Prime salitelle

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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molto bella e funzionale
oltre i 50 è perchè ormai sei un uomo patetico, che rovista nell'immondizia per rifarsi in qualche modo...
oltre i 60.... niente da fare... è demenza senile!!!:mrgreen:
Miiii Abatta... collocato tra l'immondizia e la demenza... che triste sorte :cry:

Cmq... diciamocela tutta, anche se vorremmo far finta di niente... quel quid in quel momento scatta a tutti, poi in un nanosecondo si decide di proseguire per la propria strada ma il sintomo è li che sgagna :mrgreen:
 

pepplesso

Apprendista Passista
13 Maggio 2013
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caad 12 - wilier cento 1 air
è questione di educazione e di rispetto per gli altri, a maggior ragione se non li conosci. Lo stato d'animo, il momento e la situazione che tu evochi, riguarda sia me che la persona che incontro per caso in bici.
Non è che io e te siamo "fratelli", solo perchè pedaliamo su una bdc. Avere atteggiamenti arroganti, spocchiosi o provocatori non rientra nel "costume del ciclista", cosi come non ci dovrebbero essere in qualsiasi altro contesto.
La strada che si fà insieme o il momento di condivisione è qualcosa che si pattuisce in due, ovvero tra due persone estranee che usano la bici per conoscersi, non per sfidarsi.
L'ambito di sfida esiste... è la gara. Ci si attacca il numero sulla schiena e si aderisce alla sfida a pari condizioni, accettando alla fine il successo o l'insuccesso, in relazione agli altri partecipanti e alla gara stessa.
Tutto il resto sono pagliacciate tra principianti... in un altra discussione si parlava appunto di questo, ovvero "quando non ci si ritiene più principianti?"
Io dico che non si è più principianti quando, uscendo per allenarsi, si ha già in mente cosa serve fare e in che modo, fregandosene di quello che fanno gli altri e, tantomeno, cadendo nel giochetto della finta competizione.
Certi atteggiamenti vanno bene quando si hanno 15 anni e fai finta di essere Saronni, godendo nello "sverniciare il vecchietto sul cavalcavia"...
ma se persistono...
oltre i 20 è perchè sei un atleta mancato e cerchi di rifarti diversamente...
oltre i 30 è perchè giochi a fare il professionista senza esserlo, in sostituzione alla fidanzata che non ti caga più...
oltre i 40 è perchè sei frustrato dal divorzio, dal mantenimento del figlio e dalla moto che non puoi più permetterti...
oltre i 50 è perchè ormai sei un uomo patetico, che rovista nell'immondizia per rifarsi in qualche modo...
oltre i 60.... niente da fare... è demenza senile!!!:mrgreen:
...pace interiore a tutti!

Concordo sull'educazione dissento sul tutto il resto, ne tu ne io possiamo arrogarci il diritto di emanare sentenze su chi intende una passione a proprio modo, Non esiste una visione unica ne un pensiero unico, se qualcuno si diverte a sfidare tutti e tutto son fatti suoi , son fatti miei regolarmi come meglio credo rispetto a queste situazioni, non mi permetto di fare ne pensare queste categorie in base all'età. Posso sorridere ed andare avanti per la mia strada, ma da qui a dire che e' qualcuno che rovista nell'immondizia o abbia chissa quali problemi personali strada ne corre. Le gambe sono sue e ne fa quel che vuole, come io faccio quel che voglio con le mie e te con le tue, non son meglio di lui non son meglio di te , . Concludo dicendo che episodi di ingarellamenti per strada ne ho visti e ne vedo di continuo, a volte partecipo a volte seguo altre strade e quando deciderò di mettere un numero sulla bici sara per mia scelta e convinzione non per pseudo regole scritte non si sa bene da chi e perche'.
 

