Oggi "mollo" ufficialmente

camoscio d'oro

Apprendista Scalatore
4 Novembre 2010
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Pontedellolio (PC)
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AL CHIODO
Ciao [MENTION=16243]caligola[/MENTION]
Fino a luglio dell'anno scorso andavo a scuola e quindi avevo molto tempo nel pomeriggio da dedicare alla bicicletta.
Oggi invece lavoro, a 40km da casa, e per non perdere gli allenamenti settimanali ho deciso di fare andata-ritorno in bici, due volte. I restanti giorni (mercoledì e venerdi) li dedico all'allenamento a corpo libero.
Torno a casa in media alle 8: mangiare, allenamento, letto.
E' difficile perchè non riesco più a fare niente di "libero" durante la giornata, ma quello che mi da la forza di continuare è vedere le persone intorno a me rimanere stupite per l'impegno che ci metto (come se 80km in bici fossero il finimondo) !
Non ho una ragazza, non ho una famiglia, e chissà magari quando sarà il mio turno rallenterò anche io...
In sostanza volevo dirti che rispetto la tua decisione ma potresti farti forza in qualche modo e continuare!


Io invece a 24 anni, dopo pochi mesi di lavoro ho appeso la bici ed ho cambiato sport.
Il ciclismo é uno sport che richiede del tempo.
Mi sono messo a correre a piedi, uno sport in cui ci vuole tanto impegno ma che si riesce a praticare a qualsiasi ora del giorno e della notte, con quasi qualsiasi condizione meteo e in quasi tutti i posti del mondo.
Almeno alla domenica chi mi arriva davanti vuol dire che è più bravo e non che ha avuto più tempo di allenarsi di me.

Attenzione a far coincidere la vita con uno sport, perché quando non lo si può più praticare si soffre come un cane. Io lo so.
 
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Marietto64

Apprendista Velocista
14 Dicembre 2010
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Ti pare giusto, ma non è più la stessa cosa. Lo spirito e anche il fisico, più o meno, sono quelli di allora, ma a 20 anni esistevano solo due cose: LA MIA BICI E LA LIBERTA'. Tutto il resto (lavoro compreso) era semplice contorno.
Periodo che ricordo con immensa nostalgia.

Eh si, hai centrato la questione. Solo che adesso a molti, come me, tocca aggiungere un piccolo accento alla tua frase "LA BICI E LA LIBERTA'". Ora diventa "LA BICI E' LA LIBERTA'". Libertà da una vita che si sente a volte troppo impegnativa, da mogli o mariti rompiballe, da figli frignoni, capi irragionevoli... Come per magia, dopo 100km, poi, tutto ritorna piacevole, e si è grati di tornare alla propria vita, grati a chi ci sopporta, nonostante tutto.
 
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rosste

Apprendista Cronoman
3 Giugno 2014
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Scott
Eh si, hai centrato la questione. Solo che adesso a molti, come me, tocca aggiungere un piccolo accento alla tua frase "LA BICI E LA LIBERTA'". Ora diventa "LA BICI E' LA LIBERTA'". Libertà da una vita che si sente a volte troppo impegnativa, da mogli o mariti rompiballe, da figli frignoni, capi irragionevoli... Come per magia, dopo 100km, poi, tutto ritorna piacevole, e si è grati di tornare alla propria vita, grati a chi ci sopporta, nonostante tutto.

Non sempre.Io alle volte torno a casa ancora più stressato. Non per polemizzare ma la sensazione è che il problema vero sia non riuscire a rallentare il ritmo,ritrovarsi. Mi riferisco a quello dell'uomo, nudo e crudo sganciato da una certa parte che lo circonda.Solo per dire che essere centrati è difficile e la serenità sfugge in continuazione.
 

Marietto64

Apprendista Velocista
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Non sempre.Io alle volte torno a casa ancora più stressato. Non per polemizzare ma la sensazione è che il problema vero sia non riuscire a rallentare il ritmo,ritrovarsi. Mi riferisco a quello dell'uomo, nudo e crudo sganciato da una certa parte che lo circonda.Solo per dire che essere centrati è difficile e la serenità sfugge in continuazione.

