Buongiorno a tutti, intervengo per esprimere un altro punto di vista sulla questione "COME AFFRONTARE PUNTA VELENO". Premessa: non mi interessano assolutamente i "gusti" degli altri, vale a dire se in salita mi supera uno con la E-bike o con il Caballero non faccio una piega, lo saluto educatamente e continuo per la mia strada... Io ho 59 anni e vado in bdc da 40... Ho fatto 4 volte Punta Veleno da Assenza la prima volta nel 2002, avevo un buon allenamento e con il 34/27 ricordo un'ascesa faticosissima e di essere arrivato in vetta veramente distrutto! L'ultima volta l'ho fatta 4 anni fa (a 55 anni) con un allenamento non certo ottimale ma con il 33/32 e ricordo di essere salito non voglio dire senza faticare, ma comunque soffrendo assai meno rispetto alla 1a ascesa 11 anni prima! La conclusione o se volete la morale è molto semplice: ma perché prima di ricorrere all'aiuto dell'elettricità non proviamo ad utilizzare rapporti adeguati alle nostre gambe, al nostro grado di allenamento, alla nostra età ed alla tipologia di salite che vogliamo affrontare??? Io continuo a vedere in giro gente ancora più scarsa di me (!!?!?) che attacca salite molto impegnative con dei rapporti assurdi (tipo 34/25), spaccandosi le gambe e di conseguenza rinunciando totalmente al divertimento ed al godimento che può dare un certo tipo di salita... Ricordo negli anni '80 le prime volte che si faceva il Ventoux da Bedoin noi (italioti) salivamo con rapporti folli sputando l'anima e non solo, mentre i francesi (sempre più avanti di noi...) già allora salivano in agilità sorridendo ironicamente mentre ci superavano... E può sembrare incredibile ma ancora oggi tanti, troppi cicloamatori nostrani non hanno ancora appreso la lezione... Buona PUNTA VELENO e buona BICI a tutti!!!