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Concordo sull'educazione dissento sul tutto il resto, ne tu ne io possiamo arrogarci il diritto di emanare sentenze su chi intende una passione a proprio modo, Non esiste una visione unica ne un pensiero unico, se qualcuno si diverte a sfidare tutti e tutto son fatti suoi , son fatti miei regolarmi come meglio credo rispetto a queste situazioni, non mi permetto di fare ne pensare queste categorie in base all'età. Posso sorridere ed andare avanti per la mia strada, ma da qui a dire che e' qualcuno che rovista nell'immondizia o abbia chissa quali problemi personali strada ne corre. Le gambe sono sue e ne fa quel che vuole, come io faccio quel che voglio con le mie e te con le tue, non son meglio di lui non son meglio di te , . Concludo dicendo che episodi di ingarellamenti per strada ne ho visti e ne vedo di continuo, a volte partecipo a volte seguo altre strade e quando deciderò di mettere un numero sulla bici sara per mia scelta e convinzione non per pseudo regole scritte non si sa bene da chi e perche'.

La garetta ogni tanto ci sta, sempre nel rispetto reciproco. Quando esco per fare i lavori specifici non cago nessuno, faccio il mio lavoro e nei recuperi, quando la mia velocità scende vertiginosamente(non che diversamente sia degna di nota :mrgreen:) anche se la gente mi passa con fare arrogante, li lascio andare. Invece quando esco liberamente e trovo qualcuno per strada che ha rispettato i requisiti delle buone maniere(saluto, no ciucciaruota e due chiacchiere) e vuole un po' di sana competizione, non mi tiro indietro. Ci si studia un po' e alla prima salita si parte. Il bello della bici è anche quello, il confronto con altre persone.
Poi si arriva in cima, ci si aspetta, si fanno i complimenti a uno o all'altro e poi ognuno per la sua strada.
 

pepplesso

Apprendista Passista
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La garetta ogni tanto ci sta, sempre nel rispetto reciproco. Quando esco per fare i lavori specifici non cago nessuno, faccio il mio lavoro e nei recuperi, quando la mia velocità scende vertiginosamente(non che diversamente sia degna di nota :mrgreen:) anche se la gente mi passa con fare arrogante, li lascio andare. Invece quando esco liberamente e trovo qualcuno per strada che ha rispettato i requisiti delle buone maniere(saluto, no ciucciaruota e due chiacchiere) e vuole un po' di sana competizione, non mi tiro indietro. Ci si studia un po' e alla prima salita si parte. Il bello della bici è anche quello, il confronto con altre persone.
Poi si arriva in cima, ci si aspetta, si fanno i complimenti a uno o all'altro e poi ognuno per la sua strada.

Quoto, esattamente come capita a me, gli unici che mi fan girar le balle sono quelli che vedi quasi svenire per strada per poi partire a molla per prendere la ruota e non pensare manco per sbaglio a dare cambi.
 

