Una pegoretti la riconosci anche nel buio..Pure una Barco (al meno la Xcr), anche se ce scritto Cinelli, Viner, Milani etc. Certo era la mia decisione, ho rispettato che Barco non fà tubi sterzi lungi...:-)
perchè?Ciao, lo pagheresti solo dopo aver provato la bici?
F
è come andare da uno stilista e chiedergli di farti un abito di rappresentanza (inteso come abito della festa).Lui ti farà delle domande e poi ti prenderà le misure.E' una possibilità anche quella.
Un po' come andar dal sarto e dirgli: "vorrei un vestito taglia M".
Che poi te lo faccia in tela di jeans o fresco lana, oppure con i tasconi sulle gambe, oppure con la rivolta ai pantaloni, oppure con il doppiopetto, contasega. :asd:
in effetti se si parla di passione questo è anche vero, ben diverso far passare un concetto di passione come concetto di qualità
ovvio che io posso spendere come mi pare i miei soldi per quello che mi gratifica mi appaga ecc.
Qualcuno spende 10.000 euro per una vacanza in posti da infarto come potergli dire che sbaglia sai in tutti i libri di psicologia suggeriscono di spendere i soldi in ricordi in viaggi e non in oggetti costosi
forse dovremmo riscrivere anche i libri di psicologia ??
Comunque, per ricapitolare, dopo questi primi post sembra che gli unici buoni motivi per andare da un telaista siano:
1 - avere un "su misura"
2 - avere un telaio prestigioso (soggettivamente prestigioso)
Beh che dire, nel primo caso concordo con [MENTION=7133]mika[/MENTION] , ci sono situazioni per le quali è un obbligo il "su misura" mentre altre situazioni sono figlie di "flirt"
Nel secondo caso, comprendo che per alcuni la bici sia più simile a un Rolex, a una Mont Blanc o a un anello con brillanti, da sfoggiare nelle migliori occasioni, certo non condivido il pensiero ma capisco che per alcuni possa essere così.
Ma davvero non ci sono altre motivazioni valide per rivolgersi a un telaista?
Io penso che ce ne sia una su tutte le altre, una motivazione ovviamente tecnica.
Non ho mai dovuto progettarlo fino all'ultimo che mi sono fatto costruire, perché ritengo che per una persona normolinea sia del tutto inutile il "su misura".
Lungi da me essere credibile come telaista de noantri. Io apprezzo il metodo, non l'opera fine a se stessa. L'opera per me dev'essere il frutto di una metodologia, non mi interessano le opere fatte in cantina o nel sottoscala.
anche il tuo è un buon approccio, non riuscirei mai ad adottarlo, perché al pensiero che dovrei pagarlo più di 1000 euro non riuscirei mai a non metterci il becco almeno un po'...è come andare da uno stilista e chiedergli di farti un abito di rappresentanza (inteso come abito della festa).Lui ti farà delle domande e poi ti prenderà le misure.
Abbiamo idee diverse sul su misura, tu vuoi la realizzazione di una tua idea nei minimi particolari, io voglio provare l'idea di bici di chi le fa tutti i giorni artigianalmente.
sarà anche così semplice come dici tu, ma resta un dato di fatto che la grande maggioranza ha risposto che si va dal telaista per avere un telaio "su misura" nel senso geometrico del termine, e qualcun altro ci va per avere un oggetto esclusivoper me la risposta è semplice al tuo quesito, così semplice che è difficile non essere maliziosi nel giudicare questo thread da te aperto, sembra come dire "se voglio un paio di scarpe ci vado nel negozio di scarpe/calzolaio?".
un telaio da corsa potrei comperarlo anche via internet ad occhi chiusi, verifico le misure, verifico gli angoli per sapere che tipo di orientamento all'uso ha, e ciò mi è sufficiente per comprarlocacchiarola ci vai eccome, ovvio che al giorno d'oggi ci sono delle situazioni che semplificano il tutto come per esempio gli acquisti via internet (non solo di bici dico in generale), ma comunque sono a volte dei salti nel buio se non si conosce il prodotto quindi l'acquisto a distanza è da sconsigliare senza certi presupposti, se parli poi di prodotti che di fatto al momento della scelta non esistono allora il prodotto non lo puoi conoscere ed è natulare che bene o male devi conoscere chi lo produce e la sua politica artigianale/aziendale che sia andandoci di persona meglio.... oppure gli scrivi una e-mail o gli fai una telefonata ma non sarà la stessa cosa...
per "opera fine a se stessa" non intendevo una bici da non pedalare, ma un telaio senza un particolare fine, senza un'anima tecnicanon ho capito una cosa, dato che parliamo di bici, secondo te c'è qualcuno che le costruisce al fine di non essere pedalate???
il DNA ligure :asd:anche il tuo è un buon approccio, non riuscirei mai ad adottarlo, perché al pensiero che dovrei pagarlo più di 1000 euro non riuscirei mai a non metterci il becco almeno un po'...
ciao MAVERIK come stai ?io ci pedalo in bici quindi ci viaggio e mi costruisco ricordi ed emozioni di ogni genere quindi....
ciao MAVERIK come stai ?
convieni9 con me andare cin patagania con una bici da 10.000 euro non è molto sensato , quindi.... andare in Toscana non proprio come andare sulla strada della morte hai presente ??
