TRIATHLON, alleniamoci insieme (parte 3)

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N3bbia

Maglia Gialla
[Zwift] Team BDC
27 Agosto 2012
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Cannondale slice 2011
2 sessioni cambia poco. più che altro dovresti tenere una statistica su quanto pianifichi e quanto effettivamente fai su base mensile, e vedere quanto la pianificazione è realistica. occhio che passare da 30k a 50k alla settimana nel giro di un mese non sarà proprio indolore...

si Guido infatti il dubbio era appunto su una ipotetica sessione Bike da sostituire ad una run Z2 per esigenze dell ultimo momento (tipo a nevicata che ora ci sta ricoprendo qui a parma).
So che son calcoli a tavolino ma l idea è più o meno quella di finir marzo con 40km /week di media e portarli a 50 per maggio. Campare così fino ad agosto per arrivar a 55/60 nel pre tapering. Lo strumento per farlo è sempre il lungo del week end da aumentar di 2 massimo 3 km a settimana e allungar di poco le altre due sessioni.
 

joe_caltotip

Apprendista Passista
26 Settembre 2013
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torino
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Scott Foil / BMC TM02
se quella è la cadenza media delle tue uscite, va più che bene per un triatleta age group. non ti far fare il lavaggio del cervello da chi confonde il triathlon col ciclismo

ecco, io mi trovo nella situazione opposta a quella di savo, pedalo sulle 90-95 rpm.
vale la pena di forzare la propria natura per avvicinarsi a quello che è considerato il range di cadenza ideale o meglio assecondare le proprie gambe?
 

Mancio82

Apprendista Passista
8 Maggio 2013
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BMC Team Machine SLR01
Domanda ai più esperti: in questo periodo sto imparando lo sci di fondo, visto che lo vorrei utilizzare in inverno come sport alternativo.
Cosa potrebbe sostituire? la bici nei weekend che vado in montagna? Che durata dovrebbe avere un'uscita lunga? Ovviamente al netto di imparare la tecnica in modo decente e non trascinarsi sulla neve.
Ho notato che l'andamento della FC è più vicina alla MTB piuttosto che alla corsa o alla BDC, quindi tratti in Z3 piena, anche Z4 alternati a tratti di recupero in Z2 o meno...Richiede inoltre parecchia forza fisica, soprattutto a spalle e braccia (parlo del classico, lo skating richiede più forza alle gambe)
 

Darius

Scalatore
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se quella è la cadenza media delle tue uscite, va più che bene per un triatleta age group. non ti far fare il lavaggio del cervello da chi confonde il triathlon col ciclismo

Qui non si tratta di confondere ciclismo e triathlon o di fare lavaggi del cervello, piuttosto di capire che pedalare in agilità soddisfa specifiche esigenze fisiologiche che non sto a citare (sono arcinote) ma che possiamo approfondire, ora è comprensibile che nel triathlon l'esigenza di salvaguardare le gambe per correre dopo la frazione bike abbia portato a rivedere a ribasso i valori dell'agilità ciclistica portandoli intorno agli 80-85 RPM che sono un giusto compromesso.

Dire però che la cadenza di @Savo28 (70-75 RPM) va bene così è fuorviante, perchè poi voglio vedere che divertimento cercare di mantenere pedalando a 70 RPM un gruppo che tira a media 40 scattando e rilanciando a go go.

Imparare a pedalare in agilità non è una regola aurea, semplicemente lo ritengo utile per aumentare le possibilità di interpretare efficacemente qualsiasi percorso, lungo o corto che sia, pianeggiante o vallonato, tranquillo o nervoso, perchè se riesco a tenere i 95 RPM riuscirò a scendere agli 85 dove necessario, il contrario è impossibile (come testimonia l'esperienza di Savo).
 
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jack.ciclista

Apprendista Cronoman
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bici
Come sempre senza competenza dico la mia:
Anche secondo me 70/75 RPM sono poche in pianura, onestamente fatico a tenerle in salita, ma nel piano sono intorno alle 90
Pedalare a 70 con rapporti duri mi consuma tutte le energie

Per contro a cadenze vicino ai 100 o superiori mi consuma di testa ed il cuore sta troppo alto, le riesco a tenere qualche decina di minuti ma poi scoppio
 

Darius

Scalatore
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Domanda, la gambe nel nuoto servono soprattutto da timone, per i nuotatori servono nel cambio di velocità, ossia ad ogni virata e nel finale di gara. Per il triatleta il cambio di velocità si ha in partenza e nel doppiare le boe, pochi secondi in totale in gara. Cosa serve, quindi allenare le gambe, che, invece, dovrebbero essere risparmiate il più possibile nel nuoto? A mio avviso, la tavoletta, se non per esercizi tesi a migliorare l'economicità della gambata, è solo una perdita di tempo, a scapito di brillantezza nei successivi lavori di bici e corsa. Dimenticate la tavoletta, usate, anzi, il pull buoy, se non vi rovina la percezione del galleggiamento corretto del corpo, ricordate che siamo triatleti, non nuotatori da piscina.