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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Concordo sull'educazione dissento sul tutto il resto, ne tu ne io possiamo arrogarci il diritto di emanare sentenze su chi intende una passione a proprio modo, Non esiste una visione unica ne un pensiero unico, se qualcuno si diverte a sfidare tutti e tutto son fatti suoi , son fatti miei regolarmi come meglio credo rispetto a queste situazioni, non mi permetto di fare ne pensare queste categorie in base all'età. Posso sorridere ed andare avanti per la mia strada, ma da qui a dire che e' qualcuno che rovista nell'immondizia o abbia chissa quali problemi personali strada ne corre. Le gambe sono sue e ne fa quel che vuole, come io faccio quel che voglio con le mie e te con le tue, non son meglio di lui non son meglio di te , . Concludo dicendo che episodi di ingarellamenti per strada ne ho visti e ne vedo di continuo, a volte partecipo a volte seguo altre strade e quando deciderò di mettere un numero sulla bici sara per mia scelta e convinzione non per pseudo regole scritte non si sa bene da chi e perche'.
Il pensiero unico esiste eccome ed è il pensiero che ognuno di noi, in piena libertà, elabora ed esprime. Le "sentenze", come dici tu, sono un'altra cosa... una sentenza implica il fatto che tu debba sottometterti al mio giudizio (ma mi pare che tu, liberamente, abbia potuto non farlo).
Che ognuno possa esprimere la propria opinione, vale tanto quello che dici tu ovvero che ognuno è libero anche di comportarsi come meglio ritiene (non come peggio!).
Se qualcuno ti dà del cornuto, mentre sei alla guida della tua auto, tu lo giudichi in quel momento e quando arrivi a casa magari racconti sdegnato dell'episodio che ti è accaduto, magari apostrofando quel tizio in maniera ancora più "colorita". Quella che emetti non è "una sentenza", è il tuo modo di leggere quell'episodio, cosi come non sta inciso nel marmo il fatto che tua moglie ti tradisca.
Il mio era semplicemente un modo "colorito" per dire come intendo lo sport e come mi approccio ad esso, nel pieno rispetto delle mie capacità/possibilità, senza stare a guardare cosa vorrebbero farmi fare gli altri.
E' ovvio che un 60enne in bici non soffre di demenza senile, cosi come un 30enne non necessariamente deve essere stato scaricato dalla fidanzata...
questo mio modo di scrivere voleva solo essere una presa in giro.
ma invito tutti a pensare a quanto ci sia in questi atteggiamenti in termini di frustrazione personale. Cosa voglio dimostrare? e a chi? a lui o a me stesso? voglio far credere di essere il più forte? voglio far sentire l'altro più debole?
La bici diventa per me uno strumento di rivalsa personale? Per quale motivo, allora, non trovo il coraggio di attaccarmi il numero sulla schiena? per paura di essere battuto da tutti? è per questo che ho necessità di trovare "l'elemento debole" da battere?
Facciamoceli questi ragionamenti... perchè non è una questione di dire solo "ognuno è libero di fare ciò che vuole", cosi siamo tutti buoni...
il punto è dire "cosa devo essere in grado di dominare in me, per fare la cosa più giusta?" Lo sport è un valore perchè nutre in sè un'etica profonda, e questo si che dovrebbe essere un "pensiero unico".
 
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abatta68

Scalatore
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La garetta ogni tanto ci sta, sempre nel rispetto reciproco. Quando esco per fare i lavori specifici non cago nessuno, faccio il mio lavoro e nei recuperi, quando la mia velocità scende vertiginosamente(non che diversamente sia degna di nota :mrgreen:) anche se la gente mi passa con fare arrogante, li lascio andare. Invece quando esco liberamente e trovo qualcuno per strada che ha rispettato i requisiti delle buone maniere(saluto, no ciucciaruota e due chiacchiere) e vuole un po' di sana competizione, non mi tiro indietro. Ci si studia un po' e alla prima salita si parte. Il bello della bici è anche quello, il confronto con altre persone.
Poi si arriva in cima, ci si aspetta, si fanno i complimenti a uno o all'altro e poi ognuno per la sua strada.
Si, questo ci stà. Ma perchè? perchè c'è l'onestà di fondo che condividi con un altro, anche se non lo conosci... tu vai con il tuo passo, lui con il suo. Nessuno dei due stà facendo il furbo o gioca come il gatto con il topo. Se uno ti si piazza a ruota per 50km, dopo un pò non ti viene da chiedergli "ma tu sei uscito per allenarti o per fare meno fatica possibile?" e se ti ho tirato per 50km appena inizia una salita non ti pare un bel gesto salire alla mia stessa andatura e scambiare due parole? questo è il punto... in una gara ci sono strategie consentite, perchè la gara è gara e tutti ne sono consapevoli e alla fine le scuse valgono meno che zero. Il risultato finale sancisce chi vince e chi perde.
Ma questo concetto non si può (o non si deve) applicare in situazioni completamente diverse, dove con un atteggiamento provocatorio vai a rompere le balle a uno che si sta facendo il suo giro per i fatti propri, per quale fine poi? per vedere se riesci a prenderlo per il culo?
Capisci che è diverso se sono in confidenza con il mio amico e a un certo punto ci si dice "dai, su... vediamo chi sta meglio oggi!" Tu quella persona la conosci, sai che magari di solito và più di te... e se è un amico a volte ti fà pure credere che sei andato meglio del solito, magari rallentando leggermente la pedalata. Lo sa lui e, in fondo, lo sai anche un pò tu, ma và bene cosi!
A me è capitato di recente di fare la salita di Pian della Mussa che è bella lunga... si accoda fin da subito un ragazzo più giovane di me e mi sta a ruota per una 15ina di km, poi si affianca e ci fermiamo a prendere l'acqua. Due parole e ripartiamo... Ne mancano altri 15 alla fine e gli ultimi 4 sono veramente duri... vedo che lui ha la gamba più fresca della mia e me ne accorgo dopo i primi tornanti, ma dopo altri due mi ritrovo di nuovo vicino alla sua ruota... io so di non essere un fenomeno e mi rendo conto che il ragazzo "ha fatto il gesto" in maniera quasi impercettibile e naturale.
E' una cosa che ho apprezzato tantissimo, ancora di più una volta che siamo arrivati insieme in cima, dopo un'ascesa di 30km, quando mi ha detto la mezza bugia ("...non credere, anche io sono stanco morto e ho dovuto mollare nel finale"). Questo solo per dire che quel ragazzo mi ha comunque dato dimostrazione di maggior forza, senza necessariamente staccarmi, oltre a riconoscere il "valore" di aver fatto, piacevolmente, 2 ore di salita insieme.
Questa per me è l'etica sportiva... chi scatta in faccia ad uno sconosciuto su un cavalcavia in tal senso è un'analfabeta (e oltre i 60 anni è demenza senile!!!). Questo è il "mio pensiero unico".
 
