Non potrò mai dimenticare la libertà di sfidare il vento sempre contrario, la disperata ricerca di una fontanella, e d'inverno, i piedi gelati... mi sarà impossibile non ricordare come fuggire da un temporale per poi rientrare bagnato, o di resistere al dolore della fatica non smaltita o di un corpo che domanda, senza ottenerlo, un momento di sosta.. mi sarà difficile non dimensionare la mia ombra sul terreno e la sua mutevolezza con il trascorrere dei giorni, vederla sparire al solstizio d'estate, o lunga e quasi infinita alle soglie del Natale.. difficile, quando la libertà di cercare l'assenza di oggi nella presenza di ieri nello stesso posto e alla stessa ora dà l'esatta dimenzione del tempo che passa e non ritorna, la soddisfazione di non rispondere al telefono, di prendere una scia e mettere le ali di gabbiano di terra.. difficile pensare che le cicogne torneranno in quell'ora di quel giorno esatto, seconda decade di febbraio, a prepapare il nido sul tetto del campanile, e pedalare a occhi chiusi perchè ormai la strada è dentro di me. E di un amico, ritrovato per caso, diviso dalla vita e unito nella passione.. ecco, forse il segreto della vita è questo. La passione.