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Mardot

Velocista
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A parte che immagino abbia parlato di geometrie in senso lato, non concordo in toto, in quanto come prima discriminante ha messo "needs".

E poi per esempio l'arretramento sella dipende dalla conformazione di ciascuno, e a volte serve reggisella con tot arretramento, oppure prevedere angoli piantone dedicati, per esempio.
Se uno ha il busto corto rispetto alla proporzionalià con le gambe, devi ridurre l'orizzontale. Se riduci l'orizzontale, può essere che con il piede tocchi la ruota nelle svolte. In questo caso, oltre a prevedere un rake maggiore, magari serve anche qualche decimo di grado in più al tubo sterzo.
Poi sappiamo benissimo che quando modifichi un parametro, tutti gli altri di coseguenza debbono adeguarsi.
...per fare due esempi.
Io ho contestato il fatto che l'autore ha messo insieme "needs" e misure dell'atleta.
E questo, oggettivamente, non va fatto. E' sbagliato, per essere più chiari.

Con la geometria (quindi gli angoli) scegli il tipo di mezzo, se lo vuoi da cronometro, da montagna, da passista, da granturismo, da andare a prendere il pane, ecc....

Con le misure dell'atleta scegli le quote del telaio e, se non sei anormale, quindi se non sei alto il doppio sotto che sopra, se non sei alto 2m, se non hai le mani attaccate ai gomiti, ecc.... questa scelta influenza molto poco la geometria.

Il rake, il reggisella, ecc... sono tutti aggiustamenti che si possono fare a posteriori, proprio per adattare meglio il mezzo (scelto funzionalmente e non dimensionalmente) alla propria postura naturale.
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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le misure di cosa??? le misure delle lunghezze o le misure degli angoli??? le 2 cose insieme non formano la geometria del telaio (che sia di bici o di una cornice di un dipinto strampalato)?? e qualora avessero i 2 fisici le stesse medesime quote al mm, avranno le stesse geometrie oppure bisogna verificare la struttura muscolare o lo stile di pedalata??

scusate per l'OT
Ciao Maverik89, intanto ti assicuro che se metti anche solo un "?" e non addirittura 3, al termine delle domande, ti rispondo ugualmente. o-o

Allora, in aggiunta a quanto spiegato a Mika, e valido anche in risposta alle tue domande, posso aggiungere che un triangolo resta un triangolo se allunghi, o accorci i suoi lati, lasciando inalterati i suoi angoli.

Tale operazione, con minime approssimazioni, è ciò che rende fattibile la scelta del mezzo per funzione e non per taglia.

Fine dell'OT
 

mika

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Io ho contestato il fatto che l'autore ha messo insieme "needs" e misure dell'atleta.
E questo, oggettivamente, non va fatto. E' sbagliato, per essere più chiari.

Con la geometria (quindi gli angoli) scegli il tipo di mezzo, se lo vuoi da cronometro, da montagna, da passista, da granturismo, da andare a prendere il pane, ecc....

Con le misure dell'atleta scegli le quote del telaio e, se non sei anormale, quindi se non sei alto il doppio sotto che sopra, se non sei alto 2m, se non hai le mani attaccate ai gomiti, ecc.... questa scelta influenza molto poco la geometria.

Il rake, il reggisella, ecc... sono tutti aggiustamenti che si possono fare a posteriori, proprio per adattare meglio il mezzo (scelto funzionalmente e non dimensionalmente) alla propria postura naturale.