Tornando al quesito iniziale, posso riportare la mia esperienza, sperando sia utile a qualcuno.
Da premettere che avevo anche provato numerose bici nei test della fiera di Padova, ed avevo notato enormi differenze di comportamento, specie in guidabilità e in discesa, tra le varie bici, indipendentemente dal materiale in cui erano fatte (anche il confort era diverso, ma quello era anche più comunicato dai brand: comodità, o racing, o intermedia, o .). Anche le differenze in flessione alzandosi sui pedali si sentivano, e non sono certo un pro. Le mie impressioni erano anche confermate dalle altre persone che avevano confrontato le stesse bici nella stessa giornata.
Prima di tutto il motivo per cui sono andato da un telaista: avendo ricominciato con la bici dopo 15 anni, dopo un paio dore in sella, ogni volta avevo male al collo e questo limitava il divertimento di andare in bici. Questo succedeva con la bici da corsa ma ancora più con quella da cross che uso dinverno.
Ho deciso allora di andare da un telaista e vedere se tutto poteva dipendere da misure o da materiali del telaio (alluminio), o da altro.
Ne ho visitati in paio, e poi, su consiglio del mio meccanico (il grande Pavan a Favaro Veneto), mi sono affidato a Bonetti, probabilmente anche per una questione di feeling personale; si instaura proprio un dialogo, e diventa un rapporto tra persone.
Mi ha messo sulla falsa bici e mi ha fatto pedalare, e intanto correggeva e guardava. Dalle misure che ha preso e mi ha consegnato, è emerso che ho le gambe più lunghe del busto, che mi serve un angolo più in piedi del piantone, e ho visto che tutto questo non esiste in commercio nelle geometrie standard!!! Anzi, con i telai molto sloping trovo spesso soluzioni opposte.
Prima di fare il passo completo, ho modificato un po la mia bici da corsa con le sue essenziali indicazioni, anche se non sono riuscito a portare le misure dato come era fatto il telaio, ed il male al collo è molto diminuito!!! Con la bici da ciclocross che avevo sempre preso usata in occasione, non cera niente da fare, era troppo piccola e non riuscivo a replicare le misure. Ho deciso di farmi fare il telaio da cross da Bonetti.
Ho iniziato a parlare con lui, gli ho descritto che tipo di giri faccio (no gare), mi ha chiesto come la volevo e gli ho detto alcune preferenze: la volevo che fosse agile e guidabile per il fango invernale, che assorbisse gli urti se la uso destate, ma che non flettesse se andavo in piedi; avevo provato un telaio in titanio da strada e mi era sembrato troppo molle una volta in piedi: insomma cercavo un certo compromesso.
Mi ha descritto tutte le possibilità, i materiali, le differenze di sensazioni che danno, i pesi, i costi, le differenze di come poteva costruirle: eccezionale! Alluminio (un bacheto), carbonio, acciaio, titanio; con tute le varianti di costruzione a seconda dello scopo.
Alla fine mi ha consigliato lacciaio Spirit, relativamente leggero, reattivo il giusto se lavorato in un certo modo, con i tubi a sezione ottagonale disposti per evitare le flessioni, e con alcune scelte sue per il carro posteriore; mi ha anche fatto vedere tutte le saldature fatte lì in sede e chi avrebbe saldato la mia bici.
Vista lesperienza, mi sono affidato a lui che aveva in mente cosa stavo cercando e per che uso.
Risultato: spettacolare!!!
Non ho più male al collo
Quando ci salgo la schiena si rilassa, anche sotto sforzo
Sento meno le buche, come se ci fosse un tampone in gomma
Quando sono sui pedali, non flette
Tutto quello che avevo richiesto!!!
Ed infatti adesso sto quasi pensando di chiedere a Bonetti la costruzione di unaltra bici, da strada, con caratteristiche leggermente diverse in alcuni casi, in discesa, ecc ..
Non si tratta solo di avere le misure giuste, che è il primo passo fondamentale, ma anche di provare a immaginare come si vorrebbe che la bici si comportasse in certe situazioni; è poi il telaista che, se bravo, traduce tutto in un telaio che sembra uguale ad altri, ma a correrci è completamente diverso
Aggiorno questo mio commento perché sono riuscito a caricare 2 foto....
Complimenti, molto piacevole, personale e fuori dal coro!
Grazie! E infatti quando parlo a qualcuno di una ciclocross in acciaio , si stupisce...in più ho scelto una grafica che era stata usata solo per una fiera. Ero così contento che ho fatto mettere il mio nome, tanto non la cambierò mai !
Fino all'anno scorso usavo anche un CX e devo dirti che le salite non sono per nulla un problema; se abiti in un posto con salite quello è il suo terreno ideale, a patto di avere rapporti adeguati.Bici da cross e' veramente ok! Adoro le bici di acciaio e ancor di più quelle da cross...se abitassi un po' meno in salita e avessi dei bei pianuroni fangosi la comprerei subito (ma non è detto che magari me la compro lo stesso). Ottimo! Bravo Bonetti!
Aggiorno questo mio commento perché sono riuscito a caricare 2 foto....
Non ditelo a Mr. Akrigg che sullo sconnesso non si va... si va beh che lui è un fenomeno :-)
[url]http://vimeo.com/89689947[/URL]