In effetti la vita oggi è un difficile puzzle, ogni tessera al proprio posto, altrimenti non si capisce più l'immagine che si crea... Anche a me la bici a volte ha creato stress e malumore in famiglia. Ma - questo il mio limite - è sempre stato un antidepressivo naturale verso una vita a volte troppo difficile dalla quale riesco a fuggire solo a pedali.... E ritorno il 20 enne innamorato della natura e della libertà!
 

lppedd

Gregario
2 Agosto 2014
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.
Io invece a 24 anni, dopo pochi mesi di lavoro ho appeso la bici ed ho cambiato sport.
Il ciclismo é uno sport che richiede del tempo.
Mi sono messo a correre a piedi, uno sport in cui ci vuole tanto impegno ma che si riesce a praticare a qualsiasi ora del giorno e della notte, con quasi qualsiasi condizione meteo e in quasi tutti i posti del mondo.
Almeno alla domenica chi mi arriva davanti vuol dire che è più bravo e non che ha avuto più tempo di allenarsi di me.

Attenzione a far coincidere la vita con uno sport, perché quando non lo si può più praticare si soffre come un cane. Io lo so.

Io non smetto perché so' che dover ricominciare (da capo!) è di una difficoltà incredibile. L'ho già sperimentato con palestra e con atletica, oltre che con la bici stessa. E non cadrò mai più nello stesso tranello!
 

mabon12

Apprendista Cronoman
7 Aprile 2008
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Non sono mai abbastanza!
Eh si, hai centrato la questione. Solo che adesso a molti, come me, tocca aggiungere un piccolo accento alla tua frase "LA BICI E LA LIBERTA'". Ora diventa "LA BICI E' LA LIBERTA'". Libertà da una vita che si sente a volte troppo impegnativa, da mogli o mariti rompiballe, da figli frignoni, capi irragionevoli... Come per magia, dopo 100km, poi, tutto ritorna piacevole, e si è grati di tornare alla propria vita, grati a chi ci sopporta, nonostante tutto.

Molto belle queste tue considerazioni ;-)
Io non ho una moglie poi tanto rompiballe :mrgreen: e con le mie due bimbe c'è un bellissimo rapporto.
E' semplicemente la nostalgia di quei tempi in cui bastavo a me stesso. Io e la mia bici eravamo il mondo. Ma forse non si può vivere una vita intera così... o forse sì, chissà...
 

123lorka

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Eh si, hai centrato la questione. Solo che adesso a molti, come me, tocca aggiungere un piccolo accento alla tua frase "LA BICI E LA LIBERTA'". Ora diventa "LA BICI E' LA LIBERTA'". Libertà da una vita che si sente a volte troppo impegnativa, da mogli o mariti rompiballe, da figli frignoni, capi irragionevoli... Come per magia, dopo 100km, poi, tutto ritorna piacevole, e si è grati di tornare alla propria vita, grati a chi ci sopporta, nonostante tutto.

COME NON STRAQUOTARTIo-oo-oo-oo-o
 

Marietto64

Apprendista Velocista
14 Dicembre 2010
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Molto belle queste tue considerazioni ;-)
Io non ho una moglie poi tanto rompiballe :mrgreen: e con le mie due bimbe c'è un bellissimo rapporto.
E' semplicemente la nostalgia di quei tempi in cui bastavo a me stesso. Io e la mia bici eravamo il mondo. Ma forse non si può vivere una vita intera così... o forse sì, chissà...

Grazie, anche io amo mia moglie e le mie due bimbe... Solo mi riferivo a come a volte percepisco il mondo che mi circonda.... Per rispondere al tuo interrogativo, no, non si può rimanere bambini tutta la vita, però ritornare ad esserlo ogni tanto fa bene al cuore.
 