Continuo a non essere d'accordo soprattutto perchè il progetto di un telaio di solito parte dalla forcella. Cambiare rake dopo non è proprio il massimo.
 

flavio-san

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Continuo a non essere d'accordo soprattutto perchè il progetto di un telaio di solito parte dalla forcella.

questo è interessante, presumo che tu lo dica in quanto ti riferisci a forcelle in carbonio e quindi ad un prodotto che prendi gia finito e quindi devi poi adattare il telaio di conseguenza. ma in caso di forcella in acciaio?

flavio
 

Mardot

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Continuo a non essere d'accordo soprattutto perchè il progetto di un telaio di solito parte dalla forcella. Cambiare rake dopo non è proprio il massimo.
Il progetto parte dalla forcella per via delle sue caratteristiche di comportamento, non per via delle misure.
E' poi ovvio che avendo la forcella, qualunque essa sia, delle misure e in particolare il rake, il telaio ne sarà una conseguenza.
Detto questo, ho assistito (per ragioni agonistiche, non per diletto) a cambi di forcella proprio finalizzati a spingere l'uso del mezzo verso ben precise destinazioni, a dimostrazione che la forca, così come gli altri accessori, va intesa come un parametro da potersi modificare, e non come un dato di base d'ingresso immodificabile.
 

mika

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questo è interessante, presumo che tu lo dica in quanto ti riferisci a forcelle in carbonio e quindi ad un prodotto che prendi gia finito e quindi devi poi adattare il telaio di conseguenza. ma in caso di forcella in acciaio?

flavio


Non mi riferivo alla tipologia del materiale, ma alle quote specifiche di rake, e magari lunghezza steli, che possono anche non essere sempre 368mm. La forcella ha un rake specifico e per l'angolo sterzo si deve considerare anche questo parametro per dare al telaio la gestibilità desiderata, come ingombri e come guida.
Poi che sia un paramentro non modificabile è anche non vero, ma di solito lo si fa a ragion veduta e per ottenere caratteristiche particolarti, e ad hoc per un dato utilizzo.
Di default comunque il progetto parte da lì.
 
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Maverik89

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Ciao Maverik89, intanto ti assicuro che se metti anche solo un "?" e non addirittura 3, al termine delle domande, ti rispondo ugualmente. o-o

Allora, in aggiunta a quanto spiegato a Mika, e valido anche in risposta alle tue domande, posso aggiungere che un triangolo resta un triangolo se allunghi, o accorci i suoi lati, lasciando inalterati i suoi angoli.

Tale operazione, con minime approssimazioni, è ciò che rende fattibile la scelta del mezzo per funzione e non per taglia.

Fine dell'OT

o-o :cry: ma si è un linguaggio da tastiera :rosik: !!!!
 

Ser pecora

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Non vedo la tragicità. Gia avviene questo con i modelli industriali. Pensiamo a Cannondale con Synapse o SuperSix, prevedono angoli, sezioni e lunghezze tubi specifici per utilizzi differenti della bici (different needs) per esempio.

Appunto. Una volta stabilita la geometria le misure poi vengono da se.
Uno alto 160cm si prenderà la stessa Synapse o la stessa Super6 di un altro alto 160cm.

Mica uno la prende S e l'altro L. Idem se uno fa randonnée e l'altro circuiti (different needs): useranno sempre la stessa taglia, ma con telai diversi.
Se poi uno dei due è deforme giocherà con arretramento ed attacco manubrio, ma finita li. Se proprio si tratta di persone a cavallo di due taglie può essere che uno caschi sulla M e l'altro sulla L, ma è un caso limite.

In generale l'affermazione mi sembra il solito marketing del (di un certo) custom.
 

Mardot

Velocista
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Appunto. Una volta stabilita la geometria le misure poi vengono da se.
Al limite, è il contrario.

Dico al limite perché è una situazione limite, appunto, e lo spiego.

In generale:
A - le misure si fissano in base al proprio fisico
B - la geometria si fissa in base all'utilizzo specifico del mezzo
E chi ha un 56x56 (per fare un esempio "normometrico"), può scegliere le due cose in maniera quasi del tutto indipendente.