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Non è proprio così, una corretta battuta di gambe nel nuoto serve sia come forza propulsiva che come mantenimento dell'assetto idrodinamico, la funzione di timone la fanno prevalentemente le braccia variando l'assetto e differenziando la cadenza tra Dx e Sx.

Nel nuoto di velocità le gambe hanno prevalentemente la funzione di spinta e quindi si privilegia la potenza perchè il tragitto è breve, nel nuoto di resistenza la cosa cambia perchè le gambe avendo grandi masse muscolari assorbono una gran quantità di sangue per ossigenarsi, quindi è opportuno usarle solo per mantenere la posizione orizzontale lavorando con una frequenza di battuta e un'ampiezza minori, tenerle ferme o quasi è un errore perchè affondano e creano resistenza.

Usare la tavoletta non serve solo a potenziarle come si crede, ma a ottimizzare il gesto e metabolizzare il fatto che vanno mosse sempre, forte o piano a seconda delle esigenze, ma sempre.
 
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enricob

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Non è proprio così, una corretta battuta di gambe nel nuoto serve sia come forza propulsiva che come mantenimento dell'assetto idrodinamico ...

Usare la tavoletta non serve solo a potenziarle come si crede, ma a ottimizzare il gesto e metabolizzare il fatto che vanno mosse sempre, forte o piano a seconda delle esigenze, ma sempre.

Sono d’accordo
 

Gamba_tri

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www.sportintranslation.com
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Non è proprio così, una corretta battuta di gambe nel nuoto serve sia come forza propulsiva che come mantenimento dell'assetto idrodinamico, la funzione di timone la fanno prevalentemente le braccia variando l'assetto e differenziando la cadenza tra Dx e Sx.

Nel nuoto di velocità le gambe hanno prevalentemente la funzione di spinta e quindi si privilegia la potenza perchè il tragitto è breve, nel nuoto di resistenza la cosa cambia perchè le gambe avendo grandi masse muscolari assorbono una gran quantità di sangue per ossigenarsi, quindi è opportuno usarle solo per mantenere la posizione orizzontale lavorando con una frequenza di battuta e un'ampiezza minori, tenerle ferme o quasi è un errore perchè affondano e creano resistenza.

Usare la tavoletta non serve solo a potenziarle come si crede, ma a ottimizzare il gesto e metabolizzare il fatto che vanno mosse sempre, forte o piano a seconda delle esigenze, ma sempre.
Sono d'accordo, sicuramente per quanto riguarda l'aspetto idrodinamico, anche se l'allineamento testa colonna è più importante e se questo è corretto le gambe rimangono alte da sole, anche se fai il morto, certo non ha senso trascinarle visto che possono spingere con poca fatica, meno per il timone perché se non incroci le braccia, vai dritto, vero, ma piccoli spostamenti ci sono sempre e le gambe correggono, ma è un gatto che si morde la coda, per cui anche il tuo ragionamento è valido. Ma tornando a noi, in esercizio non ci si distrugge le gambe, la fatica non va mai d'accordo con la tecnica, si ad esercizi con la tavoletta se bisogna migliorare la gambata a livello tecnico, ma non a livello muscolare. Comunque non dimentichiamo che non siamo nuotatori, neanche di lunga distanza, al più, ma non completamente, nuotatori da acque libere, con in più la muta quasi sempre calzata in gara. Le gambe servono nelle altre due frazioni, quindi risparmiarle al massimo sia in allenamento che in gara deve essere l'imperativo. Economicità è la parola chiave sulle lunghe distanze.

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NormaJean

Apprendista Cronoman
25 Gennaio 2013
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n/a
Ieri sera corsa 3km di riscaldamento + 9km in z3 alta + 1km di def.
Al termine piscina sessione da 1300 di tecnica.
Corsa cosi e cosi medio 4'09/4'10 in Z3, perché mi sa che covavo già qualcosa. Al lavoro in uffici chiusi tutti malati questa mattina mi sono svegliato con tosse e fastidio a respirare. Mi sa che oggi riposo avrei il combinato domani (sui rulli) e domenica il lungo di corsa.
Spero di rispettare il programma.
 

daniele ultra

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6 Gennaio 2009
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La tipologia di cadenza e funzionale al genere di gare per cui ci si prepara.
Ovvero draft o no draft.
Pedalare alte rpm no draft, non e produttivo x un age.
Pedalare basse rpm su un percorso piatto draft significa perdere il gruppo al secondo rilancio.
 
