è questione di educazione e di rispetto per gli altri, a maggior ragione se non li conosci. Lo stato d'animo, il momento e la situazione che tu evochi, riguarda sia me che la persona che incontro per caso in bici.
Non è che io e te siamo "fratelli", solo perchè pedaliamo su una bdc. Avere atteggiamenti arroganti, spocchiosi o provocatori non rientra nel "costume del ciclista", cosi come non ci dovrebbero essere in qualsiasi altro contesto.
La strada che si fà insieme o il momento di condivisione è qualcosa che si pattuisce in due, ovvero tra due persone estranee che usano la bici per conoscersi, non per sfidarsi.
L'ambito di sfida esiste... è la gara. Ci si attacca il numero sulla schiena e si aderisce alla sfida a pari condizioni, accettando alla fine il successo o l'insuccesso, in relazione agli altri partecipanti e alla gara stessa.
Tutto il resto sono pagliacciate tra principianti... in un altra discussione si parlava appunto di questo, ovvero "quando non ci si ritiene più principianti?"
Io dico che non si è più principianti quando, uscendo per allenarsi, si ha già in mente cosa serve fare e in che modo, fregandosene di quello che fanno gli altri e, tantomeno, cadendo nel giochetto della finta competizione.
Certi atteggiamenti vanno bene quando si hanno 15 anni e fai finta di essere Saronni, godendo nello "sverniciare il vecchietto sul cavalcavia"...
ma se persistono...
oltre i 20 è perchè sei un atleta mancato e cerchi di rifarti diversamente...
oltre i 30 è perchè giochi a fare il professionista senza esserlo, in sostituzione alla fidanzata che non ti caga più...
oltre i 40 è perchè sei frustrato dal divorzio, dal mantenimento del figlio e dalla moto che non puoi più permetterti...
oltre i 50 è perchè ormai sei un uomo patetico, che rovista nell'immondizia per rifarsi in qualche modo...
oltre i 60.... niente da fare... è demenza senile!!!
...pace interiore a tutti!