Diego56

Apprendista Passista
22 Gennaio 2009
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In acciaio
Eh si, hai centrato la questione. Solo che adesso a molti, come me, tocca aggiungere un piccolo accento alla tua frase "LA BICI E LA LIBERTA'". Ora diventa "LA BICI E' LA LIBERTA'". Libertà da una vita che si sente a volte troppo impegnativa, da mogli o mariti rompiballe, da figli frignoni, capi irragionevoli... Come per magia, dopo 100km, poi, tutto ritorna piacevole, e si è grati di tornare alla propria vita, grati a chi ci sopporta, nonostante tutto.
Ti quoto in pieno o-oo-oo-o Anche se non ho una moglie rompiballe, i figli ormai hanno una 24 anni e uno 27 anni e un lavoro tutti e due.
 

el pistolero 95

Scalatore
7 Settembre 2011
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/
Io invece a 24 anni, dopo pochi mesi di lavoro ho appeso la bici ed ho cambiato sport.
Il ciclismo é uno sport che richiede del tempo.
Mi sono messo a correre a piedi, uno sport in cui ci vuole tanto impegno ma che si riesce a praticare a qualsiasi ora del giorno e della notte, con quasi qualsiasi condizione meteo e in quasi tutti i posti del mondo.
Almeno alla domenica chi mi arriva davanti vuol dire che è più bravo e non che ha avuto più tempo di allenarsi di me.

Attenzione a far coincidere la vita con uno sport, perché quando non lo si può più praticare si soffre come un cane. Io lo so.

concordo...il ciclismo è lo sport che toglie più tempo purtroppo...1 ora di corsa non toglie spazio alle attività quotidiane ed è allenante forse quanto 3 ore di bici,stessa cosa per il nuoto.io l'anno passato quando andavo al liceo mi allenavo 20 ore a settimana...quest'anno che studio ingegneria civile in una città che dista a 55km da casa mia non ho più tutto il tempo di prima ed è giù un miracolo se faccio 6-7 ore a settimana di sport con immensi sacrifici.In bici mi piace andarci con la mente libera perché 3-4 ore in sella con le tensioni e le paure magari degli esami sono bruttissimi.Per questo motivo io da Settembre corro 3 volte a settimana,nuoto 2 volte e vado in bici solo un giorno...
 

Luka

Apprendista Scalatore
15 Giugno 2004
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Scott Alu sub40
Sono fin troppo conosciuto qui dentro, per come rompo le scatole coi km percorsi :mrgreen: Sono da 19/20.000 anno, solo d'intervallo (ampio, fino a 3 ore, la mia fortuna). Mai una domenica o festività che sia, quella è per famiglia (mia figlia soprattutto). OGNI giorno, tranne in condizioni meteo pessime (ma con la MTB sono uscito anche durante le nevicate), almeno 70 km, quasi tutti di pianura o falsopiano. Solo recentemente ho provato a sconfinare nella vicina brianza, fino a Inverigo e Lurago d'Erba (per arrivarci è una costante piccola pendenza). E' dal 2000 che lo faccio, da quando ho smesso di fumare e da allora ho superato i 200.000 km. Fatti a modo mio, ma fatti. Per questo non posso pranzare. Non ho doccia e utilizzo le salviettine per pulirmi e detergere la pelle.

Recentemente ho esagerato. Tutti i giorni oltre 80 km e in Brianza, senza poi potermi rilassare o fare allungamenti. Cambio abiti e via al lavoro. Subito. Le brezze sempre tese in queste due settimane mi hanno sfinito. Te ne accorgi la sera quando sali le scale. Sono quasi 4.000 km da inizio anno ma le gambe in quel caso (quadricipiti) ti fanno male, come imballate. E e per caso tua figlia dorme e tua moglie ti chiede... :mrgreen::mrgreen: .... le energie le prendi a prestito... il debito è molto ampio... :wacko:.

Credi di indietreggiare, fai sempre più fatica, a volte dopo i primi 10 km gireresti volentieri la bici e torneresti alla base... speri quasi che domani piova per poterti riposare...ma poi..

.. poi come ogni domenica scopri che a 51 anni hai il fisico che molti hanno perso a 30 ... che a tavola mangi quelli che vuoi, bevi anche qualche bicchiere di più e non prendi un etto... e te lo chiedono.. "ah per forza sta sempre in bici!" ..

