Il fatto è che ad una perentoria contraddizione, seppur espressa in forma - come dici tu - scherzosa, deve corrispondere un ragionamento fondato.
A me risulta che la Corte di Cassazione abbia confermato e quindi stabilito che costituisce reato vendere bottigliette con liquidi in PET esposte prolungatamente al sole. E questo perché pare che la medesima corte si sia avvalsa dell'autorevole parere di laboratori universitari e istituti di ricerca, nonché della relativa letteratura di riferimento.
La diossina non può essere inserita tra le sostanze proibite per legge. Poiché essa stessa rappresenta un sottoprodotto dell'attività industriale/umana e di alcuni noti processi naturali di natura geofisica. Ciònonostante è stato stabilito che l'esposizione prolungata ai raggi solari - che notoriamente tende a modificare le caratteristiche fisico-chimiche della plastica - alimenta il formarsi di sostanze che modificano la conformazione del contenuto. Diossine, biosfenolo, BPA. Quindi non parrebbe indispensabile il presentarsi di una vera e propria combustione/fusione. Seppur questa potrebbe, ma dico potrebbe, esser rinvenuta nel suo stadio iniziale. Non si tratta ad ogni modo di concentrazioni letali. Sono valutabili in ng/kg. E tuttavia son sicuramente nocive.
Ovviamente, non si sta discutendo di borracce, il cui composito è di gran lunga più resistente.