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Si, questo ci stà. Ma perchè? perchè c'è l'onestà di fondo che condividi con un altro, anche se non lo conosci... tu vai con il tuo passo, lui con il suo. Nessuno dei due stà facendo il furbo o gioca come il gatto con il topo. Se uno ti si piazza a ruota per 50km, dopo un pò non ti viene da chiedergli "ma tu sei uscito per allenarti o per fare meno fatica possibile?" e se ti ho tirato per 50km appena inizia una salita non ti pare un bel gesto salire alla mia stessa andatura e scambiare due parole? questo è il punto... in una gara ci sono strategie consentite, perchè la gara è gara e tutti ne sono consapevoli e alla fine le scuse valgono meno che zero. Il risultato finale sancisce chi vince e chi perde.
Ma questo concetto non si può (o non si deve) applicare in situazioni completamente diverse, dove con un atteggiamento provocatorio vai a rompere le balle a uno che si sta facendo il suo giro per i fatti propri, per quale fine poi? per vedere se riesci a prenderlo per il culo?
Capisci che è diverso se sono in confidenza con il mio amico e a un certo punto ci si dice "dai, su... vediamo chi sta meglio oggi!" Tu quella persona la conosci, sai che magari di solito và più di te... e se è un amico a volte ti fà pure credere che sei andato meglio del solito, magari rallentando leggermente la pedalata. Lo sa lui e, in fondo, lo sai anche un pò tu, ma và bene cosi!
A me è capitato di recente di fare la salita di Pian della Mussa che è bella lunga... si accoda fin da subito un ragazzo più giovane di me e mi sta a ruota per una 15ina di km, poi si affianca e ci fermiamo a prendere l'acqua. Due parole e ripartiamo... Ne mancano altri 15 alla fine e gli ultimi 4 sono veramente duri... vedo che lui ha la gamba più fresca della mia e me ne accorgo dopo i primi tornanti, ma dopo altri due mi ritrovo di nuovo vicino alla sua ruota... io so di non essere un fenomeno e mi rendo conto che il ragazzo "ha fatto il gesto" in maniera quasi impercettibile e naturale.
E' una cosa che ho apprezzato tantissimo, ancora di più una volta che siamo arrivati insieme in cima, dopo un'ascesa di 30km, quando mi ha detto la mezza bugia ("...non credere, anche io sono stanco morto e ho dovuto mollare nel finale"). Questo solo per dire che quel ragazzo mi ha comunque dato dimostrazione di maggior forza, senza necessariamente staccarmi, oltre a riconoscere il "valore" di aver fatto, piacevolmente, 2 ore di salita insieme.
Questa per me è l'etica sportiva... chi scatta in faccia ad uno sconosciuto su un cavalcavia in tal senso è un'analfabeta (e oltre i 60 anni è demenza senile!!!). Questo è il "mio pensiero unico".
Condivido il tuo pensiero al 100%, la base di partenza deve essere l'onestà morale. Gli altri sono persone degne di nessun rispetto

