Trek Madone 9 Di2 - Autoassemblata

Ipercool

Ciociaro
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Bici
Trek (alcune)
Per chi può essere interessato propongo qualche breve nota riguardo la mia nuova bicicletta.

Allora, sono uno dei primi esauriti che si monta una M9 da solo, questa la mia esperienza.

Contenuto della confezione:
Aprendo la scatola del kit telaio si resta impressionati, oltre che dal telaio stesso :mrgreen: , dalla enorme quantità di pezzi contenuti in buste che riempiono ogni spazio.
Oltre al telaio ci sono, la forcella con serie sterzo (sua e non intercambiabile), lo sterzo (idem) che è comunque un articolo che si paga a parte, freni (capolavoro), numerosi componenti definiti “BlendR” che sono delle parti che consentono di collegare tutti i computerini in commercio sulla piega e diversi accessori tipo luci (Bontrager) dietro sul tubo sella, tutte le minuterie per il montaggio sia dei Di2 (per ora EPS non previsto ma penso adattabile anche se malamente) che per i meccanici (io ovviamente non monterei mai un gruppo meccanico su una bicicletta del genere …) e svariati altri accessori facenti parte della dotazione standard Trek tipo catarifrangenti che difficilmente troveranno posto poi effettivamente sulla bicicletta.
Le parti per mettere insieme questa bicicletta, tra Trek, Shimano ed altri, tra nuove e già in mio possesso sono quelle nelle foto che seguono.

Contenuto scatola Trek:

2015-10-02%2014.37.22.jpg


Gruppo Shimano 9070:

2015-10-02%2014.46.24.jpg


Altra roba:

2015-10-02%2014.49.23.jpg


Montaggio:

Antro teatro del delitto:

