalla mole appuntita del Gran Vernel. Proseguendo in discesa per il versante trentino arrivi a Canazei dove riprendi la strada per il Passo Sella.
Così facendo, rispetto al giro del Sella classico, non fai il Pordoi .

Giro impegnativo:

Parti da Badia, a La Villa svolti a sx per San Cassiano, Armentarola, Passo Valparola, Falzarego a dx per Cernadoi, Colle Santa Lucia, Passo Giau rientro da Pocol e dall'altro versante del Falzarego. In questo giro ti fai Valparola, impegnativo, con inizio nervoso, tratto di falsopiano in corrispondenza dell'Armentarola, tratto a tornanti nel bosco e ultimi 4 km duri, fuori dal bosco quindi esposti al sole o al vento a seconda del meteo; salita bellissima che attraversa luoghi magici.
Il Giau meriterebbe un capitolo a sè; salita dura ma non impossibile, solitamente il versante in questione è meno trafficato dell'altro (con i gitanti da Cortina); per me il massimo che si può avere sulle Dolomiti, da non mancare assolutamente.
Una volta arrivato a Pocol se hai voglia di pedalare ancora un bel po' puoi scendere fino a Cortina, andare verso il Passo Tre Croci, Misurina e rampa finale verso il Rifugio Auronzo e le Tre Cime di Lavaredo. Ritorno per la stessa strada fino a Pocol poi ti ricongiungi al tratto finale del Falzarego che trovi scendendo dal Giau. Così il giro diventa MOLTO impegnativo ma memorabile. (Se fai il Giau anche a ritorno e il Falzarego da Cernadoi per rientrare in Badia entri nella leggenda!)

Giro molto impegnativo:

Da Badia vai in discesa verso Piccolino, bivio per San Martino in Badia col suo Castello, salita verso il Passo delle Erbe. Qui ti godi il versante nord del Sass de Putia, un piccolo Cervino, poi scendi in Val di Funes.
Qui trovi una strada solitamente deserta, superi prima il bivio per Luson e Bressanone, poi quello per Valcroce e sempre Bressanone.
All'inizio hai la vista delle Odle poi la strada traversa boschi e pascoli senza paesi né case. Arrivato a San Pietro in Funes continui la discesa verso la statale del Brennero ma ATTENZIONE, dopo circa 7 km da San Pietro subito dopo una segheria sulla sinistra prendi per Gudon!
Qui arrivi in breve al paesello poi prosegui in salita con circa 5 km al 10%. In discesa arrivi all'ameno paesino di Lajon e infine in Val Gardena. Da qui ti fai tutta la salita fino al Passo omonimo e ridiscendi in Badia.
Giro che io trovo bellissimo, non frequentato e che ti permette di vedere luoghi che non tutti conoscono perché un po' fuori dai circuiti più battuti.

Piccolo suggerimento anche per la MTB, non puoi mancare di arrivare fino all'altopiano di Fanes con laghetti e Rifugio, praticamente il Luogo Perfetto! Ti puoi far raggiungere dalla famiglia perché credo che ci sia un servizio navetta che fa in fuoristrada il proprietario del Rifugio Fanes se sei loro ospite.

Se vuoi qualche altra info basta chiedere!

Ciao. Fine luglio sarò 3 giorni in val Badia, non so se a Badia o La Villa e volevo fare un giro in bici...che mi consigli i 4 passi oppure? A me intrigava molto fare il Falzarego ed il Giau, mi potresti dare qualche info in più su questo giro che non sono molto pratico della zona anche un idea di massima della durata dei giri.
Grazie mille
 
23 Luglio 2009
219
3
Roma
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Cannondale Synapse - Ultegra 6700- DT Swiss R1700
Ciao. Fine luglio sarò 3 giorni in val Badia, non so se a Badia o La Villa e volevo fare un giro in bici...che mi consigli i 4 passi oppure? A me intrigava molto fare il Falzarego ed il Giau, mi potresti dare qualche info in più su questo giro che non sono molto pratico della zona anche un idea di massima della durata dei giri.
Grazie mille

Ciao Fabio,

provo a darti qualche consiglio secondo la mia esperienza.

Il giro dei quattro passi è il giro classico per eccellenza, scenografico e non troppo duro.
Per i tempi di percorrenza non posso darti un'indicazione precisa, non sapendo come pedali. Un ciclista che pedali di buona lena a fare il giro partendo da La Villa impiega tra le due ore e mezza e le tre ore, ovviamente soste escluse.
Come difficoltà il senso orario e antiorario praticamente si equivalgono.
Hai in tutte e due casi due salite di media lunghezza e pedalabili (in senso orario il Pordoi, nell'altro senso il Gardena), più una salita breve ma ripida (il Sella in tutte e due i sensi). L'unica differenza è forse il Campolongo: in senso orario, da Corvara, è più irregolare, alterna parecchi tratti di falsopiano, se fatto tranquillamente è poca cosa. Il Campolongo in senso antiorario, da Arabba, è più breve ma con pendenze costanti abbastanza impegnative.
Io ho un debole per il Gardena da Corvara, quindi senso antiorario.
Tieni presente che a fine luglio sul Sellaronda, come i ladini chiamano il l giro dei quattro passi, rischi di trovare colonne di auto e pullman.

Falzarego-Giau.

Qui devi tenere presente che il giro è impegnativo in ogni caso. Da La Villa devi affrontare la lunga risalita del passo Valparola; i primi km fino a dopo San Cassiano sono pedalabili ma finito il falsopiano del pianoro dell'Armentarola la salita riprende per circa sette km di cui almeno quattro molto impegnativi. La difficoltà è aumentata dal fatto che si pedala in una pietraia senza ombra. Scesi dal passo Valparola al passo Falzarego (1,5 km) devi scegliere...
Se giri a sx per Pocol affronterai direttamente il Giau dal suo versante più abbordabile; se giri a dx per Cernadoi avrai la risalita del Colle Santa Lucia ma soprattutto il Giau dal suo versante più tosto, quello di Selva di Cadore.
I due versanti del Giau non sono paragonabili per durezza... da Selva di Cadore è un salita dura, almeno 50 minuti impegnativi fisicamente.
Il Falzarego per tornare è appena più impegnativo se affrontato da Cernadoi, quindi dopo aver affrontato il Giau dal versante più facile.
Conserva qualche energia per la risalita dal Falzarego al Valparola, che dovrai affrontare per rientrare in Badia, perché è breve ma dura.
Anche qui, se ti devo consigliare, vai di Giau più tosto!
Altro consiglio: il Giau in quel periodo è assaltato dai turisti, cerca di passarci non troppo tardi.

Buone pedalate,

Master!
 

peppe59

Maglia Iridata
6 Luglio 2011
13.334
7.870
roma / milano
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Bici
Moser (acciaio); Bianchi (acciaio)
mi pare che c'è in giro un blocco del traffico in alcuni giorni (mercoledì?) su alcuni passi; si trovano notizie sul sito turismo alto adige o da altre parti ?