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dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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chi scatta in faccia ad uno sconosciuto su un cavalcavia in tal senso è un'analfabeta (e oltre i 60 anni è demenza senile!!!).

se questo a 60 anni fa ancora di queste cose... non è demenza senile... non puoi togliere a chi non ha mai avuto, suvvia a 60 suonati ti fai ancora ste giochetti ?

per anni in una salitella, insomma salitella perchè è corta 5,5 km... ho incrociato un personaggio del posto che la conosce come le sue tasche, la fa quasi tutti i giorni... la prima volta mi superò che manco me ne resi conto e ci restai perchè vidi che era in età avanzata e saliva con passo regolare e cadenze bassissime con un 39 21-23... 34>27 io e al confronto parevo fermo... e per anni l'ho incrociato sempre sulla stessa salita fino a che, l'anno scorso... dopo almeno 3 o 4 anni che ci si incrociava, ci siamo scambiati 2 chiacchiere scoprendo che è un ciclista da una vita... ma finchè non sono riuscito a stare al suo passo mi passava e manco mi guardava eppure lo faceva con una certa non chalance che non mi urtava per nulla... anzi, vista la sua età... senza volerlo mi incitava a migliorare... 73 anni aveva, quest'anno però non lo più rivisto e in fondo un pò mi manca
 
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wilduck

Novellino
4 Agosto 2014
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Bianchi Infinito / Canyon Nerve
Seguendo lo spirito con cui [MENTION=83124]Gasolio78[/MENTION] ha aperto il post, condivido con voi la prima "cotta" in salita della mia giovane storia in BDC. Proprio perché giovane, sarei dovuto stare più lontano da certe salite, ma il richiamo del gruppo e della compagnia mi ha fatto buttare.

Giro da 74 km, 1600 mt reali di dislivello, realizzato principalmente su 3 salite: la prima facile ma lunga (oltre 10 km al 4%di media), la seconda tremenda (3km all'11% di media) e l'agonia della terza, con fatica e caldo, per tornare alle auto (8 km al 6%).

La seconda, con punte molto prolungate al 15% secondo il Garmin, mi ha fatto sentire il cuore tra le tonsille, i muscoli bruciavano...l'accoppiata 34-28 non mi é sembrata poi così facile da spingere in quei terreni.

Avevo provato rampe ben peggiori in MTB, ma la rampa su sterrato dopo un po finisce, saranno 30-40-50 metri....quando invece la trovi su asfalto in BDC e tiene certe pendenze per 300-400 metri, senza tregua neanche sui tornanti, non c'è scampo, spingi seduto, spingi in piedi, torni seduto perché pensi "ma 'ndo vado?!", sembra dolerti ogni pelo del corpo, ogni poro sembra cercare aria da spingere dentro per salvarti la pelle...

...insomma, soddisfazione estrema alla fine del giro, medie orarie imbarazzanti...fatica vera...ora posso dire di averla provata.
 

Gasolio78

Pedivella
4 Luglio 2015
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Seguendo lo spirito con cui [MENTION=83124]Gasolio78[/MENTION] ha aperto il post, condivido con voi la prima "cotta" in salita della mia giovane storia in BDC. Proprio perché giovane, sarei dovuto stare più lontano da certe salite, ma il richiamo del gruppo e della compagnia mi ha fatto buttare.

Giro da 74 km, 1600 mt reali di dislivello, realizzato principalmente su 3 salite: la prima facile ma lunga (oltre 10 km al 4%di media), la seconda tremenda (3km all'11% di media) e l'agonia della terza, con fatica e caldo, per tornare alle auto (8 km al 6%).