2015-10-02%2014.29.28.jpg


Il kit comprende un corposo manuale di una trentina di pagine definito “assembly manual”, in inglese, ma con molte figure a beneficio di chi “non spicca” :mrgreen:.
Evidentemente erano consapevoli che sarebbe stato utile.
In realtà non è difficile assemblare una M9, per la seconda impiegherei meno della metà del tempo, come è noto però l’esperienza è uno dei beni più costosi.
Per la cronaca ho impiegato 8 ore.
Il problema però non è stato originato dalla bicicletta in sé, ma dal fatto che ignoravo (probabilmente non ero il solo...) che per la M9 centraline e cablaggi standard di un gruppo Di2 NON vanno bene, al posto della canonica centralina a 3 porte e della centralina ausiliaria a 4 che va nel tubo obliquo e dei cavi standard occorre quanto segue:
- Centralina esterna Shimano a 5 porte (fino ad oggi solo per biciclette da crono);
- La centralina ausiliaria interna NON serve;
- In luogo dei cavi standard che sono più o meno: Uno da 1000, uno da 700, uno da 600, due da 350 ed uno da 300; servono i seguenti: Uno da 850, uno da 1200, due da 650, uno da 300.
Io non avevo nulla di tutto ciò a disposizione, considerato che era notte, mi sono dovuto arrangiare e quindi tra una creazione e l’altra sono passate delle ore.
Comunque diciamo che è una bella rogna ma alla fine sono riuscito a farlo “vagire” con quello che avevo. Ho dovuto addirittura usare anche la centralina EWW01 con il suo cavetto come prolunga.
Sconsiglio quindi vivamente questa pratica, procuratevi la roba che serve, anche perché per far stare la centralina a 3 porte nella sede prevista dentro l’obliquo bisogna adattarla ed ovviamente è sconsigliabile.
Si inizia dal passaggio cavi nel manubrio, questo arriva con dei guida guaina già inseriti, quindi basta attaccarci in coda quello che ci serve e far passare i nostri. Quale foro del manubrio deve ospitare quale cavo è chiaramente disegnato nel manuale. I fori sono 3, per cui freno e cambio posteriore passano nello stesso.
I cavi elettrici sono banali, quelli dei freni un poco più rognosi, attenzione perché quello posteriore prima di essere infilato nel passaggio apposito per farlo entrare nel tubo orizzontale deve passare nella metà delle serie sterzo che presenta un buco e che per ora resta lì penzoloni. Poi ci infilate sopra un pezzo di tubo di gomma che trovate dentro (serve per non farlo sbatacchiare e per ammorbidire il passaggio nel tratto dentro la serie sterzo – nastratelo ad inizio e fine sulla guaina perché altrimenti girando lo sterzo “cammina” e vi fuoriesce) collegate la guaina al filo passacavi già inserito e fate uscire il tutto dal foro posteriore sul tubo sella. ATTENZIONE girate tutto lo sterzo a dx, rispetto al foro di uscita tagliate ora la guaina 2,5 cm oltre l’uscita (fuori) serve fare così perché altrimenti girando lo sterzo con il freno collegato la guaina tira e frenate senza volerlo.
Montaggio leve e passaggio cavi nelle guaine non presenta nessuna differenza rispetto al normale.
A questo punto dovreste infilare lo sterzo, se dovete tagliare il cannotto fatelo ora che dopo diventa sempre più rognoso.
L’operazione va fatta con attenzione perché insieme allo sterzo devono entrare tutti i cavi nelle rispettive sedi. Per far uscire facilmente la guaina del freno anteriore vi suggerisco di rimuovere il freno (che arriva già installato) ed il suo ferma guaina. Si possono rimuovere anche i Vector Wings, ma con un poco di attenzione si riesce anche lasciandoli al loro posto. Attenti che in questa fase sono delicati.
Una volta infilato lo sterzo dovete inserire sotto (oltre alla serie sterzo ovviamente) anche TUTTI gli spessori in dotazione. E’ facile sono in due metà e sarà poi agevole toglierne o riaggiungerne. Questo perché così vi troverete con i cavi lunghi abbastanza per supportare qualsiasi configurazione successiva.
Se avete la centralina giusta i collegamenti elettrici sono del tutto banali. Fate uscire i vari cavi dal grande foro sull’obliquo, la centralina si innesta a scatto nell’apposito supporto ed i cavi vi si innestano a loro volta, fascettate la batteria nell’apposita sede e richiudete il tutto.
I freni non hanno una vite con cui stringere la cordina per fermarla sul freno stesso. Trattandosi di tiraggio centrale c’è (in una delle buste) un nottolino a forma di cuneo che va avvitato sulla cordina, tirando la leva il nottolino allarga progressivamente due ganasce che azionano il freno.
Il telaio arriva con il dente di cane antirisucchio già montato ma lento questo perché andrà poi regolato in funzione della guarnitura montata. Appena lo vedrete direte che cavolo su un telaio del genere una ciofeca di vite come questa? In realtà la vite è una a testa esagonale (normale non brugola) per chiave piana da 8 in modo che sia poi possibile agire dall’esterno a guarnitura montata, cosa impossibile con qualsiasi altro tipo di vite.
La sella è banale, non ha collarino ma due viti con una piastrina che si innesta su un binario che c’è sul retro del tubo sella. Finalmente hanno reso indipendenti le regolazioni di serraggio del carrello e di messa in bolla, chi ha tribolato con il precedente sistema apprezzerà (si paga un piccolo scotto in peso perché c’è una vita e due bussolotti filettati in più ma su questo telaio ci può stare).
Le procedure descritte si trovano ovviamente nel manuale, ho aggiunto soltanto qualche dritta visto che ci sono passato.

Risultato:
Madone%209.jpg
 
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baffobaffone

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Bianchi Oltre XR4 2017-Shimano DA 9070 Di2, Bianchi Infinito CV 2014,Scott Spark 740 2015
Un mostro di bici l'ho vista dal conce che la stava ultimando per un cliente quanto ti invidio, favolosa quanto pesa ?.
 

eliflap

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ehm ... ma io che mi monto le bici sempre da solo e da 15 anni dato che i montaggi di serie non li sopporto, che cosa vinco ?

senza nulla togliere a ipercool che ha scritto una guida esaustiva ma che con foto sarebbe stata superlativa
 

Ipercool

Ciociaro
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ehm ... ma io che mi monto le bici sempre da solo e da 15 anni dato che i montaggi di serie non li sopporto, che cosa vinco ?

senza nulla togliere a ipercool che ha scritto una guida esaustiva ma che con foto sarebbe stata superlativa

Ahah!
Lo so che sei in tecnico sopraffino.
Come anzianità però ti batto (purtroppo) dalla Trek Y33 del 1994 (MTB full con ruote in carbonio a 3 razze) non sono mai più andato da un meccanico.