.. poi l'indomani magari le brezze si calmano, come per magia le gambe riprendono a girare a meraviglia, stai a 30 kmh senza faticare, le gambe hanno quella sensazione di riempirsi continuamente di energia mentre i chilometri salgono e a ogni passaggio scopri di essere in anticipo di quei 5/7 minuti.. E alla base, 80 km, solo una sosta per bere e ripartiresti per altri 80 ne avessi il tempo. Un giorno in cui ebbi la mattina libera ne percorsi oltre 130. Al lavoro, solo una birretta con qualche stuzzico da bar alle 17, poi cena e ottimo sonno.

.. e allora a che pensi?... Che vale la pena di faticare per quello che io chiamo fondo infinito. Che non sarà fatica per sempre, che sarà di nuovo estate e ritroverai qualche compagno d'intervallo, quelli che d'inverno vanno ciclisticamente in letargo...

è per questo che credo anch'io nel detto

pain is temporary, quitting is forever

La bici per me non è solo una disciplina sportiva amatoriale (e quasi sempre solitaria) ma uno stile di vita, un'abitudine salutare che mi cambia la vita. In meglio. Questo anche se domani ritroverò quelle brezze come due mani sui freni, come se l'asfalto fosse di colla.

Dopodomani, tornerò a volare, nei miei intervalli. Fin quando le forze e l'età me lo consentiranno.

o-o
 
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gaspa79

Apprendista Velocista
15 Novembre 2010
1.339
51
Veneto Felice
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BMC SLR01,SRAM RED,SPADA OXYGENO
E alla fine sono giunto a questa conclusione: oggi sarà la mia ultima uscita con il mio gruppo. Non sarà per niente facile, lasciarmi indietro tutto questo, la fatica, le risate, gli scazzi, le rotture della bici, le forature, le gare improvvisate e chi più ne ha più ne metta.
Ma la mia vita non può essere solo in sella ad una bicicletta, alla quale ho dedicato prima e ora anni della mia vita. Dopo otto ore di lavoro, tornare a casa e mettersi sui rulli, alzarsi ad ore impossibili per poter rubare tempo alla vita che ancora non ha iniziato a scorrere, rinunciare a pranzi, cene, fine settimana, e a volte organizzarsi le ferie in modo da non perdere troppi giorni di pedalate. Con al fianco persone pazienti che mi hanno assecondato in questa mia avventura senza dire nulla, ma a volte ricevendo delle risposte di cui oggi mi pento. Non ho mai trascurato niente e nessuno ma ho sempre dovuto "incastrare" tutti gli impegni per avere tempo per la bici.
Oggi a 47 anni rallento; altre persone hanno bisogno di me; altre passioni vanno vissute con la stessa intensità; altra vita da "annusare".
Era giusto che Voi lo sapeste, perchè con Voi ho iniziato a confrontarmi nell'era del computer.
Un caro saluto e buone pedalate a tutti.
Luca.

Secondo me la bici va vissuta e praticata con un po' d'equilibrio. Chiaramente ognuno di noi ha una quantità di ore diversa da dedicare a questo sport meraviglioso. Sta a ciascuno trovare il sano equilibrio tra questo e il resto della vita (lavorativa e affettiva). E' anche vero che a volte, presi dall'entusiasmo o dagli obbiettivi che ci siamo prefissati, è facile esagerare. In questo momento, per esempio, sento di aver esagerato e quindi mi prenderò qualche giorno di riposo, affinché torni la voglia. Di solito a me capita questo: spingo e mi alleno molto, ma a un certo punto, il solo pensiero di dovermi svegliare presto per andare a una gran fondo, o di sciropparmi 80/100 km in solitaria, mi fa stare male. Allora rallento per qualche giorno sino a quando non torna l'entusiasmo. E quello torna sempre perché il ciclismo, se praticato con giudizio e moderazione, è uno degli sport più belli che ci siano. Stai all'aria aperta; non è traumatico per le giunture o i tendini; costa poco; ammiri i paesaggi.
 