La seconda, con punte molto prolungate al 15% secondo il Garmin, mi ha fatto sentire il cuore tra le tonsille, i muscoli bruciavano...l'accoppiata 34-28 non mi é sembrata poi così facile da spingere in quei terreni.

Avevo provato rampe ben peggiori in MTB, ma la rampa su sterrato dopo un po finisce, saranno 30-40-50 metri....quando invece la trovi su asfalto in BDC e tiene certe pendenze per 300-400 metri, senza tregua neanche sui tornanti, non c'è scampo, spingi seduto, spingi in piedi, torni seduto perché pensi "ma 'ndo vado?!", sembra dolerti ogni pelo del corpo, ogni poro sembra cercare aria da spingere dentro per salvarti la pelle...

...insomma, soddisfazione estrema alla fine del giro, medie orarie imbarazzanti...fatica vera...ora posso dire di averla provata.


Grande Wilduck, posso solo immaginare la tua soddisfazione nel' aver chiuso un giro tanto impegnativo.

Anche a me certe volte mi è sembrato che il cuore volesse uscirmi dalla bocca.

Oggi il 34-28 non solo non mi sembra più un disonore, ma sto persino pensando di sentire il mio sivende per capire se posso montare un pignone da 30 o 32, non si sa mai . Ahahahahah


Inviato da dove capita capita !
 

peppe59

Maglia Iridata
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Già che stiamo parlando di "prime salitelle", oggi per la prima volta sono riuscito a fare la salita del Sasso (corta ma che secondo salite.ch ha un pezzo al 13%... ma a me non trona dove sta; magari qualcuno di Civitavecchia, Cerveteri o Ladispoli ha dati più affidabili) sulla bici e non spingendo. Sembra una sciocchezza con le pendenze che girano sul forum, ma per me non lo è.

Anche perché l'ho fatta col 42/24, come quando ero ragazzo (ovviamente con una bici non modernissima...). Beh, non proprio uguale... allora non avevo la lingua che strusciava sull'asfalto

Ora sono pronto per passare al 34/32 !
 
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Gasolio78

Pedivella
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Già che stiamo parlando di "prime salitelle", oggi per la prima volta sono riuscito a fare la salita del Sasso (corta ma che secondo salite.ch ha un pezzo al 13%... ma a me non trona dove sta; magari qualcuno di Civitavecchia, Cerveteri o Ladispoli ha dati più affidabili) sulla bici e non spingendo. Sembra una sciocchezza con le pendenze che girano sul forum, ma per me non lo è.

Anche perché l'ho fatta col 42/24, come quando ero ragazzo (ovviamente con una bici non modernissima...). Beh, non proprio uguale... allora non avevo la lingua che strusciava sull'asfalto

Ora sono pronto per passare al 34/32 !

Ecco, questa è proprio un' impresa personale degna di nota !

Complimenti peppe59 o-o
 

Gasolio78

Pedivella
4 Luglio 2015
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Rispolvero questa "vecchia" discussione con la quale vi annoio con le mie piccole imprese personali per riportare l' ultima:

Ieri giretto di 45 km fatto agile, per provare la nuova bdc.
Oggi primo giro serio (almeno per me): 106 km, 1250 m D+ , cadenza media a 86 e velocità media a 25,8 km/h. Ma soprattutto gran miglioramento in tutti i segmenti Strava relativi alle salite. In particolare una salita di 7,5 km abbastanza probante per un principiante come me e che uso come termine di paragone per verificare i miei progressi, sono passato da una velocità media 15,2 km/h della prima volta che l' ho affrontata ormai poco più di un mese fa, ai 17,5 km/h di oggi. Non so quanto sia merito dei miei miglioramenti atletici, della nuova bici o dell' effetto entusiasmo che deriva da cavalcare una bdc che si è desiderato tanto, tant' è che sono contento a mille e del resto me ne frego.