Al limite, appunto, nei casi in cui le dimensioni dell'atleta non sono "normo", vedi l'esempio del tizio alto 2m:
A - PRIMA si fissano le misure, visto che l'atleta è quello e non lo puoi tagliare, piallare, ecc....
B - POI si identifica la geometria in base all'utilizzo specifico, ovviamente in questo caso non sarò del tutto libero di scegliere gli angoli, vista la particolare taglia (misura) del telaio.
Quindi, in questo caso limite, l'affermazione "Una volta stabilita la geometria le misure poi vengono da se" diventa "Una volta stabilite le misure (taglia) la geometria poi viene praticamente da se"

Questo è il procedimento che proprio in questi giorni, per l'ennesima volta, sto ripassando nel progettare un telaio a misura (ved. sotto)..... in questo caso per il sottoscritto.

2yye9vc.jpg
 

mika

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In generale l'affermazione mi sembra il solito marketing del (di un certo) custom.

E' normalissimo, e quindi vero, che una buonissma quota di marketing c'è sempre, vorrei vedere: enfatizzare certi aspetti peculiari della propria produzione è un'esigenza quasi primaria. Come però è vero che nei su misura si può perfezionare gli angoli a piacimento, anche nell'ambito dello stesso target di utilizzo, cosa non possibile con la produzione di serie...per poco che sia, ma si può. Quindi perchè pensare a degli angoli fissi (per tutti? ) quando si possono anche ottenere come si vuole? Esiste una geometria prestabilità race e una all-round per caso ? Basta solo allungare o accorciare i tubi per le varie misure? Perchè allora leggere le tabelline delle geometrie? Avete mai notato che se il piantone è troppo verticale e lo sterzo molto aperto, l'orizzontale effettivo (diciamo anche la distanza punta/sella- attacco) si accorcia rispetto al dichiarato o a quanto ci si aspetterebbe? Soprattutto se il tubo sterzo è corto e ci metti un torre di spessori sotto l'attacco?

Poi che tutto si aggiusti con arretramento e attacco lo sò benissimo, ma quello che voglio dire è che non si può dire che il custom offra zero risultati, poichè non sarebbe vero. A volte magari sì, ma a volte può essere determinante.


PS
Noto che fino ad ora tre differenti telaisti mi hanno fatto un piantone molto diverso nell'inclinazione da quello che fa Cannondale, che avevo prima, per esempio, ma anche Specialized che anche avevo, Canyon e altri. E per quanto mi riguarda, la cosa va meglio, quindi è stato un vantaggio per me, magari ripeto poca roba, ma se si può, si approfitta.




o-o
 
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Mardot

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Il custom serve (nel senso che è necessario) solo nei casi limite, e tali casi sono solo in funzione delle misure dell'atleta.

Per tutti gli altri casi il custom serve (nel senso che non è necessario, ma asserve qualche funzione) per togliersi degli sfizi.
Ad esempio: vuoi montare una certa forca, abbinata a una certa serie sterzo, e non esiste in commercio il telaio che te lo consente o ti soddisfa? Ti fai un custom e via.

Vuoi un telaio in acciaio con un certo spazio tra i foderi per farci passare delle gomme che vuoi tu? Vai di custom.

Per quanto riguarda gli angoli, beh sì, ci sono angoli che spingono il telaio verso una concezioni più specifica rispetto ad altri. Non ritengo questo un buon motivo per ricorrere al custom, se si parla di cicloamatori. Se rientra nello sfizio ovviamente sì. Per un Pro il problema non si pone, invece.
 

mika

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Io ho contestato il fatto che l'autore ha messo insieme "needs" e misure dell'atleta.
E questo, oggettivamente, non va fatto. E' sbagliato, per essere più chiari.

Con la geometria (quindi gli angoli) scegli il tipo di mezzo, se lo vuoi da cronometro, da montagna, da passista, da granturismo, da andare a prendere il pane, ecc....

Con le misure dell'atleta scegli le quote del telaio e, se non sei anormale, quindi se non sei alto il doppio sotto che sopra, se non sei alto 2m, se non hai le mani attaccate ai gomiti, ecc.... questa scelta influenza molto poco la geometria.

Il rake, il reggisella, ecc... sono tutti aggiustamenti che si possono fare a posteriori, proprio per adattare meglio il mezzo (scelto funzionalmente e non dimensionalmente) alla propria postura naturale.