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Darius

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La tipologia di cadenza e funzionale al genere di gare per cui ci si prepara.
Ovvero draft o no draft.
Pedalare alte rpm no draft, non e produttivo x un age.
Pedalare basse rpm su un percorso piatto draft significa perdere il gruppo al secondo rilancio.

Concordo al 100%, ci sono delle considerazioni tecniche di base che esulano dal contesto ciclistico o del triathlon, e queste che hai accennato sono tra quelle o-o
 

NormaJean

Apprendista Cronoman
25 Gennaio 2013
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n/a
Ieri sera corsa 3km di riscaldamento + 9km in z3 alta + 1km di def.
Al termine piscina sessione da 1300 di tecnica.
Corsa cosi e cosi medio 4'09/4'10 in Z3, perché mi sa che covavo già qualcosa. Al lavoro in uffici chiusi tutti malati questa mattina mi sono svegliato con tosse e fastidio a respirare. Mi sa che oggi riposo avrei il combinato domani (sui rulli) e domenica il lungo di corsa.
Spero di rispettare il programma.


Come non detto, ho già la febbre weekend rovinato
 

N3bbia

Maglia Gialla
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Sono d'accordo, sicuramente per quanto riguarda l'aspetto idrodinamico, anche se l'allineamento testa colonna è più importante e se questo è corretto le gambe rimangono alte da sole, anche se fai il morto, certo non ha senso trascinarle visto che possono spingere con poca fatica, meno per il timone perché se non incroci le braccia, vai dritto, vero, ma piccoli spostamenti ci sono sempre e le gambe correggono, ma è un gatto che si morde la coda, per cui anche il tuo ragionamento è valido. Ma tornando a noi, in esercizio non ci si distrugge le gambe, la fatica non va mai d'accordo con la tecnica, si ad esercizi con la tavoletta se bisogna migliorare la gambata a livello tecnico, ma non a livello muscolare. Comunque non dimentichiamo che non siamo nuotatori, neanche di lunga distanza, al più, ma non completamente, nuotatori da acque libere, con in più la muta quasi sempre calzata in gara. Le gambe servono nelle altre due frazioni, quindi risparmiarle al massimo sia in allenamento che in gara deve essere l'imperativo. Economicità è la parola chiave sulle lunghe distanze.

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si anche io penso che a livello propulsivo a 'noi' le gambe servano davvero a poco. guardatevi anche i vari 1500 di livello (che comunque vanno ad un altro ritmo rispetto anche ai migliori triatleti ovviamente). poi c'è chi spinge più e chi meno ma salvo sprint finali e poco altro pineggiano relativamente poco e molto lo fanno post-virata.
(questo il primo trovato
)
 

noctifero58

Novellino
11 Novembre 2017
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Trek
Qui non si tratta di confondere ciclismo e triathlon o di fare lavaggi del cervello, piuttosto di capire che pedalare in agilità soddisfa specifiche esigenze fisiologiche che non sto a citare (sono arcinote) ma che possiamo approfondire, ora è comprensibile che nel triathlon l'esigenza di salvaguardare le gambe per correre dopo la frazione bike abbia portato a rivedere a ribasso i valori dell'agilità ciclistica portandoli intorno agli 80-85 RPM che sono un giusto compromesso.
ciao scusami l'ignoranza quali sono queste esigenze fisiologiche mi sono avvicinato da quasi un annetto al triatlon facendo l'anno scorso la mia prima gara sprint ho tanto da imparare
 

Darius

Scalatore
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Colnago V1-r
si anche io penso che a livello propulsivo a 'noi' le gambe servano davvero a poco. guardatevi anche i vari 1500 di livello (che comunque vanno ad un altro ritmo rispetto anche ai migliori triatleti ovviamente). poi c'è chi spinge più e chi meno ma salvo sprint finali e poco altro pineggiano relativamente poco e molto lo fanno post-virata.
(questo il primo trovato
)

Questa è gente che ti fa due metri solo di scivolata, un'altro mondo, comunque si, le gambe dal mezzofondo (800 m) in poi si usano per mantenere alto il busto con quel poco di pinneggiata, infine si va di potenza per l'allungo finale.