A proposito della nuova bici, aspetto di averci fatto un pò di km in più prima di pubblicare una recensione fatta bene, comunque le prime impressioni sono le seguenti:
Intanto una sensazione di leggerezza del mezzo che va oltre all' effettivo miglioramento in peso rispetto alla precedente. Sicuramente una scorrevolezza maggiore e soprattutto una capacità di filtrare le asperità dell' asfalto senza paragoni ( quasi cercheresti le rugosità per vedere come le annulla). Ciclistica molto più guidabile, precisa nell' impostazione delle traiettorie e complice forse la sezione importante dei copertoncini da 28 mm, aderenza in curva fantastica. L' impianto frenante è semplicemente da libidine. I dischi ti fanno pensare che prima non hai mai avuto reale controllo sulla frenata. La corsa delle leve è un pò più lunga rispetto ad una bici con i freni tradizionali, sicuramente cosa voluta per evitare frenate eccessive. Cosa che secondo me non serve in quanto la prima cosa che mi ha stupito di questo sistema frenante, non è tanto la potenza, quanto la modulabilità. Freni quanto vuoi, dove vuoi e come vuoi. Ti senti sempre padrone della situazione, il freno posteriore poi è da orgasmo, ti permette letteralmente di correggere una eventuale impostazione allegra di una curva, proprio come sulle moto. Ovviamente la potenza non manca e se decidi di fermarti in un punto preciso, ti fermi proprio li. Non si avverte alcun effetto giroscopico verso sinistra ( dove si trovano collocati i dischi), perchè la frenata è molto omogenea e la bici non si scompone di una virgola. Non sono uno di quelli che cercano la staccata al limite per guadagnare 20 mt in inserimento curva, nonostante ciò li trovo di una utilità pazzesca perchè ti consentono di andartene in giro in discesa spensierato, senza preoccuparsi della fase di frenata e di pensare solo all' impostazione della curva ( comunque se anche la sbagli ti aiutano a starci dentro). Ieri li ho battezzati anche sotto una leggera pioggerella in discesa e non ho notato alcuna differenza fra asciutto e bagnato.
In definitiva penso proprio che se continuano a darmi questi feedback, non tornerò mai più in dietro.
 

pacicoto

Apprendista Scalatore
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Rispolvero questa "vecchia" discussione con la quale vi annoio con le mie piccole imprese personali per riportare l' ultima:

Ieri giretto di 45 km fatto agile, per provare la nuova bdc.
Oggi primo giro serio (almeno per me): 106 km, 1250 m D+ , cadenza media a 86 e velocità media a 25,8 km/h. Ma soprattutto gran miglioramento in tutti i segmenti Strava relativi alle salite. In particolare una salita di 7,5 km abbastanza probante per un principiante come me e che uso come termine di paragone per verificare i miei progressi, sono passato da una velocità media 15,2 km/h della prima volta che l' ho affrontata ormai poco più di un mese fa, ai 17,5 km/h di oggi. Non so quanto sia merito dei miei miglioramenti atletici, della nuova bici o dell' effetto entusiasmo che deriva da cavalcare una bdc che si è desiderato tanto, tant' è che sono contento a mille e del resto me ne frego.