posse

Maglia Iridata
14 Ottobre 2008
12.598
381
tra bologna e la montagna
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Cervelo R3
io dopo 10 anni di agonismo l'ho fatto varie volte.
A 33 dopo un anno che lavoravo dalle 9 alle 19 (per un anno mi allenavo dalle 6 alle 8 poi non ce l'ho più fatta) quando ho iniziato a correre a piedi fra settimana e andare in bici il we
a 37 anni, quando è nato mio figlio, dove l'uscita in bici è diventata una sola
e lo sto per fare forse definitivamente ora, che sta per arrivare il secondo (figlio)

ti posso solo dire che forse tanto vale mollare del tutto, almeno per un periodo, perché' se lo fai a metà resti sempre li a pensare a come andavi e vorresti tornarci

piccolo mio consiglio: prova a correre a piedi, poco tempo e molta resa (in termini di forma fisica)

quello che posso dire è che son contento di non aver rinunciato a stare con mio figlio per fare 5000 km in più
 

peppo68

Pedivella
18 Settembre 2010
456
39
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Bici
BIANCHI XR4
Partiamo dal principio, "la bici non regala niente" e smentiamolo subito. La bici (x chi l'ama regala tanto). Adesso bisogna pensare alla bici come compagna di emozioni e quindi : gare, fatica (tanta) sacrifici ecc. Oppure come semplice mezzo di divertimento. E allora posso decidere di mollare tutto o di fare delle brevi pedalate rilassanti. Questo dipende da ognuno di noi e non tutti siamo uguali per cui ognuno di noi è libero di fare le proprie scelte e di prendere determinate decisioni Ciaoo-o
 

lppedd

Gregario
2 Agosto 2014
515
7
Provincia di Padova
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Bici
.
Se a 20 anni fai una cosa del genere sei un mito! o-o
Mi ricordi un altro mito... me stesso 27 anni fa :mrgreen: E ti assicuro che quando (e se) avrai donna, famiglia, impegni, lavoro, stress, casini, pensieri... ricorderai i tuoi eroici 20 anni con tanto piacere e nostalgia!
Goditeli alla stragrande e non farti traviare da nessuno!
Aggiorno. Dopo 2 mesi di lavoro e bici posso solo dire che è la miglior cosa che potesse capitarmi! Oramai mi ci sono abituato e col sole che c'è adesso è bellissimo di mattina e di sera. In più qualche volta ora che ci sono, al ritorno mi aggrego a metà tragitto con un gruppone. o-o
 

phenomena

Apprendista Cronoman
16 Novembre 2008
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varese
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E alla fine sono giunto a questa conclusione: oggi sarà la mia ultima uscita con il mio gruppo. Non sarà per niente facile, lasciarmi indietro tutto questo, la fatica, le risate, gli scazzi, le rotture della bici, le forature, le gare improvvisate e chi più ne ha più ne metta.
Ma la mia vita non può essere solo in sella ad una bicicletta, alla quale ho dedicato prima e ora anni della mia vita. Dopo otto ore di lavoro, tornare a casa e mettersi sui rulli, alzarsi ad ore impossibili per poter rubare tempo alla vita che ancora non ha iniziato a scorrere, rinunciare a pranzi, cene, fine settimana, e a volte organizzarsi le ferie in modo da non perdere troppi giorni di pedalate. Con al fianco persone pazienti che mi hanno assecondato in questa mia avventura senza dire nulla, ma a volte ricevendo delle risposte di cui oggi mi pento. Non ho mai trascurato niente e nessuno ma ho sempre dovuto "incastrare" tutti gli impegni per avere tempo per la bici.
Oggi a 47 anni rallento; altre persone hanno bisogno di me; altre passioni vanno vissute con la stessa intensità; altra vita da "annusare".
Era giusto che Voi lo sapeste, perchè con Voi ho iniziato a confrontarmi nell'era del computer.
Un caro saluto e buone pedalate a tutti.
Luca.
ti quoto in pieno.vivere con questo stress non fa certo molto bene alla salute.vivere la bicicletta quando si ha tempo e voglia,e' molto piu' divertente.ti auguro buone pedalate nella tua nuova vita ciclistica!