Purtroppo foto quasi niente, ero troppo incasinato visto che mi mancava un sacco di roba ed era pure notte.
 

bio

Apprendista Scalatore
24 Giugno 2009
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Grande e preciso Ipercool descrizione montaggio ottima. Bellissima la bdc sono curioso di sapere le tue personali sensazioni di guida della Belva. Il colore che hai scelto ha un costo aggiuntivo? Grazie Bio.
 

Ipercool

Ciociaro
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Grande e preciso Ipercool descrizione montaggio ottima. Bellissima la bdc sono curioso di sapere le tue personali sensazioni di guida della Belva. Il colore che hai scelto ha un costo aggiuntivo? Grazie Bio.

Ciao.
Grazie.
A breve posterò delle considerazioni, oggi ci ho fatto un centinaio di km (111).

Il colore RSL è il più caro tra quelli "di serie" ci sono colorazioni più care ma sono quelle di Project one in cui ti puoi scegliere i colori a piacimento.

Più che averla scelta diciamo che ho preso questa anche perché c'era il prezzo.

Saluti.
 

Ipercool

Ciociaro
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Un mostro di bici l'ho vista dal conce che la stava ultimando per un cliente quanto ti invidio, favolosa quanto pesa ?.

Ciao, ripropongo un post che ho scritto poco fa da un'altra parte.

Allestita come da foto pesa 7,39kg.

Come già detto il peso per questa tipologia di telai non rappresenta una peculiarità, tra l'altro il telaio ha molte parti in più rispetto a telai "normali".

Inoltre ho da tempo superato la fase grammomaniaca a favore della possibilità di avere componenti e strumenti che mi appagano maggiormente rispetto al peso.

Ho verificato ennemila volte che per le mie penose prestazioni in salita 1kg in più o in meno influisce in maniera insignificante.

Quindi sono libero di comprarmi la bicicletta che più mi piace a prescindere dal peso.
Comunque in questa fascia di mercato, anche volendo, è difficile trovare una bicicletta da 10kg, per cui il problema non si pone.

Il telaio in tg 58 pesa appena sotto i 1200gr (1199), per quanto è complesso pesa pochissimo.

Per chi ci tiene in maniera relativamente semplice è possibile andare sotto i 7kg.-
Nel peso indicato è compresa una pompetta di soccorso con relativo supporto.
Poi si può togliere L'SRM e montare uno Stages che oltretutto costa un quinto, si possono montare le Easton SLX da 24mm, una sella in carbonio (che ho ma ancora non ci sono i morsetti per i rails in carbonio) e siamo già vicini ai 6,8 canonici.

Saluti.
 

Ipercool

Ciociaro
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La qualità più marcata di questa bicicletta è insospettabile: Comodissima.

Oggi oltre 110km e non il minimo affanno derivante dal mezzo.

Ancor di più questa caratteristica è sorprendente considerata la notevolissima rigidezza del telaio.

Questo è granitico in ogni comparto, spingendo in piedi sui pedali l'impressione è che la totalità della forza impressa venga trasmessa anelasticamente alla ruota posteriore.

Il miracolo penso sia dovuto all'Isospeed anche se il suo funzionamento dall'esterno non appare evidente. Ma non avrei altre spiegazioni.

Oggi esclusivamente vallonato veloce, penso il terreno migliore per questa bicicletta.

Il manubrio è un'opera d'arte, l'ho nastrato anche sopra e si impugna senza problemi, è compattissimo, mi manca però moltissimo il satellite alto Di2. Ora che non c'è mi rendo conto che per me è il punto di cambiata maggiormente utilizzato. Dovrò inventarmi qualcosa per montarlo anche qui.

Tenendo i pattini freno posteriori prossimi al cerchio in fuorisella toccano come e più che sulla 7S, con buona pace dei detrattori di quel modello.

Percepibile la sensibilità al vento laterale in caso di folate, il vento teso costante viene assorbito meglio.

Ovviamente non penso minimamente che andrò più forte grazie a questa bicicletta, però mi ci sono trovato immediatamente a mio agio, dopo un quarto d'ora mi pareva di averla avuta da sempre.