A proposito della nuova bici, aspetto di averci fatto un pò di km in più prima di pubblicare una recensione fatta bene, comunque le prime impressioni sono le seguenti:
Intanto una sensazione di leggerezza del mezzo che va oltre all' effettivo miglioramento in peso rispetto alla precedente. Sicuramente una scorrevolezza maggiore e soprattutto una capacità di filtrare le asperità dell' asfalto senza paragoni ( quasi cercheresti le rugosità per vedere come le annulla). Ciclistica molto più guidabile, precisa nell' impostazione delle traiettorie e complice forse la sezione importante dei copertoncini da 28 mm, aderenza in curva fantastica. L' impianto frenante è semplicemente da libidine. I dischi ti fanno pensare che prima non hai mai avuto reale controllo sulla frenata. La corsa delle leve è un pò più lunga rispetto ad una bici con i freni tradizionali, sicuramente cosa voluta per evitare frenate eccessive. Cosa che secondo me non serve in quanto la prima cosa che mi ha stupito di questo sistema frenante, non è tanto la potenza, quanto la modulabilità. Freni quanto vuoi, dove vuoi e come vuoi. Ti senti sempre padrone della situazione, il freno posteriore poi è da orgasmo, ti permette letteralmente di correggere una eventuale impostazione allegra di una curva, proprio come sulle moto. Ovviamente la potenza non manca e se decidi di fermarti in un punto preciso, ti fermi proprio li. Non si avverte alcun effetto giroscopico verso sinistra ( dove si trovano collocati i dischi), perchè la frenata è molto omogenea e la bici non si scompone di una virgola. Non sono uno di quelli che cercano la staccata al limite per guadagnare 20 mt in inserimento curva, nonostante ciò li trovo di una utilità pazzesca perchè ti consentono di andartene in giro in discesa spensierato, senza preoccuparsi della fase di frenata e di pensare solo all' impostazione della curva ( comunque se anche la sbagli ti aiutano a starci dentro). Ieri li ho battezzati anche sotto una leggera pioggerella in discesa e non ho notato alcuna differenza fra asciutto e bagnato.
In definitiva penso proprio che se continuano a darmi questi feedback, non tornerò mai più in dietro.

grande gasolio o-o
e di questi disc che dici rispetto ai freni normali?
 

peppe59

Maglia Iridata
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Moser (acciaio); Bianchi (acciaio)
beh, avendoti seguito nelle tue avventure e disavventure in questi mesi, la recensione (provvisoria) è ancora più utile, visto che conosco la tua esperienza ciclistica.

In effetti mi ha impressionato la tua opinione sul filtrare asperità rispetto alla tua bici precedente (la Ultra aveva telaio alluminio e forcella carbonio, vero?), ne terrò conto in fase di prossimo acquisto (a primavera, ma chissà non escano offerte interessanti in inverno...); mentre l'entusiasmo sui freni a disco mi sorprende di meno... ricordo quando in moto sono passato dal tamburo ai dischi, semplicemente ero più sereno! Non credo che una volta passato ai dischi si torni indietro, e ancor meno se si va anche con la pioggia (o pioggerella che sia).

Ma sopratutto sono contento di sentirti così soddisfatto della nuova bici; alla fin fine il guaio con il Decathlon (in bocca al lupo per la vendita) ti ha fatto guadagnare tempo e hai fatto prima del previsto questo passo che ti rende felice !!!
 

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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Gios Prodigiosa
Sono contento che ti trovi bene con la nuova bici, ci voleva!
Rispetto alle considerazioni fatte da te riguardo al comfort (assorbimento delle asperità) e alla sicurezza (aderenza e frenata) ciò che mi salta all'occhio è sicuramente l'abbinamento dischi+coperture da 28... credo che solo questi due elementi possano determinare un comportamento molto differente rispetto alla precedente bici.
 

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
9.647
456
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Bici
molto bella e funzionale
e soprattutto una capacità di filtrare le asperità dell' asfalto senza paragoni ( quasi cercheresti le rugosità per vedere come le annulla). Ciclistica molto più guidabile, precisa nell' impostazione delle traiettorie

Beh... hai un signor telaio, Scott ha sempre lavorato con cognizione di causa... bando agli orpelli... tanta sostanza ;-)
 

Lightwave

Scalatore
26 Luglio 2013
6.586
1.750
Padova
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Bici
B'Twin Triban 5
Sì ma...le foto? [emoji1] [emoji6]

Bene bene comunque! Ma le 28 le monta di serie? Io ho provato clx e infinito cv (con delle ruote vision, dischi shimano e ultegra elettronico e rubino pro) che avevano entrambe i 25 se non ricordo male e mi sembrava un altro mondo, sembrava di andare sul velluto quasi rispetto a come sono abituato sull'asfalto rovinato (che è un po' come dire l'asfalto normale). Boh, forse un po' di effetto placebo perché adoro quelle bici, però...

Secondo il mio modestissimo nonché ignorantissimo parere sarai a posto per un bel po' con la bici [emoji106]