Sì scusa prima ho risposto un po' di fretta. Credo solo che generalizzare o da una parte o dall'altra con esempi che possono essere molto calzanti come anche per nulla, non rappresenti esattamente la realtà delle cose. Come dicevo prima ha voluto enfatizzare un aspetto peculiare della propria produzione e credo non possa essere smentito in assoluto, pur se le grandezze che vuole esprimere potrebbero essere talvolta ininfluenti.
All'inizio dicevi che nemmeno gli faresti riparare una camera d'aria come avesse dichiarato chissà quale eresia.

o-o
 

Mardot

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Sì scusa prima ho risposto un po' di fretta. Credo solo che generalizzare o da una parte o dall'altra con esempi che possono essere molto calzanti come anche per nulla, non rappresenti esattamente la realtà delle cose. Come dicevo prima ha voluto enfatizzare un aspetto peculiare della propria produzione e credo non possa essere smentito in assoluto, pur se le grandezze che vuole esprimere potrebbero essere talvolta ininfluenti.
Quoto o-o
All'inizino dicevi che nemmeno gli faresti riparare una camera d'aria come avesse dichiarato chissà quale eresia.

o-o
Mi sono adeguato al suo (Okto) modo di vendersi. o-o
 

Ser pecora

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Al limite, è il contrario.

Dico al limite perché è una situazione limite, appunto, e lo spiego.

Nel caso che fai tu sono d'accordo. Oltre che in generale.


E' normalissimo, e quindi vero, che una buonissma quota di marketing c'è sempre, vorrei vedere: enfatizzare certi aspetti peculiari della propria produzione è un'esigenza quasi primaria.

Pienamente d'accordo, infatti trovo stupide le demonizzazioni del marketing.
In particolare quando viene tirato in ballo per criticare quello che non ci piace, quando in realtà c'è sempre, sia per quello che piace che per quello che no.

In generale però trovo che ormai chi si dedica alla nicchia del su-misura spinga a volte un po' troppo su questo aspetto, che poi, come tutte le cose troppo enfatizzate diventano cattivi esempi se generalizzate.

Ed i primi a farne le spese sono proprio i "customizzatori" che si trovano a dover inseguire le generalizzazioni errate che hanno preso piede.

Esempio di un notissimo telaista che ha raccontato come un potenziale cliente che voleva il "su-misura" sia rimasto scontento ed abbia cambiato telaista quando il progetto presentato era un 56x56:

"Gli avessi detto che gli facevo un 56,1x55,9 gli avrei venduto il telaio e sarebbe stato contento".
 

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Pienamente d'accordo, infatti trovo stupide le demonizzazioni del marketing.
In particolare quando viene tirato in ballo per criticare quello che non ci piace, quando in realtà c'è sempre, sia per quello che piace che per quello che no.

In generale però trovo che ormai chi si dedica alla nicchia del su-misura spinga a volte un po' troppo su questo aspetto, che poi, come tutte le cose troppo enfatizzate diventano cattivi esempi se generalizzate.

Ed i primi a farne le spese sono proprio i "customizzatori" che si trovano a dover inseguire le generalizzazioni errate che hanno preso piede.

Esempio di un notissimo telaista che ha raccontato come un potenziale cliente che voleva il "su-misura" sia rimasto scontento ed abbia cambiato telaista quando il progetto presentato era un 56x56:

"Gli avessi detto che gli facevo un 56,1x55,9 gli avrei venduto il telaio e sarebbe stato contento".


Come in tutte le cose, ci vuole equilibrio e consapevolezza. Bisogna stare al gioco e saper leggerne bene il regolamento, allora si vedrebbero le cose da un lato migliore. Altrimenti si incappa poi in casi emblematici come quello descritto.

PS
Bertoletti mi ha fatto proprio un 56x56 :mrgreen:.. ma con angoli sterzo e piantone discretamente differenti da quello che normalmente si trova di serie...e l'ho detto più volte che è il telaio più guidabile mai avuto.