Però non si pensi che i fondisti non facciano tavoletta, anzi.
 

Darius

Scalatore
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Colnago V1-r
ciao scusami l'ignoranza quali sono queste esigenze fisiologiche mi sono avvicinato da quasi un annetto al triatlon facendo l'anno scorso la mia prima gara sprint ho tanto da imparare

L'esigenza fisiologica è quella di irrorare e ossigenare il più possibile i muscoli per bruciare l'acido lattico e asportare le sostanze di scarto dei processi metabolici, nella fase attiva della pedalata tuttavia la contrazione muscolare determina una compressione dei vasi sanguigni che impedisce una corretta irrorazione e ossigenazione.

E' intuitivo che nell'unità di tempo bassi RPM corrispondono ad una compressione più lunga, alti RPM invece determinano una compressione più breve e quindi un maggior apporto di ossigeno, questo è il razionale che c'è dietro l'agilità.

Nel ciclismo l'agilità ottimale si esprime pedalando in un range di 95-110 RPM (che non è proprio una passeggiata), però lì dopo la corsa ci si riposa, nel triathlon invece, dove dopo si deve correre, si è determinato un valore di compromesso che è intorno agli 80 - 85 RPM, tuttavia questa non è una regola fissa ma dipende dal contesto, come si diceva qualche post fa negli sprint e olimpici si impongono RPM più alte per gestire correttamente la gara (scatti e rilanci), mentre le gare più lunghe (90 - 180 Km) essendo più "rilassate", permettono RPM più basse per mantenere una buona condizione delle gambe per la corsa.
 

Gamba_tri

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Questa è gente che ti fa due metri solo di scivolata, un'altro mondo, comunque si, le gambe dal mezzofondo (800 m) in poi si usano per mantenere alto il busto con quel poco di pinneggiata, infine si va di potenza per l'allungo finale.

Però non si pensi che i fondisti non facciano tavoletta, anzi.
I fondisti fanno tavoletta e, se non fosse così dispendioso, metterebbero più gambe per tutta la gara, e i fondisti moderni lo fanno rispetto al passato, perché il loro obbiettivo è il tempo finale alla fine della gara, stesso per il triatleta, solo che la gara non finisce in acqua, ma sull'asfalto, naturalmente. Visto che le braccia forniscono propulsione solo in acqua sfruttiamole il più possibile al posto delle gambe. Alleniamole ad essere il meno possibile una zavorra, a funzionare al minimo, se mi passate il paragone motoristico, non a dare propulsione. Nessuno allena le braccia in funzione della corsa, eppure sono importanti per il bilanciamento, lo stesso per le gambe del triatleta.

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daniele ultra

Apprendista Scalatore
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Quando come x il sottoscritto, si gira un 400 mt con pull , dieci secondi in meno rispetto senza, significa che ce un problema di assetto, e quindi tutti esercizi per migliorarlo , compresa la tavoletta sono fondamentali.
 
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N3bbia

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Questa è gente che ti fa due metri solo di scivolata, un'altro mondo, comunque si, le gambe dal mezzofondo (800 m) in poi si usano per mantenere alto il busto con quel poco di pinneggiata, infine si va di potenza per l'allungo finale.

Però non si pensi che i fondisti non facciano tavoletta, anzi.

guarda non penso di aver chissà quali doti, ma con una nuotata decente il busto sta alto anche senza la pinneggiata io penso che servano più per un discorso di assetto e controbilanciamento della bracciata. se il sedere affonda la causa va ricercata altrove come ad esempio nell allineamento testa-busto
 
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Quando come x il sottoscritto, si gira un 400 mt con pull , dieci secondi in meno rispetto senza, significa che ce un problema di assetto, e quindi tutti esercizi per migliorarlo , compresa la tavoletta sono fondamentali.
Io farei esercizi di allineamento e galleggiamento. La tavoletta falsa la linea di galleggiamento, non migliori l'assetto con la tavoletta, anzi forse lo peggiori perché alzi la testa e di conseguenza abbassi ulteriormente le gambe. Se vuoi migliorare l'assetto fai scivolate, gambe senza tavoletta o con tavoletta impugnata al bordo.inferiore solo per aiutarti a respirare ed esercizi da fermo di galleggiamento. Tutti questi, comunque, sono esercizi e vanno fatti da fresco, se ti distruggi le gambe in esercizio significa che le stai usando troppo. In che posizione è la testa quando nuoti? Guardi bene il fondo? L'assetto nasce da lì. O dal core, che deve essere forte. Le gambe sono solo l'ultimo anello della catena

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